Home

 

 

7 Incontro di Preghiera

 

         

          LA PRIMA PAROLA DI GESU’ IN CROCE

(Dal Vangelo di Luca 23,32) –

Venivano condotti insieme con lui due malfattori per essere giustiziati.  Quando giunsero al luogo detto <<cranio>>, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. 

Gesù diceva : “Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno”.

 

CONSIDERAZIONE: Sembra così facile leggere queste parole del Vangelo dette da Gesù in croce.  Forse va bene per lui, perché oltre ad essere uomo era Dio. Ma scrutiamo un po’ la nostra coscienza e diciamocelo francamente: Quante volte siamo stati capaci di vivere questo insegnamento dato da Gesù come Testamento? Abbiamo abbastanza amore da pronunciare nell’intimo questo grido: Padre perdonali? Tutto va bene finché nessuno ci pesta i piedi.

Ma quanti di noi hanno il coraggio di perdonare anche un piccolo sgarbo, una parola pungente, una contraddizione? Non andiamo ancora con la legge del taglione: Occhio per occhio, dente per dente?Allora, è tutto da rifare nella nostra vita! Non abbiamo ancora capito qual è il comandamento dell’amore consumatosi su di un legno da un Dio che aspetta sempre quel figlio ingrato che torna col cuore pentito.

Davvero meriteremo di essere trattati come servi. . . invece Lui è sempre pronto a trattarci come figli. E allora? Perché tanta superbia e così poca umiltà alla richiesta di perdono?

Se Gesù è colui che amiamo, se Gesù è colui in cui crediamo, dobbiamo prendere esempio da Lui.

LEGGIAMO: dalla prima lettera di S. Pietro 2, 21 - 24

Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca,  oltraggiato non rispondeva con oltraggi e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo  corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato vivessimo per la giustizia: dalle sue piaghe siete stati guariti.

Non dimentichiamo che: “Gesù, maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca, era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca”. (Isaia 53,7)

 

PREGHIAMO

Signore, tu lo sai, abbiamo dei cuori divisi: uniscici

Sai che abbiamo dei cuori duri e insensibili: toccaci e risvegliaci.

Lo sai, ci opponiamo alla tua Parola;

perciò mostra la tua potenza e manda il tuo Spirito dall’alto,

così che esso operi in mezzo a noi, ti renda soggetti i nostri cuori

e capaci di vivere interamente con te, nostra salvezza,

e di abbandonarci completamente alla tua grazia. (Gerhard Tersteegen)

 

MEDITAZIONE:

Quante volte devo perdonare, domandò Pietro a Gesù, se mio fratello pecca contro di me? Sette volte? Non ti dico, sette volte, rispose Gesù, ma settanta volte sette, cioè Sempre…….

Il Vangelo è pieno d’esempi e parabole che ci fanno riflettere sul perdono che noi dovremmo avere nei confronti di coloro che ci hanno fatto del male.

Ma non dimentichiamo che molte volte siamo noi che ci troviamo dall’altra barricata. Siamo per natura, abituati a guardare solo la pagliuzza nell’occhio del fratello, ma non riusciamo a vedere la trave che è nel nostro, perché abbagliati dal nostro orgoglio di crederci come il pubblicano al tempio che si batteva il petto davanti a Dio credendosi giusto solo perché era un’osservante della legge…..

(Luca 18,9-14)

Gesù dirà poi, <<andate e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.>> (Matteo 9,13)

 

LEGGIAMO: MATTEO 5,38;45

Avete inteso  che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori.

 

DALLA LETTERA AI ROMANI 12,17-21

Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi , vivete in pace con tutti.

Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto, infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore.

Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da magiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo.

Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.

 

RIFLESSIONE: Gesù ci ha dato l’esempio. E’ stato il suo amore per gli uomini a condurlo sul legno della Croce. Il linguaggio dell’amore è facile da apprenderlo, ma difficile da metterlo in pratica quando richiede il sacrificio del nostro <<io>>. Allora, andiamo ai piedi della Croce, guardiamo

le piaghe del Cristo crocifisso e saremo guariti. Se il nostro cuore riuscirà a commuoversi davanti almeno ad una di quelle ferite inferte da flagelli, coronazione di spine e trafitture, allora, riusciremo anche a dire come Gesù: <<Padre, perdona…..>>.-

 

San Francesco c’isegna

In questo voglio riconoscere se ami il Signore e me, servo suo e tuo, se farai cioè in modo che non ci sia al mondo un solo uomo che, avendo peccato quanto più poteva peccare, mai se ne vada, dopo aver visto i tuoi occhi, senza il tuo perdono, se te lo chiede, e se non te lo chiede, tu domandi a lui se vuole essere perdonato. E se ti comparisse poi davanti ben mille volte, amalo più di quanto ami me, al fin di attirarlo al Signore;

ed abbi sempre pietà di costoro. (Lettera ad un ministro)

 

PREGHIAMO

Padre nostro, che sei al di sopra di tutto come il cielo,

fa che il tuo nome sia glorificato

e riconosciuto santo.

Mostra davanti a tutti che tu solo sei Dio,

radunando definitivamente il tuo popolo disperso

e purificandolo dai suoi peccati

con il dono del tuo Spirito.

Venga in pienezza la tua regalità,

che porta libertà, giustizia, pace.

Si compia il tuo disegno di salvezza

in cielo e in terra

Donaci fin d’ora il nostro pane futuro,

un anticipo del convito del Regno;

donaci il pane necessario per vivere oggi,

come agli ebrei nel deserto davi la manna

giorno per giorno: confidiamo in te

e non vogliamo affannarci per il domani,

per quello che mangeremo o per come vestiremo

Nella tua misericordia perdona i nostri peccati:

anche noi siamo pronti a perdonare

a chi ci ha fatto del male.

Non lasciarci soccombere nella tentazione;

fa che mai perdiamo la fiducia in te,

così da non avvertire più la tua presenza

e sentirci abbandonati.

 

PREGHIERA CONCLUSIVA

Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare per grazia tua ciò che noi sappiamo essere tua volontà, e di volere sempre ciò che piace a te, affinché, purificati nel cuore ed interiormente illuminati ed accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire i passi

del Figliuol tuo e nostro Signore Gesù Cristo, e a te, altissimo, per la sola tua grazia, arrivare. A te che nella Trinità perfetta ed Unità semplice vive e regni nella gloria, Dio onnipotente, per tutta l’eternità. Amen

(San Francesco d’Assisi)

 

             

indietro           avanti

 

Torna al menu

Home