Sono costituiti da due bobine: una collegata in serie alla linea,
l'altra derivata. Queste sono avvolte su nuclei magnetici in ferro.
Il circuito magnetico è costituito, per la restante parte da un disco
conduttore il quale è posto perpendicolarmente alle linee di forza
dei campi generati dalle due bobine, in modo che la sua superficie
sia investita dal flusso uscente dalle bobine stesse. Il disco ruota
liberamente intorno al suo asse, mentre un piccolo magnete sagomato
a ``C'', facente parte del circuito magnetico, fornisce la coppia
di smorzamento.
Figure:
Schema funzionale di uno strumento ad induzione.
Si considerino i due flussi uscenti dalle bobine: e
per la bobina amperometrica e voltmetrica rispettivamente. Essendo
tali flussi generati da correnti alternate produrranno sul disco di
alluminio delle correnti parassite, a causa della legge di Lorentz,
si ha7.3:
essendo però:
si ha:
poichè si trascura il coefficiente di autoinduzione del disco e se
ne considera la resistenza , si ha:
di conseguenza:
integrando lungo il polo della bobina amperometrica che è pari a quella
voltmetrica (), si ha:
l'induzione e sono date da:
dove:
per cui:
e di conseguenza:
se la tensione è sinusoidale come la corrente , si ha:
dalla quale si calcola la coppia motrice, poichè il raggio del disco
è :
ponendo:
si ottiene:
se si costruiscono le bobine in maniera tale che sia:
si ottiene:
in questo tipo di strumenti la coppia antagonista non è come quella
degli strumenti elettrodinamici, essa infatti dipende dalla velocità
di rotazione del disco, essendo l'induzione del magnete permanente,
si ha:
essendo:
poichè il flusso concatenato varia a causa della rotazione del disco,
si ha: