perchè Vizzola
L'ENERGIA
NELLA STORIA
CENTRALI IDROELETTRICHE
ENERGIA e
AMBIENTE
INQUINAMENTO DELL'ACQUA
GLI IMPIANTI SUL TICINO
il sito
idroelettrico
VIZZOLA
OGGI HO VISITATO....
FOTO
VALORIZZIAMO LA CENTRALE
attorno a Vizzola
GOLASECCA
SESTO CALENDE
FIUME TICINO
PARCO DEL TICINO
MALPENSA
LAGO MAGGIORE
LINKS PER APPROFONDIRE
AUTORI
H O M E
torna su
|
|
L'ENERGIA NELLA STORIA
Al principio della storia luomo disponeva
soltanto dellenergia vivente cioè della forza dei suoi muscoli e di quella degli animali. Riuscì
poi a trasformare in fonti energetiche il fuoco, lacqua
e il vento, ma, per farlo, dovette superare paure che oggi difficilmente
riusciamo ad immaginare. Secondo la mentalità e la religiosità degli antichi, infatti,
quegli elementi non erano dominio delluomo ma di forze sconosciute o di potenti Dei
e la loro energia spesso distruttrice (incendi, alluvioni, uragani
) incuteva paura
soprattutto perché era imprevedibile; gli uomini pensavano che cercare di imprigionare le
forze del cielo e della terra per piegarle al proprio servizio significasse sfidare gli
Dei o sovvertire le leggi misteriose della natura che si vendicava con tremendi castighi
per tutta lumanità.Comunque, per fortuna, non mancarono gli uomini coraggiosi, che
vinsero timori e diffidenze.
Si utilizzò lenergia del fuoco come fonte di luce e di calore, poi come
combustibile per cucinare e, solo dopo millenni, come combustibile per fondere i metalli.
Si imparò ad utilizzare lenergia dellacqua ed uno dei primi strumenti che la
pose al servizio delluomo fu la ruota per di
sotto che riusciva a far salire lacqua dal basso verso
lalto per irrigare i campi.
I Romani riuscirono poi a sfruttare la corrente dei fiumi che aveva forza sufficiente per
far muovere una ruota a pale che, a sua volta, girando, faceva funzionare la macina dei
mulini.
Parecchie sono le testimonianze, ma importante è quella relativa al rinvenimento dell' impronta di una ruota idraulica in una stratificazione di travertino. Il legno col quale era
costruita la ruota, era completamente svanito, ma il travertino che le si era andato
formando attorno nello spazio di 2000 anni circa, ne aveva conservato con precisione la
grandezza e la forma. Lesatto rilievo delle cavità ne ha permesso una ricostruzione
ed il modello si trova ora nel Museo Nazionale di Napoli. E quindi da millenni che
lenergia idraulica contribuisce ad alleviare la fatica umana e, in tempi meno
remoti, al suo progresso industriale.
Solo alla fine del Medioevo si imparò a trasformare la forza della caduta
dellacqua: la ruota per di sopra",
colpita con grande energia, poteva far funzionare diversi tipi di macchine. Intanto si
continuava a sfruttare lenergia del vento per spingere le imbarcazioni a vela.
Bisogna ricordare però
che , fino allepoca moderna, la fonte energetica più utilizzata è stata quella
dello schiavo: né la forza dellacqua né quella del vento potevano
gareggiare con lenergia di centinaia, spesso migliaia di braccia servili. Tutte le
grandi opere di ingegneria del passato e gran parte del lavoro di ogni genere venne
affidato alla potenza di quelle macchine tuttofare che erano gli schiavi.
Nella seconda metà del 1700, finalmente, si cominciò ad utilizzare lenergia
del vapore con le macchine a vapore
(James Watt):
solo con le macchine a vapore le industrie poterono
allontanarsi dai fiumi ed essere installate nelle zone più commerciali come i porti o le
città o in quelle più ricche di materie prime. La
forza del vapore determinò la nascita delle grandi fabbriche e rivoluzionò il sistema
dei trasporti con le locomotive e le navi a vapore.
Allinizio
dellOttocento lenergia idraulica, diede impulso alla crescita
delle industrie tessili, conciarie e meccaniche. Quanti insediamenti di
filature, tessiture, mulini, segherie, ecc. hanno trovato infatti ubicazione e sviluppo
sulle rive dei corsi dacqua dai quali traevano in vario modo lenergia
meccanica per lazionamento dei loro macchinari. Più tardi, allorché fu possibile
con i generatori produrre e con i motori utilizzare lenergia
elettrica, il passo allimpiego di risorse idrauliche per
lazionamento dei generatori fu naturale premessa alla massima
utilizzazione.
torna
su |