Un passo avanti per il raddoppio FS della Cremona - Cavatigozzi e il nuovo scalo merci di Casalmaggiore


Le Ferrovie esprimono parere favorevole all’inserimento nella programmazione regionale per accedere ai fondi europei FESR di due progetti prioritari per il territorio di Cremona. Il primo è il progetto del nuovo scalo merci di Casalmaggiore. Il secondo riguarda direttamente la città di Cremona. Si tratta del raddoppio del tratto Cremona-Cavatigozzi con lo spostamento dello scalo merci cittadino e la connessione al porto.
La notizia è stata data al vicepresidente e assessore ai Trasporti Agostino Alloni in seguito all'’incontro avvenuto a Roma con l’ing. Carlo De Vito, responsabile terminali viaggiatori e merci di Rfi, stretto collaboratore dell’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, e con l’ing. Petrella, responsabile delle progettazioni. Alloni era accompagnato dall’On.Cinzia Fontana che, insieme all’assessore, si sta occupando della vicenda.
Il progetto per Cavatigozzi, che avrà un costo di circa 8 milioni di euro, col raddoppio della linea, lo spostamento dello scalo merci cremonese e la connessione al porto porterà vantaggi sia al traffico dei treni passeggeri che al trasporto delle merci. In termini di viabilità i vantaggi saranno l’eliminazione di due passaggi a livello. Il trasferimento dello scalo merci e la connessione al porto offriranno nuove prospettive e possibilità al trasporto intermodale con significativi risparmi economici e ambientali. L’operazione, poi, consentirà di dare corso alla riqualificazione della stazione di Cremona, obiettivo strategico e qualificante per il Comune.
Se l’inserimento nella programmazione dei fondi FESR andrà a buon fine, il costo sarà sostenuto per metà dal fondo europeo e per il resto in gran parte da Rfi (Reti ferroviarie italiane) con il concorso di Provincia e Comune. Il parere delle Ferrovie era decisivo.

 

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Una nuova edizione di una mostra che ha già avuto in passato un clamoroso successo di pubblico: tante scolaresche, ma non solo


I dinosauri a Cremona, vi resteranno fino a marzo


La sigla è prestigiosa: con l'APIC, il Natural History Museum di londra, e si tratta dell'unica tappa italiana


Modelli animati a grandezza naturale, sala cinema, area pic-nic, ludoteca, percorsi interattivi: i dinosauri sono sbarcati a Cremona.

Il quartiere fieristico di Ca’ de Somenzi è popolato da triceratopi, protoceratopi, brontosauri, T-rex e stegosauri che formano il grande evento, (unica tappa italiana) fino al 25 marzo.
“Dinosauri” unisce, in un grande progetto scientifico curato dal prestigioso Natural History Museum di Londra, le due più importanti mostre («Dino Jaws» e «T-rex») realizzate dallo stesso museo. Si tratta di una proposta dal taglio scientifico-spettacolare e didattico-interattivo, con 16 grandi modelli animati, 7 grandi modelli statici (il più grande arriva ai 12 metri di lunghezza per 4 di altezza), 3 teste animate, 20 repliche, 13 attività interattive con scavi virtuali di grande fascino.



Il percorso espositivo include una piccola sala cinematografica con proiezione di film e documentari sui dinosauri, la mostra «Oh mammasaura… c’è un bambino sotto il letto» con i disegni realizzati dalle migliaia di bambini che hanno visitato la mostra dinosauri del 2002, una ludoteca (banchi, sedie e colori per disegnare dinosauri), una postazione informatica in collegamento con Gardaland, un’area pic-nic e un bar-ristorante per grandi e piccini e un’area gastronomica, “Il Dinosauro goloso” dedicata ai prodotti tipici cremonesi.

Alla mostra, organizzata dall’Apic, la Provincia di Cremona affianca «T-rex: The Killer Question», un ampio e articolato progetto didattico interattivo che coinvolgerà tutte le scuole del territorio e delle province limitrofe. «T-rex: The Killer Question» è un progetto scientifico e divertente che coinvolge il visitatore nel dibattito sulle metodologie adottate dal T-rex per procacciarsi il cibo.
La mostra prevede anche un’indagine su come e cosa mangiavano i dinosauri; sono presenti modelli animati in dimensione naturale degli esemplari più spaventosi messi in relazione a recenti ricerche sulla loro alimentazione. Dal truce carnivoro T-rex al ruminante Iguanodonte, i dinosauri avevano diversi tipi di alimentazione e spesso ciascuno aveva un modo unico di cacciare o raccogliere il proprio pasto. Il visitatore potrà scavare per cercare reperti fossili al fine di scoprire che cosa mangiavano i Barionice, immergere le mani nello sterco di dinosauro per trovare tracce di che cosa triturava l’Euoplocefalo e scoprire l’agghiacciante teoria sul pasto dell’implacabile Celofisio.
La mostra è resa ancora più avvincente e intrigante dal gioco didattico il dinosauro misterioso: il visitatore si trasforma in un intraprendente detective che, attraverso le informazioni scientifiche fornite durante il percorso, deve scoprire l’identità del dinosauro misterioso.
Questa nuova e spettacolare proposta è un’occasione da non perdere; include avvincenti reperti fossili, divertenti oggetti da manipolare, attività didattiche interattive, affascinanti introspezioni scientifiche e i più spettacolari modelli animati mai visti


DINOSAURI. Cremona, Fiera di Cremona (Località Ca’ de Somenzi), 15 dicembre – 25 marzo.
Orari: dal lunedì al giovedì ore 9-21, venerdì e sabato ore 9-23, domenica e festivi 10-21.
Biglietti mostra: Intero € 8,00 -r idotto € 7,00 (comitive di almeno 15 persone con prenotazione obbligatoria telefonica o via web, militari, ragazzi al di sotto dei 14 anni, studenti, ultrasessantenni).
Ridotto speciale € 6,00 (scuole, gruppi oltre 200 persone, persone diversamente abili, visitatori di mostre contemporanee collegate, possessori di: Cremona City Card, Apic Card, Ascom Card, tessera Soci Coop, biglietto ferroviario in arrivo a Cremona, tessera TCI).
Ingresso libero per bambini fino a 5 anni compiuti, accompagnatori di scolaresche e di comitive di almeno 15 persone, giornalisti con tessera.
Dino Family (pacchetto famiglia):
Ingresso € 12,00 per un genitore e max due figli
Ingresso € 13,00 per un genitore e max tre figli
Ingresso € 15,00 per due genitori e max tre figli
Ingresso € 12,00 per due genitori e figli (riservato agli aderenti all'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, presentando la relativa tessera).
Visita guidata per le scuole: € 2,00 a persona (insegnanti accompagnatori gratis)
Visita guidata gruppi: € 3,00 a persona (minimo 15 massimo 30 persone per gruppo)



La Provincia sostenga l'acquario di Motta Baluffi!

Sostegno economico all’Acquario del Po di Motta Baluffi e all’opportunità di realizzare un centro-laboratorio per attività di ricerca e monitoraggio dell’ecosistema del Po.
E’ quanto chiedono in un’interrogazione i consiglieri provinciali Anna Riccardi (Partito Democratico) e Carlo Rusca (Gruppo della libertà).
L’acquario è, sostengono i consiglieri, “una bella realtà che sta cercando di affermarsi come meta di scolaresche e di gruppi vari”, ma si trova in difficoltà economiche e abbisogna di sostegno anche per essere messa in relazione al territorio e a soggetti scientifici che la sappiano valorizzare. In particolare diversi enti e istituzioni hanno mostrato interesse a realizzare nella zona un centro-laboratorio di ricerca e monitoraggio dell’ecosistema, dotato di spazi e attrezzature per attività didattiche e divulgative, che sarebbe una realtà unica lungo il corso del Po. Inoltre presso la sede cremonese del Politecnico, dove è attivo un corso di laurea in Ingegneria ambientale, è in fase di realizzazione un laboratorio di analisi ideologiche, geotecniche e chimico-ambientali e l’Autorità di bacino, l’Arpa ed altri enti potrebbero essere molto interessati alla realizzazione del centro di ricerca.
Sono azioni che il Comune di Motta Baluffi difficilmente potrebbe sostenere da solo. Ecco le ragioni della richiesta di intervento da parte della Provincia a sostegno dell’avvio dl progetto. Nel frattempo, i due consiglieri chiedono un sostegno economico una tantum all’acquario per contribuire a pareggiare la gestione economica.


Dismesso l'impianto di illuminazione di gran pregio in Galleria XXV aprile: sostituito con gli anonimi proiettori


Era un impianto storico , in vetri pregiati, che dava alla Galleria XXV aprile una sua eleganza. E' stato dismesso. Lo annuncia un comunicato della Giunta che recita così: "L'Assessore Stefano Campagnolo ha informato la Giunta che AEM ha terminato l'attività di pulizia e disalimentazione totale del vecchio impianto di illuminazione della Galleria 25 Aprile, sostituendolo completamente con il nuovo. Il vecchio impianto, costituito da plafoniere in cristallo a parete nella parte centrale della Galleria e a soffitto nei corridoi laterali, è stato completamente posto fuori tensione e messo in sicurezza, sostituendolo con proiettori asimmetrici collocati nella parte centrale, sopra il scorniciane e a soffitto nelle gallerie. Il vecchio impianto è stato mantenuto al proprio posto in quanto si tratta di un manufatto di pregio, di rilevante valore artistico ed estetico, sottoposto a vicolo".

I proiettori in parola sono anonimi ed in contraddizione netta con lo stile della Galleria XXV aprile che avrebbe ben altro aspetto rispetto a quello attuale di androne funerario se finalmente la si riportasse, impianto di lluminazione compreso, all'antico fasto, recuperando anche i lunotti affrescati (che forse esistono ancora sotto l'intonaco) o comunque facendoli affrescare, provvedendo con un minimo di attenzione anche alle evidenze artistiche della città, così umiliate da recenti collocazioni, per esempio l'inguardabile busto di Mazzini ai giardini d piazza Roma.





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di Dom, 6 gen 2008