VENUS _________________________
NEi giorni di libertà, anche se fa freddo
come oggi, nonno e nipotino si avviano sul lungomare. Il piccolo
porta un lungo giaccone beige imbottito, scarponcelli, cappello e sciarpa e guanti di lana.
Il nonno, vecchio pescatore, pantaloni di fustagno, camicia di
flanella, maglione blu a collo alto con cerniera e rinforzi in
stoffa, berretto di lana anch'esso blu.
Sono mano nella mano e guardano il mare. Un'emozione sempre rinnovabile.Quand'ecco
dietro la curva, sul paesaggio lunare di Crepatura, lambita da
dolci onde spumeggianti di bianco, vedono una nave. Una nave?!
E' arrivata lì con la sua brava scaletta che ciondola
su una fiancata. Bianca, nera, ruggine, in male arnese e deserta.
Si chiama VENUS. Pare un relitto.
Ma spostandosi per vederla davanti pare una nave di
sogno, un moderno... vascello fantasma.
Adagiata su uno specchio d'argento.
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Quando nonno e nipotino
la guardano da un punto più lontano rimangono affascinati:
pare un monumento sulla collina con tanto di castello dietro!
Perché è qui?
Da dove viene? Dove andrà? ... le domande di sempre.
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Nota di cronaca:
la motonave VENUS che, dalla notte tra il 23 e il 24 ottobre
2002, giace incagliata sulla scogliera dei Pungenti a Castiglioncello,
sarà rimossa e demolita.
La motonave, abbandonata dall'armatore, era libanese ed era adibita
al trasporto di marmo. Partita da Porto Said era diretta, senza
carico, al porto di Marina di Carrara. |