4. IMPEGNI E OBBLIGHI |
4.1 La composizione del
Partenariato |
Attualmente i
partner che hanno partecipato alle attività sono circa 70 articolati nel modo di seguito
riportato, a titolo indicativo:
Settore pubblico
Regione Abruzzo
Provincia di
Chieti, di Campobasso e di Isernia
Le cinque Comunità
montane, in rappresentanza anche dei comuni ricompresi
Sei comuni di
maggiori dimensioni non ricompresi nelle zone montane
ASL
ARSSA
Camera di Commercio
di Chieti
Consorzio di
Bonifica, Consorzio per le Tecniche Irrigue di Vasto, Consorzio per lo Sviluppo
Industriale del Vastese
Istituto Autonomo
Case Popolari
Altri
Settore privato
Istituiti
finanziari
Associazioni di
fornitori di servizi, Confcommercio e Confesercenti
Associazione
Industriali, API, CNA, CASA ed altre
Associazioni dei
lavoratori CGIL, CISL, UIL, UGL
Associazioni di
Cooperative, (Confcooperative, ecc.)
Associazioni degli
operatori agricoli, (COPAGRI, Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, CIA, ecc.)
Associazioni
culturali e della scuola
Altri enti e
associazioni (ASSO Vasto, ecc.).
La Regione Molise
è stata informata delliniziativa; tramite anche linvio di copia del
Protocollo dIntesa definitivo e del Progetto di Patto per leventuale
sottoscrizione.
Di seguito si
sintetizzano le funzioni dei singoli partners:
le autorità pubbliche favoriscono
la coesione sociale e la cooperazione tra fattori e attori diversi stimolando il confronto
e il raccordo, migliorando i servizi, creando condizioni favorevoli per gli investimenti e
canalizzando le fonti di finanziamento;
le parti sociali garantiscono
la mediazione e lincontro tra tutti gli interessi e contribuire alla predisposizione
e gestione del patto;
gli operatori sviluppano le
attività imprenditoriali garantendo il concorso al capitale di rischio;
le istituzioni economiche svolgono
attività di promozione e collegamento con il mercato;
le istituzioni culturali (scuole,
università, centri di ricerca, associazioni, ordini professionali, ecc.) svolgono un
ruolo di supporto al processo.
|
4.2 Funzionamento del
parteneriato locale per la predisposizione del Patto Territoriale |
Nella seduta
del 5 agosto 1998 lAssemblea dei promotori ha approvato lorganizzazione del
partenariato locale per la prima fase di preparazione del Patto e le relative procedure di
seguito riportati.
Gli Organismi di rappresentanza sono:
Assemblea generale degli aderenti: composta da tutti i sottoscrittori, determina
lindirizzo generale del Patto, le modalità di attuazione e i programmi
dintervento nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali.
Tavoli di concertazione: coinvolgono i rappresentanti di tutti gli operatori
locali, il coordinatore tecnico e le strutture di supporto. Sono stati attivati i seguenti
Tavoli:
Assi
verticali |
Assi
orizzontali |
Sistema produtivo locale |
Finanza locale |
Turismo e Ambiente |
Infrastrutture e qualità della vita |
Agro-alimentare |
Risorse umane |
Dal punto di vista
operativo si prevedono le seguenti attività:
sviluppo degli obiettivi e delle
strategie previste nel Patto e analisi dei comparti;
riunioni con gli operatori per
individuare "le cose da fare";
realizzazione di approfondimenti
diagnostici con particolare attenzione alla valutazione puntuale della situazione
occupazionale della zona precedentemente allattuazione delle misure previste dal
Patto e alla individuazione delle opportunità e dei rischi per le attività economiche e
loccupazione e leventuale studio delle potenzialità del territorio nei nuovi
bacini di occupazione (servizi alle persone e alle comunità locali, cultura tempo
libero, turismo, ambiente);
indicazioni relative alle modalità
di valutazione ed eventuale selezione degli interventi per la fase di manifestazione
dinteresse sulla base delle linee guida approvate dallassemblea;
prima valutazione di fattibilità,
selezione e individuazione degli interventi e dei relativi piani integrati;
verifica ed eventuali adeguamenti e
definizione della proposta per il Patto.
I Tavoli di
concertazione comprendono anche Tavoli di lavoro settoriali.
Assemblea
generale degli Enti pubblici: composta da tutti i gli Enti e soggetti pubblici
operanti sul territorio del Patto che in base a quanto indicato dalla Delibera CIPE del 21
marzo 1997, i soggetti pubblici, per lattuazione del patto, definiscono un accordo
che individua, in linea con quanto previsto dalla lettera c del comma 203
dellarticolo 2 della legge 662/96:
gli adempimenti di rispettiva
competenza, compresi quelli inerenti gli interventi infrastrutturali funzionalmente
connessi alla realizzazione e allo sviluppo degli investimenti;
i termini entro i quali devono
essere espletati gli adempimenti, gli atti e le determinazioni di cui alla lettera
precedente;
i rappresentanti dei predetti
soggetti pubblici delegati ad esprimere, con carattere di definitività, la volontà degli
stessi per tutti gli adempimenti, gli atti e le determinazioni di cui alle lettere
precedenti.
Organismo
responsabile istituzionale del Patto
Provincia di Chieti
Corso Marruccino - 66100 Chieti
Tel: 0871-4082257; Fax: 0871-330804
LOrganismo responsabile istituzionale della predisposizione del Patto è la
Provincia di Chieti che ha promosso liniziativa. Ad esso compete la rappresentanza e
la gestione tecnico-economica e finanziaria del progetto di assistenza tecnica locale
stesso e tra laltro:
il conferimento degli incarichi
relativamente alle attività necessarie per il buon compimento del progetto e le altre
spese previste;
gli impegni di
spesa e i pagamenti;
la rendicontazione e le attività
connesse.
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4.3 Impegni comuni |
I soggetti
firmatari si danno reciprocamente atto che il Patto Territoriale punta allo sviluppo
delloccupazione tramite la valorizzazione delle risorse locali sia materiali che
immateriali.
Questi sono gli obiettivi cui il Patto è finalizzato inserendolo anche in logiche di
medio-lungo termine e di prosecuzione del metodo della concertazione territoriale dello
sviluppo e della valorizzazione del partenariato sociale.
Gli obiettivi di riferimento sono:
- creare o migliorare i presupposti
dello sviluppo per promuovere il coordinamento e l'integrazione tra i diversi livelli e
settori di governo del territorio (proficua utilizzazione delle risorse esistenti, impegno
in tal senso degli Enti Locali);
- mettere a disposizione, delle forze
sociali ed economiche, imprenditoriali, delle Istituzioni territoriali, Regionali,
Nazionali e Comunitarie elementi conoscitivi di dettaglio utili per raccordare ed
integrare la progettualità territoriale alle scelte ed alle priorità indicate dalla
programmazione regionale ed extraregionale. I campi d'interesse generale del patto
riguardano, la creazione, lindividuazione e la gestione delle risorse per lo
sviluppo economico locale, con particolare riferimento alle politiche territoriali a
sostegno del sistema di imprese e di valorizzazione delle risorse umane ed ambientali;
- diffondere la cultura di impresa tra
i giovani a sostegno sia delle imprese già esistenti, che della creazione di nuova
imprenditoria, promuovendo anche forme di partenariato tra soggetti territoriali ed
extraterritoriali;
- sviluppare linformazione, la
formazione e la conoscenza rivolte soprattutto ai/alle giovani, sul lavoro e sulle
professioni, sulla ricerca, sulle innovazioni tecnologiche, sul mercato, sugli strumenti
legislativi e finanziari regionali, nazionali e comunitari. In questa luce le parti che
sottoscrivono il documento sono impegnate a supervisionare con costanza i passi ulteriori
di implementazione del lavoro comune, rapportandosi e coordinandosi alle iniziative ed
alle responsabilità delle istituzioni locali per trovare poi riferimento, insieme ad
esse, nelle funzioni di coordinamento e di impulso della programmazione Regionale e
Nazionale;
- garantire la pari opportunità;
- ampliare costantemente il
partenariato locale al fine di garantire pari opportunità e sviluppo della concertazione
coinvolgendo ulteriormente le associazioni culturali, ambientalistiche, del volontariato e
dellaerea del no-profit.
- garantire l'attuazione di specifici
criteri di qualità ambientale (tipo AGENDA 21) per ridurre i danni sull'ambiente e
garantire il minor uso possibile di risorse naturali, favorendone la conservazione ed il
riuso tramite:
- la messa a punto un modello
finalizzato a redigere un Bilancio Ecologico Territoriale che consenta di definire in
maniera puntuale i punti critici dell'area. - Lo sviluppo di una rete di
cooperazione (anche informatica) tra tutti i soggetti e razionalizzazione dei servizi.
Tutti i soggetti
interessati, compreso i titolari dei progetti, si impegnano incondizionatamente a
sottoscrivere il Patto territoriale entro 60 giorni dallapprovazione del Ministero
del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica per le risorse specifiche destinate dal
CIPE ai Patti. |
4.4 Impegni e obblighi
specifici tra i soggetti pubblici |
In base a
quanto indicato dalla Delibera CIPE del 21 marzo 1997, i soggetti pubblici, per
lattuazione del patto, hanno definito un protocollo che individua, in linea con
quanto previsto dalla lettera c) del comma 203 dellarticolo 2 della legge 662/96:
- gli adempimenti di rispettiva
competenza, compresi quelli inerenti gli interventi infrastrutturali funzionalmente
connessi alla realizzazione e allo sviluppo degli investimenti;
- i termini entro i quali devono
essere espletati gli adempimenti, gli atti e le determinazioni di cui alla lettera
precedente;
- i rappresentanti dei predetti
soggetti pubblici delegati ad esprimere, con carattere di definitività, la volontà degli
stessi per tutti gli adempimenti, gli atti e le determinazioni di cui alle lettere
precedenti.
Gli Enti pubblici
si impegnano a realizzare gli interventi infrastrutturali, già indicati nel capitolo
relativo, anche con altre risorse oltre a quelle previste con quelle specifiche destinate
dal CIPE ai Patti Territoriali. |
4.5 Impegni e obblighi |
4.5.1 Parti sociali |
Le
Organizzazioni Sindacali rappresentate nel CNEL, si impegnano, tramite uno specifico
protocollo sottoscritto con le associazioni imprenditoriali rappresentate al CNEL,
all'attivazione di tutte quelle misure riguardanti l'avviamento professionale, la
flessibilità nel mercato del lavoro, l'ottimizzazione della produttività nel settore
pubblico e privato e la trasparenza sul mercato del lavoro.
Nello specifico insieme si impegnano a dare piena attuazione e a valorizzare al massimo
tutti gli accordi interconfederali esistenti riferiti alla contrattazione tra le parti,
alla formazione, alla sicurezza ed alligiene, alle rappresentanze sindacali unitarie
ecc., in tutti i settori, i comparti e le categorie.
Il dato di partenza diventa a tal fine l'utilizzazione a pieno regime di tutte le
strutture paritetiche viste dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dalla
conseguente contrattazione di 2° livello ad essi riferibile.
Circa poi la formazione, I'orientamento e lavviamento professionale saranno
utilizzati gli strumenti previsti dalla legislazione insieme agli stages, le borse di
studio presso aziende, anche extraterritoriali, per governare al meglio l'interstizio tra
formazione finalizzata, esperienza concreta e lavoro.
Le istituzioni e le OO.SS. rinnovano limpegno di individuare opportunità
formative indirizzate ai funzionari e alle figure dirigenziali della P.A. e di creare
tutte le condizioni per accordi di produttività/efficienza/efficacia nella P.A.,
collegabili soprattutto a specificità progettuali inerenti gli adempimenti necessari per
l'avvio delle localizzazioni produttive del patto territoriale.
Saranno attivati inoltre tutti gli strumenti legislativi idonei a governare i processi di
promozione dell'occupazione. |
4.5.2 Imprenditori e loro
rappresentsanze |
Le imprese, e
le loro rappresentanze, si impegnano nella promozione delle nuove iniziative
imprenditoriali attraverso lavvio di collaborazioni ed interazioni societarie anche
di natura consortile, sostenendo ed ampliando la base occupazionale e cofinanziando
strutture e percorsi per la formazione e la riqualificazione professionale. La
valorizzazione dei prodotti produrrà inoltre adeguamenti dei processi produttivi e delle
strutture organizzative che i soggetti imprenditoriali sono impegnati ad avviare
immediatamente.
Il concorso del capitale di rischio privato è individuato ed assicurato dai soggetti
imprenditoriali promotori di progetti. Sarà attivato un lavoro di ingegneria finanziaria
finalizzato a censire le risorse finanziarie e la gamma delle strumentazioni pubbliche ed
interrelarle e coordinarle con quelle private di cui si e detto. Ciò porterà la
progettazione verso la fase della reale esecutività favorendo il decollo definitivo del
Patto.
Gli imprenditori che hanno presentato istanza di finanziamento:
- si impegnano ad operare nel pieno
rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, sul lavoro, sulla sicurezza sul
lavoro, sulla prevenzione degli infortuni, sulla salvaguardia dellambiente;
- si impegnano a sottoscrivere
incondizionatamente il Patto Territoriale entro 60 giorni dal decreto di approvazione del
Patto stesso
- hanno dichiarato la modalità
prescelta per la percezione dellagevolazione.
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4.5.3
Istituti di credito |
Gli Istituti si
impegnano a sostenere finanziariamente gli interventi produttivi per la parte degli
investimenti non coperti da risorse proprie o da finanziamenti pubblici e a innovare e
migliorare lofferta di prodotti e servizi finanziari con lobiettivo di
contenere il costo del denaro.
In particolare si
impegnano:
- a supportare finanziariamente agli
investimenti produttivi e infrastrutturali ritenuti bancariamente meritevoli e interventi
di ingegneria finanziaria finalizzati ad ampliare la disponibilità di credito a
condizioni agevolate per le nuove imprese;
- ad attivare processi di
"finanza locale" in grado di gestire il risparmio del comprensorio in maniera
innovativa e porlo al servizio dello sviluppo locale;
- ad attivare di Fondi di rotazione
delle SCR, Prese di partecipazione e Prestiti partecipativi, miglioramento
dellutilizzo dei Fondi di garanzia e partecipazione in ipotesi di intervento in
operazioni di project financing nellambito del patto,
- pratica delle migliori condizioni
per lo smobilizzo dei crediti .
|
4.5.4 Istuituzioni locali |
Acquisisce
importanza vitale per il patto territoriale il ruolo attivo e propositivo che dichiarano
di assumere i Comuni, le Comunità Montane, le Province, le Regioni e gli altri Enti
territoriali .
In tal modo, la promozione di condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo degli
investimenti ed al potenziamento del tessuto economico locale, la creazione di un adeguato
e razionale sistema di trasporti e gli interventi mirati per la formazione, anche
professionale, rappresentano l'impegno fondamentale per le Province e le Regioni.
Determinante risulta la costante concertazione da svolgersi tra istituzioni del territorio
e soggetti promotori del patto nella programmazione economico-finanziaria sia annuale che
poliennale, così come anche per lo svolgimento mirato di apposite "conferenze di
servizi" finalizzate all'elevazione del ruolo della funzione e della qualità degli
interventi della Pubblica Amministrazione nel territorio attraverso la concretizzazione e
l'effettività di soluzioni adeguate ai problemi specifici.
Il Progetto di Patto costituisce la base di riferimento del Enti Locali interessati per le
successive scelte in materia di pianificazione.
E' in tal modo possibile l'accelerazione delle procedure di autorizzazione per
lallocazione degli insediamenti produttivi e più in generale lo snellimento degli
iter burocratici . |
4.6 Specifici protocolli |
Di seguito si
riporta la sintesi dei protocolli già sottoscritti dal partenariato locale.
Sportello unico e rete telematica
Sarà realizzato tramite l'ASSOCIAZIONE DEI COMUNI per lattuazione del Patto
territoriale composta dai Comuni ricadenti nell'area del Patto.
I servizi telematici sono orientati a dare una risposta integrata alla domanda di
trasparenza, efficienza e tempestività dell'azione pubblica.
I soggetti della rete sono (esempio non limitativo):
- Enti pubblici territoriali e
Consorzio di Sviluppo Industriale;
- Consorzi produttori e gestori di
servizi (acqua, bonifica, rifiuti, metano, ecc.);
- Genio Civile, Vigili del Fuoco,
ANAS, Ufficio del Lavoro, Provveditorati agli Studi, Università e Centri di ricerca;
- formazioni sociali, le associazioni
di categoria, le imprese.
I singoli cittadini
partecipano alla vita della Comunità della rete, in quanto utenti dei servizi.
Azioni
Servizi comuni della rete informatica amministrativa
- Sportello unico territoriale con le
funzioni di gestione del procedimento unico. Esso opererà come front-office anche in
collaborazione con i Comuni;
- Organizzazione degli uffici,
funzioni e gestione delle attività da attuarsi in rete;
- Tributi e Servizio di progettazione.
Servizi al territorio e alle
imprese
- teleprenotazione dei servizi
sanitari, telemedicina e telesoccorso
- nuove opportunità occupazionali
- formazione continua e telelavoro
- videoconferenza e servizi di fonia
avanzata
- commercio elettronico (turismo,
prodotti tipici)
La struttura
organizzativa dellAssociazione prevede:
- Responsabile del procedimento
- Coordinatore dello sportello unico
- Sede dello sportello unico e
segreteria tecnica
- Consulta tecnica e Conferenza dei
servizi
Mercato del
lavoro
Le azioni più significative previste sono:
- Attivazione di tutte le misure che
riguardano lavviamento professionale, le flessibilità nel mercato del lavoro,
lottimizzazione della produttività nel settore pubblico e privato.
- Individuazione delle opportunità
formative indirizzate agli operatori e alle figure dirigenziali della Pubblica
Amministrazione e di creare tutte le condizioni di produttività/efficienza/efficacia
collegabili, soprattutto, alla velocizzazione degli adempimenti necessari per lavvio
delle localizzazioni produttive del Patto Territoriale Trigno-Sinello.
Sistema
formativo locale
Le azioni più significative previste sono:
- incrementare le attività formative
rivolte ai giovani e ai disoccupati di lunga durata
- orientare la formazione alla
occupabilità e incentivare i giovani e i disoccupati a partecipare ai corsi
- promuovere le possibilità di
formazione permanente
- suscitare nei giovani capacità di
adattamento ai mutamenti tecnologici integrandole con periodi formativi in azienda
- incoraggiare lo sviluppo
dellautoimprenditorialità
- attivare misure per
loccupazione femminile e di altre categorie "svantaggiate"
- costituire un Osservatorio del
Piano.
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