LA GUERRA DEI SESSI

Qual'e' la differenza fondamentale tra maschi e femmine non acquatici?

Verrebbero in mente molte cose.. :) ma la differenza fondamentale e' che:

- i maschi producono un numero sterminato di cellule germinali di cui non hanno nessunissima cura.

- le femmine producono relativamente poche cellule uovo di cui hanno moltissima cura, sicuramente molto di piu' di quanto ne abbiano i maschi della loro stessa specie per i propri spermatozoi.

Il conflitto tra maschi e femmine terrestri nasce tutto da qui. Maschi e femmine, per dare una continuita' ai propri geni, devono giocoforza usare delle strategie diverse e spesso in conflitto tra loro.

Di suo il maschio che vive sulla terraferma non si curerebbe molto della prole, anzi proprio per nulla  (badate che sto parlando in termini generali e di TUTTI i maschi di TUTTE le specie terrestri, tranne qualche apparente eccezione -ad esempio il pinguino imperatore- di cui ho intenzione di parlare) perche' tanto il maschio sa che sara' la femmina che se ne occupera'; lo fara' solo e solamente se ne sara' costretto da qualche astuta strategia femminile. Perche' ha questo atteggiamento? Perche', come nel gioco del cerino acceso, vince chi "scappa" per primo, lasciando il cerino acceso all'altro.. :)

Le femmine di tutte le specie sessuate terrestri (quello che non ho ancora capito e' la ragione fondamentale dell'esistenza del sesso... :)) o producono uova o ospitano la prole nel proprio utero (il caso dei mammiferi), in entrambi i casi  si tratta di ovuli gia' fecondati dal maschio e in entrambi i casi il "cerino acceso" resta alla femmina che e' stata gia' "compromessa" e deve comunque portare a compimento l'opera iniziata se vuole dotare di un nuovo "veicolo" il suo bagaglio di geni.

Un caso diverso è rappresentato dalla specie che vivono in acqua, qui il cerino acceso semmai resta al maschio! hehehe, infatti la femmina sparge le uova non ancora fecondate e il maschio si affretta a fecondarle (e intanto la femmina scappa.. :) ); siamo gia' in un ambiente acquatico e non c'e' bisogno di un utero o comunque di un surrugato di tale ambiente! Infatti uno dei padri piu' amorevoli e' il cavalluccio marino! Un'altra specie di pesce (di cui non ricordo il nome) ospita addirittura gli avannotti nelle proprie fauci per proteggerli dai predatori... la femmina se ne e' gia' andata da quel di'... :)

In sostanza, la strategia di base del maschio terrestre di ogni specie, in mancanza di astute strategie femminili, e': chi coglio coglio eppoi scappo e non ci penso piu': tra i tanti qualcosa nascera'; le strategie della femmina, invece, possono essere due, e tutto dipende da come si comportano le altre femmine della sua stessa specie, per un sottile gioco di equilibri.

Una strategia della femmina puo' essere: scelgo il maschio piu' "collaborativo", ovvero quello che offre piu' garanzie di aiutarla nell'accudire la prole, "Lo faccio proprio penare prima di dargliela e solo quando ha dimostrato di aver sprecato ormai troppe energie per conquistarmi, tanto da non averne altre per ricominciare tutto da capo con un'altra, solo allora mi concedero'", e qui vediamo il caso, ad esempio, dell'uccello giardiniere che fa un lavoro mica da scherzo per attirare le femmine: si prepara tutto uno spiazzo accuratamente battuto con le zampette, compone dei romantici sentierini, lo adorna di oggetti graziosi e ammiccanti eppoi a lavoro concluso aspetta pazientemente il giudizio della prima femmina che vi giunge.  Quando lei arriva, guarda severamente l'opera del maschio e se le pare che lui abbia sprecato abbastanza energie per compiacerla, allora e solo allora gli si concedera' sapendo che sara' aiutata nell'allevamento della futura prole.. il maschio non avrebbe piu' fiato per ricominciare tutto con un'altra :)) (uhmmm non so se la femmina che lo sceglie gli rovina pure il lavoro fatto per evitare che venga sfruttato piu' volte ...ma non me ne stupirei oltremodo :) )

Tutto quanto sopra vale se tutte le femmine della sua stessa specie si comportano come lei... se invece tra le proprie file le femmine annoverassero anche delle femmine, come dire, un po' "farfallone", tutto il discorso cade... chi glielo fa fare al maschio di prendersi tanta pena per una femmina quando ce n'e' un'altra, e piu' di una, che gliela da senza troppi problemi? :) Qui entra in gioco un discorso un po' complicato che c'entra con la teoria dei giochi e in particolare con "il dilemma del prigioniero": e' un rapporto di sottili equilibri comportamentali all'interno di una stessa specie e quindi vi rimando alla pagina anzidetta.

Nelle specie nelle quali l'equilibrio tra i comportamenti delle femmine che la compongono si sia spostato, per una qualsiasi ragione, verso una netta prevalenza di femmine "farfallone" e poco "previdenti", queste finiscono per usare la strategia detta del "maschio migliore" ovverosia: "So gia' che il maschio non mi aiutera' nell'allevamento della prole. Perche' lo so? Perche' anche se volessi usare la strategia del maschio collaborativo, so gia' che sarei perdente in partenza, quasi tutte le altre non la usano! Tanto vale farne a meno e scegliere almeno il maschio piu' bello e prestante!

E' il caso dei pavoni: la femmina sceglie sempre il maschio con la coda piu' bella e imponente, in modo da avere figli maschi con la bella coda del padre che attireranno molte femmine, e figlie femmine con il gusto della madre nella scelta dei maschi. Questo e' un esempio di come la natura o meglio  l'evoluzione, una volta intrapresa una certa strada evolutiva, ben difficilmente puo' tornare sui suoi passi, anche se questo portasse, in assenza di altre sollecitazioni, verso una coda cosi' bella e imponente da impedire ai maschi di muoversi e magari addirittura di assolvere al proprio dovere! Se cosi' fosse niente impedirebbe di portare i pavoni alla  completa estinzione, senza che nessuno pianga la loro scomparsa. L'orologiaio e' un gran bravo orologiaio, ma... e' cieco.. non vede al di la' del suo naso, non e' previdente sugli sviluppi futuri: se intraprende una strada che da degli immediati vantaggi ma alla lunga porta alla rovina, niente e nessuno lo puo' impedire! Non tutto quello che c'e' in natura e' utile, puo' essere anche solo una fatalita'.

In genere le specie le cui femmine scelgono la prima strategia (il maschio collaborativo) non hanno una spiccata differenza morfologica tra maschi e femmine, ad un occhio esterno sono pressocche' indistinguibili; viceversa le specie le cui femmine scelgono la seconda strategia (il maschio migliore) la differenza morfologica tra maschi e femmine e' notevole: i maschi sono decisamente piu' belli delle femmine!

Un caso a parte e' l'umano.... se siamo fatti come siamo fatti e se ci siamo evoluti come ci siamo evoluti molto, moltissimo e' dovuto all'importanza che ha e ha avuto il sesso, in particolare per la nostra specie.

In qualche momento nella nostra storia evolutiva siamo stati certamente inseriti in un ambito sociale molto simile a quello che e' proprio di quasi tutte le scimmie odierne, ovvero: un maschio dominante, dei maschi gregari a lui sottomessi -ma allo stesso tempo sempre pronti a scalzarlo appena possibile- e un harem di femmine con seguito di cuccioli, figli, in gran parte ma non del tutto... del maschio dominante. Vita noiosa e rigida ma confortevole: si viveva dei frutti della foresta, qualche uovo rubacchiato qua e la', qualche piccola preda a portata di zampa. Il maschio dominante, forte, decisamente di stazza superiore a tutti gli altri, prestante e autorevole, era deputato alla protezione del gruppo (in genere composto da non piu' di una quarantina di individui) .. un tipo un po' oppressivo e stizzoso a dire il vero:  gli altri maschi dovevano rendergli omaggio a tal punto da mostrargli il posteriore in segno di totale sottomissione, tale e quale alle femmine... ma appena girava l'occhio non si perdeva certo l'occasione per cornificarlo alla grande, senza l'impaccio, da parte dei maschi gregari, di soverchi doveri protettivi. Questo piaceva sia ai maschi gregari che alle femmine; queste ultime anche per variare un po' il pool genetico dei loro cuccioli, i gregrari  per avere qualche chances nella successiva generazione e per entrambi il gusto (che dev'essere una caratteristica umana da che mondo e' mondo) della trasgressione :)

In qualche momento della nostra storia evolutiva qualcosa e' drammaticamente cambiato, molto probabilmente la causa e' da ricercarsi nella progressiva desertificazione di tutta la zona attorno al mediterraneo.

Si parla di un cambiamento situato all'incirca tra i 5 e i 4,5 milioni di anni fa. Intorno a circa 5 milioni di anni fa, probabilmente a causa di un disastroso terremoto (tra la faglia africana e quella euroasiatica), si e' improvvisamente chiuso lo stretto di Gibilterra e cosi' e' stato per circa mezzo milione di anni. In questo lasso di tempo il Mediterraneo si e' andato progressivamente asciugando fino a ridursi ad un immenso pantano. Questo ha causato un drastico cambiamento del clima tutto intorno, portando il deserto o quasi dove prima c'erano lussureggianti foreste (Nord Africa, ad esempio, probabile primigena culla dei nostri piu' lontani antenati). All'incirca intorno i 4,5 milioni di anni fa un altro disastroso terremoto riporto' la situazione precedente, facendo improvvisamente precipitare nel Mediterraneo con una, si immagina, spettacolare e imponentissima cascata, le acque dell'Atlantico. Chissa' che spettacolo dev'essere stato e chissa' come ci saranno rimasti male (anzi, rimasti e basta :( ) i poveretti che si fossero avventurati, passeggiandovi, nel Mediterraneo proprio in quel momento!

Il Mediterraneo si e' quindi riempito di nuovo.. ma ormai il danno era stato fatto, il deserto era avanzato e non sarebbe mai piu' retrocesso.

Cosa successe ai nostri antenati quindi? Si trovarono a non avere piu' l'habitat al quale erano abituati, non piu' foreste che li sostentassero e li proteggessero, non piu' frutta a portata di mano, non piu' vita comoda: chi sopravvisse a questo graduale ma drastico cambiamento climatico, dovette mutare strategie di sopravvivenza e sopravvivendo trasmettere i propri caratteri vincenti alla generazione successiva. Fu uno dei primi, terribili  colli di bottiglia evolutivi che trovammo lungo la strada.

(Se andassimo a ritroso nel tempo dovremmo  convenire che NESSUNO dei nostri antenati  -- nostro, di noi qui e adesso e di tutti quelli che ci hanno preceduto-- falli': se anche solo uno non avesse vissuto il tempo necessario per produrre discendenza, non saremmo certo qui a discuterne!)

Dovettero vivere allo scoperto nella savana, imparare a cacciare prede e a sfuggire a predatori ben piu' temibili di loro (ancora per poco.. hihihi.. anche se poi abbiamo esagerato :-/) . Si raddirzzarono sulle gambe posteriori, in modo da poter avvistare predatori e prede oltre le alte erbe, ingrandirono le cavita' nasali, per consentire una piu' efficiente respirazione nella corsa e persero la pelliccia... probabilmente sempre per correre meglio ....o per sudare piu' agevolmente...o forse perche', come sostengono alcuni, abbiamo conosciuto un periodo "acquatico".... o forse solo, ma tanto basterebbe, per avere una maggiore sensibilita' corporea nei rapporti sessuali...

Eh si, perche' essendo gia' animali sociali (animali per definizione piu' intelligenti di quelli solitari) dovemmo esserlo ancor piu' e la vecchia struttura gerarchica con il maschio dominante al vertice della piramide sociale ando' ben presto in frantumi. Dio e' morto! Chissa' se ci sentiamo ancora in colpa per quel lontano giorno nel quale tutti insieme lo facemmo fuori...

E ancora: se dobbiamo difenderci dai predatori, e lo facciamo tutti insieme, non c'e' bisogno di un ingombrante capo che ci protegga e ci domini in modo cosi' assoluto; se per sopravvivere bisogna cacciare, e cacciare tutti insieme, non si puo' tollerare un capo che si pigli tutte le femmine e di conseguenza diffonda la maggior parte del suo patrimonio genetico nella tribu'!

Ogni cacciatore doveva avere la sua femmina e ogni femmina il suo cacciatore, questa e' giustizia e spirito di collaborazione!

Ma gli istinti, si sa, sono duri a morire, anzi non muoiono mai... semmai si "rassegnano" :), coperti da altri istinti o, nel nostro caso -ma in periodi successivi- dalla ragione. In ogni cacciatore batteva ancora il cuore di un dominante o di un gregario fedifrago.. e una sola femmina.... mmmh

Bisognava correre ai ripari e fare di ogni femmina una "superfemmina": via i periodi di calore, anche se non feconda sempre disponibile! Via la pelliccia, le forme si vedono e si toccano meglio. Uno un po' distratto potrebbe dimenticarsi di dov'e' l'attrattiva? (non era ancora stata inventata la posizione alla missionaria ma e' li' li' per esserlo :) ). Niente paura facciamo un bel posteriore per ricordarlo! E se la vede dal davanti? Magari subito non gli sovviene... presto fatto! Un bel paio di tette che ricordano cosi' tanto il posteriore.... (ehm.. spiace quasi dirlo ma le tette non servono a nulla se non per questo.. le ghiandole mammarie starebbero  comodissimamente in un seno completamente piatto, basta guardare gli scimpanze': le femmine allattano agevolmente e non ce l'hanno). Un indizio di questo si trova, ad esempio, in certe specie di scimmie, le cui femmine segnalano il loro periodo di calore al maschio in maniera appariscente: le natiche diventano di un bel color rosso vivo, ma forse non basta ancora (si vede che hanno i maschi un po' zucconi :)) ), infatti per evitare fraintendimenti, se viste dal davanti,  lo segnalano anche sul petto! Una bella zona rosso vivo anche li!

La guarda forse in volto? Due belle labbra arrovesciate (pensate ancora agli scimpanze' e a come ce l'hanno.. sono come le nostre ma non arrovesciate) ci stanno giusto bene.. dico, ricorda niente ora? Magari siamo di carnagione scura (ebbe' si sa, si e' in Africa, si e'  tutti scuri) e non si vede molto il contrasto delle labbra con la carnagione? Poco male, le facciamo ancor piu' appariscenti! (ovvero: siamo diventati bianchi perche' siamo andati a latitudini superiori e dobbiamo essere cosi' per poter assimilare la vitamina D? Vabbe', non c'e' bisogno di esagerare con la grossezza delle labbra, basta che siano di un colore contrastante)

Ma tutto quanto sopra non e' del tutto vero, tutto questo non sarebbe avvenuto se non ci fosse stata una necessita' ben piu' fondamentale e pressante, ma da questa direttamente derivante, della collaborazione tra cacciatori: allevare un cucciolo d'uomo.

La sempre piu' sofisticata tecnica nel cacciare in gruppo e la crescente complicazione dei rapporti sociali in genere, aveva portato alla necessita' di sviluppare una comunicazione sempre piu' dettagliata, astratta e raffinata, via via in un crescendo -immagino- esponenziale fino ad avere un cervello e una testa grossa, sempre piu' grossa e alla fine raggiungere i limiti del bacino delle femmine. Le strade erano tre: o le femmine "sceglievano" di sviluppare un bacino piu' grosso (scelta fatta dai nostri cugini neanderthaliani) oppure "sceglievano" di far nascere  un cucciolo immaturo, quasi ancora un feto, con il cervello ancora in formazione, la scatola cranica ancor molle e aperta (scelta fatta dai nostri antenati), o .. morivano tutte di parto e non se ne parla piu' :-/

La scappatoia che hanno scelto i nostri antenati (far nascere un cucciolo immaturo, insomma interrompere anticipatamente il "normale" sviluppo embrionale) e' un trucco usato qualche altra volta in natura per superare un periglioso sentiero evolutivo e mi pare si chiami neotenia.

C'e' pero' un prezzo, che e' anche una gioia,  da pagare per sopravvivere al parto: il cucciolo d'uomo ha bisogno di immense cure, e', da subito, l'esserino piu' esigente e bisognoso di cure parentali e soprattutto culturali, prolungate ed intense, che si sia mai visto sulla faccia del pianeta.

Da' tutta l'aria che la femmina umana, ormai degna del nome di donna, abbia scelto la tecnica del maschio collaborativo, che dite? :)

In sostanza, allevare un cucciolo d'uomo era (era??? e'!) difficile, per assumere un tale impegnativo compito la coppia doveva essere affiatata, trovare soddisfazione reciproca, collaborare e la donna doveva esser certa di trovare tutto questo nel suo compagno.

Si diceva di tutti i "trucchi" femminili per essere appetibile nei confronti del maschio e bastargli... e la donna? Pretende niente? Uhm.. direi di si .. se e' vero che lo scimpanze' ha un organo sessuale non piu' grande di un chiodo e il gorilla (di stazza ben superiore) poco piu' :) Da qualche parte ho anche letto che un tempo l'uomo aveva un osso proprio li'.. un ossicino che aiutava nella bisogna, poi e' scomparso.. che la donna ad un certo punto della storia abbia preteso che ce la facesse senza questo artificioso supporto? :))

E siamo arrivati ormai all'homo sapiens sapiens, nomade e cacciatore. Per andar bene si poteva fare un figlio ogni quattro anni. A quattro anni un bimbo e' gia' in grado di spostarsi come un adulto e non c'e' piu' bisogno di portarlo in braccio, si puo' quindi farne un altro: un figlio gia' cammina e l'altro in braccio. Quanto devono aver camminato i nostri antenati per diffondersi su TUTTO  il pianeta a partire dall'Africa! Dovevano spostarsi in continuazione per seguire le prede che cacciavano e/o per trovare territori di caccia migliori. Spostarsi e portarsi tutto dietro, armi figli e bagagli. Tant'e' vero che noi abbiamo un'articolazione in piu' nelle braccia, portato mai le borse della spesa? Siamo in grado di ruotare l'articolazione del gomito in modo da allontanare dalle gambe l'ingombro dei carichi, adattamento importante se non si vuole continuare a sbatterci dentro mentre si cammina :))

E quindi: attrattive femminili e maschili, posizione alla missionaria (anche tutto il kamasutra se e' per quello, ma la posizione alla missionaria e' stata un'invenzione importante: serve per non perdere mai il contatto visivo con il patner) e piacere sessuale reciproco. Il sesso ci ha plasmato nel vero senso della parola, per noi e' stato piu' importante di quanto puo' esserlo stato per qualsiasi altra specie. Sia per questo che la maggior parte delle  religioni si affannano tanto a bandirlo? :))

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