Santi e Beati agostiniani del XVI-XVII secolo

 

 

S. MADDALENA DA NAGASAKI

(1611-1634)

Figlia di nobili e ferventi cristiani, nacque nel 1611 vicino a Nagasaki. Dicono gli antichi manoscritti che era una giovane gracile, delicata, bella. Condannati a morte per la loro fede cattolica, i suoi genitori e i fratelli furono martirizzati quando essa era ancora giovanissima.

Nel 1624 conobbe due agostiniani recolletti, Francesco di Gesù e Vincenzo di sant'Antonio. Attratta dalla profonda spiritualità dei due missionari, si consacrò a Dio come terziaria agostiniana recolletta. Da allora il suo vestito di gala fu l’abito da terziaria, le sue uniche occupazioni la preghiera, la lettura di libri santi, l'apostolato. I tempi erano difficili. La persecuzione che infuriava contro i cristiani era diventata sempre più sistematica e crudele. Maddalena infondeva coraggio ai cristiani, insegnava il catechismo ai bambini, chiedeva l'elemosina ai commercianti portoghesi per i poveri.

Nel 1629 cercò rifugio nelle montagne di Nagasaki, condividendo le sofferenze e le angosce dei suoi concittadini. Incoraggiava a mantenersi forti nella fede, riportava sulla buona strada quanti, vinti dalle torture, avevano rinnegato Cristo, visitava i malati, battezzava i bambini, portava a tutti una parola di conforto.

Di fronte alle apostasie dei cristiani terrorizzati dalle torture alle quali erano sottoposti e desiderosa di unirsi per sempre a Cristo, Maddalena decise di sfidare i tiranni. Vestita con l’abito di terziaria, nel settembre 1634, si presentò ai giudici. Portava con se un piccolo fagotto pieno di libri santi per pregare e meditare nel carcere. Né le promesse di un vantaggioso matrimonio, né le torture riuscirono a piegare la sua volontà. Ai primi di ottobre del 1634 fu sottoposta al tormento della forca e della fossa. Sospesa per i piedi, con la testa e il petto sommersi in una fossa sottostante che coperta con tavole per rendere più difficile la respirazione, la coraggiosa giovane invocava durante il supplizio i nomi di Gesù e Maria e cantava inni al Signore. Tredici giorni resistette nel tormento. La notte del tredicesimo giorno un acquazzone inondò la fossa e Maddalena morì affogata. I tiranni, bruciato il suo corpo, sparsero le ceneri nel mare per evitare che i cristiani conservassero le reliquie.

Beatificata nel 1981, è stata canonizzata da Giovanni Paolo II il 18 ottobre 1987.

La sua memoria liturgica ricorre il 20 ottobre.

 

   
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