Novena all’Immacolata
Sesto
Giorno – Maria, grembo accogliente
Santa Maria, tu hai accolto Gesù nel cuore.
Hai fatto largo ai pensieri di Dio.
Hai offerto volentieri il terreno vergine del tuo spirito
alla germinazione del Verbo senza ritenerti espropriata di nulla.
Gli hai ceduto con gioia il suolo più inviolabile della tua vita interiore, senza ridurre gli spazi della tua libertà.
Aiutaci ad accogliere la Parola nell’intimo del nostro cuore
come hai fatto Tu, e aiutaci a capire, che quando Dio bussa
alla nostra porta, è solo per riempirci di luce. Amen.
Proclamazione
della Parola – Dal Vangelo di Luca 1,30-35
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà
grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di
Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non
avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non
conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su
te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà
dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Parola
del Signore! Lode a Te, o Cristo!
Scintille Salve, Madre Santa: ti hai dato alla luce il Re, che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.
(Antifona d’ingresso dal comune della B.Vergine Maria)
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 1^ parte (dal libro di Don Tonino Bello – Maria donna dei nostri giorni)
Signore
pietà
Signore pietà
Cristo
pietà
Cristo pietà
Signore
pietà
Signore pietà
Maria,
donna feriale
prega per noi
Maria,
donna senza retorica
prega per noi
Maria,
donna dell’attesa
prega per noi
Maria,
donna innamorata
prega per noi
Maria,
donna accogliente
prega per noi
Maria,
donna del primo passo
prega per noi
Canto
Prima Meditazione - La potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra di ORIGENE
La sposa, volendo lodare non solo la tenerezza della parola dello sposo, ma anche la sua dolcezza, dice: «Come un melo fra gli alberi del bosco, così il mio amato in mezzo ai giovani». Tutti gli alberi, tutte le piante sono boschi sterili a confronto della parola di Dio; qualunque cosa tu dica è una selva di fronte a Cristo. Tutto è infruttuoso dinanzi a lui. E che cosa può dirsi fecondo davanti a lui? Anche quegli alberi che sembravano piegarsi sotto il peso dei frutti si sono mostrati infruttuosi a confronto con la sua venuta. Perciò: «Come un melo fra gli alberi del bosco cosi il mio amato in mezzo ai giovani. Ho desiderato sedere alla sua ombra e mi sono seduta». Com’è bello! Non dice: «Desidero sedermi alla sua ombra», ma: «Ho desiderato sedere alla sua ombra», e non: «Mi siedo», ma: «Mi sono seduta».
Scintille Beata sei tu, Vergine Maria, che hai portato in grembo il figlio dell’eterno Padre.
(antifona alla Comunione dal comune della B.Vergine Maria)
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 2^ parte
Maria,
donna missionaria
prega per noi
Maria,
donna di parte
prega per noi
Maria,
donna del primo sguardo
prega per noi
Maria,
donna del pane
prega per noi
Maria,
donna di frontiera
prega per noi
Maria,
donna coraggiosa
prega per noi
Canto
Seconda meditazione - La potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra di ORIGENE
2
parte
Se all’inizio non possiamo intrattenerci a parlare con lui, tuttavia già all’inizio possiamo godere di una qualche ombra, per così dire, della sua maestà. Per questo anche nei profeti si legge: «Il respiro del nostro volto, il Cristo Signore, al quale dicevamo: “Alla sua ombra vivremo tra le genti” »; e così passiamo da un’ombra a un’altra ombra. Per quelli che siedono nella regione e nell’ombra della morte, infatti, è sorta la luce in modo tale che passiamo dall’ombra della morte all’ombra della vita. I progressi sono sempre di questo genere: all’inizio si desidera almeno stare all’ombra delle virtù. Per questo penso che anche la nascita di Gesù ha avuto inizio da un’ombra e ha avuto termine non nell’ombra, ma nella verità. «Lo Spirito santo è detto — verrà sopra di te, e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra». La nascita di Cristo prese inizio dall’ombra, e non solo in Maria la sua nascita ha avuto inizio da un’ombra, ma il Verbo di Dio nasce anche in te, se ne sarai degno. Fa’ dunque in modo di poter ricevere la sua ombra e, quando sarai degno di essa, verrà a te, per così dire, quel corpo dal quale nasce l’ombra, perché colui che è fedele nelle piccole cose lo sarà nelle grandi.
(Omelie sul Cantico dei Cantici 2,6)
Scintille Vergine Madre di Dio, colui che il mondo non può contenere facendosi uomo si chiuse nel tuo grembo.
(antifona
d’ingresso dal comune della B. Vergine Maria)
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 3^ parte
Maria,
donna in cammino
prega per noi
Maria,
donna del riposo
prega per noi
Maria,
donna del vino nuovo
prega per noi
Maria,
donna del silenzio
prega per noi
Maria,
donna obbediente
prega per noi
Maria,
donna di servizio
prega per noi
Canto
Terza
meditazione Santificata
dallo Spirito di Sant’Efrem
L’angelo disse a Maria: «Lo Spirito santo verrà e la potenza
dell’Altissimo ti prenderà sotto la sua ombra».
Perché l’angelo non ha menzionato il nome del Padre, ma piuttosto il
nome della sua potenza e quello dello Spirito santo, se non perché era
necessario che venisse l’architetto delle opere, che raddrizzasse l’edificio
crollato e che con il suo calore, lo Spirito santificasse gli edifici insozzati?
Se il Padre ha affidato a suo Figlio il giudizio futuro, è evidente che,
attraverso di lui, ha ugualmente portato a compimento sia la creazione degli
uomini sia la loro restaurazione.
Egli fu il carbone venuto ad appiccare il fuoco ai cardi e alle spine. Egli abitò nel seno e lo purificò; purificò il luogo dei dolori del parto e delle maledizioni. La fiamma vista da Mosè inumidì il roveto, e il roveto ardente stillò del grasso. Il roveto ardente, che non si consumava, era l’immagine dell’oro purificato; lo era soprattutto di questo fuoco vivo, apparso alla fine dei tempi, che irrigò e inumidì il seno della Vergine, e se ne rivestì come il fuoco fece del roveto. (Commento al Diatessaron 1,4-25)
Scintille Dice Maria: <<Ecco la serva del Signore>> ed è come se dicesse: <<Sono un quadro che attende di essere dipinto; il pittore vi dipinga ciò che vuole, faccia ciò che vuole il Signore dell’universo>>. (frammento 17 all’omelia 7 su Luca di Origene)
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 4^ parte
Maria,
donna vera
prega per noi
Maria,
donna del popolo
prega per noi
Maria,
donna che conosce la danza
prega per noi
Maria,
donna del sabato santo
prega per noi
Maria,
donna del terzo giorno
prega per
noi
Maria,
donna conviviale
prega per noi
Canto
Quarta
Meditazione -
Rallegrati Maria (Crisippo di
Gerusalemme)
«Rallegrati, Piena di grazia. Il Signore e con te». «Rallegrati», ha detto; a te infatti si addice la gioia vera, a te che meriti di udire: «Piena di grazia», perché con te è l’intero tesoro della letizia, di tutta la gioia, di tutta la grazia. Il Re in compagnia della sua ancella; il più bello tra i figli dell’uomo è con la più bella delle donne; colui che rende santa ogni cosa è con la purissima fanciulla. Con te è il Creatore di tutte le cose; è con te per poter essere generato da te; è con te nel concepimento per essere da te partorito; è con te come Dio, per poter nascere da te come uomo e come Dio. La voce dell’arcangelo conclude con queste parole il suo saluto. E’ bene invece che noi aggiungiamo ancora la lode a quel saluto trovando ispirazione nei profeti. Rallegrati, dunque, sempre; rallegrati, Piena di grazia!
Rallegrati, tu che hai ricevuto dalla natura un seno più ampio dei cieli stessi, perché dentro al tuo seno hai racchiuso colui che neppure i cieli riescono a contenere. Rallegrati, fonte della luce che illumina ogni uomo! Rallegrati, aurora del sole che non conosce mai tramonto! Rallegrati, deposito della vita! Rallegrati, giardino del Padre. Rallegrati, prato che emana la fragranza dello Spirito! Rallegrati, radice di ogni bene! Rallegrati, perla preziosa! Rallegrati, vite carica di grandi grappoli! Rallegrati, nube carica di quella pioggia che offre da bere alle anime dei santi! Rallegrati, pozzo di acqua sempre viva! Rallegrati, roveto ardente di fuoco spirituale che non si consuma mai! Rallegrati, porta sigillata, che si apre solo al Re! Rallegrati monte dal quale si è staccata la pietra angolare senza l’opera delle mani dell’ uomo! (Omelia sulla santa Madre di Dio 1)
Scintille Mi sembra che l’atteggiamento della vergine durante i mesi che trascorsero dall’annunciazione alla natività, sia il modello delle anime interiori, delle creature che Dio ha scelto per vivere al di dentro, nel fondo dell’abisso senza fondo. (Elisabetta della Trinità )
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 5^ parte
Maria,
donna del piano superiore
prega per noi
Maria,
donna bellissima
prega per noi
Maria,
donna elegante
prega per noi
Maria,
dona dei nostri giorni
prega per noi
Maria,
donna dell’ultima ora
prega per noi
Santa
Maria, compagna di viaggio
prega per noi
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
perdonaci Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo esaudiscici Signore
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace
IL
PETTIROSSO
Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il
fuoco si stava spegnendo. Presto ci furono soltanto alcune braci e alcuni
tizzoni ormai spenti. Maria e Giuseppe sentivano freddo, ma erano così stanchi
che si limitavano ad agitarsi inquieti nel sonno. Nella stalla c'era un altro
ospite: un uccellino marrone; era entrato nella stalla quando la fiamma era
ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto
tanto contento che non si sarebbe allontanato da lì neppure per tutto l'oro del
mondo. Quando anche le ultime braci stavano per spegnersi, pensò al
freddo che avrebbe patito il bambino messo a dormire sulla paglia della
mangiatoia. Spiccò il volo e si posò su un coccio accanto all'ultima brace.
Cominciò a battere le ali facendo aria sui tizzoni perché riprendessero ad
ardere. Il piccolo petto bruno dell'uccellino diventò rosso per il calore che
proveniva dal fuoco, ma il pettirosso non abbandonò il suo posto. Scintille
roventi volarono via dalla brace e gli bruciarono le piume del petto ma egli
continuò a battere le ali finché alla fine tutti i tizzoni arsero in una bella
fiammata. Il piccolo cuore del pettirosso si gonfiò di orgoglio e di felicità
quando il bambino Gesù sorrise sentendosi avvolto dal calore. Da allora il
petto del pettirosso è rimasto rosso, come segno della sua devozione al bambino
di Betlemme.
Il dono di un cuore generoso
Gesù è nato nella povertà, tra gente semplice. Il racconto suggerisce che
anche il piccolo pettirosso rappresenta una virtù particolare: la generosità,
il sacrificio anche a costo di pagare di persona.
Gesù è venuto nel mondo per salvare gli uomini e
lo ha fatto donando la sua stessa vita sulla croce.
PREGHIERA
Gesù, tu sei nato debole perché io non abbia mai paura di te.
Sei nato povero perché io ti consideri la mia unica ricchezza.
Sei nato piccolo perché io non cerchi di dominare gli altri.
Sei nato in una grotta perché ogni uomo sia libero di incontrarti.
Sei nato nella semplicità perché io smetta di essere complicato.
Sei nato per amore perché io non dubiti mai del tuo amore.
Salve Regina del Gen Verde
PREGHIAMO
Concedi
ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello
spirito; e per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine,
salvaci dai mali che ora ci
rattristano e guidaci alla gloria senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.