Home

           

Novena all’Immacolata

Settimo Giorno – Il Magnificat di Maria

 

Canto

 

Ti Saluto, Maria

Ti saluto, Maria, tempio che accoglie; Ti saluto, Maria,

 tesoro della terra; ti saluto, Maria, colomba immacolata;

Ti saluto, Maria, lampada che non si spegne;

 da te infatti è nato il sole di giustizia.

Ti saluto, Maria,  dimora dell’Incontenibile che hai accolto l’unigenito Verbo Dio, che hai fatto germogliare,

 senza aratro e senza seme, la spiga che non marcisce.

(Cirillo d’Alessandria)

 

Proclamazione della Parola  Dal Vangelo di Luca 1,46-55

     Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».      

PAROLA DEL SIGNORE – LODE A TE, O CRISTO!

 

Scintille «Quando l'angelo ha volto alla Vergine questo saluto, allora lo Spirito Santo l'ha fecondata.Allora è stata riempita di grazia; allora ha accolto il Signore, affinché in lei fosse colui che l’aveva creata» S.Agostino (sul Simbolo 5.11).

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 
LITANIE –  <<da Lumen Gentium>> 1^ parte

Santa Madre di Dio                                         prega per noi

Figlia prediletta del Padre                                prega per noi

Madre del verbo incarnato                              prega per noi

Tempio dello Spirito Santo                              prega per noi

Vergine scelta da tutta l’eternità                       prega per noi

Novella Eva                                                    prega per noi

Figlia di Adamo                                               prega per noi

Figlia di Sion                                                   prega per noi

Canto

 

Prima Meditazione    ll Signore mi ha guardata (Martin Lutero) – 1 parte

     Maria confessa che la prima opera di Dio in lei è lo sguardo divino che si è posato su di lei, ed è anche l’opera maggiore, dalla quale tutte le altre dipendono e dalla quale tutte scaturiscono. Infatti, quando avviene che Dio volge il suo volto per riguardare qualcuno, scende da lui pura grazia e salvezza e devono seguire tutti i doni e tutte le opere. Così leggiamo in Genesi, che egli riguardò ad Abele e alla sua offerta, ma non riguardò a Caino e alla sua offerta. Perciò nel Salterio ricorre spesso la preghiera che Dio volga verso di noi il suo volto, che non lo nasconda, che lo faccia risplendere su di noi e altre simili espressioni. E Maria stessa mostra come ritenga ciò per il maggior dono, dicendo: «Ecco, per questo sguardo tutte le generazioni mi chiameranno beata».

 

Scintille E’ Dio che fa cantare dentro le sue braccia, mentre lei lo socchiude nel seno.

( S.Beda)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 
LITANIE –  <<da Lumen Gentium>> 2^ parte

Vergine Immacolata                                        prega per noi

Vergine di Nazaret                                          prega per noi

Vergine adombrata dallo Spirito                      prega per noi

Madre del Signore                                          prega per noi

Madre dell’Emmanuele                                   prega per noi

Madre di Cristo                                              prega per noi

Madre di Gesù                                               prega per noi

Madre del Salvatore                                       prega per noi

Socia del Redentore                                       prega per noi

 

Canto

 

2 Meditazione - ll Signore mi ha guardata (Martin Lutero) 2^ parte

     Si badi alle parole: essa non dice che si parlerà molto bene di lei, che si celebrerà la sua virtù, si esalterà la sua verginità o umiltà, o che si canterà un inno all’opera sua, ma si dirà soltanto che Dio ha riguardato a lei, per cui essa è beata. Ciò significa onorare Dio con tanta purezza, che non sarebbe possibile di più. Per questa ragione essa accenna allo sguardo e dice: «Ecce enim, ex hoc». «Ecco, d’ora innanzi mi chiameranno beata ecc.», cioè da questo momento in cui Dio ha riguardato alla mia bassezza io vengo chiamata beata. Non essa viene lodata, ma la grazia di Dio scesa su di lei; anzi viene disprezzata e disprezza se stessa, dicendo che la sua bassezza è stata riguardata da Dio. Perciò celebra anche la sua beatitudine prima di narrare le opere che Dio le ha fatto e tutto attribuisce allo sguardo divino posatosi sulla sua bassezza. Così possiamo imparare quale sia il vero onore che le si deve tributare e mediante il quale la si deve servire. Come le si può parlare? Ecco, le parole t’insegnano a di­re: «O beata Vergine e Madre di Dio, come sei stata mi­sera e disprezzata, eppure Dio ha riguardato a te con tanta ricchezza della sua grazia, e grandi cose ha operato in te; tu non sei stata degna di alcuna di esse, e al di so­pra d’ogni tuo merito è stata ricca, sovrabbondante la grazia di Dio in te».

Scintille Le <<grandi cose >> non sono che questo, che ella è divenuta Madre di Dio; 

in tale opera le sono dati tanti e così grandi beni che nessuno li può comprendere. 

(Lutero)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 
LITANIE –  <<da Lumen Gentium>> 3^ parte

Tu che hai accolto la Parola                             prega per noi

Tu che hai dato al mondo la Vita                      prega per noi

Tu che hai presentato Gesù al Tempio              prega per noi

Tu che hai mostrato Gesù ai Magi                    prega per noi

Tu che hai allietato la mensa di Cana                prega per noi

Tu che hai collaborato all’opera di salvezza      prega per noi

Tu che hai sofferto presso la Croce                  prega per noi

Tu che hai implorato il dono dello Spirito         prega per noi

 

Canto

 

3 Meditazione - ll Signore mi ha guardata (Martin Lutero) 3^ parte

Oh salve! Da ora in eterno beata sei tu che hai trovato un tale Dio! ecc.». Non devi pensare che le dispiaccia quando la si chiama indegna di tale grazia, poiché senza dubbio essa non ha mentito confessando la propria indegnità e bassezza che Dio ha riguardate non per il merito di lei, ma per pura grazia. Gli inutili  ciarlatani non l’ascoltano volentieri, perché molto predicano e scrivono del suo merito volendo dimostrare la loro grande arte e non comprendono come soffocano il Magnificat, fanno bugiarda la Madre di Dio e diminuiscono la grazia di Dio. Infatti, quanto è di merito che le si attribuisce, tanto si detrae alla grazia divina e si diminuisce la verità del Magnificat. Anche l’angelo la saluta soltanto con l’annuncio della grazia di Dio, aggiungendo che il Signore era con lei, sì che avrebbe dovuto essere benedetta fra tutte le donne.

 

 Scintille - O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura, rinverdisce, inondata dal traboccare della tua pienenezza. (S.Anselmo)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 
LITANIE –  <<da Lumen Gentium>> 4^ parte

Madre dei viventi                                 prega per noi

Madre dei fedeli                                  prega per noi

Madre di tutti gli uomini                       prega per noi

Vergine dell’obbedienza                      prega per noi

Vergine della speranza                         prega per noi

Vergine dell’amore                              prega per noi

Modello di santità                                prega per noi

Membro eminente nella Chiesa            prega per noi

Immagine della Chiesa                         prega per noi

Madre della Chiesa                             prega per noi

 

Canto

 

4 Meditazione  ll Signore mi ha guardata (Martin Lutero) 4^ parte     

Perciò tutti coloro che tanto la lodano e l’onorano, non sono molto lontani dal farne un idolo; come se si trattasse di onorarla e di aspettarsi da lei del bene, mentre essa vuol distogliere l’attenzione dalla sua persona, affinché in lei Dio sia lodato e per lei ognuno giunga a confidare nella grazia di Dio.

Per questa ragione, chi vuole onorarla non la deve porre soltanto dinanzi a sé, ma dinanzi a Dio e molto sotto Dio e spogliarla d’ogni gloria e considerare (come si è detto) la sua bassezza; poi stupisca della sovrabbondante grazia di Dio, che con tanta benignità riguarda a una creatura sì piccola e meschina, la circonda e la benedice; così, a questa vista, sei spinto ad amare Dio e a lodarlo in tali grazie e sei portato ad attendere ogni bene da questo Dio che con tanta benignità riguarda a uomini piccoli, disprezzati, meschini e non li disprezza, tanto che il tuo cuore è fortificato nella fede, nella carità e nella speranza in Dio. Pensi forse che la puoi incontrare meglio che quando vieni a Dio per mezzo di lei e impari da lei a confidare e a sperare in Dio, anche se vieni disprezzato e annientato in vita o in morte? Essa non vuole che tu venga a lei, ma per mezzo di lei a Dio. (Commento al Magnificat)

 

 Scintille  Davvero con te è il Signore, Maria, che volle che tutte le creature, e lui stesso insieme, dovessero tanto a te. (S.Anselmo)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 
LITANIE –  <<da Lumen Gentium>> 5^ parte

Avvocata nostra                                                          prega per noi

Aiuto dei cristiani                                                        prega per noi

Soccorso dei poveri                                                    prega per noi

Mediatrice di grazia                                                     prega per noi

Assunta alla gloria celeste                                            prega per noi

Glorificata nel corpo e nell’anima                                 prega per noi

Esaltata sopra gli angeli e i santi                                   prega per noi

Regina dell’universo                                                    prega per noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo    perdonaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo    esaudiscici Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo    dona a noi la pace

 

RACCONTO

 
IL PIÙ BEL CANTO DI NATALE

Nel piccolo paese di Obendorf, in Austria, un giovane sacerdote, padre Mohr, stava dando le ultime istruzioni ai bimbi e ai piccoli pastori per provare il canto da eseguire nella notte di Natale.

Tra le navate silenziose si spandeva l'eco di un vocio allegro e di piccole risatine.

«Buoni, silenzio! Incominciamo!». Ma come padre Mohr appoggiò il dito sulla tastiera dall'interno dell'organo uscì uno strano rumore, poi un altro e un altro ancora.  «Strano», pensò il giovane prete. Aprì la porticina dietro l'organo e dieci, venti topi schizzarono fuori inseguiti da un gatto. Povero padre Mohr. Si voltò a guardare il mantice: completamente rosicchiato e fuori uso. «Pazienza», pensò, «faremo a meno dell'organo».

Ma anche i piccoli cantori all'apparire dei topi e del gatto si erano scatenati in una furibonda caccia. Ed ora non c'era più nessuno. Con l'organo in quelle condizioni e il coro dileguato dietro ai topi, addio canto di Natale. Fu un momento di grande sconforto per padre Mohr. Mentre, davanti all'altare maggiore si chinava nella genuflessione gli venne in mente l'amico Franz Gruber il maestro elementare che, oltre ad essere un discreto organista, se la cava bene nel pizzicare le corde della chitarra.

Quando padre Mohr giunse a casa sua, Gruber stava correggendo i compiti degli scolari al debole chiarore di una lucerna. «Bisogna inventare qualche cosa di nuovo per la messa di mezzanotte, un canto semplice che accompagnerai con la chitarra. Qui ho scritto le parole: sta a te vestirle di musica... Ma in fretta mi raccomando!» Uscito padre Mohr, Gruber prese subito in mano la chitarra e dopo aver scorso il testo lasciatogli dal prete cominciò a cercare tra le corde le note più semplici.

A mezzanotte in punto, del 24 dicembre 1818, la chiesa parrocchiale traboccava di fedeli.

L'altare maggiore era tutto sfolgorante di lumi e di candele accese.

Padre Mohr celebrava la S. Messa. Dopo aver proclamato il vangelo di Luca che narra la nascita del Salvatore si avvicinò, con il maestro Gruber al presepio e con la voce tremante intonarono: «Stille Nacht, Heilige Nacht (Notte silenziosa, Notte santa) ... ». Dalle navate si persero nel silenzio le ultime parole del canto. Un attimo dopo l'intero villaggio le ripeteva davanti a Gesù, come la schiera degli angeli del vangelo di Luca. E da allora non si è più smesso di cantarlo, non solo ad Obendorf ma in tutto il mondo. È diventata una delle musiche più care del Natale. E di padre Mohr e di Franz Gruber che ne è stato? Nessuno dei due ha avuto il tempo di rendersi conto di quanto hanno donato al mondo senza aver avuto in cambio nulla.

 

Salve Regina del Gen Verde

 

PREGHIAMO:

     Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito;

e per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gloria senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

      

 indietro        avanti

torna al menu

Home