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4  Incontro di Preghiera

                                                                                                                                                                                                                   …….”SE NON AVESSI L’AMORE”

GUIDA: L’amore non ha bisogno di parole; non è un sentimento; l’amore  vero non  sente ragioni; non conosce ostacoli. L’amore è donarsi senza fare calcoli. L’amore va oltre, e come dice San Bernardo: <<Amo perché amo, amo per amare!>>.

Chiediamo con fiducia a Dio di farci comprendere il grande comandamento dell’amore da Lui stesso donatoci in Gesù e attraverso l’ascolto della sua Parola, possiamo viverlo con coerenza.

 

1° LETTORE: Dalla 1^ lettera ai Corinzi di San Paolo (12,31; 13,1-8,13)

Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se anche avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.

E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.

La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità; non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto

del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.

Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

La carità non avrà mai fine.

Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!

 

RIFLESSIONE

Basterebbe mettere in pratica un solo attributo alla carità riferita da S. Paolo, per vivere da “cristiani”. Poiché noi, siamo sempre portati a trovare nell’altro solo “i difetti” e mai “le virtù”, abbiamo ancora tanto bisogno di imparare da Gesù come si vive "il comandamento dell'amore".

Dobbiamo ritornare a scuola, andare dal “Maestro divino”; non essere solo ascoltatori e poi delegare; ma vivere il Vangelo della carità anche se costa.

 

PAUSA DI SILENZIO

 

CANTO: TI RINGRAZIO O MIO SIGNORE

Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi e siate per sempre suoi amici, e quello che farete al più piccolo tra voi, credete l’avrete fatto a me.

Ti ringrazio mio Signore, non ho più paura, perché con la mia mano nella mano degli amici miei, cammino tra la gente della mia città e non mi sento solo, non sento la stanchezza, guardo dritto avanti a me, perché sulla mia strada ci sei Tu.

Se amate veramente perdonatevi tra voi, nel cuore di ognuno ci sia pace, il Padre che è nei cieli vede tutti i figli suoi, con gioia a voi perdonerà. (RIT)

Sarete suoi amici se vi amate tra di voi, e questo è tutto il suo Vangelo, l’amore non ha prezzo, non misura ciò che dà, l’amore confini non ne ha. (RIT)

 

GUIDA: a questo punto sarà consegnato ad ognuno, un foglietto con una frase del brano di S. Paolo che abbiamo ascoltato. Posso veramente dire di amare  in questo modo?

 

ESAME PARTICOLARE SULL’AMORE

Hai mai pensato cosa significhi per te la parola “amore?”

Questa parola tanto spesso pronunciata e distorta; il più delle volte confusa col profano; ma se andassimo alla radice, scopriremmo che è sublime, riempie il cuore; dà gioia, pace …….. 

ed esprime in ognuno un’emozione diversa.

 

BREVE PAUSA DI SILENZIO

 

SCAMBIO DELLE PROPRIE CONSIDERAZIONI

 

2° LETTORE: dalla 1^ LETTERA DI S. Giovanni (4,10-11.16)

In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.

Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi.

DIO E’ AMORE; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.-

 

UN BREVE SPAZIO DI SILENZIO

 

CANTIAMO INSIEME : “TU CI HAI LASCIATO IL TUO CORPO”

Il nostro cuore non ha pace se non riposa in Te.

Il nostro cuore non ha pace perché ha sete di Te.

Tu ci hai lasciato il Tuo Corpo, pane e vino che ci nutre.

Tu resti sempre con noi, ci rinnovi nel profondo. (Rit)

Tu ci hai lasciato il Tuo Sangue, linfa viva che sostiene,

il corpo della tua Chiesa, nel cammino verso il Regno. (Rit)

Tu ci hai donato la gioia, per la vita senza fine,

saremo in te in eterno, membra vere del Tuo Corpo. (Rit)

 

RICHIESTA DI PERDONO

Riprendiamo il testo biblico della lettera di Paolo e confrontiamoci:

Paolo sottolinea che prima di fare gesti di carità, bisogna essere carità.

Lasciamoci interrogare da questa Parola.

 

PREGHIAMO COSI’:

  Signore Gesù, che in questo sacramento dell’amore ci richiami con la tua presenza ad una vita di carità, guarda alla nostra carità spesso limitata e rattrappita; molto spesso non ci lasciamo trasformare e plasmare da te. Signore ti chiediamo perdono:  SIGNORE PIETÀ’

        Cristo Gesù, che donando il tuo Corpo e versando il tuo Sangue ci fai immedesimare in Te, per tutte le nostre resistenze a donare  intera- mente noi stessi, abbi compassione e misericordia: 

      CRISTO PIETÀ’

        Signore Gesù, che con l’apostolo Paolo ci inviti ad esaminarci prima di sedere alla mensa Eucaristica, guarda con occhio pietoso la nostra povertà interiore, la nostra debolezza nel vivere il tuo comandamento, la nostra superbia nel pretendere di accostarci a te senza esserci accostato con amore al fratello: SIGNORE PIETÀ’

 

A conclusione di questo incontro, ascoltiamo un brano di Bruno Ferrero sul senso dell’amore e facciamone tesoro quando il nostro “dono” richiede la “contropartita”.

 

“IL CONTO” (Da “A volte basta un raggio di sole” di Bruno Ferrero)

Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani col grembiule e lesse quanto vi era scritto:

Per aver strappato le erbacce dal vialetto:                              Lire   5.000

Per avere ordinato la mia cameretta:                                      Lire 10.000

Per essere andato a comperare il latte:                                   Lire   1.000

Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi):                         Lire 15.000

Per aver preso due volte “ottimo” a scuola:                            Lire 10.000

Per aver portato fuori l’immondizia tutte le sere:                     Lire   7.000

                                                                      TOTALE       Lire 48.000

La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente. La sua mente si affollò di ricordi.

Prese una biro e, sul retro del foglietto scrisse:

Per averti portato in grembo per nove mesi:                              Lire 0

Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato:           Lire 0

Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime:                       Lire 0

Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno:            Lire 0

Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende,

le cene e i panini che ti ho preparato:                                        Lire 0

Per la vita che ti do ogni giorno:                                               Lire 0

                                                                       TOTALE        Lire 0

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse: <<Pagato>>.

Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

 

PREGHIERA DI UN CONVERTITO (Alexis Carrel)

Mio Dio, quanto mi rammarico di non aver capito nulla della vita, di aver tentato di capire cose che era inutile capire. La vita non consiste nel capire, ma nell’amare. Fa’ mio Dio che non sia troppo tardi! Che l’ultima pagina non sia ancora scritta. E’ stato un deserto la mia vita, perché non ti ho conosciuto. Fa’ che il deserto fiorisca. Che ogni minuto che mi resta sia consacrato a Te. Che io sia nelle tue mani come fumo portato dal vento.

 

ALCUNE FRASI SULL’AMORE

     L’amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. L’amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all’infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell’esistere. Amo perché amo, amo per amare. (S. Bernardo)

 

L’amore vale solo se è per sempre. (S.Teresa d’Avila)

 

      Dove non c’è amore, metti amore e troverai amore. (S.Giov. della Croce)

 

          L’amore di Dio e l’amore del prossimo sono due battenti di una porta, che non si possono aprire 

       e chiudere se non insieme. (S. Kierkegaard)

      

      Alla fine della sera, saremo giudicati sull’amore. (S.Giov. della Croce)

     Ama Dio e fa cio’ che vuoi. (S.Agostino)

  Non parlate d’amore al vostro fratello: amatelo. (S.Agostino)

 

   La carità è il solo tesoro che aumenta col dividerlo. (Cantù)

 

Dio ci segue passo passo. Tu magari non te ne accorgi. Ci sono delle volte in cui bisogna dirgli che se ne vada come se fosse un mendicante, perché si allontani un momento; ma poi ritorna di nuovo.Andate via Signore! Lasciate che io mi diverta, voi mi date noia! Lasciatemi! Ma non va via, è abituato agli insulti. (Julien Green)

 

Per amare Dio occorrono tre cuori riuniti in uno solo:

Un cuore che non sia che amore e tenerezza per Dio

Un cuore di carità e zelo per il prossimo

Un cuore severo per se stessi. (S. Benedetto G. Labre)

 

3° LETTORE: dai “discorsi sul Cantico dei Cantici” di San Bernardo, abate (83,4-6)

L’amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. E a se stesso merito e premio. L’amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all’infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell’esistere. Amo perché amo, amo per amare. Grande cosa è l’amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere. L’amore è il solo tra tutti i moti dell’anima, tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere al Creatore, anche se non alla pari; l’unico con il quale possa contraccambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari. Infatti quando Dio ama, altro non desidera che essere amato. Non per altro ama, se non per essere amato, sapendo che coloro che l’ameranno si beeranno di questo stesso amore.

L’amore dello Sposo, anzi lo Sposo-amore cerca soltanto il ricambio dell’amore e la fedeltà. 

Sia perciò lecito all’amata di riamare. Perché la sposa, e la sposa dell’Amore non dovrebbe amare? Perché non dovrebbe essere amato l’Amore?

Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti, attende tutta e solo all’Amore, ella che nel ricambiare l’amore mira a uguagliarlo. Si obietterà però, che, anche se la sposa si sarà tutta trasformata nell’Amore, non potrà mai raggiungere il livello della fonte perenne dell’amore. 

E’ certo che non potranno mi essere equiparati l’amante e l’Amore, l’anima e il Verbo,

la sposa e lo Sposo, il creatore e la creatura.

 

             

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