Santi e Beati agostiniani del XIII-XIV secolo

 

 

B. GUGLIELMO DA TOLOSA

(+ 1369)

Il primo autore che scrisse sulla vita e sulla devozione verso il B. Guglielmo fu il suo concittadino Nicola Bertran nel De Tholosanorum gestis stampato nel 1515, dove raccolse tradizioni tolosane e molto probabilmente qualche relazione scritta.

Secondo questa fonte, Guglielmo nacque a Tolosa in Francia intorno al 1297 in seno a una nobile famiglia e all'età di diciannove anni entrò tra gli Agostiniani della sua città natale. Inviato a Parigi per proseguire gli studi, ottenne il titolo di Lettore in teologia. Al ritorno nella sua provincia di origine, venne incaricato della predicazione e presto ottenne grande fama come oratore, direttore di anime, conoscitore dei cuori e promotore della devozione alle anime del purgatorio.

La Vita riporta che la sua attività preferita era "pregare o contemplare o parlare di Dio"; descrive il suo zelo, i suoi digiuni rigorosi e i combattimenti col demonio, di persona e in qualità di esorcista. Riferisce anche grandi e svariati miracoli compiuti prima e dopo la morte.

Eccetto un breve periodo in cui fu Priore del convento di Pamiers, sembra che la maggior parte della sua vita dopo il rientro dallo studio parigino si sia svolta nel convento tolosano nel quartiere di Saint’Etienne, dove in quei giorni, esattamente nel 1341, venne celebrato il Capitolo Generale dell'Ordine di s. Agostino.

Ritenuto da tutti santo morì a Tolosa il 18 maggio 1369.

Fu sepolto nel cimitero conventuale, come si era soliti fare, ma pochi giorni più tardi, considerata la venerazione del popolo, memore delle sue virtù e riconoscente per le grazie ottenute tramite la sua intercessione, fu necessario trasferirlo all'interno della chiesa in un luogo più degno e accessibile alla devozione dei fedeli.

Leone XIII ne confermò il culto nel 1893.

La sua memoria liturgica ricorre il 18 maggio.

 

   
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