Alex,
4 anni, gioca nel cortile della scuola con il suo pallone di
cuoio firmato; Kahanan, 7 anni, cuce quei palloni per nove ore
al giorno.
Giulia, 6 anni, agghinda le sue principesse sgranocchiando una
barretta di cioccolato; la sua coetanea Jasmin raccoglie i semi
di cacao, destinati alle prelibate tavolette che non ha mai assaggiato.
A Napoli Massimo, 9 anni, scarica le casse al mercato del pesce.
Sena, 11 anni, è stata portata in Francia più come
schiava che come domestica.
In India il piccolo Mahesh lucida le pentole con l'acido solforico
mentre Fabiola, 4 anni, sta accucciata per ore sotto il cocente
sole messicano a girare i mattoni che devono seccare.
I Kahanan, i Massimo e le Jasmin sono 246 milioni. 171 milioni
di loro fanno lavori rischiosi; 110 milioni hanno meno di 12
anni; più di otto milioni sono coinvolti nelle peggiori
forme di sfruttamento, dal traffico alla schiavitù, dalla
prostituzione alla pornografia. Secondo l'ILO, International
Labour Organization (ww.ìlo.org), ogni cento ragazzini
16 lavorano. Sono africani (29 per cento), asiatici (19 per cento),
ma anche occidentali (2 per cento) Un continente di bambini senza
giocattoli (4,3 volte
la popolazione italiana e 55,7 volte i bambini italiani della
loro età).
Bambini che devono pagare a vita i debiti dei genitori. Nati
per essere forza lavoro
Per loro si apre il prossimo 10
maggio a Firenze il Children's world Congress on Child labour,
organizzato da Manitese e da Cgil-Cisl-Uil. Per loro e con loro.
Saranno infatti presenti i piccoli testimoni di questa piaga
e della possibilità di liberarsene. In nome della "Child
participation" i bambini sono chiamati a far parte delle
iniziative che li riguardano
Un concetto che è caro
a tutti. A chi ha dichiarato guerra totale al lavoro infantile,
ma anche a chi, come la rete di giovani lavoratori Nat's (Ninos
adolescentes trabajadores) è contrario all'abolizione
totale del lavoro dei bambini perché utopistica e frutto
di una visione eurocentrica del problema
e si batte per
rendere il lavoro minorile a misura d'infanzia rispettando il
diritto all'istruzione, al riposo e al gioco. Anche i Nat's hanno
il loro Congresso Mondiale: si tiene a Berlino dal 19 aprile
al 2 maggio
Ma allora: il lavoro infantile è una
piaga da eliminare o una realtà da rendere dignitosa?...
Nel giugno del '99 l'Organizzazione Internazionale del Lavoro
ha adottato la Convenzione 182 contro le peggiori forme di sfruttamento
del lavoro minorile, ratificata da 148 Stati. Oggi l'Ipec, programma
dell'OIL per l'eliminazione del lavoro infantile, sostiene i
progetti di oltre 50 Paesi per affrontare il problema offrendo
ai genitori lavoro e ai bambini istruzione
Il contributo
più consistente è lo sforzo per giungere ad una
scuola per tutti
Oggi 100 milioni di bambini nel mondo
non hanno mai messo piede a scuola.(...) |
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