Felice Campora Autore / Musica

TUTTI I MIEI TESTI FOLK






Non si sbaglia  quando cambi direzione, ma soltanto quando neghi un'opinione.

Domenico Scarcello, in Fiorecrì, una canzone in ... a colorare libertà, primo album dei VillaZuk, 2010


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Noi che abitiamo sulla Terra non possiamo fare niente di noi stessi; ogni cosa è condotta da Spiriti.

W. B. Yeats, 1901 ca.

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... tutti i pensieri dei viventi rimangono nell’universo. Nessuno si perde, e ognuno insegue il proprio equilibrio di felicità.

Gianni Blissiano, Lo Strano destino del dottor Gigante, 2013.



  Italo suite è un cd-audio con sei brani i cui testi sono tratti da Italo re degli enotri, il mio racconto più lungo e, come direbbe Charles Dickens a proposito di David Copperfield, il mio figlio prediletto. In questo lavoro ho scelto sei brani che, più o meno, danno l'idea della storia che si narra nel libro. I brani leggono esattamente quello che è contenuto in alcuni paragrafi del mio libro, e sono:
1. Italo e Upadish (dal capitolo I), durata 7 minuti e 42 secondi;
2. Le ragioni del male (dal capitolo IX) 2:19;
3. L'aquila della profezia (dal capitolo XXXIII) 3:36;
4. I racconti di Verità (dal capitolo XIV) 2:59;
5. Il bambino della montagna (dal capitolo VII) 6:56;
6. Verità Fluusai (dal capitolo LXI) 3:12.
Ho qualche copia del cd-audio a casa, ma solo per me; la suite completa (26 minuti e 44 secondi) è invece disponibile per l'ascolto gratuito sulla piattaforma di condivisione musicale Bandcamp. Le letture sono accompagnate dalla mia chitarra, con musiche  depositate presso la Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae); sono sei brani con musiche molto differenti, composte appositamente per i temi delle letture, e che non sono un semplice sottofondo alle parole, ma funzionano a sé, anche senza testo, come brani autonomi.




coveramw    Questo cd-audio è un'ulteriore testimonianza della mia fede di sapienza visionaria verso colui che a me appare essere la più importante figura poetica amanteana di sempre: Pasquale Furgiuele (1830-1856), la cui disposizione a frequentare mondi fantastici e allo stesso tempo radicati nella materiale storia della sua e mia città ha dell'incredibile; ancora oggi, a trent'anni dalla prima lettura dei suoi scritti, più lo rileggo più sono colpito dalla sua capacità di vedere storie, personaggi e vicende al di là del presente storico in cui viveva, al di là del passato storico testimoniato nei libri che consultava; questo mio interesse oggi e l'interesse di altri suoi esegeti nel Novecento è la prova della bellezza dei suoi testi e della sua vicenda storica anche al di là del suo stesso futuro. Tra pochi anni, nel 2030, saranno duecento anni dalla sua nascita, una magnifica occasione per me e, spero, per l'intera città in cui abbiamo entrambi vissuto, di accogliere e capire il suo umile e al tempo stesso potente messaggio di "amore del loco natio e desiderio di tempi e d'uomini migliori".
1. Autore, titolo, esergo, 1 minuto e 18 secondi
2. La lettera, 2 minuti e 35 secondi
3. O tu Nepezia mia, 4 minuti e 18 secondi
4. Irnerio o i saraceni, 3 minuti e 27 secondi
5. I legati, 3 minuti 1 secondo
6. La mina, 5 minuti e 21 secondi
I brani in lettura sono accompagnati da musiche originali e protette da diritti d'autore presso la Siae. I primi tre brani hanno la sola mia chitarra come accompagnamento, con delle linee melodiche ben definite; negli altri tre brani ho scelto con maggiore precisione ciò che leggere dei suoi passi e ho deciso di inserire nelle musiche degli strumenti che, per diletto o per lunga e appassionata frequentazione, uso suonare: il contrabbasso, la chitarra elettrica e la tromba; ci sono anche due tracce di percussioni digitali in loop. I brani sono in ascolto gratuito su Bandcamp; alcune copie del cd-audio le tengo solo per me a casa.






ayacover  Amanteya, una visione è il titolo di un cd-audio ideato da me, con testi firmati da Gianni Blissiano e narrati da Marco Vittorio Castello. Felice Campora ha anche composto ed eseguito le musiche. Porta la data di Febbraio 2020. La raccolta comprende cinque tracce di poco più di sei minuti ciascuna:
Dramma
Cambiare
Ordine
Fantasmi
Terre
Gli strumenti usati sono tre tipi di chitarre (folk, 12 corde ed elettrica), due tipi di basso elettrico fretless (uno slim con una tastiera lunga fino a tre ottave, l'altro più cupo e corposo); poi una quieta traccia di ritmica elettronica in un solo brano e un prolungato suono di tastiera in pacato sottofondo in un altro brano; l'ultima traccia consta di una sola chitarra registrata senza sovraincisioni. Ogni brano ha la sua voce narrante e, in un caso, altre presenze vocali. I cinque testi sono in prima persona ed hanno un tono meditativo, malinconico, creati in piena solitudine. Le musiche hanno ancora qualcosa di folk, ma sono ormai lontane dal folk paesano (ma non tradizionale) dei Fatti veri; è molto evidente invece l'apporto di musiche più moderne, nello specifico di quel genere un po' dark nato alla fine degli anni '70 e chiamato New wave. L'intera confezione è stata disegnata da Alessandro Mercati, inclusa la bellissima figura umana in copertina; si tratta di una bella confezione in cartonato lucido che si apre in tre ante. Nelle pagine interne sono stati trascritti per intero i testi dei cinque brani.

I brani sono in ascolto gratuito su Bandcamp; sono state stampate solo poche decine di copie del cd-audio, con la splendida cover di Alessandro Mercati.





immagine cover slc2020  Porta la data di febbraio 2020 il doppio cd-audio dei Suonatori Libertari Calabresi. E' una confezione che contiene sia la prima raccolta di dieci brani stampata nel 2009 (e di cui rimando oltre in questa pagina per l'elenco dei brani e altre informazioni) sia una raccolta inedita di altri dieci brani, firmati dallo stesso insieme  musicale del 2009 – la confezione contiene quindi venti brani, suddivisi in due cd. I brani sono stati composti da me, da Enzo Ruffolo, da Gerardo Vespucci, da Fernando Launi; c'è un testo di Davide Marano, mentre i testi di due brani sono stati scritti su  musiche tradizionali e un brano è interamente tradizionale. I brani del primo cd (quello del 2009) sono stati rimixati per questa speciale edizione del 2020; la resa è molto migliore dal punto di vista fonico, sotto la cura di Daniele Sanfilippo di Suoneria Mediterranea di Fuscaldo (Cs), che ha curato anche il mixing del secondo cd, registrato nel corso del 2019. Ecco i brani del secondo cd:

1. Adduvu va Iacintu (4:41)
2. U pirnacchiu (2:41)
3. U pirunu (2:05)
4. Terremotu ccu llu sterzo (4:11)
5. Statti accuortu (2:54)
6. L'anarchico di Calabria (5:21)
7. Il mondo di oggi (4:00)
8. Nino (2:56)
9. Giacomo Bottino (3:24)
10. Stornelli sociali calabresi (3:21)
La confezione con i due cd-audio si chiede a suonatorilibertaricalabresi@yahoo.com. Il materiale testuale nella confezione rende merito di tutto ciò che è stato necessario per giungere all'uscita di questa esperienza musicale e sociale in Calabria. C'è un sito che mostra vario materiale (tra cui tutti i testi in italiano) sui Suonatori Libertari Calabresi, si trova a https://suonatorilibertaricalabresi.jimdofree.com. I testi dei miei brani sono inoltre nel solito file linkato altrove in questa webpage.



  In rete si può trovare questa interpretazione "casalinga" di un mio brano: U cunnannatu, eseguita da Gerardo Vespucci. U cunnannatu è stata l'ottava traccia del mio primo cd dei Fatti veri, del 2002, cantata da Pasquale Grimaldi. Il brano è stato cantato da Gerardo in occasione di una visita a Spezzano Albanese, presso alcuni amici dell'anarchia spezzanese, della giornalista e scrittrice Tiziana Barillà; Tiziana era a Spezzano per scrivere il libro Quelli che spezzano, il racconto della lunga e storica esperienza anarchica municipalista a Spezzano Albanese ampiamente conosciuta in Italia e anche in numerosi contesti internazionali libertari. Gerardo è un amico e musicista speciale per me, a lui mi lega un affetto ed una stima musicale e storico-letteraria straordinaria.




  Nel 2006 Enzo Ruffolo canta due miei brani, U nnammuratu e A festa i san Giuvannu, in un cd audio intitolato Salimora; i brani sono rielaborati da Enzo ed eseguiti insieme al chitarrista Pietrangelo Zicarelli. Questa raccolta di brani contiene anche la ben conosciuta I Tortura alla Mantia, scritta da Enzo stesso. Un altro bellissimo cd audio di Enzo è Ombè, in cui il cantautore e, a mio parere, poeta belmontese percorre sentieri musicali influenzati dalla musica popolare di certe aree della Spagna e in cui appare evidente come il suo folk popolare e schietto si sia col tempo trasformato in una musica più progressiva e ampia, con accordi aperti e soluzioni ritmiche e armoniche di stile world. Che Enzo sia un poeta a me sembra fuori di dubbio; tutto nella sua produzione scrittoria mi lascia pensare ciò: dall'esteso uso connotativo delle parole al continuo riversamento nei testi di idee profondamente intime (elemento  assolutamente sconsciuto nei miei testi), dall'ossessiva eppure limpida e forte scelta dei temi e degli ambiti semantici alle peculiari qualità associative del fluire dei suoi pensieri strofa dopo strofa.



  Pasquale Grimaldi è stata la voce che ha fatto partire la serie dei miei cd dei Fatti veri, nel 2002; il suo aiuto è stato decisivo per tutta la mia carriera di Autore e produttore amatoriale di me stesso, perché gardando lui ho capito che cosa era importante veramente nella esecuzione canora di un brano. Entrambi abbiamo una grande stima artistica per Bob Dylan, amiamo cantare i suoi brani; e anche questa comunanza mi ha permesso di avere una certa idea della mia voce e di cominciare a registrarla nei brani da me stesso composti. In internet si può ascoltare (ad oggi 2021) Pasquale eseguire nel suo personale ed esseziale modo due miei brani: uno a cui sono molto affezionato e che è uno dei miei testi più politici, A dittatura; l'altro è Ottobri alla Mantia, eseguita in una struggente atmosfera, data da una voce ricca di pathos e da una chitarra che modifica in modo sostanziale (proprio alla maniera di Dylan) le mie musiche originali.



fragullo   Nel 2018, Francesco Gullo, virtuoso e ben noto organettista calabrese, ha registrato un cd insieme a Giada De Luca e Lucrezia De Virgiliis; il cd si chiama Meridian; Francesco svolge anche una continua attività live. Nel cd Francesco ha voluto inserire un mio brano come prima traccia, L'emigranti, la settima traccia del mio primo cd, Fatti veri, stampato nel 2002; Francesco ha creato una sua, personale versione, molto bella, più avvincente (a me sembra) della mia originale. Nel 2014 Francesco aveva già pubblicato Verso sud. L'emigranti è stato inciso anche dai Suonatori Libertari Calabresi, nel 2009.




fv4    Con la data del 2018 è in circolazione la mia quarta (e credo proprio ultima) raccolta di brani folk cantati in dialetto, il titolo non poteva essere altro che Fatti Veri 4. Come nelle altre tre, ci sono dodici brani.
Ho registrato i brani amatorialmente a Catocastro, nel quartiere Collegio di Amantea (Cs), come al solito; si sentono rumori di sedie che scricchiolano, fischi di treni che passano, pneumatici che ruotano sul manto stradale...

1. U baccalà 1:54
2. U muru crollatu 1:49
3. L’arciprete 1:46
4. Ciccu Peppe e Micu u Zùoppu 2:17
5. Mastru Ndria 1:11
6. Il sindaco con l’ombrello 2:42
7. Strofette amanteane 3:28
8. Ballatella per Nicodemo 3:14
9. Le tre figlie 3:15
10. Na canzuna 1:33
11. Jurnata trista 1:28
12. A vota bona 2:05


Ringrazio l’anziano pescatore amanteano Francesco Bonavita, la signora Rita Natalia, mio zio Vincenzo Campora e il fu Pietro Perna per avermi tramandato antiche frasi. Grazie a Rosita Lio, professionista della fonetica, sono riuscito a recuperare interamente L’arciprete, in origine contenuta in una vecchia registrazione a nastro; nonostante ciò il brano rimane ambiguo nella quarta strofa, dove non appare chiaro il motivo per cui il prelato scaglia il campanello; l’amico bassista Roberto Osso ha recuperato la storia di un’importante parola, sempre nella quarta strofa.
Ne L’arciprete e nelle Strofette amanteane ci sono alcune parole e espressioni un po’ scurrili o irriverenti che non fanno parte del mio idioletto sociale; le ho dovute però cantare per non tradire l’originalità delle composizioni e il contesto culturale e storico a cui appartengono.
Dal 2002 ad Oggi con l’aiuto di molti amici ho ormai stampato quarantasei miei brani, contenuti in cinque cd-siae – tante storie, personaggi, fatti, ricordi: il mio mondo folk. Il titolo Fatti veri viene da un’espressione che usava mia madre quando raccontava storie quasi incredibili. Grazie a Pino Posteraro per l’immagine di copertina. I testi dei brani sono nel solito file linkato anche altrove in questa webpage.






coverfv3  Nel mese di giugno del 2016 ho stampato il terzo cd dei Fatti Veri che contiene, come i precedenti, 12 brani di stile folk scritti e musicati da me. Sul retro della copertina della confezione del disco ho scritto le seguenti parole:
"Registrato in via dei Gesuiti 4 ad Amantea (Cs) tra il 2014 e il 2015. Io suono la chitarra, altri strumenti e canto, Salvatore Pulice suona l’armonica, Gerardo Vespucci una batteria ridotta (rullante e piatto crash); l'armonica nella Ninna nanna è di Alessandro Mercati di mia figlia Rosa. In una traccia fantasma di 7:26 aggiunta al brano 5, Davide Marano legge parte del prologo de L'Ingannati, commedia senese del 1531 scritta da un gruppo di accademici della città dal nome collettivo Gli Intronati; a Ciccio Pastiglia buona parte della famiglia Perciavalle, vicini di casa, fa il coro; Felice Scudiero, Mario Pulice e Salvatore Miceli prestano la voce nella Serenata, poiché questo brano è stato usato sotto il balcone di quelle ragazze che pochi giorni dopo sarebbero diventate le loro spose o, nel caso di Felice, sotto il balcone di casa sua quando il futuro marito della figlia le ha fatto, appunto, la serenata. Nell'A Festa i San Giuvannu compare una registrazione effettuata una ventina di anni fa per le strade di una Fiera di Amantea."
I testi dei brani sono disponibili a questo link, una pagina web nella quale ci sono i testi degli altri miei brani finora stampati su cd musicali. Le finiture della grafica del cd sono state curate da Max Rega.
Nella foto di copertina compare Roberto Osso, noto bassista amanteano e mio ex studente al Liceo, che, seduto, imbraccia il suo basso e che ha cominciato a collaborare con me in un nuovo progetto quando il cd era già stato mixato; con Roberto abbiamo avuto in precedenza altre esperienze musicali, tra le quali un paio di concerti con le canzoni dei Fatti Veri e altre serate a suonare le canzoni di Bob Dylan, proprio durante il mastering e il confezionamento del presente lavoro, durante l'inverno 2015-16.
Il cd dei Fatti Veri 3 contiene i seguenti brani, con la notazione della durata:
1.  A festa i san Giuvannu 8:42
2.  La grande chiovuta del 2009 4:23
3.  Da chiazza alla taverna 1:51
4.  Ciccio Pastiglia 2:34
5.  E sempri sulu e Gli ingannati 12:11 (4:45 + 7:26)
6.  U pensieru solidificatu 3:43   
7.  A pezza 1:53
8.  Fimmina janca 3:58
9.  Tarantella du jùocu di carti 5:46
10. Serenata 4:12
11. Ninna nanna 2:39
12. Cantina Paradiso 5:42
per un totale di oltre 50 minuti di audio.





g-mc  G-MC
è il nome di una band di orientamento rap formata da quattro giovani calabresi, attiva una decina di anni fa; in quegli anni erano tutti miei studenti al Liceo Scientifico di Amantea. In una occasione, durante l'inverno del 2010-2011, ho collaborato con loro alla stesura di un brano che è diventato la traccia numero 2 di una demo che G-MC ha prodotto per far conoscere la loro musica; la canzone si chiama A Terra du Sule e la mia collaborazione è consistita in una  direzione artistica nell'ambito della scelta delle modalità di scrittura delle parole e nelle tecniche e nella realizzazione in forma digitale della traccia; li ho inoltre messi in contatto con un gruppo di studenti con cui facevo cortometraggi e con i quali essi hanno poi realizzato questo e altri progetti.
Collaborare con loro per me è stato un vero piacere e anche un onore, direi; oggi non è facile per un adulto condividere i sogni e le speranze dei giovanissimi. Il mio contributo nella loro esperienza è stato quello di renderli ancora più consapevoli e sicuri della bontà nell'utilizzare la cultura locale nei loro testi e nella loro idea di musica; amore per la cultura locale che comunque essi possedevano già in abbondanza. Ascoltando loro, mi vengono in mente gli stessi periodi che io, Enzo Ruffolo e Gerardo Vespucci abbiamo passato a suonare insieme quando eravamo giovanissimi, esperienza che poi ci ha portato, ognuno a modo suo, ad elaborare sempre meglio un'idea di vita fortemente legata alla propria terra e con testi di forte contenuto sociale; è come se fossimo tutti (per esempio anche Nando Brusco di Belmonte, per età a metà strada tra noi e i ragazzi G-MC) una stessa tipologia di persona, seppure con nomi diversi e con diverse età. "Noi non moriremo mai!" direbbe questa unica persona. Nel periodo in cui io li ho conosciuti, 2013 circa, G-MC eran Fabio Paris, Andrea Arlia, Orlando Brusco e Manuel Malito.





avf Questi sono gli altri fatti veri registrati a partire dal mese di Settembre del 2010 e fino al mese di Maggio del 2011 nel centro storico di Amantea (Cosenza), in via dei Gesuiti 4, nel quartiere Catocastro, zona Collegio. Io suono la chitarra e canto e Salvatore Pulice suona l’armonica. Alla fine della traccia numero 10, la Tarantella d’i Dominazioni, c'è un passo tratto dalla Storia dei Longobardi di Paolo Diacono (720-799), letto da Davide Marano e con Gerardo Vespucci al rullante con le spazzole; la voce di Roberto Perciavalle di Catocastro compare alla fine dell’ultima traccia. Ha curato il mastering Alessandro Guido di San Pietro. I brani sono tutti di mia composizione non per scelta ma perché è il solo modo in cui posso stampare musica con una regolare licenza SIAE senza sostenere costi che vanno al di là di un’esperienza alla quale attribuisco un valore più che altro documentale. Ringrazio vivamente Salvatore Pulice che ha mi ha accompagnanto con pazienza e dedizione non solo in questo anno di 'fabbricazione' del cd ma anche negli anni precedenti a suonare e a imparare a mettere insieme chitarra, voce e armonica. Il disco è completamente autoprodotto, dalla composizione dei brani, ai loro arrangiamenti, la registrazione delle tracce (per il mastering c'è stato il grande aiuto di Alessandro), la masterizzazione delle copie, la grafica e la stampa della copertina, del retro e dell'inlay, infine il confezionamento. I testi dei brani sono disponibili a questo link  (insieme ad altri miei brani stampati su cd). I brani contenuti nel cd sono:

1. A Barzelletta 4:36
  2. Pino Molinaro 4:57
  3. U Mustazzu 1:26
       4. U Carceratu e lla Guardia 4:32
       5. Turillu d’i Gallini 3:59
       6. Mashcara 2:39
  7. Valzer della Cecala 3:32
  8. I Fimmini i Sa Cumpagnia 2:12
  9. Ni Vivimu Nu Pocu I Vinu 4:02
     10. Tarantella d’i Dominazioni 6:16
     11. A Dittatura 3:33
     12. È Caduta a Giunta Comunale 4:34


Da un bel po' di anni con Salvatore Pulice e Davide Marano il 21 di Giugno organizziamo una festa davanti alla chiesa del Collegio, a Catocastro, tutto autofinanziato. Nel 2011 è gentilmente intervenuto il concittadino Antonio Cima e ha realizzato questo breve filmato. Del 2011 c'e anche questo mio testo. Della edizione del 2013 ci sono tracce su youtube con questi filmati realizzati da Edoardo Stefano: il primo, il secondo, il terzo, il quarto, e il quinto, con il grande Otello Profazio come protagonista, insieme a coloro che erano lì quella indimenticabile sera. In rete ci sono anche delle altre cose. Molti amici di Amantea hanno dei filmati, alcuni dei quali sono straordinari esempi di folk tradizionale, acustico e completamente naturale, non preparato. Lo scrittore e filosofo Salvatore Mongiardo ha messo inrete molte foto, più volte ospite a Catocastro con i suoi libri.
 
 

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 Sono autore di un sistema per amplificare il contrabbasso, lo strumento musicale che suono di più, come si può leggere più sotto; ci suono sia il folk che il jazz. Ho iniziato a suonarlo nel 1998, dopo aver avuto i soldi e l'occasione per comprarne uno, desiderato sin dai tempi dell'università. Il sistema che ho inventato e che presento in questa pagina (con versione in inglese!) l'ho usato per qualche anno, oggi invece lo alterno con un sistema più maneggevole perché non faccio tanti concerti dal vivo e suono principalmente per studio, dove non ho bisogno di tenere microfoni e fili attaccati allo strumento. Recentemente ho con grande meraviglia scoperto le grandi potenzialità acustiche del contrabbasso; ho suonato senza amplificazione in chiese, piccole piazze circondate da muri o case e anche su scalinate e ho scoperto che si sente molto bene! E' uno strumento che rilascia suoni gravi che spesso l'ascoltatore non percepisce chiaramente – i suoni medi sono certamente più squillanti; ma provate a zittirlo e vi accorgerete di quanto quei suoni gravi, pur non brillando per presenza, mancheranno drammaticamente: è il segno che lui c'è e siamo noi che facciamo fatica ad ascoltare le difficili ma leganti frequenze ultrabasse.


tracanna

Nella foto qui sopra, una delle esibizioni di cui ho un gran bel ricordo e una altrettanto bella registrazione, avendo suonato con Tino Tracanna in un teatro a Lamezia, grazie all'invito di Francesco Scaramuzzino e insieme a Manolito Cortese e Alberto La Neve. Tino è un sassofonista di fama internazionale oggi (2011) docente al conservatorio Verdi di Milano, che ha suonato addirittura con Franco D'Andrea (Perigeo) e oggi suona abitualmente con Paolo Fresu. Nella foto, Tino ha il sassofono tra le braccia e osserva Alberto in azione.
Negli  ultimi mesi del 2013 nel pub La Pecora nera di Amantea ho avuto occasione di fare una intera serata e er due volte con Achille Succi, clarino basso e sassofono alto tra i più ispirati in Italia e ben impegnato anche oltreconfine. Achille ha un carisma eccezionale, suona con Vinicio Capossela (nel 2013-14) ed è un bravissimo mestro; ha un qualche cosa di filosofie orientali nel suo modo di suonare. Anche di uno dei due concerti con lui conservo una registrazione; c'era Francesco Scaramuzzino e il batterista Roberto Rossi, una sicurezza; la seconda volta il batterista è stato Fabrizio La Fauci un drummer per me eccezionale.
Nella primavera del 2014 ho suonato con Andrea Dulbecco, vibrafonista di educazione classica e jazz, docente di percussioni a Milano, compositore fine e dalla tecnica semplicemente mostruosa.
Tutto questo grazie alla fiducia che godo presso il maestro Francesco Scaramuzzino, il mio pianista di riferimento, amico e datore di innumerevoli insegnamenti. Sto suonando spesso con Danilo Guido, sax alto di Acri, che ammiro molto per il suo dinamismo alla Cannonball Adderly; le serate con lui scorrono come un torrente in piena.
Nel 2015 ho poi suonato il basso elettroacustico a Roccella Jazz, nel trio del chitarrista Giorgio Caporale e con Domenico Scarpino alla batteria; abbiamo suonato una mezza dozzina di brani di John Lennon, una notevole esperienza per me, grazie a Giorgio. Nella foto, il trio: era il 13 agosto.



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   Dopo due anni di lavoro, nell’agosto del 2009 è stato stampato un cd con dieci canti libertari composti negli anni Settanta tra Amantea e Belmonte Calabro; uno solo è tradizionale, una strina proveniente da Lago. Il lavoro è firmato da undici Suonatori Libertari Calabresi e dall’associazione che lo ha edito, La Società Altra di Spezzano Albanese. Il cd è stato ideato, realizzato e stampato tra Spezzano e Amantea nella più completa autonomia artistica e finanziaria; la stampa è stata eseguita ad Orsomarso e il cd ha il bollino siae.


cd


  Per un totale di poco oltre i 35 minuti di musica, i brani sono i seguenti: Quannu vene l’Anarchia, E mo ca simu ccà, A canzuna i l’anarchicu federalista, Si dìcie libertà, Na vota c’erinu i patruni, Girannu si fere e si feste, Unn’è ppe fa paroli, L’Emigrante, A strina du judeu, Cinqua guagliuni. Esclusa la tradizionale strina, gli altri sono stati a suo tempo composti da me (che nel cd canto, suono il contrabbasso e la chitarra solista), Gerardo Vespucci (che nel cd canta, suona la chitarra accompagnamento e un piccolo set di batteria), Enzo Ruffolo e Fernando Launi. Oltre a me e Vespucci, nel cd cantano o suonano Biagio Accardi (coro e voci), Vincenzo Giordano (voce), Nando Brusco (coro, voce e tamburi), Oreste Sandro Forestieri (coro e flauti), Francesco Passarelli (fisarmonica), Santino Bruni (trombone in Si dìcie libertà) e Bruno Paura (mandoloncello in Na vota c’erinu). Nella confezione ci sono immagini di opere di Luigi Rizzo e Biagio Accardi, oltre a una presentazione di Vincenzo Giordano. A Spezzano si deve dare conto del contributo non musicale di molti, tra cui Domenico Liguori, Serafina Marini e Tonino Nociti.

   Lo stile dei brani è assolutamente popolare. Le registrazioni sono state fatte in luoghi casalinghi, si sono usate tecnologie semplici tra l’analogico e il digitale. Il cd si può ricevere contattando: Domenico Liguori C.P. 9 - 87019 Spezzano Albanese (Cs); tel. 339.5788876 (Domenico); email minicuz@alice.it. Una copia del CD euro 10,00 più spese di spedizione; per richieste dalle 10 copie in su, 6 euro a CD. Versamenti ccp 17208877 intestato a Liguori Domenico, via L. Amato, 27 - 87019 Spezzano Albanese (Cs). I testi di questo cd da me composti si trovano qui.

slccs

A partire dal 2009, i Suonatori Libertari Calabresi sono spesso stati chiamati a suonare alla conclusione di giornate di incontri a tema libertario tenute in Calabria; in rete sono rimaste numerose tracce di questi concerti (foto sopra a Cosenza al Teatro dell'Acquario nel 2012), per seguirle basta digitare il nome della band su Google e scegliere di consultare le pagine che risultano presenti in rete. Uno dei link più belli è quello del sito che lo staff di Canzoni Contro la Guerra (Anti War Songs) ha dedicato alla canzone Cinqua Guagliuni, brano che parla della storia di cinque ragazzi che hanno trovato la morte sulla strada dalla Calabria per Roma nel 1970 durante il triste periodo della storia d'Italia chiamato Strategia della Tensione, in si sono consumate stragi e uccisioni sia in luoghi pubblici che di singole persone; la canzone è corredata di appropriate informazioni storiche, iconografiche e della traduzione in francese. Anche altre due canzoni (A canzuna i l'anarchicu federalista e L'Emigrante) hanno una loro, seppure meno corredata, speciale pagina.

 

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  Il nono dei miei libretti (stampato nel 2007) contiene la gran parte dei testi di musica popolare che ho composto fin dal 1977, da quando ho cominciato a scrivere folk, sono 47, altri venti (circa) rimangono inediti. Vi sono tutti i brani contenuti nel cd Fatti Veri (2002) e poi altri due (A Festa i San Giuvannu e U Nnammuratu) ospitati nel cd di Enzo Ruffolo (autore, chitarrista e organettista) e Pietrangelo Zicarelli (chitarra solista e accompagnamento) dal titolo Salimora, del 2006. Ci sono poi altri brani piuttosto conosciuti perché portati in giro dal vivo da altri cantastorie, tra cui Nando Brusco e Vincenzo Giordano. C'è anche D'a Chiazza alla Taverna, scritta da mio nonno Felice Campora negli anni Cinquanta del secolo scorso, e una tarantella di Nicodemo, musicante di strada amanteano fino agli anni Sessanta. Vi figurano anche i cinque brani miei presenti nel cd Quannu vene l'Anarchia. Naturalmente sono tutti in dialetto. Il disegno di copertina è tratto da un ormai scomparso murales di Saverio Brillante.

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Nella primavera del 2005 ho cominciato a suonare il contrabbasso nell'imPerfect jazz quartet, con Francesco Scaramuzzino di Lamezia al pianoforte, Alberto La Neve di Paola al Sax tenore e soprano e Manolito Cortese di Cosenza alla batteria. Francesco e Alberto  sono due maestri diplomati di conservatorio, Manolito ha ben studiato, mentre io sono autodidatta. Abbiamo suonato brani classici del repertorio jazz internazionale, ma Francesco è molto brano nella composizione e abbiamo fatto anche brani suoi. E' stata una bellissima esperienza, grazie a quei tre giovani amici ho scoperto tanti standard del jazz e ho imparato a suonarli nei locali e per le piazze, eseguendoli decine e decine di volte. Sebbene non più con loro, oggi mi esercito continuamente col contrabbasso o con il basso elettrico e sono sempre allenato quando capita l'occasione di partecipare ad una session improvvisata! Inoltre, sto trasferendo le modalità del suonare jazz (per quanto riesco a fare) nella musica folk e i risultati sono per me di buon piacere: il folk e il jazz sono molto vicini per l'importanza che danno l'improvvisazione, per le origini popolari, per le motivazioni di fondo dello stesso suonare essendo due musiche fondamentalmente non commerciali.

 

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Nel mese di giugno del 2002 ho pubblicato con licenza SIAE, un CD audio registrato a casa. Sono brani che avevo composto negli anni Settanta e Ottanta. E' musica fondamentalmente popolare.

1. U Pasturu 4:45
2. Ottobri alla Mantia 5:12
3. Nu Fattu i Vìernu 2:26
4. U Pùorcu d’u Zi Frangiscu 4:11
5. A Palummella (ca s’avìe fricat’u maru) 3:53
6. A Canzuna d’u Vivituru 3:12
7. L’Emigrante 2:05
8. U Cunnannatu 1:53
9. U Nnammuratu 2:43
10. Bella Guagliuna 2:53
11. U Montarìellu 1:59
12. Ernestu 5:46

  Ho condiviso l'esperienza con Pasquale Grimaldi (voce) e Gerardo Vespucci (chitarra accompagnamento, tastiere, armonica, rullante e piatto, cembalo, tamburello). Io ho suonato la chitarra elettrica solista, la chitarra accompagnamento, il basso elettrico e il contrabbasso. I testi di questo cd dei Fatti Veri sono disponibili a questo link.  Una particolare notizia riguarda A Canzuna d'Ernestu, che figura come brano a tema emigrazione in un sito chiamato Canzoni Contro la Guerra. Altri miei testi figurano in questo speciale sito.


 

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Ciò che appare enorme a distanza, da vicino non è mai così grande.

Bob Dylan, nel brano Tight Connection to My Heart, in Empire Burlesque, 1985



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Sono sveglio o dormo?

John Keats, 1795-1821

Sono felice o nella miseria?

Jimi Hendrix, 1940-1970

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