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Nuces
Autore: ? - Giocatori: 1-2 - Durata media: 3 min - Anno: ?


Nuces
di F. Germanà

Il gioco delle noci ha tradizioni antichissime, che risalgono indietro nel tempo sino all'epoca degli antichi romani.
Le noci erano usate in alternativa alle biglie dai bambini di entrambi i sessi, spesso le custodivano in dei sacchetti, e provavano a collezionarne sempre di più vincendone al gioco.

Ho imparato a giocare "alle noci" da piccolo, disteso sulle mattonelle gialle di un corridoio. Avevo appreso le regole non da libri o manuali, ma dai miei nonni che me le trasmisero oralmente, rendendomi così "l'ultimo destinatario" di una antichissima tradizione orale che probabilmente si concluderà con me (anche se intendo provare ad insegnare questo gioco a mia figlia, quando sarà grande a sufficienza).
Visto che i miei nonni erano originari dell'entroterra siciliano, io conobbi il gioco con il nome siculo "u giocu di nuciddi", che corrisponde al gioco romano Ludus castellarum (o Nuces castellatae).

Nuces

Le noci erano molto popolari tra gli antichi romani, ci sono giunti alcuni brani in cui vi sono dei richiami espliciti a questi giochi. Famosa è la frase "relinquere nuces" (Persio, I, 10) cioè "abbandonare le noci”, indicando il raggiungimento dell'età adulta, quella in cui si lascia il gioco (si lascia?).

Nei giochi che seguono si possono usare sia noci che nocciuole (anche se le seconde sono preferibili alle prime):

- Ludus castellarum: Il nome può essere tradotto in italiano come "il gioco delle noci a castello". Lo scopo era quello di abbattere una torretta di nocciole dell'avversario tirando una sola delle proprie nocciole. La caduta della torre appartenente ad un avversario comportava l'acquisizione delle nocciole che la componevano. Le torrette avevano una base triangolare composta da tre nocciole, ed una posta in cima.
- Gioco dell'orca: il bersaglio del lancio della propria noce era l'orca, cioè un recipiente dall'imboccatura stretta. Questo gioco è conosciuto anche come gioco della Tropa, o gioco della Fossetta. In questo caso lo scopo è far finire la nocciuola dentro una buca scavata nel terreno (una sorta di mini-golf romano)
- Gioco del delta: si giocava disegnando con un dito nella sabbia un triangolo, appunto il delta. Il triangolo veniva suddiviso con delle linee orizzontali parallele partendo dalla base. I lanciatori gettavano delle noci verso il delta, provando ad avvicinarsi il più possibile al vertice; vinceva colui che era riuscito a piazzare la propria noce nel punto più alto senza uscire dal triangolo.
- Par-Impar: bisognava indovinare se il numero delle noci celato nelle mani dell'avversario fosse pari o dispari (da questo gioco deriva il nostro "pari e dispari"), oppure indovinare il numero esatto di noci.
- Piano inclinato: si prendeva un’asse di legno e lo si teneva sospeso da un lato, lasciando l'altra estremità poggiata per terra. Il giocatore di turno faceva rotolare la propria noce sull’asse cercando di colpirne almeno una tra quelle sparse per terra. Se il lancio andava a buon fine il giocatore raccoglieva la propria noce e le altre colpite, altrimenti la lasciava affinché gli altri giocatori potessero conquistarla.  

Noci Altorilievo
Altorilievo conservato presso i Musei Vaticani

 
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VOTO 9
 
 
 
 
 
   

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