A.D.R. Associazione Sangue Raffadali


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THALASSEMIA

Thalassemia: che cos'è


La thalassemia è una malattia ereditaria dovuta ad un difetto di formazione dell'emoglobina, che viene prodotta in misura insufficiente determinando un grave stato di anemia. La sopravvivenza di questi soggetti è legata alla periodica terapia trasfusionale (ogni 20 giorni circa). Conseguente a questo intenso apporto di globuli rossi è un'alterazione a carico del cuore, del fegato, della milza, dello scheletro. Infatti con le trasfusioni il thalassemico viene ad essere sovraccaricato di "ferro", un metallo prezioso per il nostro organismo, ma se in quantità elevate incompatibile con la vita. Il sovraccarico di ferro necessita di una terapia "deferrizzante" che diventa essenziale per mantenersi in buona salute.


Thalassemia: come prevenirla


Quando un genitore ß portatore si unisce con un genitore sano i figli possono avere una probabilità del 50% di essere ß portatori sani e del 50% di essere sani. Ma la coppia non correrà mai il rischio di avere figli affetti da Anemia Mediterranea.



Se entrambi i genitori sono ß portatori si avrà la possibilità di mettere al mondo un figlio affetto da Anemia Mediterranea (rischio del 25%) che si presenterà invariato ad ogni gravidanza. Nel 50% dei casi i figli saranno ß portatori sani. Nel 25% dei casi i figli saranno sani.






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