Maggio con Maria

quarto Mistero della gloria

 

Canto

 

Animatore:

Maria è assunta in cielo prima fra i redenti, vicino a Gesù.

 

Preghiera di Don Tonino Bello

Santa Maria, vergine della notte,

       Noi t’imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore

                                                      e irrompe la prova e sibila il vento della disperazione,

                                                                  e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero

                                                             degli affanni, o il freddo delle delusioni o l’ala severa della morte.

                                                                  Alleggerisci con carezze di madre la sofferenza dei malati,

                                                                            conforta chi ha perso la fiducia nella vita.

                                                                Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure.

                                                             Anzi, se nei momenti dell’oscurità ti metterai vicino a noi

                                                                  e ci sussurrerai che anche tu, vergine dell’Avvento,

                                                  stai aspettando la luce, le sorgenti del pianto si disseccheranno

                                                             sul nostro volto, e sveglieremo insieme l’aurora.

                                                                                 (Maria donna dei nostri giorni)

Dal Libro del Profeta Isaia 62,2-5

      Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo. <<Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te>>.  Parola del Signore –  Lode, a  Te, o Cristo!

 

Scintilla

" Quando volgo lo sguardo alla Vergine Madre di Dio e tento di abbozzare un semplice pensiero su di lei, fin dall'inizio mi sembra di udire una voce che viene da Dio e che mi grida all'orecchio: " Non accostarti, togliti i sandali dai piedi perché il luogo dove tu stai è terra santa " (Es 3,5 )  (Severo di Antiochia).

 

 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

Litanie alla Regina del Santo Rosario (1^ parte)

(Tratte dalla lettera Apostolica <<Rosarium Virginis Maria>> di Giovanni Paolo II)

Signore, pietà                                      Signore, pietà

Cristo, pietà                                        Cristo, pietà

Signore, pietà                                      Signore, pietà

Santa Maria                                        prega per noi

Santa Madre di Dio                             prega per noi

Madre di Cristo                                   prega per noi

Madre del Redentore                          prega per noi

Santuario dello Spirito Santo                prega per noi

 

Canto

 

Prima meditazione -  Santità, splendore e gloria il corpo della Vergine!

Dalla costituzione apostolica «Munificentissimus Deus» di Pio XII, papa. (AAS42 (1950) 760-762. 767-769)

     I santi padri e i grandi dottori nelle omelie e nei discorsi, rivolti al popolo in occasione della festa odierna, parlavano dell’Assunzione della Madre di Dio come di una dottrina già viva nella coscienza dei fedeli e da essi già professata; ne spiegavano ampiamente il significato, ne precisavano e ne approfondivano il contenuto, ne mostravano le grandi ragioni teologiche. Essi metteva­no particolarmente in evidenza che oggetto della festa non era unicamente il fatto che le spoglie mortali della beata Vergine Maria fossero state preservate dalla corruzione, ma anche il suo trionfo sulla morte e la sua celeste glorificazione, perché la Madre ricopiasse il modello, imitasse cioè il suo Figlio unico, Cristo Gesù. San Giovanni Damasceno, che si distingue fra tutti come teste esimio di questa tradizione, considerando l’Assunzione corporea della grande Madre di Dio nella luce degli altri suoi privilegi, esclama con vigorosa eloquenza: «Colei che nel parto aveva conservato illesa la sua verginità, doveva anche con­ervare senza alcuna corruzione il suo corpo dopo la morte. Colei che aveva portato nel suo seno il Creatore fatto bambino, doveva abitare nei tabernacoli divini. Colei che fu data in sposa al Padre, non poteva che trovar dimora nelle sedi celesti. Doveva contemplare il suo Figlio nella gloria alla destra del Padre, lei che lo aveva visto sulla croce; lei che, preservata dal dolore quando lo diede alla luce, fu trapassata dalla spada del dolore quando lo vide morire. Era giusto che la Madre di Dio possedesse ciò che appartiene al Figlio, e che fosse onorata da tutte le creature come Madre e ancella di Dio».

 

Scintilla

"E' più facile dipingere il sole con la sua luce ed il suo calore che con onore parlare del mistero di Maria "      (Giacomo di Sarug ).

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

Litanie alla Regina del Santo Rosario (2^ parte)

Madre Santissima                                            prega per noi

Madre della gloria                                           prega per noi

Madre della Chiesa                                         prega per noi

Creatura conforme a Cristo                             prega per noi

Pura trasparenza di Cristo                               prega per noi

Tu che vivi in Cristo                                        prega per noi

Tu che vivi per Cristo                                      prega per noi

 

Canto

 

Seconda meditazione  - Santità, splendore e gloria il corpo della Vergine!       (continuo)

     San Germano di Costantinopoli pensava che l’incorruzione e l’assunzione al cielo del corpo della Vergine Madre di Dio, non solo convenivano alla sua di­vina maternità, ma anche alla speciale santità del suo corpo verginale: Tu, come fu scritto, sei «tutta splendore» (Sal 44, 14); e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto tempio di Dio. Per questo non poteva conoscere il disfacimento del sepolcro, ma, pur conservando le sue fattezze naturali, doveva trasfigurarsi in luce di incorruttibilità, entrare in una esistenza nuova e gloriosa, godere della piena liberazione e della vita perfetta. Un altro scrittore antico afferma: «Cristo, nostro Salvatore e Dio, donatore della vita e dell’immortalità, fu lui a restituire la vita alla madre. Fu lui a rendere colei che l’aveva generato, uguale a se stesso nell’incorruttibilità del corpo, e per sempre. Fu lui a risuscitarla dalla morte e ad accoglierla accanto a sé, attraverso una via che a lui solo è nota».

 
Scintilla

“Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Sei stata resa più bella della creazione, più luminosa dei cieli, più splendente del sole, più alta degli angeli ... porti dentro di te il pittore della natura, il quale, per grazia sua, dipinge la propria immagine da tempo invecchiata”. ( Pseudo-Giovanni Crisostomo ).

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

Litanie alla Regina del Santo Rosario (3^ parte)

Tu che corrispondi prontamente alla volontà di Dio                  prega per noi

Tu che ci conduci al segreto della gioia cristiana                       prega per noi

Tu portavoce presso Gesù delle nostre necessità                     prega per noi

Tu onnipotente per grazia                                                        prega per noi

Tu abisso dell’amore di Dio per l’uomo                                   prega per noi

Tu icona della maternità della Chiesa                                       prega per noi

Vergine di Nazaret                                                                  prega per noi

Vergine Santa                                                                         prega per noi

Canto

Terza meditazione:  Santità, splendore e gloria il corpo della Vergine!       (continuo)

     Tutte queste considerazioni e motivazioni dei santi padri, come pure quelle dei teologi sul medesimo tema, hanno come ultimo fondamento la Sacra Scrittura. Effettivamente la Bibbia ci presenta la santa Madre di Dio stretta­mente unita al suo Figlio divino e sempre a lui solidale, e compartecipe della sua condizione.

Per quanto riguarda la Tradizione, poi, non va dimenticato che fin dal secon­do secolo la Vergine Maria viene presentata dai santi padri come la novella Eva, intimamente unita al nuovo Adamo, sebbene a lui soggetta. Madre e Fi­glio appaiono sempre associati nella lotta contro il nemico infernale; lotta che, come era stato preannunziato nel protovangelo (Gn 3,15), si sarebbe conclusa con la pienissima vittoria sul peccato e sulla morte, su quei nemici, cioè, che l’Apostolo delle genti presenta sempre congiunti ( 1 Cor 15, 21-26; 54-57).

Scintilla

"Tutta splendore sei, Figlia di Sion, bella come la luna, fulgida come il sole; benedetta fra le donne". Lo splendore della regina nei suoi ornamenti (salmo 44) è il risultato della totale trasfigurazione del suo corpo e della piena partecipazione alla gloria del Figlio.

 
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

Litanie alla Regina del Santo Rosario (4^ parte)

Donna di fede                                                 prega per noi

Donna di silenzio                                             prega per noi

Donna di ascolto                                             prega per noi

Serva del Signore                                            prega per noi

Prima dei credenti                                           prega per noi

Madre e maestra nostra                                  prega per noi

Nostra guida e nostro sostegno                       prega per noi

 

Canto 

Quarta Meditazione - Dormizione e assunzione della Vergine      

        Nel 1950, Pio XII proclamò con tutte le solennità che si addicono ad un dogma che << l’ Immacolata Madre di Dio, la sempre Vergine Maria, dopo aver terminato il corso della sua vita terrena, è stata elevata in corpo e anima alla gloria celeste>>. La chiesa ortodossa, che si prepara a questa festa con un digiuno di quindici giorni, non ha avvertito la necessità di un simile dogma; nessun ortodosso, infatti, contesta il mistero della dormizione-assunzione proclamato dai testi liturgici dell’ortodossia: “Ella è la Madre della vita, e colui che aveva abitato il suo seno verginale l’ha trasferita alla vita… Ogni figlio della terra trasalga nel suo spirito e celebri con gioia la venerabile assunzione della Madre di Dio”. Si aggiunga che in oriente la venerazione mariana è al tempo stesso onnipresente e assai discreta,  poiché dipendente non tanto dall’annuncio della risurrezione di Cristo, quanto dalla ricezione di tale annuncio. In realtà, sia per l’oriente che per l’occidente, l’assunzione è un segno delle cose ultime. In Maria, “figlia del proprio Figlio”, dice Dante, ci è data un’anticipazione della glorificazione di tutto l’universo che avverrà alla fine dei tempi, quando Dio sarà “tutto in tutti”, “tutto in ogni cosa”. Innalzata al cielo – a differenza di Cristo che si innalza da se stesso – Maria, dicono certi testi liturgici, è la nostra “Terra promessa”.

La dormizione-assunzione anticipa la parusìa, e non è affatto un caso che nei grandi affreschi che impreziosiscono i muri esterni delle chiese monastiche moldave, il tronco di Iesse divenga un immenso, cosmico roveto ardente. L’ assunzione anticipa e prepara il nostro comune destino.

Nel corpo della Vergine, sepolto simbolicamente dagli apostoli, tutto il creato è assunto dall’Increato, tutta la carne della terra diventa eucaristia. Come Giovanni Damasceno, allora, anche noi possiamo dire: “Rallegrati, germe divino della terra, giardino in cui fu posto l’Albero della vita!

(Da “Le feste cristiane” di Olivier Clément.)

 

Scintilla

Cuore puro e immacolato, che vede e brama Dio l’immacolato. Ventre in cui l’infinito ha preso dimora, seno di latte che hai nutrito Dio, il bambino Gesù! Porta di Dio sempre inviolata! (Ez 44,2) ( Giov. Damasceno ).

 
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

Litanie alla Regina del Santo Rosario (5^ parte)

Regina della famiglia                                                    prega per noi

Regina degli Angeli                                                      prega per noi

Regina dei Santi                                                          prega per noi

Regina del Santo Rosario                                            prega per noi

Regina della Pace                                                        prega per noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo     perdonaci o Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo     esaudiscici o Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo     abbi pietà di noi

 

RACCONTO  - Il Perdono di Assisi

     Una notte dell’anno 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime.  La risposta di Francesco fu immediata:“Santissimo Padre, benché io sia misero peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati,  verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono con una completa remissione di tutte le colpe “.

“Quello che tu chiedi o Frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -  ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo la tua preghiera, ma a patto tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. E Francesco si presentò subito dal Pontefice Onorio III° che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta.

    Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse; “Per quanti anni vuoi questa indulgenza ?“. Francesco scattando rispose “Padre Santo, non domando anni, ma anime” E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò “Come, non vuoi nessun documento?” E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua;  io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni.

E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell’Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

 

 

Canto della Salve Regina del Gen verde

Preghiamo

O Dio che nel tuo unico Figlio, hai aperto agli uomini la sorgente della pace, per intercessione della Beata Vergine Maria, rendi all’umanità che tu ami, la tranquillità tanto desiderata e invocata, perché formi una sola famiglia unita nel vincolo della carità fraterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

                           

        indietro           avanti        

 

torna al menu

 

Home