Prima lezione: Informazione materia prima dell'architettura
Perché
l’informazione è la materia prima dell’architettura?
Se disegno un punto…questo ha o non ha dimensioni?
E’ misurabile o no? Il punto ha dimensione.
Terza formulazione: se applico ad un DATO una CONVENZIONE cosa ho fatto? L’accoppiamento
di un DATO ad una CONVENZIONE innesca la formulazione di un mondo complesso
di rapporti-INFORMAZIONE. L’ INFORMAZIONE,
non è altro che l’applicazione
ad un dato di una convenzione.
Il dato di per sé non è un’informazione, è solo
un dato. Si ha la possibilità di “costruire un mondo” se
a partire da un dato io gli applico una convenzione.
l’informazione è un insieme di dati, sostanzialmente scisso dal
giudizio critico.
Tutto ciò deve funzionare anche nel mondo elettronico, ma si vedrà
che non è così… se disegno una forma ovale chiusa invece
del punto, anche in questo caso potrò avere molte “interpretazioni”
ma non avrò la vera e propria informazione perché non ho ancora
applicato una convenzione. L’ ovale potrà essere quindi uno zero
, una “o” , un cerchio ecc. a seconda della convenzione che applichiamo.
Tutto ciò nel mondo informatico non esiste, non dobbiamo porci la domanda
“che cos’è” perché sappiamo già in
quale sistema convenzionale ci stiamo movendo!! Quindi…
Quarta
formulazione:
IN INFORMATICA NON ESISTONO DATI MA SOLO
INFORMAZIONI
(caratteristica fondamentale dell’informatica).
I dati sono impulsi elettrici. Ma il dato ha sempre immagazzinato in sé
una informazione ).
Se
in informatica non esistono dati ma solo informazioni, allora in INFORMATICA
E’ TUTTO INFORMAZIONE, nel suo
doppio significato:
Tutto è informazione in divenire, in mutazione
delle cose. L’informazione è massa fluida che deve prendere FORMA.
L’informazione è FORMA = IN DIVENIRE.
informare vuol dire "modellare secondo una forma"
e le informazioni sono di questa modellazione "gli atti"
(Nicola Zingarelli, Vocabolario della lingua Italiana, decima edizione, Zanichelli,
Bologna 1970).
La
maniera in cui l’informazione prende forma sono i MODELLI.
Definizione di Modello:
schema teorico elaborato in varie scienze e discipline
per rappresentare gli elementi fondamentali di uno o più fenomeni o
enti.
In
informatica il modello più semplice è quello rappresentato dal
foglio elettronico che lega le informazioni attraverso formule matematiche
e che permette perciò il costante aggiornamento di tutti i suoi valori
al di una informazione .L’architettura si muove all'interno della rete
di queste informazioni.
Cosa è al centro del nuovo processo formativo
dell’architettura?
Un
modello mentale di spazio, senza questo modello mentale noi non possiamo creare
architettura. E’ la presenza di un modello mentale che permette la realizzazione
dell’opera.
Senza il nostro modo di raffigurare lo spazio in modo matematico o geometrico
non è possibile neanche pensare all’architettura ; si pensi alle
piramidi egizie , al Pantheon e alla prospettiva rinascimentale che ha cambiato
il modo di fare architettura. L’architetto lavora con gli strumenti
a disposizione che cambiano con le epoche e come si evolve e cambia lo strumento
così anche lo spazio e il modo di pensarlo e raffigurarlo. Oggi questa
informazione dinamica, questi modelli trasformabili ci spingono a pensare
a un’architettura che ne sia l’immagine.
Seconda
lezione:Il
ruolo dell’informazione nella società contemporanea.
Perché ci interessa parlare dell’informazione
nella società contemporanea?
Dobbiamo basarci su ragionamenti oggettivi.
Toeffler autore
di “La terza ondata” ci ha fornito la cornice concettuale dentro
la quale ci stiamo movendo. Perché terza onda? Toeffler sostiene che
le epoche dell’umanità possano essere considerate tre, a seconda
di come si struttura la società.
1-Agricola: bene
primario “Terra” (paleolitico…………..inizio
‘800) 2-Industriale:bene
primario “macchina”(inizio ‘800…………..1955)
3-Informatica:bene primario “informazioni”(1955………….)
Distinguiamo le epoche in funzione degli addetti che
formano la forza lavoro
Il cambiamento sostanziale è un DATO oggettivo:
% di addetti occupanti nel settore lavorativo:
_settore primario (agricoltura)
_settore secondario (industriale)
_settore terziario (informazione)
Toeffler dice che il momento chiave in U.S.A. è
intorno al 1950 – 1960 in cui il numero degli addetti informatici raggiunge
il 51% per questo, da questo momento in poi si entra nella terza onda.
Oggi il settore terziario ha subito una forte accelerazione, la % di addetti
nei settori primario e secondario sono in netta diminuzione.
Nella prima epoca i ricchi erano coloro che possedevano maggior bene primario,
la terra.
Oggi l’uomo più importante e ricco è colui che gestisce
il mondo dell’informazione. Distinguiamo le epoche in funzione degli
addetti che formano la forza lavoro.
1_ epoca agricola … 1700 : il
cui bene fondamentale è la terra, intorno
a cui ruota tutta la società. Dal Paleolitico fino alla fine del ‘700.
2_ epoca industriale … 1950 : tutto
ruota intorno alla capacità di utilizzare “la
macchina”.
3_ epoca dell’informazione 1950… :
epoca in cui viviamo noi, EPOCA dell’INFORMAZIONE, la strutturazione
della società ruota intorno all’informazione.
In epoca primaria 1-2% dei lavoratori era impiegato nel campo dell’informazione.
In epoca secondaria circa il 40% dei lavoratori era impiegato nel campo dell’informazione.
Oggi lo sbilanciamento è enorme nei paesi industrializzati:
_5% circa è impiegato nel settore primario
_15% circa è impiegato nel settore secondario
ed una fascia enorme si occupa del settore dell’informazione.
Per capire seguiamo l’evoluzione della cipolla, vediamo come
cambia il gradiente informativo:
[A] epoca agricola, pensiamo
di essere nel 1100
l’ 1% alla conoscenza e all’informazione del tempo legata
alla cipolla (sementi, stagioni per coltivarla, ecc.)
[B] epoca industriale, pensiamo
di essere nel 1870
il 15% informazione
[C] epoca dell’informazione,
siamo ai giorni nostri;
80% è legato all’informazione
Durante i primi anni 20 del ‘900, Henry Ford
rappresentava l’epoca dell’industrializzazione, con l’avvento
dell’automobile , modello ford T, modello
standard duplicato milioni di volte Attraverso in maggior numero di addetti
al settore dell’informazione si riescono ad ottenere le preferenze del
cliente e quindi ad avere il prodotto su “misura”.
il cliente partecipa alla realizzazione del prodotto in base ai propri gusti,
concetto diametralmente opposto a quello dell’epoca dell’industrializzazione.
l’informazione è utilizzata per rendere il prodotto personalizzabile.
Quindi Tutte queste informazioni hanno un forte
impatto e soprattutto delle conseguenze ambientali, sociali e
progettuali. Si ripensa allo spazio, alla città, il luogo della produzione
può essere la propria abitazione, si “mixano “le funzioni…
A-Conseguenze dal punto di vista sociale
B-Conseguenza dal punto di vista dell’ambiente
C-Conseguenze dal punto di vista dell’architettura
Oggi il problema dell’informazione è legato
All’ampliamento dei confini e dei margini
collegamenti, gli incontri, i confini…
Se dal quadro sociale ci muoviamo in quello dell’architettura notiamo
che prima vi è un implosione della città, mentre oggi è
in atto un processo di espansione…..di ampliamento
dei confini e dei margini. In epoca agricola ………confini……..ci
si muove a piedi o con un carro In epoca industriale………i
confini si ampliano…………autostrade, ferrovie, telefono
telegrafo In epoca informatica…………..confini infiniti………autostrade
informatiche……….ci si uove stando fermi. Non ho più
confini fisici.
Il problema della modernità: L’uso
dell’aggettivo “moderno”
ha molte implicazioni, noi sposiamo il suo significato
più adatto al contesto nel quale ci muoviamo. Moderno vuol
dire: introdotto
o cominciato da poco, tipico dell’epoca attuale o di un periodo recente.(Nicola
Zingarelli, Vocabolario della lingua Italiana, decima edizione, Zanichelli,
Bologna 1970)
L’epoca moderna è sottoposta ad una continua periodizzazione
cronologica.
Quando ha inizio l’epoca moderna?
A partire dalla scoperta dell’America?
A partire dalla Rivoluzione Francese?
Ci sono due differenti classificazioni di “moderno”: una è
cronologica, l’altra è oggettivata. Secondo il poeta C. Baudelaire
è portatrice di valore in architettura Se si parla di architettura
degli anni ’20 si, per i tedeschi essa è legata alla nuova oggettività,
per i russi è costruttivista, per gli italiani futurista, ma per tutti
è moderna: pensiamo ai CIAM. Secondo Zevi la modernità è
cio che “trasforma la crisi in valore e suscita un’estetica di
cambiamento”. Questa affermazione spezza il concetto di continuità
cronologica. La sua è una risposta alla crisi valida in ogni epoca.
LA modernità è la capacità di affrontare una crisi.
Terza
lezione: Informazione e architettura
Esisto in quanto rappresento
Esisto in quanto funziono
Esisto in quanto Informo .
Il problema della " Coscienza " estetica
Il Problema della Crisi e della Modernità
Esisto in quanto funziono.
L’architettura degli anni ’20 ha alla base come modello
di riferimento quello industriale. Io
mi faccio architettura in quanto funziono, in quanto sono macchina.
Quindi il riferimento più importante per la rivoluzione architettonica
che si ha nei primi decenni del secolo scorso è il modello della macchina,
la: funzionalità, efficienza. Alla base c’è il valore
del funzionamento.
Esisto in quanto Informo.
L’ architettura oggi ha un problema di rappresentazione; non di oggettivazione
delle funzioni , in quanto si considera la gerarchia degli elementi che la
compongono. Nell’epoca industriale invece la cosa più importante
era l’oggettivazione dell’architettura.
Esisto in quanto rappresento.
Oggi si soggettivizza e si parla per
immagini. Oggettivizzare, come succedeva nell’epoca industriale,
vuol dire fare il contrario. Per capire come cambia la comunicazione ci possiamo
riferire alla pubblicità. Il potenziale acquirente di un prodotto commerciale
per scegliere il bene da comprare ha due differenti strade: conosce già
il prodotto oppure è attratto dalla sua immagine pubblicitaria. Consideriamo
la soggettività dell’immagine, e l’attrazione che può
esercitare sul potenziale acquirente, spesso questo messaggio si basa sulla
comunicazione metaforica dell’immagine, si punta cioè alla soggettività
della comunicazione, in quanto si sa che il prodotto funziona, perché
la sua tecnologia è implicita. In questo modo il surplus è dato
dal messaggio soggettivo, rapido e personale.
L’architettura prodotta dall’inizio degli anni ’90 fino
ad oggi ha preso consapevolezza di questo fatto e la sua forza trainante è
: io esisto in quanto rappresento, in quanto informo. Pensiamo al Guggenheim
Museum a Bilbao di Gehry, questa architettura ha una forte
carica simbolica, è una macchina comunicativa,
una macchina di rappresentazione:è una cattedrale.
Alcune parti dell’opera servono a costruirne la storia, come ad esempio
la torre. Questa segnala l’architettura per chi giunge dal centro storico.
Inoltre questo concetto è enfatizzato dal suo spazio centrale con atrio
a tutta altezza e con intorno una serie di spazi accessori. Il museo è
vivo, ma l’aspetto più importante è il suo ruolo simbolico.
Anche il progetto per la Chiesa del Terzo Millennio
di Eisenman è importante per questo discorso, ma essa
parla di rappresentazioni naturali. Pensiamo
al Museo Chiasma progettato da Steven Holl.
L’architetto qui costruisce una serti di linee partendo dalla sovrapposizione
dei nervi ottici.Si formano tre differenti livelli, come avviene nel cervello,
che rappresentano le linee forza del museo. In questo caso il motto concettuale
è portato avanti dal punto di vista progettuale. Questi livelli si
leggono sempre ed in questo caso l’ appartenenza dell’architettura
al mondo dell’informazione è qui molto presente.
Gugghenheim , chiesa per il millennio, museo chiasm di S. Holl
concetto marsupiale: livello
esterno(architettura come veicolo d’informazione).
Livello interno( l’architettura riesce a rappresentare
la citta?).
che cosa vuol dire modernità?quale significato dare all’aggettivo
moderno? Non ha un significato cronologico ma viene legato al concetto di
avanguardia, di crisi,nel momento in cui si cerca di trarre da quella crisi
dei valori interni alla stessa. Non è quindi applicabile ad una singola
fase storica , rappresenta un concetto,un atteggiamento.
QUARTA LEZIONE: LA LUNGA CRISI.
In questo preciso momento ci si rende conto
che il mondo è cambiato.
La trasformazione è guidata dagli avvenimenti storici:
- La nascita dell’industria,
che crea inurbamento delle città.
Nascono nuove esigenze, come la costruzione di ponti in grado di collegare
velocemente i vari punti della città.
- Nasce la figura dell’ingegnere,
un personaggio d’avanguardia.
- Vengono organizzate le grandi esposizioni.
- Nel 1871 un incendio distrugge
Chicago, che viene ricostruita secondo una nuova
tipologia:il grattacielo.
Si definiscono nuove strutture portanti in acciaio. Non c’è più
la muratura continua.
- Le arts and crafts in Inghilterra rivendicano
l’artigianato. Non accettano l’industria,
ma allo stesso tempo introducono un nuovo concetto quello dell’opera
totale.
- L’art nouveau in Belgio elimina l’eclettismo.
Stiamo vivendo un periodo di rivoluzione, di transizione, un cambiamento nel
modo di pensare e fare ARCHITETTURA,
1. Lo schema a priori Boullée/Durand
_nel ‘700 le Avanguardie francesi pongono al centro del dibattito il
tema razionale ed illuminista, la Ragione
_nell’800 si fanno ragionamenti in architettura per tipi impostati in
maniera razionale, l’architettura tende ad assimilare alcuni dei processi
che cominciano ad interessare la società.
Nasce qualcosa di interessante nei politecnici francesi: dalla sovrapposizione
fra il mondo dell'illuminismo e i primi tentativi da parte dell'architettura
di svincolarsi dai vecchi concetti rinascimentali, si sta materializzando
una maniera più scientifica e oggettiva di percepire l'architettura.
2. La logica della costruzione
_nell’800 nasce la figura dell’ingegnere, definito come inventore
dotato di raziocinio, egli riesce attraverso il calcolo a dare forma alle
ARCHITETTURE della nuova società industriale. La figura dell’architetto
invece è legato solamente alla decorazione e allo stile.
3. L'artigianato "totale"
Ricerca verso la totalità, aspetto che nasce contraddittoriamente non
è inteso come avanguardia ma come retroguardia:
W.Morris: affronta temi anti-industria, per la prima volta si pensa all’organismo
architettonico in maniera unitaria, cioè dall’articolazione dell’architettura
fino al design (arredamento, tappezzeria, ecc.)
4. Interscambiabilità e poi lo stile
Nell'800 nasce un movimento eclettico che manipola costantemente gli stili,
alternandoli, ribadendo cosi l'antistoricità della figura dell'architetto.
Dal movimento nasce lo stile Art Nouveau, in Italia Liberty, basato sulla
forza della linea, su motivi floreali, su riecheggiamenti dei temi naturali
con l'utilizzo di nuovi materiali. Si utilizzano materiali e tecnologie moderne,
ma lo stile evoca un mondo anti-ndustriale, perché artigianale per
le linee e per le forme.
5. Il simbolo della contraddizione
L' edificio che incarna maggiormente le contraddizioni che coinvolgono tutto
l'800 è la stazione ferroviaria di Milano, è il luogo della
contraddizione costruttiva ed architettonica perché il mondo industriale
(nella copertura in ferro) si scontra con l’architettura di facciata,
caratteristica dell’architettura rinascimentale. Questio edificio è
simbolo evidente dell' attardamento dell'architettura.
Nasce
il PENSIERO ILLUMINATO.
Nella seconda metà dell’ottocento intellettuali, poeti, pittori
e letterati cominciano a prendere coscienza e si rendono conto che il mondo
sta cambiando.
Il nuovo paesaggio è quello industriale, identificabile con le ciminiere
ma anche da un nuovo stile di vita, da una nuova dinamicità che investe
soprattutto le città che vengono viste come movimento.
Anche nella letteratura e nelle arti figurative si avverte la crisi,
la rottura di un equilibrio.
BOUDELAIRE il primo poeta e
letterato che si interroga sull’idea di modernità.I primi ad
accorgersi del cambiamento sono i poeti, la città di Parigi sarà
la culla delle nuove idee. La stessa città di Parigi nell’800
cambia il suo aspetto adeguandosi alla nuova era, con i boulevard, i ponti
è la città che prima di tutti si adegua al cambiamento.
Nel 1889 nelle arti figurative nasce l’impressionismo, si riflette sul
paesaggio che muta continuamente, la realtà è dinamica, frammentata,
i pittori vogliono attraverso i loro quadri descrivere questa nuova caratteristica
per cercare di rappresentare la realtà, vengono usati soggetti quotidiani
e non più aulici.
I
nuovi P- paesaggi: le città industriali, nel paesaggio
industriale, tutta la vita e gli eventi sono legati all'industria, alle macchine
ed ai ritti che essi impongono; ritmi veloci, dinamici, stanno dando vita
ad una città in movimento, in un continuo brulichio simile a quello
dei formicai.
La logica A - automazione,
alienazione,assembleggio, autoconformismo, accelerazione, astrazione, avanguardia,
ANALISI E ANALITICITA’.
Tutto nel mondo dell’industria è ANALITICO, metodo di risoluzione
dei problemi isolandoli e mettendoli in sequenza; nascita del sistema matematico.
La base fondamentale della produzione industriale, è la catena di montaggio,
l’assenblaggio di diverse fasi.
ANALITICITA’ NELLA PITTURA:
Cezanne Montagna Saint Victoire 1895 ca
Nel 1895 Cezanne crea una contraddizione, dicendo che il sistema impressionistico
è legato alla costante dinamica del paesaggio, in realtà coglie
solo fenomeni apparenti e non profondi del nuovo mondo industriale, che al
suo interno ha molto di più.
Cezanne vuole descrivere questo nuovo mondo, considerando la realtà
dinamica, ma anche l’oggetto industriale, basato su un ciclo a catena,
che viene prodotto in maniera analitica.
Il suo intento è cogliere non solo l’apparenza superficiale ma
anche quella più profonda.
Il suo linguaggio è frammentario ed al tempo stesso primario e geometrico.
Rappresentare quanto detto vuol dire ridurre il reale a principi base,
Cezanne influenzerà molto le ideologie successive, si muove in una
logica analitica, contrapposta a quella sintetica rinascimentale, scomporre
le parti per poi ricomporle; si rompe la visione sintetica e i singoli oggetti
acquisiscono importanza propria.
Nell’ottocento nasce, quindi, una visione che parte dagli oggetti e
dalla loro logica primaria, analitica che tende all’astrazione.
VERSO
L’I
Cezanne drappo A79: nel quadro di Cezanne tutti
gli oggetti della composizione hanno un concetto autonomo, la sua teoria è
quella di poter ricondurre gli oggetti che compongono la realtà a delle
forme primarie.
Nel
1907 Picasso rende esplicite alcune idee di Cezanne, dicendo che per creare
un nuovo modo di rappresentare non si deve avere paura del brutto, questa
idea diverrà un elemento base per le nuove ricerche artistiche. L’arte
distrugge una visione precedente e crea un nuovo sistema di valori, che si
fonda sull’astrazione. Nelle pitture Picasso
dipinge la distanza tra rappresentazione e rappresentato.
Forzando la realtà egli la incanala in un mondo visivo costituito di
poche forme primarie che attraverso una logica analitica rompe le regole di
sintesi proprie della prospettiva, nel tentativo di donare ai singoli oggetti
una loro propria natura, una loro consapevolezza di essere.
Questa logica parte proprio dagli oggetti stessi, dallo studio della loro
volumetria, della loro geometria.
Quinta lezione: IL CATALIZZATORE
E’ il Bauhaus di Gropius
l’ edificio Più IMPORTANTE perchè rappresenta la chiave,
il primo edificio che veramente abbatte il paradigma rinascimentale, che introdurrà
nuovi parametri:
_ nuova estetica
_ nuova etica
_ nuova funzionalità
Il programma alla base del Bauhaus è fortemente innovatore, é una scuola molto PARTICOLARE. E' una scuola-comunità il cui obiettivo è capire come formare una nuova estetica, una razionalità, un'etica, un modo di lavorare legato al meccanismo industriale.
L’edificio
parla unicamente della propria funzione. Non è più l’uomo
al centro dell’universo, ma la macchina _Verso un’architettura
_Le Corbusier
Il concetto chiave, è la funzione.
L’iter progettuale considera la serie di funzioni che un edificio deve
ricevere, le dimensioni da rispettare e le interrelazioni tra le varie funzioni
definite.
La trasparenza-funzionale, per una questione relativa alla luce e all’igiene;
_immagine, dissoluzione di limite tra interno ed esterno. Si ha una compresenza
tra i due
spazi che erano sempre stati distinti;
_oggettiva, è un opera che esiste in quanto funziona. La trasparenza
dichiara l’oggettività dell’essere. La forma nasce non
perché pensata poeticamente ma perché è l’oggetto
del mio essere macchina;
_discontinua, riesce ad esprime questa importante categoria.
MODELLO
RINASCIMENTALE
- STRUTTURA: CONTINUA
- USO: RAPPRESENTATIVO
- VISIONE: SINTETICA E PROSPETTICA
- IDEA DI CITTA’: CHIUSA
- COMUNICAZIONE: FIFURE CON SIGNIFICATO (finestra, arco, capitello, campanile,
colonna)
- CATALIZZATORE: ELEMENTO CHE TIENE INSIEME TUTTE LE PARTI
MODELLO
INDUSTRIALE
- STRUTTURA: DISCONTINUA
-USO: SOCIALE
- VISIONE: ANALITICA E ANTIPROSPETTICA
- IDEA DI CITTA’: APERTA
-COMUNICAZIONE: FIFURE SENZA SIGNIFICATO (piano, asola, taglio:
hanno significato nel loro insieme complessivo)
- CATALIZZATORE: TRASPARENZA, elemento
che attraversa l’architettura e dà ragione. Nuovo rapporto tra
interno ed esterno.
Il
metodo della scomposizione, dell'analisi dei singoli elementi che compongono
a loro volta sistemi più complessi, è un metodo che investe
ogni campo della ricerca e presto esso si affaccia anche nel mondo dell'architettura.
l'edificio del Bauhaus si assume l'onere di incarnare tutti i contenuti ,etici
e formali, dell' era industriale.
Prendete
un foglio di carta bianca e una matita, anche appuntita. Appoggiata la matita
sul foglio fino a lasciare
un segno, il più piccolo possibile.
E domandatevi: quanto è grande? Non vi mancheranno le ipotesi per
riuscire a misurarlo (lente d'ingrandimento, microscopio). L'unica cosa
che ovviamente non direte è "non ha dimensioni, non è
possibile misurarlo". Perché? Perché siete dentro il
campo creato dalla domanda "misurare". Ora, però, per misurare
ci dobbiamo basare su un assunto, su un postulato fondamentale. E cioè
che il punto (diciamo quel punto) non ha dimensioni, o meglio come scrisse
Euclide "non ha parti". Eccoci così immersi in una bella
contraddizione. Per misurare quel punto sul foglio (che è certo misurabile!)
dobbiamo basarci sul postulato della sua immisurabilità.