libro pooh fatto da me...
 

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INDICE


• La Discografia

• Album ( 33 giri )

• Singoli ( 45 giri )

• Album e Singoli esteri

• Album Solisti

• Video

• DVD


• Storia in breve


• Storia

• Roby Facchinetti

• Dodi Battaglia

• Stefano D’Orazio

• Red Canzian


• I Fans


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C ‘ ERANO UNA VOLTA ...

... EPPURE OGGI CI SONO ANCORA !


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LA DISCOGRAFIA


ALBUM ( 33 GIRI )


1/ PER QUELLI COME NOI 1966

1 Per quelli come noi
2 La solita storia
3 Ora che cosa fare
4 Istintivamente io e te
5 Quello che non sai
6 Vieni fuori
7 Non la fermare
8 La vostra libertà
9 Nel buio
10 Brennero `66
11 Sono l’uomo di lei
12 Nessuno potrà ridere di lei


2/ CONTRASTO ( venne subito ritirato ) 1969

1 Il cane d’oro
2 Resto con lei
3 Piccola Katy
4 Il tempio dell’amore
5 Il buio mi fa paura
6 Contrasto
7 La leggenda della Luna
8 C’è l’amore negli occhi tuoi
9 In silenzio
10 Mr. Jack
11 E dopo questa notte


3/ MEMORIE 1970

1 Zero, un minuto e...
2 Piccolo re
3 Addio in febbraio
4 Ai confini del mondo
5 Amo lei
6 Mary Ann
7 La fata della luna
8 Johnny e Lisa
9 Waterloo `70
10 Solo nel mondo
11 La ballata del miliardo
12 Memorie


4/ OPERA PRIMA 1971

1 Pensiero
2 Un caffé da Jennifer
3 Tutto alle tre
4 Terra desolata
5 A un minuto dall‘amore
6 Tanta voglia di lei
7 Che favola sei
8 Il primo e l’ultimo uomo
9 Alle nove in centro
10 Opera prima


5/ ALESSANDRA 1972

1 La nostra età difficile
2 Noi due nel mondo e nell‘anima
3 Mio padre una sera
4 Nascerò con te
5 Io in una storia
6 Col tempo, con l’età e nel mondo
7 Signora
8 Cosa si può dire di te?
9 Via lei, via io
10 Donna al buio, bambino al sole
11 Quando una lei va via
12 Alessandra


6/ PARSIFAL 1973

1 L’anno, il posto, l‘ora
2 Solo cari ricordi
3 Io e te per altri giorni
4 La locanda
5 Lei e lei
6 Come si fà
7 Infiniti noi
8 Dialoghi
9 Parsifal (Parte prima)
10 Parsifal (Parte seconda; instrumental)


7/ UN PÒ DEL NOSTRO TEMPO MIGLIORE 1974

1 Preludio (instrumental)
2 Credo
3 Una storia che fa ridere
4 Oceano
5 Fantasia
6 Mediterraneo (instrumental)
7 Eleonora, mia madre
8 1966
9 Orient express
10 Il tempo, una donna, la città


8/ 1971 - 1974 1974

1 Tanta voglia di lei
2 The suitcase
3 Pensiero
4 Nascerò con te
5 Quando una lei va via
6 Noi due nel mondo e nell‘anima
7 Infiniti noi
8 Io e te per altri giorni
9 Cosa si può dire di te?
10 Se sai, se puoi, se vuoi
11 E vorrei
12 Per te qualcosa ancora


9/ FORSE ANCORA POESIA 1975

1 Corri corri
2 Ninna nanna
3 Wild track
4 Quel tanto in più
5 Quinta stagione (instrumental)
6 Cara bellissima
7 Peter JR.
8 Un posto sulla strada
9 Rock’n‘Roll
10 Forse ancora poesia


10/ POOHLOVER 1976

1 Il primo giorno di libertà
2 Gitano
3 Pierre
4 Fare, sfare, dire, indovinare
5 Uno straniero venuto dal tempo
6 Storia di una lacrima
7 Linda
8 Tra la stazione e le stelle
9 Io sono il vento e quel giorno ero là
10 Padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla


11/ ROTOLANDO RESPIRANDO 1977

1 Sara nel sole
2 Bella
3 In diretta nel vento
4 Che ne fai di te
5 Rotolando respirando
6 Per una donna
7 Il suo tempo e noi
8 Una domenica da buttare
9 Dammi solo un minuto
10 Ancora tra un‘anno


12/ BOOMERANG 1978

1 La città degli altri
2 Ci penserò domani
3 Pronto, buongiorno è la sveglia
4 Cercami
5 La leggenda di mutua
6 Air India
7 Quaderno di donna
8 Incredibilmente giù
9 Classe `58
10 Il ragazzo del cielo


13/ 1975 - 1978 1978

1 Linda
2 È bello riaverti
3 La gabbia (instrumental)
4 Pierre
5 Eleonora mia madre
6 Ninna nanna
7 Dammi solo un minuto
8 Donna davvero
9 Mediterraneo (instrumental)
10 Cara bellissima
11 Che ne fai di te
12 Risveglio (instrumental)


14/ HURRICANE 1979

1 Hurricane
2 I dedicate my love to you
3 Flow
4 Fade away
5 A million miles from nowhere
6 Care
7 Give me only this moment
8 Ready get up and good morning
9 Your love


15/ VIVA 1979

1 Io sono vivo
2 Notte a sorpresa
3 Una donna normale
4 Tutto adesso
5 ...in concerto
6 Rubiamo un‘isola
7 Così ti vorrei
8 Susanna e basta
9 L’ultima notte di caccia
10 Viva


16/ STOP 1980

1 Caro me stesso mio
2 Stagione di vento
3 Numero uno
4 Vienna
5 Ali per guardare, occhi per volare
6 Canterò per te
7 Aria di mezzanotte
8 Quasi città
9 Gatto di strada
10 Inca


17/ BUONA FORTUNA 1981

1 Buona fortuna
2 Banda nel vento
3 Lascia che sia
4 Compleanno di maggio
5 Gente della sera
6 Fuori stagione
7 Dove sto domani
8 Replay
9 Fotografie
10 Chi fermerà la musica


18/ 1978 - 1981 1981

1 L’ultima notte di caccia
2 Ci penserò domani
3 Caro me stesso mio
4 Giorno per giorno
5 Notte a sorpresa
6 Io sono vivo
7 Pronto buongiorno è la sveglia
8 Stagione di vento
9 Cercami
10 Sei tu, sei mia
11 Aria di mezzanotte
12 Canterò per te


19/ PALASPORT - LIVE 1982

1 Canzone per l’inverno 11 Nascerò con te
2 Dove sto domani 12 Banda nel vento (instrumental)
3 Buona fortuna 13 Viva (instrumental)
4 Banda nel vento 14 L’ultima notte di caccia
5 Quello che non sai 15 Pierre
6 Piccola Katy 16 Notte a sorpresa
7 In silenzio 17 Vienna
8 Tanta voglia di lei 18 Aria di mezzanotte
9 Pensiero 19 Parsifal
10 Noi due nel mondo... 20 Parsifal (instrumental)


20/ TROPICO DEL NORD 1983

1 Cara sconosciuta
2 Cosa dici di me
3 Lettera da Berlino est
4 Grandi speranze
5 Passaporto per le stelle
6 Solo voci
7 Mezzanotte per te
8 È vero
9 Colazione a New York
10 Tropico del nord


21/ ANTHOLOGY 1983

1 Tanta voglia di lei 25 L’ultima notte di caccia
2 Per te qualcosa ancora 26 Ci penserò domani
3 Pensiero 27 Caro me stesso mio
4 Nascerò con te 28 Giorno per giorno
5 Io e te per altri giorni 29 Notte a sorpresa
6 Cosa si può dire di te? 30 Io sono vivo
7 Infiniti noi 31 Pronto, buongiorno è la sveglia
8 Quando una lei va via 32 Stagione di vento
9 Noi due nel mondo e nell’anima 33 Cercami
10 Se sai, se puoi, se vuoi 34 Sei tua sei mia
11 E vorrei 35 Aria di mezzanotte
12 The suitcase 36 Canterò per te
13 Linda 37 Chi fermerà la musica
14 È bello riaverti 38 Siamo tutti come noi
15 La gabbia 39 Canzone per l’inverno
16 Pierre 40 Hurricane
17 Eleonora mia madre 41 Anni senza fiato
18 Ninna nanna 42 Tropico del nord
19 Dammi solo un minuto 43 Cara sconosciuta
20 Donna davvero 44 Lascia che sia
21 Mediterraneo 45 Cosa dici di me
22 Cara bellissima 46 Buona fortuna
23 Che ne fai di te 47 Non siamo in pericolo
24 Risveglio


22/ ALOHA 1984

1 Ragazzi del mondo
2 La mia donna
3 Io vicino, io lontano
4 Selvaggio
5 Stella del sud
6 Tempi migliori
7 Come saremo
8 Il giorno prima
9 Canzone per Lilly


23/ 1981 - 1984 1984

1 Chi fermerà la musica
2 Siamo tutti come noi
3 Canzone per l‘inverno
4 Hurricane
5 Tropico del nord
6 Cara sconosciuta
7 Lascia che sia
8 Cosa dici di me
9 Buona fortuna


24/ I NOSTRI ANNI SENZA FIATO 1984

1 Odissey (instrumental)
2 Inutili memorie
3 Give me only this moment
4 Lettera da Marianbad
5 Fantastic fly (instrumental)
6 Non siamo in pericolo
7 Colazione a New York
8 Anni senza fiato
9 Happy cristmas


25/ ASIA NON ASIA 1985

1 Un posto come te
2 Gli anni più importanti della nostra vita
3 Se nasco un’altra volta
4 Comuni desideri
5 Per noi che partiamo
6 In altre parole
7 Ragazza occidentale
8 Se c’è un posto nel tuo cuore
9 Dove vai
10 Per chi merita di più
11 Asia non Asia


26/ GIORNI INFINITI 1986

1 Giorni infiniti
2 L’altra parte del cielo
3 I bambini ci guardano
4 Più amo, più ti amo
5 Terry B.
6 Amori e dintorni
7 C’est difficile mais c’est la vie
8 Venti
9 Non si può rifare il mondo in due
10 Goodbye


27/ GOODBYE - LIVE 1987

1 Giorni infiniti 1 L’altra parte del cielo
2 Un posto come te 2 Amori e dintorni
3 La mia donna 3 Incredibilmente giù
4 Venti 4 Quando una lei va via
5 Non si può rifare il mondo... 5 Pierre
6 Lettera da Berlino est 6 Dammi solo un minuto
7 Risveglio 7 Ci penserò domani
8 Rotolando respirando 8 Mediterraneo
9 Stella del sud 9 Anni senza fiato
10 Terry B. 10 Asia non Asia
11 Cosa dici di me 11 Non siamo in pericolo
12 Se sai, se puoi, se vuoi 12 Se c’è posto nel tuo cuore
13 In diretta nel vento 13 Se nasco un’altra volta
14 La gabbia 14 Vieni fuori
15 Grandi speranze 15 Nel buio
16 Piccola Katy
17 Buonanotte Penny
18 In silenzio
19 Mary Ann
20 Tanta voglia di lei
21 Tutto alle tre
22 Pensiero
23 Opera prima
24 Goodbye
25 Ancora tra un‘anno


28/ OASI 1988

1 Senza frontiere
2 Che vuoi che sia
3 Io da solo
4 Ti dirò
5 La ragazza con gli occhi di sole
6 Linea calda
7 Niente a parte l‘amore
8 Stare bene fa bene
9 Due donne
10 Nell’erba, nell’acqua, nel vento


29/ IL COLORE DEI PENSIERI 1989

1 Per te domani
2 Mai dire mai
3 Santa Lucia
4 Tu dov’eri
5 Acqua dalla luna
6 Città di donne
7 Non sei lei
8 Io sto con te
9 Siamo ancora sulla strada
10 Dall’altra parte


30/ UN’ALTRO... PENSIERO 1989

1 Concerto per un’oasi (instrumental)
2 La ragazza con gli occhi di sole
3 Tu dov‘eri
4 Ragazza occidentale
5 La mia donna
6 Lettera da Berlino est
7 Buona fortuna
8 Numero uno
9 Pronto, buongiorno è la sveglia
10 In concerto
11 Infiniti noi
12 Pensiero


31/ UOMINI SOLI 1990

1 Uomini soli
2 Napoli per noi
3 L’altra donna
4 Città proibita
5 Donne italiane
6 Non solo musica
7 La luna ha vent‘anni
8 Davanti al mare
9 Giulia si sposa
10 Tu vivrai


32/ MARY ANN 1990

1 Mary Ann 9 Nel buio
2 La fata della luna 10 La vostra libertà
3 Il tempio dell’amore 11 Zero un minuto e…
4 Waterloo ‘70 12 C’è l’amore negli occhi tuoi
5 La ballata del miliardo 13 Buonanotte Penny
6 La solita storia 14 I cinque orsacchiotti
7 In silenzio 15 Il buio mi fa paura
8 Per quelli come noi 16 Otto rampe di scale


33/ 25...LA NOSTRA STORIA 1991

1 Vieni fuori 1 Canterò per te
2 Quello che non sai 2 Chi fermerà la musica
3 Piccola Katy 3 Non siamo in pericolo
4 In silenzio 4 Lettera da Berlino est
5 Tanta voglia di lei 5 La mia donna
6 Pensiero 6 Se nasco un’altra volta
7 Noi due nel mondo .. 7 Giorni infiniti
8 Io e te per altri giorni 8 Per te domani
9 Eleonora, mia madre 9 Che vuoi che sia
10 Se sai, se puoi, se vuoi 10 Concerto per un‘oasi
11 Pierre 11 Uomini soli
12 Dammi solo un minuto 12 Happy christmas
13 Ci penserò domani
14 Notte a sorpresa


34/ IL CIELO È BLU SOPRA LE NUVOLE 1992

1 Il cielo è blu sopra le nuvole
2 Balliamo balliamo
3 Stare senza di te
4 Ricominciamo
5 La mia faccia
6 Maria marea
7 50 primavere
8 La donna infinita
9 Le ragazze normali
10 In Italia si può


35/ MUSICADENTRO 1994

1 Le canzoni di domani
2 Vorrei
3 Dietro la collina
4 A cent’anni non si sbaglia più
5 Senza musica senza parole
6 Non ho bisogno di te
7 Tu dove sei
8 Un leone in paradiso
9 Per chi sa capire
10 E non serve che sia natale


36/ BUONANOTTE AI SUONATORI - LIVE 1995

1 Santa Lucia 1 Maria marea
2 Quello che non sai 2 L’altra donna
3 Linda 3 La ragazza con gli occhi di sole
4 La mia donna 4 Parsifal
5 Alessandra 5 Parsifal
6 Nascerò con te 6 Uomini soli
7 Quinta stagioni 7 Guilia si sposa
8 Noi due nel mondo... 8 La mia faccia
9 Ci penserò domani 9 Stare senza di te
10 La luna ha vent‘anni 10 La gabbia
11 Che vuoi che sia 11 Il cielo è blu sopra le nuvole
12 Mediterraneo 12 Ancora tra un‘anno
13 Dammi solo un minuto 13 Buonanotte ai suonatori
14 Se c’è un posto nel tuo cuore
15 Non siamo in pericolo
16 Senza musica senza parole
17 E non serve che sia natale


37/ POOH - BOOK 1996

CD 1 1966 – 70 uscito nel `96

CD 2 1971 – 75 uscito nel `93

CD 3 1976 – 80 uscito nel `93

CD 4 1981 – 85 uscito nel `93

CD 5 1986 – 90 uscito nel `93

CD 6 1991 – 95 uscito nel `96

Contiene anche un libretto della storia


38/ AMICI X SEMPRE 1996

1 Amici x sempre
2 La donna del mio amico
3 Fammi fermare il tempo
4 Diritto d‘amare
5 Innamorati sempre, innamorati mai
6 Cercando di te
7 Danza a distanza
8 Le donne mi hanno detto
9 Il silenzio della colomba
10 C’è bisogno di un piccolo aiuto


39/ THE BEST OF POOH 1997

1 Brava la vita 1 La donna del mio amico
2 Noi due nel mondo... 2 Tanta voglia di lei
3 Notte a sorpresa 3 Canterò per te
4 Giorni infiniti 4 Uomini soli
5 Pierre 5 Dammi solo un minuto
6 La mia donna 6 Buona fortuna
7 Amici x sempre 7 In silenzio
8 Stare senza di te 8 Ci penserò domani
9 Infiniti noi 9 L’altra donna
10 Chi fermerà la musica 10 Piccola Katy
11 50 primavere 11 Cercando di te
12 Io e te per altri giorni 12 Happy christmas
13 Pronto, buongiorno è ... 13 Parsifal
14 Il cielo è blu sopra le nuvole 14 Parsifal
15 Pensiero 15 Non lasciarmi mai più


40/ UN MINUTO PRIMA DELL‘ALBA 1999

1 Vieni fuori
2 Quello che non sai
3 Brennero 66
4 Per quelli come noi
5 La solita storia
6 Nel buio
7 In silenzio
8 Piccola Katy
9 E dopo questa notte
10 Buonanotte Penny
11 Mary Ann


41/ UN POSTO FELICE 1999

1 Se balla da sola
2 Mi manchi
3 Quando lui ti chiederà di me
4 Io ti aspetterò
5 Dimmi di si
6 Ricostruire un‘amore
7 Sogno a mezza estate
8 Quel che non si dice
9 Eravamo ragazzi
10 20'000 leghe sopra i cieli


42/ CENTO DI QUESTE VITE 2000

1 Un grande amore
2 Non dimenticarti di me
3 Stai con me
4 Padre a vent'anni
5 Ti sposerei domani
6 Io ti vorrei di piu
7 I respiri del mondo
8 Buona fortuna e buon viaggio
9 L'altra faccia del mondo
10 Devi crederci
11 Puoi sentirmi ancora
12 Puoi sentirmi ancora ( Instrumental )


43/ BEST OF THE BEST ( 1 CD ) 2001

1 Portami via 10 Canterò per te
2 Piccola Katy 11 Chi fermerà la musica
3 Tanta voglia di lei 12 E arrivi tu
4 Pensiero 13 Non siamo in pericolo
5 Noi due nel…. 14 Uomini soli
6 Io e te per altri giorni 15 La donna del mio amico
7 Linda 16 Dimmi di si
8 Dammi solo un minuto 17 Stai con me
9 Pronto,buongiorno è la sv. 18 Figli


44/ BEST OF THE BEST ( 2 CD ) 2001

1 Portami via 1 La mia donna
2 Piccola Katy 2 Se c’è un posto nel tuo cuore
3 In silenzio 3 La ragazza con gli occhi
4 Tanta voglia di lei 4 Uomini soli
5 Pensiero 5 L’altra donna
6 Noi due nel… 6 Stare senza di te
7 Io e te per altri giorni 7 50 primavere
8 Linda 8 Amici per sempre
9 In diretta nel vento 9 La donna del mio amico
10 Dammi solo un minuto 10 Cercando di te
11 Incredibilmente giù 11 Non lasciarmi mai più
12 Ci penserò domani 12 Se balla da sola
13 Pronto,buongiorno è la sv. 13 Mi manchi
14 L’ultima notte di caccia 14 Dimmi di si
15 Canterò per te 15 Stai con me
16 Chi fermerà la musica 16 Figli
17 Non siamo in pericolo
18 E arrivi tu


45/ COLLAGE BEAT 2002

1 Istintivamente io e te
2 Ora che cosa fai
3 Nessuno potrà ridere di lei
4 La vostra libertà
5 Mary Ann
6 E dopo questa notte
7 Il tempio dell’amore
8 Buonanotte Penny
9 Goodbye madama Butterfly
10 Un minuto prima dell’alba
11 Piccola Katy
12 In silenzio
13 Solo nel mondo
14 Vulcano spento
15 E poi vedo lei
16 Non ti sento più
17 Otto rampe di scale
18 I cinque orsacchiotti


46/ PINOCCHIO 2002

1 C’era una volta
2 Gatto & Volpe SPA
3 La mia notte dei miracoli
4 Figli
5 Vita
6 Che tempi bui
7 Giuro
8 Il paese dei balocchi
9 Voglio andare via
10 Un vero amico
11 Galleggiando
12 C’era una volta ( Instrumental )


47/ PINOCCHIO MUSICAL ( 2 CD ) 2003

1 C’era una volta 1 Figli
2 Un figlio perfetto 2 Giuro
3 Il grillo parlante 3 Vita
4 Buongiorno 4 Il paese dei Balocchi
5 Insieme 5 Sballo
6 Liberi, liberi 6 Voglio andare via
7 Mamma mia 7 Un vero amico
8 Gatto & Volpe Spa 8 Gallegiando
9 Da cosi a cosi 9 Insieme (ripresa)
10 la mia notte dei miracoli 10 Tutti in piazza
11 Che tempi bui 11 è soltanto amore


48/ ASCOLTA 2004

1 Ascolta
2 Capita quando capita
3 Vivi
4 Scusami
5 Per dimenticare te
6 Cosa sarà di noi
7 Stella
8 Io e te
9 335 la posta del cuore
10 Quando anche senza di me
11 La donna di cuori
12 Primi amori
13 Dove sono gli altri tre
14 Domani


49/ LA GRANDE FESTA 2005

1 La grande festa (2005)
2 Piccola katy (1968)
3 Tanta voglia di lei (1971)
4 Pensiero (1971)
5 Noi due nel mondo e nell'anima (1972)
6 Per te qualcosa ancora (1974)
7 In diretta nel vento (1977)
8 Dammi solo un minuto (1977)
9 Ci penserò domani (1978)
10 Canterò per te (1980)
11 Chi fermerà la musica (1981)
12 Cosa dici di me (1983)
13 Giorni infiniti (1986)
14 Tu dov'eri (1987)
15 Città di donne (1987)
16 La ragazza con gli occhi di sole (1988)
17 La luna ha 20 anni (1990)

1 Uomini soli (1990)
2 L'altra donna (1990)
3 Stare in senza di te (1992)
4 50 primavere (1992)
5 Amici per sempre (1996)
6 Cercando di te (1996)
7 La donna del mio amico (1996)
8 Non lasciarmi mai più (1997)
9 Dimmi di si (1999)
10 Mi manchi (1999)
11 Stai con me (2000)
12 Scusami (2004)
13 Capita quando capita (2004)
14 Domani (2004)
15 Dove sono gli altri tre (2004)
16 Destini (2005)

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SINGOLI ( 45 GIRI )

1/ VIENI FUORI / SONO L’UOMO DI IERI 1966


2/ QUELLO CHE NON SAI / BIKINI BEAT 1966


3/ BRENNERO ’66 / PER QUELLI COME NOI 1966


4/ NEL BUIO / COSE DI QUESTO MONDO 1967


5/ IN SILENZIO / PICCOLA KATY 1968


6/ BUONANOTTE PENNY / IL TEMPIO DELL’AMORE 1968


7/ MARY ANN / E DOPO QUESTA NOTTE 1969



8/ GOODBYE MADAMA BUTTERFLY / UN MIN. PRIMA DELL’ALBA 1969


9/ TANTA VOGLIA DI LEI / TUTTO ALLE TRE 1971


10/ PENSIERO / A UN MIN. DALL’AMORE 1971


11/ NOI DUE NEL MONDO… / NASCERÒ CON TE 1972


12/ COSA SI PUÒ DIRE DI TE / QUANDO UNA LEI VA VIA 1972


13/ IO E TE PER ALTRI GIORNI / LETTERA DA MARIENBAD 1973


14/ INFINITI NOI / SOLO CARI RICORDI 1973


15/ SE SAI,SE PUOI,SE VUOI / INUTILI MEMORIE 1974


16/ PER TE QUALCOSA ANCORA / E VORREI 1974


17/ NINNA NANNA / È BELLO RIAVERTI 1975


18/ E VORREI 1975


19/ PETER JR. 1975


20/ LINDA / DONNA DAVVERO 1976


21/ PIERRE 1976


22/ RISVEGLIO / LA GABBIA 1977


22/ RISVEGLIO / LINDA 1977


23/ E TU SEI BELLA 1977


24/ DAMMI SOLO UN MINUTO 1977


25/ CERCAMI / GIORNO PER GIORNO 1978


26/ FANTASTIC FLY / ODISSEY 1979


27/ IO SONO VIVO / SEI TUA SEI MIA 1979


28/ NOTTE A SOSPRESA / TUTTO ADESSO 1979


29/ CANTERÒ PER TE / STAGIONE DI VENTO 1980


30/ CHI FERMERÀ LA MUSICA / BANDA NEL VENTO 1981


31/ BUONA FORTUNA / LASCIA CHE SIA 1981


32/ CANZONE PER L’INVERNO 1982


33/ SIAMO TUTTI COME NOI 1982


34/ NON SIAMO IN PERICOLO / ANNI SENZA FIATO 1982


35/ COLAZIONE A NEW YORK 1983


36/ CANZONE PER LILLY 1984


37/ IN ALTRE PAROLE 1985


38/ SE NASCO UN’ALTRA VOLTA / PER CHI MERITA DI PIÙ 1985


39/ TANTA VOGLIA DI LEI / SE NASCO UN’ALTRA VOLTA 1986


40/ DONNE ITALIANE / DAVANTI AL MARE 1990


41/ UOMINI SOLI / CONCERTO PER UN’OASI 1990


42/ DIMMI DI SI 1999


43/ STAI CON ME 2000


44/ PORTAMI VIA 2001


45/ NEL PAESE DEI BALOCCHI 2002


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ALBUM E SINGOLI ESTERI

1/ ALBUM - OPERA PRIMA 1973

ISRAELE


2/ ALBUM – MILANO SOUND 1974

GIAPPONE


3/ ALBUM – THE BEST OF POOH 1977

USA


4/ ALBUM – ROTOLANDO RESPIRANDO 1977

USA


5/ ALBUM - HURRICANE 1979

GIAPPONE


6/ ALBUM – I POOH 1980

SPAGNA


7/ ALBUM – ALOHA 1984

YUGOSLAVIA


8/ ALBUM – POOH BOOK 1996

GIAPPONE


1/ SINGOLI – TANTA VOGLIA DI LEI / TUTTO ALLE TRE 1971

ISRAELE


2/ SINGOLI – TANTA VOGLIA DI LEI / TUTTO ALLE TRE 1971

FRANCIA


3/ SINGOLI – I’LL CLOSE THE DOOR BEHIND ME / THE SUITCASE 1971

FRANCIA
TANTA VOGLIA DI LEI / TUTTO ALLE TRE


4/ SINGOLI – NOI DUE NEL MONDO.. / ALESSANDRA 1972

GIAPPONE


5/ SINGOLI – PENSIERO / QUANDO UNA LEI VA VIA 1973

FRANCIA


6/ SINGOLI – RISVEGLIO / LINDA 1976

SPAGNA


7/ SINGOLI – DAME SOLO UN MINUTO / QUE HA SIDO DE TI 1977

SPAGNA
DAMMI SOLO UN MINUTO / CHE NE FAI DI TE


8/ SINGOLI – BUSCAME / DIAS TRAS DIAS 1978

SPAGNA
CERCAMI / GIORNO PER GIORNO


9/ SINGOLI – BANDA NEL VENTO / CHI FERMERÀ LA MUSICA 1981

GERMANIA


10/ SINGOLI – UOMINI SOLI / CONCERTO PER UN’OASI 1990

OLANDA


11/ SINGOLI – TU VIVRAI 1990

OLANDA


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ALBUM SOLISTI


1/ ROBY FACCHINETTI – ROBY FACCHINETTI 1984

1 GRANDE FRATELLO
2 COSA RIMANE
3 QUELLI NATI UN PO IN COLLINA
4 DUE BELLE PERSONE
5 L’ANNO DELLA TIGRE
6 DIN DIN DIN
7 HOLIDAY INN
8 C’ERA UNA VOLTA
9 GENTE DI SCENA


2/ DODI BATTAGLIA – PIU IN ALTO CHE C’È 1985

1 DEVI FARCELA
2 CIAO AMORE BUON APPETITO
3 LIBERTÀ PROVVISORIA
4 SIAMO TUTTI DI QUALCUNO
5 PIU IN ALTO CHE C’È
6 NORD CHIAMA SUD
7 APPUNTI DI VIAGGIO NR. 1 : L’EUROPA
8 QUANDO VA VIA
9 PERSONAGGI E INTERPRETI


3/ RED CANZIAN – IO E RED 1986

1 D’ARTAGNAN
2 CAPITA A VOLTE CHE POI CI SI TROVI SOLI
3 TU NO
4 CON GLI OCCHI CHIUSI
5 DOMANDALO AL CUORE
6 CANZONI PER MESTIERE
7 UNA STAGIONE DI UN GIORNO
8 SOGNO MESSICANO
9 NOI QUELLI VERI
10 FRONTIERE


4/ ROBY FACCHINETTI – FAI COL CUORE 1993

1 FAI COL CUORE
2 VIVRÒ
3 DÌ LA VERITÀ
4 ANIMA E CORPO
5 AIUTAMI
6 FACCIAMO UNA CANZONE
7 PIU DI UN GIORNO IN PIU
8 PERCHE NON SI VIVE PER SEMPRE
9 FAI COL CUORE


5/ DODI BATTAGLIA – D’ASSOLO 2003

1 PRIMAVERA A NEW YORK
2 CORAZON
3 TRENO PER IL MARE
4 LA NEVE AD APRILE
5 ANNALISA
6 NORDINFESTA
7 ROMANTICA
8 PER TRE
9 1° GIUGNO
10 D’ASSOLO


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VIDEO

1/ UN PO’ DEL NOSTRO TEMPO MIGLIORE 1973


SPECIALE TELEVISIVO IN ONDA SULLA RAI


2/ ROTOLANDO RESPIRANDO 1977


REGISTRAZIONE DEL CONCERTO IN UNO SPAZIO RIDOTTO


3/ BOOMERANG 1978


CONCERTO LIVE


4/ VIVA 1979


FILMATO SULLA NASCITA DEL DISCO + CONCERTO LIVE


5/ STOP 1980


SPECIALE TOUR STOP


6/ TROPICO DEL NORD 1983


L’ANNO DEL TROPICO. PREPARAZIONE DISCO AI CARAIBI


7/ ALOHA 1984


L’ANNO DEL TROPICO. PREPARAZIONE DISCO AI CARAIBI


8/ ASIA NON ASIA 1985


PREPARAZIONE DISCO NEL CONTINENTE ASIATICO


9/ IL COLORE DEI PENSIERI 19873


REGISTRAZIONE TOUR ’87


10/ OASI 1988


REGISTRAZIONE TOUR ’88.


11/ POOH IN CONCERTO 1990


MILANO, PIAZZA DUOMO ( 120'000 FANS !!! )
REGISTRAZIONE DEL CONCERTO FINALE DEL TOUR
UOMINI SOLI.


12/ 25… LA NOSTRA STORIA 1991



TOUR TEATRALE REGISTRATO IN 2 VIDEOCASSETTE


13/ UN ANNO DI POOH 1995


TOURNÈE ACUSTICA
TOUR MUSICADENTRO
TELETHON
CONCERTO IN VATICANO
TOUR BUONANOTTE AI SUONATORI
BACKSTAGE


14/ UN POSTO FELICE 1999


CONCERTO AD AREZZO DEL TOUR ’99


15/ CLICK BOOK “CENTO DI QEUSTE VITE” 2001


VIDEOCLIP DELL’ALBUM “CENTO DI QUESTE VITE”


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DVD


1/ ALOHA 2003


L’ANNO DEL TROPICO. PREPARAZIONE DISCO AI CARAIBI
INTERVISTA INEDITA, BACKSTAGE


2/ ASCOLTA TOUR LIVE 2004 2004


- Ascolta Tour di Civitavecchia dal 5 al 7 Agosto

agosto 2004


3/ LA GRANDE FESTA 2005


- 20 videoclip


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STORIA IN BREVE


1966 Prima formazione sotto il nome di Jaguars: Valerio Negrini (batteria), Mauro Bertoli e Mario Goretti (chitarre), Bob Gilliot (tastiera), Gilberto Faggioli (basso). Dopo 2 mesi Roby Facchinetti sostituisce Bob Gilliot e dopo altri pochi mesi Riccardo Fogli sostituisce Gilberto Faggioli.
Cambiono il nome: da „i Jaguars“ a „i Pooh“, perché esiste già un gruppo che si chiama così (Pooh è stato scelto dall’allora segretaria, preso dall’orsacchietto famoso „Winnie the Pooh“)
Esce il primo 33 giri „PER QUELLI COME NOI“ ed il primo 45 giri VIENI FUORI.
Partecipano al Festival delle Rose con BENNERO ´66.
1967 Mauro Bertoli lascia il gruppo. Da questo momento in poi i Pooh rimarranno sempre in quattro.
1968 Dodi Battaglia sostituisce Mario Goretti.
Esplodono con il 45 giri PICCOLA KATY.
1969 Partecipano al Cantagiro con MARY ANN.
Esce il 2o album „CONTRASTO“, ma viene subito ritirato, perché non voluto dai Pooh
1970 3o LP „MEMORIE“.
Primo tour all’estero destinazione Giappone.
1971 Prodotti da Giancarlo Lucariello firmano con la CGD.
Stefano D’Orazio sostituisce Valerio Negrini, che rimane a tutt’oggi l’autore dei testi.
Il 45 giri TANTA VOGLIA DI LEI è primo nella Hit Parade così come PENSIERO.
Primo LP su etichetta CGD „OPERA PRIMA“ (primo disco d’oro).
Tour in Venezuela.
1972 5o LP „ALESSANDRA“ (intitolato come la prima figlia di Roby) ricco di nuove sonorità scoperte in Inghilterra (2o disco d’oro). Contiene brani divenuti famosissimi NOI DUE NEL MONDO È NELL’ANIMA, NASCERO‘ CON TE.
Tour teatrale con 40 professori d’orchestra.
1973 Red Canzian sostituisce Riccardo Fogli. Da qui la formazione che oggi incanta ancora:
Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio e Red Canzian.
6o LP „PARSIFAL“, un’album diventato storico (doppio disco d’oro).
Primo tour negli Stati Uniti.
1974 7o LP „UN PO‘ DEL NOSTRO TEMPO MIGLIORE“ (5o disco d’oro per la vendita di due milioni di copie).
8o LP un’antologia „1971/74“.
1975 Esce di scena Lucariello. Da questo momento si autoproducano.
9o LP „FORSE ANCORA POESIA“ (6o disco d’oro).Segue un tour di grande successo nell’est europa: Bulgaria, Cecoslovacchia, Romania.
Vincono il primo Telegatto dal concorso TV Sorrisi e Canzoni.

1976 10o LP „POOHLOVER“ (7o disco d’oro).
Il singolo LINDA è subito primo nella Hit Parade.
1977 11o LP „ROTOLANDO RESPIRANDO“ (8o disco d’oro).
Tour in Canada, Stati Uniti e America del sud.
1978 12o LP „BOOMERANG“ (9o disco d’oro).
Importono la tecnologia laser.
Nasce il logo di oggi dei Pooh disegnato dal bassista dell’ex gruppo di Red.
13o LP un‘antologia „1975/78“.
1979 14o LP „HURRICANE“ prodotto da Teddy Randazzo in lingua inglese esce in tutto il mondo.
15o LP „VIVA“ che batte tutti i record di vendita (triplo disco di platino).
2o Telegatto.
1980 16o LP „STOP“ (10o disco d’oro).
3o Telegatto.
1981 17o LP „BUONA FORTUNA“ (4o disco di platino).
Il tour estivo supera ogni record. Tour anche in Sudamerica e Russia.
18o LP un’antologia „1978/81“.
4o Telegatto.
1982 15 anni di attività e nessuna crisi, apparte i momenti iniziali.
19o LP Live „PALASPORT“ (doppio disco di platino).
5o Telegatto.
1983 Ai Caraibi nasce il 20o LP „TROPICO DEL NORD“ (7o disco di platino).
A natale esce anche in CD (uno dei primi in Italia).
Ricevono un premio per il video L’ANNO DEL TROPICO realizzato ai Caraibi.
1984 Nei favolosi studi hawaiani di George Benson, incidono il 21o LP „ALOHA“ (8o disco di platino).
Girono anche un film per la RAI.
Roby realizza il suo primo album come solista intitolato semplicemente „Roby Facchinetti“.
22o LP l’antologia „1981/84“.
A finne anno esce 23o LP dal titolo „I NOSTRI ANNI SENZA FIATO“.
1985 24o LP „ASIA NON ASIA“ (9o disco di platino).
Anche Dodi pubblica il suo album da solista dal titolo „Più in alto che c’è“.
6o Telegatto.
1986 E‘ il ventesimo compleanno!! Prima di festeggiarlo esce il disco solista di Red Canzian „Io e Red“.
In Autunno grande festa per il successo del 25o LP „GIORNI INFINITI“ (10o disco di platino) e relativo tour.
7o Telegatto.
1987 26o LP „GOODBYE“ dal vivo registrato durante la tournée dell‘86, in vinile grigio raccolto in un cofanetto (triplo disco d’oro).
Tournée estiva in Italia con oltre 50 date tutti negli stadi.
8o Telegatto.
1988 27o LP dal titolo „OASI“ (14o disco d’oro solo con le prenotazioni).
Esce il 45 giri CONCERTO PER UN’OASI. Il ricavato viene interamente devoluto al WWF. Inizia cosi il loro sodalizio con il WWF.
1989 28o LP „IL COLORE DEI PENSIERI“ (11o disco di platino).
Tour in 40 città italiane: continua la loro campagna ambientalistica con grossi riscontri tra gli iscritti. Diventono cosi ambasciatori del WWF.
Vengono nominati Cavaglieri della Repubblica dal presidente Francesco Cossiga.
Il museo delle statue di cera di Roma dedica loro uno stand a fianco ai grandi personaggi della storia.
29o LP „UN’ALTRO PENSIERO...“.
9o Telegatto.
1990 Vincono la 40ma edizione del Festival di Sanremo con il brano UOMINI SOLI.
30o LP „UOMINI SOLI“ (doppio disco di platino).Viene pubblicato in conteporanea in tutta Europa.
Prima breve tournée nei palasport, seguita dalla promozione dell’album con grande successo all’estero. Lunga tournée che si conclude con un trionfale concerto in piazza del Duomo a Milano con 120'000 persone presenti.
Vincono due Telegatti.
1991 31o LP „25...LA NOSTRA STORIA“ .
Tour teatrale con musica e uno show di foto storiche. Mancano dai teatri da più di dieci anni. Il successo è tale che ripetono la tournée in inverno registrando nuovamente il tutto esaurito per un totale di 450'000 presenze. Il tutto viene anche registrato in video-cassetta che diventa la più venduta in Italia: 50 mila copie (tra le home-video musicali).
12o Telegatto.
1992 32o LP „IL CIELO È BLU SOPRA LE NUVOLE“ (doppio disco di platino).
Tournée nei maggiori Palasport italiani.
1993 A Naxos, nel corso della serata finale del „Premio Internazionale Regia Televisiva“ ricevono un premio speciale per essere, tra gli ospiti musicali, quelli che registrano maggiore indice d’ascolto.
Campagna „Forestiamo le città“ per l’applicazione della legge Rutelli (per ogni bimbo che nasce, si deve piantare un’albero).
Esce il secondo album solista di Roby dal titolo „Fai col cuore“.
Remix e video MARIA MAREA che entra nelle discoteche.
1994 Tournée acustica nelle piazze storiche d’Italia. Grandissimo successo di pubblico e di critica.
33o LP „MUSICADENTRO“. Il CD è racchiuso in una scatoletta rotonda. Contiene il brano E NON SERVE CHE SIA NATALE che i Pooh hanno cantato in concerto in Vaticano davanti al Papa.
Partecipano per la prima volta a Telethon (maratona televisiva contro le malattie genetiche).
13o Telegatto.
1995 Tour teatrale e 34o LP „BUONANOTTE AI SUONATORI“. Una raccolta live in più un brano registrato durante il concerto tenuto a Zurigo.
A natale esce la seconda parte del cofanetto „POOH BOOK“ essendo il 35o prodotto della casa Pooh. Il cofanetto contiene 6 CD dal 66 al 95 e un libretto con la storia del gruppo.
Esce anche una videocassetta UN’ANNO DI POOH.
Partecipano a Telethon con un treno fatto appositivamente per loro per poter cantare nelle stazioni e raccogliere soldi.
1996 36o LP „AMICI X SEMPRE“ .10 brani inediti e una traccia cd-rom. (triplo disco d’oro:in totale 17).
Partecipano per la terza volta a Telethon e ai concerti nelle stazioni aggiungono quelli fatti nei teatri di Palermo e Agrigento.
14o Telegatto.
1997 Tour invernale. 20 spettacoli tra gennaio e marzo e una maestosa produzione segnano il ritorno dei Pooh nei Palasport. Tour estivo di 35 date.
In inverno esce il 37o LP „THE BEST OF POOH“ a volontà dei discografici (cinque dischi di platino: in totale 20). È una raccolta antalogica: 28 brani storici rimissati e rimasterizzati oltre a due brani inediti.
Con l’inedito NON LASCIARMI MAI PIÙ vincono il concorso la festa del disco: 15o Telegatto.
Anche quest’anno partecipano a Telethon. Questa volta però suonano nei posti militari girando l’Italia in elicottero.
1998 Tour invernale in 12 città italiane tutti nei Palasport.
In estate parte il mega-tour. 50 città toccate con un’affluenza di pubblico di oltre 300'000 presenze.
Il 1o ottobre suonono nella cattedrale di S. Pio X davanti a 20'000 malati. Un concerto tenuto rigorosamente segreto nonostante le numerose richieste di TV e settimanali di poter riprendere e commentare l’evento. <È una cosa che riguarda solo noi>, hanno dichiarato i quattro.
16 o Telegatto al concorso vota la voce.

1999 I Pooh, con una mossa a sorpresa, decidono di sospendere la distribuzione e quindi la vendita dell’album „THE BEST OF POOH“ a partire dal 1o gennaio, praticamente la stessa sorte di „25... LA NOSTRA STORIA“, perchè considerano le raccolte come un episodio stagionale.
A febbraio esce il 38 o lavoro firmato Pooh „UN MINUTO PRIMA DELL’ALBA“, un disco che contiene le primissime canzoni del gruppo.
A marzo esce il 39 o CD „UN POSTO FELICE“.(quattro dischi di platino)
Partecipano insieme a Gardaland e a Rock no wear, per aiutare i bambini die Balcani colpiti dalla guerra.

2000 Il 27 settembre esce il 40 o CD dal titolo „CENTO DI QUESTE VITE“. (tre dischi di platino)
Da sempre presenti ai più importanti appuntamenti di impegno sociale, i POOH sono ospiti in studio durante la maratona televisiva di TELETHON 2000, portando la testimonianza registrata del loro viaggio negli Stati Uniti come ambasciatori di Solidarietà.
Miami, Chiacago, New York: un viaggio che ha visto i POOH impegnati in una serie di appuntamenti speciali ed eventi culturali finalizzati a reperire nuove risorse per la Ricerca.

2001 E' partito il 25 gennaio 2001 dal Palasport di Varese, il nuovo tour dei POOH, “CENTO DI QUESTE VITE”, che nell’arco di tempo di un mese, toccherà i Palasport di 19 città italiane.
8 luglio Stadio Comunale di Campione d’Italia, il tour “CENTO DI QUESTE VITE - ESTATE 2001”, la terza e ultima tranche del trionfale tour che, quest’inverno, i Pooh hanno portato nei Palazzi dello Sport di 26 città italiane, registrando ovunque il “tutto esaurito”.
Prodotto da Cose di Musica, il tour, nella sua veste estiva, arriva negli stadi, nelle piazze e nei grandi “teatri naturali” d’Italia, con un palco semi-circolare, che si protende verso la platea, studiato appositamente al fine di permettere la massima visibilità al pubblico.
Anche quest’anno i Pooh, hanno saputo sbalordire il pubblico italiano continuando a mantenere, attraverso il successo che accompagna ogni loro progetto l’alto livello di popolarità che, in 35 anni di continua attività, non li ha mai abbandonati.
Un vero record di numeri che da sempre li contraddistingue.
Il 9 novembre 2001 esce il 41o CD, due straordinarie raccolte, messe in vendita, per la prima volta in Italia, con una particolare formula che possa andare incontro alle diverse esigenze del pubblico. “BEST OF THE BEST” (tre dischi di platino: in totale 30) è, infatti, il nome di due speciali e differenti prodotti discografici che raccolgono il meglio dell’intera produzione dei Pooh.

2002 Dopo un’anteprima aperta al pubblico presso lo Stadio Comunale di Verbania, ha preso il via il 4 luglio dal Castello Scaligero di Villafranca il nuovo tour estivo dei Pooh, che ha riproposto in un travolgente concerto “live” il meglio della produzione musicale del gruppo, raccolta nell’ultimo doppio album dal titolo “Best of the Best”.
E’ terminato in Sardegna il 25 agosto 2002 il tour dei Pooh “BEST OF THE BEST”, che anche quest’anno si riconferma la tournèe che più di tutte coniuga al meglio qualità, presenze di pubblico e successo.
Questi i numeri: 33 le date del tour (di cui 25 negli stadi e grandi spazi di tutta Italia e 8 nei più suggestivi luoghi archeologici e storici), in soli 54 giorni; oltre 500.000 le presenze totali di pubblico con punte di 60.000 a Pescara, 40.000 a Cosenza e 90.000 a Palermo. Una raccolta fondi di oltre 100.000 euro da devolvere al nuovo progetto “SALVA LA MUSICA” promosso dai Pooh,mirato ad affermare il diritto di tutti i cittadini all’educazione musicale, rivolto in particolare agli studenti e alle strutture scolastiche.
L’8 Novembre esce il 42 o CD dal titolo „PINOCCHIO“.
L’album,rappresenta un progetto inedito e articolato, che i Pooh hanno voluto sostenere a testimonianza della loro poliedrica creatività artistica. Non si tratta infatti unicamente della realizzazione di un Cd, ma di un lavoro tanto a lungo desiderato e pensato dai Pooh che sfocerà anche nella rappresentazione teatrale, in scena dal prossimo 14 marzo 2003 presso il Teatro della Luna di Milano.

2003 A Giugno, dopo due anni di lavorazione, esce “D'ASSOLO” il disco solista strumentale acustico di Dodi Battaglia. Conterrà brani inediti dal sapore multietnico mediterraneo composti e arrangiati dallo stesso musicista, con melodie pop e internazionali, intarsiata da virtuosismi. Questa volta è proprio il caso di dire che "D'Assolo" è un titolo azzeccato, eccezione fatta per la partecipazione di Franco Mussida e Maurizio Solieri nel brano "Nordinfesta". Presentato in anteprima al "Soave 2003 International Guitar Festival", ha riscosso un entusiasmante successo ed interesse per la fruibilità dell'intero progetto.

Esce il 12 Dicembre 2003 nei migliori negozi specializzati, il dvd ALOHA, lo special realizzato nell'84 alle Haway, dedicato all'omonimo album uscito nello stesso anno completamente rigenerato a livello video e audio.
L'idea nasce come primo supporto di un progetto che mira a voler salvaguardare l'enorme archivio d'immagini che i Pooh si sono resi conto di possedere, composto da decenni di musica e di storia italiana, dei quali loro sono stati particolari testimoni.Un dvd semplice e ricco allo stesso tempo, un'ora di musica e immagini, una foto precisa e attuale nonostante siano trascorsi 20 anni dalla sua prima messa in onda.


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Alcuni dei numeri totalizzati dal 1966 al 2006:

40 anni di carriera
50 Tournée
2.500 concerti live
46 album in totale
33 album inediti
3 album live
16 telegatti
17 dischi d’Oro
30 dischi di Platino
5 partecipazioni a Telethon
3500 e oltre canzoni incise
22 milioni circa di LP venduti
20 milioni di singoli venduti
31 anni di matrimonio con la CGD
2 milioni di contatti annui al loro sito internet

• Primo film “Special Televisivo” – “Un po’ del nostro tempo migliore” (1973)
• Primi ad usare la tecnologia laser nei concerti live (1978)
• Primo Videoclip in Italia per “Io sono vivo” (1979)
• Primi ad usare il supporto CD per il loro album “Tropico del nord” (1983)
• Primo laser disk con Aloha (1984)
• Prima e unica volta al Festival di Sanremo e vincitori con “Uomini soli” (1990)
• Primo video in alta definizione in Italia con “Uomini soli” (1990)
• Premio internazionale Regia Televisiva (1993 e 1995)
• Primo sito internet di un gruppo musicale premiato con il PREMIO WWW 2001 dal Gruppo Il Sole 24 Ore come “miglior sito internet italiano 2001” (categoria siti di Arte e Cultura) – (2001)
• Cavalieri della Repubblica (1986)
• Statue di cera nel Museo delle Cere di Roma (1986)
• Ambasciatori del WWF (dal 1987)
• Concerti per i terremotati Gibellina, del Friuli, di Agrigento, di Napoli, della Campania, di Ancona e della Val di Stavia
• Concerto per l’Unicef
• Concerto per il WWF
• Riconoscimento ufficiale del Centro Italiano Studi e Ricerche dell’Accademia di Scienza e Tecnologia della Protezione Civile
• Testimonial di Telethon, la maratona benefica per la raccolta di fondi per la ricerca sulle malattie genetiche, (dal 1994)
• Rangers onorari d’Europa (1998)
• Concerto per l’UNITALSI a Lourdes per i disabili (1998)
• Con i fondi raccolti nel tour “Un posto felice” Costruzione di 10 parchi gioco nelle zone della Ex-Jugoslavia colpite dalla guerra (1999)
• Con i fondi raccolti nel tour “Cento di queste vite” costruzione di una scuola nel lebbrosario di Ambatoabo a Farafangana in Madagascar (2001)
• Con i fondi raccolti nel tour “Best of the Best” aiuto per il progetto <salva la musica>, centro musica per giovani (2002)
• Primi a scrivere musiche per un musical “Pinocchio" (2003)
Sommando le settimane e i mesi di permanenza nelle classifiche di vendita, i Pooh risultano gli unici artisti italiani, ad aver raggiunto un totale di oltre 5 anni per i brani singoli e oltre 11 anni nella classifica degli album.


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STORIA

Valerio Negrini, Mauro Bertoli (i veri fondatori), Mario Goretti, Gilberto Faggioli, Bob Gilliot.
Questa è la primissima formazione del gruppo italiano più popolare degli ultimi trent’anni. Iniziano nel 1964 col nome „i Jaguars“ a fare dei brani nei locali. Però per fare il primo 45 giri (dal titolo „Vieni Fuori“) si dovette cambiare nome, perché c’era già un gruppo che si chiamava Jaguars. Così la segretaria del produttore di allora propose il nome Pooh dal fortunatissimo orsacchiotto delle favole „Winnie the Pooh“(era il marzo `66). Prerogativa delle band dell’epoca era quella di farsi e disfarsi a velocità supersonica. Così anche i Pooh dopo 2 mesi dalla vera nascita conobbero la prima di una serie di sostituzioni che sarebbero finite solo nel `73. Questo giro di valzer che avrebbe portato in area Pooh una decina di musicisti, fu aperto dal „ciclone bergamasco“ Roby Facchinetti. Lui sostituisce l’inglese Bob Gilliot.
„Rubber soul“ a firma Beatles, „Pet sound“ dei Beach Boys e il rock sanguigno di Mick Jagger e soci impazzano su e giù per l’europa e la band di Roby Facchinetti segue la scia puntando però, più che sulla musica vera e propria, sull’impasto vocale: una mossa assolutamente vincente che li distingue dall’orda di gruppetti e complessini che allora invadono letteralmente la nostra penisola. All’interno la situazione è però precaria e solo alcuni mesi più tardi, con il line-up Battaglia-Negrini-Facchinetti-Fogli torna il sereno. E si, perché Gilberto Faggioli viene buttato fuori dal gruppo perché aveva un carattere intrattabile. Entra un certo Riccardo Fogli, che con le ragazzine ci prendeva da Dio. Con questa formazione i Pooh partono per la loro prima tournée, in Sicilia. Non fu così felice, perché quando arrivano nell’isola l’impresario gli disse che la tournée non si faceva più. I soldi per il ritorno se li guadagnano facendo un concerto su una spiaggia vicino a Catania. Esce il primo 33 giri „PER QUELLI COME NOI“ (1966). L’album vende oltre 20'000 copie (un record per quei tempi ancora saldamente al formato 45 giri) e, cosa ancor più sorprendente, rimane in classifica per parecchi mesi, facendo entrare di diritto il quartetto (all’epoca quintetto) nel ristretto cerchio dei migliori. Alla fine del `67 c’è l’addio di Mauro Bertoli. Da questo momento in poi sarebbero rimasti sempre in quattro, con la formazione-tipo dei grandi gruppi pop-rock inglesi: Tastiera (R. Facchinetti), Batteria (V. Negrini), Basso (R. Fogli), Chitarra (M. Goretti)....e quattro voci.
Può una canzone di successo nascere in un Ford Transit ? Ai Pooh è successo anche questo. Era il `68 e il brano era „Piccola Katy“. Che tra l’altro a questa canzone non credeva nessuno, nemmeno i discografici. Il successo di „Piccola Katy“ era gasante. Facevano progetti, un sacco di serate e nuove canzoni. Come „Buonanotte Penny“, un brano che ha segnato un momento cruciale dei Pooh: l’ingresso di Dodi Battaglia (a soli 17 anni!) al posto di Mario Goretti. Dodi diventò subito la mascotte del gruppo.
Nel giugno del `69 esce l’album „CONTRASTO“ quasi all’insaputa dei Pooh, e ritirato poche settimane dopo, perché non vendeva. Per forza, era più che altro un insieme di provini, esperimenti e pezzi che il loro discografico (della Vedette) aveva deciso di far uscire in un 33 giri. Disse di volerlo ritirare perché non era niente di importante. Sì, ma allora perché l’ha fatto uscire mentre loro erano in qualche angolo d’Italia a suonare? Fù un errore che gli fecero notare, perché avevano già pensato che il secondo doveva essere qualcosa di buono. Così pochi mesi dopo uscì l’album „MEMORIE“ (1970).
In quei giorni conoscono Giancarlo Lucariello, un personaggio destinato a influenzare la loro storia e a modificarne il percorso. Era il 1971 e i Pooh firmano il loro primo vero contratto. Questo fu con la casa discografica CBS Sugar. Si misero subito al lavoro. Uscì il 45 giri „Tanta voglia di lei“ e fece subito il botto. I negozi di dischi non riuscivano a star dietro alle richieste della gente. Con questa canzone conquistano il secondo posto al Festivalbar. Le vendite volavano là dove nemmeno il mitico e imbattibile (fino a quel momento) Lucio Battisti poteva arrivare. „Tanta voglia di lei“ era in vetta alla Hit-parade sia in Italia come in Sud America. A Caracas ci furono momenti di panico durante una registrazione televisiva. L’entusiasmo del pubblico era difficile da controllare, centinaia di fans sfondarono le porte e invasero festosamente lo studio.
V. Negrini sceglie la vita a due e con il matrimonio del batterista – autore, la separazione é inevitabile. Rimane però l’amicizia, e con essa il rapporto professionale che lo vedrà al fianco dei compagni in veste di autore di fiducia. Al suo posto, dietro piatti, tamburi e charleston, arriva Stefano D’Orazio. Un acquisto prezioso, che fuga ogni timore sul futuro della band. La quale, sulla scia di „Tanta voglia di lei“ inizia un periodo che definire <Ful Immersion musicale> é un leggero eufemismo: esibizioni giornaliere, a volte pomeridiane e serali, spostamenti notturni e lotte contro il tempo, diventano routine. Un tour de force massacrante che sortisce però l’effetto voluto, quello cioè di far conoscere i Pooh in tutta Italia. Il debutto di Stefano avviene sulle note di „Pensiero“, altra pietra militare del gruppo <il miglior biglietto da visita che potessi sognare> ricorda il batterista.
„OPERA PRIMA“ (1971) é una sorta di seconda vernissage, considerando i precedenti come <Warm up> in vista della raggiunta maturazione. Un album che regala ai Pooh la consacrazione tangibile di un’audience fedele e il riconoscimento di premi prestigiosi come <la caravella di Bari>. Vendite record per pensiero: 850'000 copie. (Un momento negativo fu quando a Bergamo rubarono tutti gli strumenti del complesso.) Per stare alle richieste dei mercati di lingua spagnola, viene pubblicato „Opera Prima“ in catalano. A Venezuela fanno la foto con la Miss Universo. Con il seguente „ALESSANDRA“ (1972) si aprono nuovi orizzonti, sia per la costruzione sonora dei brani, più ricercati e rifiniti, sia per la presenza di un’orchestra di quaranta elementi che accompagna i Pooh anche nei concerti che i ragazzi tengono in tutta Italia. L’album „Alessandra“ viene intitolato come la prima figlia di Roby. Anche questo 33 giri in versione spagnola. I Pooh sono ospiti per diverse puntate di un programma televisivo inglese. Il 1973 si apre dunque sotto i migliori auspici ma, come un fulmine a ciel sereno, arriva la defenzione di Riccardo Fogli. É un duro colpo da incassare, sia per i compagni sia per i fans che lo avevano eletto loro beniamino. Si rischia il peggio, circolano voci di uno scioglimento e molti danno il simpatico orsacchiotto quasi per spacciato.
Così la raccontano i Pooh:
„Perché se n’é andato Riccardo Fogli? Perché sono finiti i suoi <giorni cantati> con i Pooh? Quante volte ci siamo sentiti rivolgere questa domanda; e quante volte non siamo stati in grado di rispondere. Già, perché Riccardo ci ha lasciato? Per amore, per follia? Per tutto questo, o per qualcos’altro? Più che dare una spiegazione cercheremo in queste righe di spiegare una situazione, un retroterra nel quale si é consumato il divorzio più clamoroso della nostra storia. Innanzi tutto é stata una <fuga d’amore>? In parte sì, o quanto meno l’amore é stato un fattore scatenante. Non é un mistero che Riccardo, cantante del complesso più popolare d’Italia, uomo-immagine del fenomeno musicale degli ultimi 10 anni, si fosse innamorato perdutamente di Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, una delle voci più raffinate della nostra musica, ma anche donna di grande fascino. Ma dietro quella sbandata, c’era dell’altro? Forse una volontà di sentirsi leader di un gruppo che di leader non ne ha mai avuti? Giancarlo Lucariello ci aveva dato regole comportamentali ferree. E noi le avevamo accettate: niente donne nel backstage, niente foto da giornale scandalistico, insomma niente protagonismo. E per mesi, fino a quando le regole erano state osservate, il ménage fra Riccardo e Nicoletta non aveva creato problemi al gruppo. Invece in quel debutto di novembre, al Sistina di Roma, con una tournée che si annunciava trionfale, accadde il <patatrac>. Nicoletta decise di venire al concerto (suo sacrosanto diritto), con un vestito nuovo, eccezionale, col quale non sarebbe passata inosservata ( e anche qui niente di male). Riccardo ci chiese di fare una foto con lei. Noi rispondemmo che non vedevamo perché; le regole erano quelle. Loro erano la coppia del momento, i Pooh il complesso dell’anno, Nicoletta un’artista in discesa: non potevamo permetterci di rinunciare anche a due sole righe di recensione per dar spazio a titoli del tipo <Il bello dei Pooh bacia la ragazza del Piper>. Quindi fummo risoluti nel nostro no. Invece quella foto Riccardo la fece lo stesso, fra le braccia di Nicoletta. Bella manovra pubblicitaria per lei, rubare spazio al gruppo del momento. Pessima scelta per lui che per la prima volta antepose se stesso agli interessi della band. Si aprì una spaccatura, non eravamo più quattro persone che facevano tutto in funzione del gruppo. Eravamo diventati tre più uno. Da quel momento in poi Nicoletta ci vide come nemici, e cominciò probabilmente con Riccardo una campagna della serie: <cosa fai con quei tre sfigati? Tu sei il leader del gruppo> e cose di questo genere. L’atteggiamento di Riccardo nei confronti dei Pooh ne risentì; affiorarono ambizioni <leaderesche>. Quando lei veniva al concerto, lui entrava sul palco 10 secondi dopo di noi per raccogliere l’applauso. Arrivava dopo le prove perché riteneva che le prove non servissero. Se si rompeva il camion noi davamo una mano a montare gli strumenti, lui se ne arrivava bel bello con Nicoletta due ore dopo. A un certo punto avevamo anche due camerini separati. Era una situazione insostenibile. Tutti a turno cercavamo di far capire a Riccardo che così non andava, gli dicevamo che un quarto del successo dei Pooh era suo, che se l’era conquistato col sudore, che doveva proteggerlo gelosamente. Abbiamo passato ore e ore a cercare di riportarlo sulla terra. Ma non c’era nulla da fare, appena finite le nostre discussioni si alzava, andava a telefonare, e quando tornava capivamo che le nostre parole non erano servite a niente. Nicoletta lo aveva convinto di poter fare a meno di noi. Forse era affiorata anche un pò di gelosia dovuta al fatto che le ultime due hit erano state cantate da Dodi, ma noi ci dividevamo sempre di più le parti vocali proprio per non fare <Riccardo e il suo complesso>. Ci disse che se ne sarebbe andato, anche se capivamo che non si sentiva a posto con la sua coscienza. L’ultimo concerto con i Pooh lo fece nel febbraio del 1973, vicino a Milano. Lì abbiamo vissuto il nostro momento più critico. Cosa dovevamo fare ? Scioglierci ? Non se ne parlava nemmeno, dopo tutta la fatica che avevamo fatto per arrivare al successo. Rimanere in tre ? E la nostra immagine, il pubblico ? Avrebbe capito ? Il giocattolo si era rotto, l’orizzonte era nero. Poche settimane dopo Roby rivide Riccardo. Lo invitò a casa sua, a Bergamo, e rimasero a parlare fino alle 4 del mattino. Lui gli confidò che pochissimi giorni dopo aver lasciato i Pooh, una notte si era svegliato di soprassalto e si era chiesto <Dove sono i Pooh ? Dov’è mia moglie ?> Il suo viaggio in un’altra dimensione era finito, e i cocci erano i suoi. Non si era reso conto di cosa gli stava succedendo. E forse non se n’è reso conto nemmeno ora.
I mesi a cavallo fra il 1972 e il 1973 passarono all’ardua ricerca di qualcuno che potesse sostituire Fogli più nel cuore dei fans che al basso elettrico. Furono provinati un centinaio di ragazzi. Tutti sognavano di farcela, e questo rendeva le cose più difficili sul piano umano. Per tutti la promessa era <Adesso suoniamo un pò insieme, ma non potremo dirti niente oggi. Sceglieremo solo dopo avervi sentiti tutti.> Ma per ognuno di loro era l’occasione della vita. Si sono viste scene incredibili: un ragazzo svenuto dall’emozione, un’altro che non riusciva né a cantare né a suonare bloccato dalla tensione. Ci fu anche un ragazzo di Forlì che fece il provino tre giorni prima di Red. Era in gamba, e visto le audizioni stavano per finire, i Pooh si sentirono di dirgli <Tu sei il più bravo che abbiamo sentito finora, se dovessimo scegliere oggi, saresti dei Pooh> Il giorno stesso ci fu un’intervista per <TV Sorrisi e Canzoni> nella quale i Pooh raccontarono che avevano trovato uno bravo e che forse sarebbe stato lui il sostituto di Riccardo. Il settimanale pubblicò quella frase. E a quel ragazzo, involontariamente, fu rovinata la vita, perché leggendo questa dichiarazione, passò un periodo a offrire cene e bevute a tutti gli amici, tutte le sere. E commentava la fortuna che aveva avuto, e come sarebbe cambiata la sua vita. Quando tre giorni dopo i Pooh ascoltarono Red, informarono il ragazzo che purtroppo c’era un’altro bassista che li aveva convinti di più. Per mesi il giovane bassista di Forlì non uscì più di casa perché si vergognava. E così la soluzione era arrivata e si chiamava Red Canzian ex Capsicum Red. Red, a Roma per prender parte ad un film, é raggiunto da una telefonata della madre che lo avverte che i Pooh vorrebbero contattarlo. A questo punto la macchina da presa può attendere: il 15.2.73 Red è uno dei Pooh.
Così la racconta Stefano:
Avevamo finalmente assunto i nostri attuali connotati. La metamorfosi era finita, e forse solo ora erano davvero nati i Pooh. Ci attendeva l’America. Avevamo solo sei giorni per provare e due concerti al Sud. Nel primo, ad Avellino, a Red rubarono registratore, stivaletti e ventiquattrore. Come benvenuto non era male. E poi vada per il registratore e la valigetta, ma gli stivaletti...! Ma c’era poco tempo per piangere. L’aereo per New York aveva acceso i motori. Negli Stati Uniti ricevemmo un’accoglienza strepitosa, soprattutto dalla comunità degli italiani. Al rientro in Italia due riconoscimenti sottolinearono il successo commerciale di „Alessandra“: il disco d’oro, e il Telegatto d’argento come miglior complesso italiano. Iniziammo a lavorare al primo album della nuova era. Nacque „PARSIFAL“ (1973), da molti indicato come il punto artisticamente più alto della nostra produzione.
In quell’anno viene anche arrestato Stefano D’Orazio per aver alzato voce contro un carabiniere, ma presto venne rilasciato. Quella sera i Pooh suonarono in tre!. L’inserimento di Red porta fortuna e „Parsifal“ si attesta nelle primissime posizioni dei lavori firmati Pooh. Lo definiscono ambizioso, un voler fare il passo più lungo della gamba ma le vendite, e il tempo, danno ragione agli autori: nuove e sempre numerose schiere di fans si affiancano alla già foltissima pattuglia. Struttura nuova dello spettacolo che Red e compagni prestano con successo nelle più importante piazze d’Italia. „Parsifal“ ha inoltre il pregio di mettere in luce la grande preparazione musicale, la tecnica e gli enormi progressi nella scelta degli arrangiamenti frutto di studio e costante ricerca. I Pooh sono anche i precursori di fenomeni destinati a rivoluzionare la struttura musicale sin dalle sue fondamenta: I Videoclip. Oggi una realtà che nessuno si sognerebbe di negare ma che allora nessuno, o pochissimi, aveva mai realizzato. Facendo anche un grande salto di qualità ai concerti, grazie all’introduzione di soluzioni visive di grande effetto come impotenti scenografie, nuvole di fumo (sono i primi ad usarli in Italia, che sarebbero segnalazioni marittime) e giochi di luce: lo spettacolo diventa una manna anche per gli occhi, oltre che per le orecchie e se oggi le produzioni italiane non hanno nulla da invidiare alle cugine americane ed inglesi un pò lo dobbiamo anche a loro!
Esce l’album „UN PÒ DEL NOSTRO TEMPO MIGLIORE“ (1974). Viene realizzato il primo brano strumental „Mediterraneo“, questo diventò anche il primo videoclip realizzato in Italia dalla RAI, che racconta i successi dell’allora breve storia dei Pooh. Durante la lavorazione nacque del tenero tra Stefano e la protagonista (una fotomodella).
L’anno successivo esce l’album „FORSE ANCORA POESIA“ . Sul versante tournée, il 1975 è l’anno dell’europa dell’est. Non sono certo digiuni di <raid internazionali>, si sono già esibiti in Venezuela e in America, ma paesi come Bulgaria e Cecoslovacchia rappresentavano un’incognità. Qualsiasi dubbio viene però fugato dall’accoglienza entusiasta di migliaia di giovani e ogni spettacolo si trasforma in un’unica ovazione. Il 1976 segna il decennale dei Pooh, una ricorenza che merita di essere festeggiata come si conviene. Per questo, nella cornice meravigliosa di piazza San Marco a Venezia, Roby, Dodi, Stefano e Red tagliano un’enorme torta tra gli applausi di innumerevoli fans giunti da ogni parte d’Italia. Però in quei giorni di festa ci fu un momento difficile con il loro produttore Giancarlo Lucariello.
Così la raccontano i Pooh:
Un giorno, Giancarlo ci raggiunge a Tirrenia nel locale dove suoniamo. Come sempre quando il presentatore annuncia <Signori, i Pooh> si alzano i fischi e ululati, perché noi siamo <quelli delle canzonette>. Succedeva lo stesso ad altri gruppi famosi perché all’epoca il successo era sinonimo di <non alternativo>. Poi cominciamo a suonare brani strumentali, con tempi dispari, svisate, assolo, e cominciano le simpatie da parte del pubblico. Tranne uno spettatore, sempre lui, che finita ogni canzone fischia. Uno in tutta la discoteca! A un certo punto Stefano finita una canzone dice <C’è una comunicazione di servizio. Un signore in platea si è dimenticato l’uccello in bocca. É pregato di toglierselo dalla bocca e infilarselo da qualche altra parte>. Applauso, risate e ...three, four... e via con un’altro pezzo. Finita la serata, Lucariello viene a trovarci in albergo e piazza una scenata senza precedenti a Stefano <Queste stronzate tu le dici col Punto, non le dici con i Pooh, perché i Pooh non dicono queste cose>. Sbraitante e sproporzionato. Al che Stefano risponde <Sai che c’è di nuovo? Io mi sono rotto i coglioni! Di te, dei Pooh, di tutto. Prendo la mia roba e andatevene affanculo>. Prende la sua valigetta e va via. Con una ventiquattr‘ore a Tirrenia, dove vuoi andare? Lo inseguono col Mercedes Facchinetti e Battaglia. <Ccaaazzo vai?, dai...> <No, `fanculo tutti>. Comunque lo ricaricano in macchina e tornano in discoteca, dove proseguono le trattative diplomatiche <Viene lui da me a chiedermi scusa>, sostiene Stefano. <No, è Stefano che deve venire a chiedere scusa a me> è il pensiero di Giancarlo. Alla fine ci vediamo in camera di Roby. <Dai ragazzi, è una cazzata, Stefano dice `ste cose, ma non le dice in modo offensive, tu esageri Giancarlo, forse perché te l’hanno riportata, non hai sentito, ha beccato anche l’applauso. E tu Stefano non puoi avere `ste reazioni>, e via convincendo.
Siamo arrivati in tempi diversi alla consapevolezza che l’epoca di Lucariello si fosse conclusa-racconta Dodi. Gli ultimi a convincersene furono Stefano e Roby. Ma comunque in tutto quel periodo di fibrillazione l’unione che già c’era tra di noi non ha mai rischiato di essere intaccata. Alla fine hanno vinto l’amicizia, la ragione e il sentimento del gruppo. E un pò anche l’idea di dividersi per quattro una torta che fin lì dovevamo tagliare in cinque.
La scelta di separarci dal nostro produttore scatenò un putiferio. In CBS-CGD volevano strapparci il contratto, ci davano per finiti. Compresi Piero Sugar e Caterina Caselli, i nostri discografici. Anche perché Lucariello aveva molta credibilità e indiscussi meriti, fra i quali quello di aver portato i Pooh al grande successo. E quindi era l’unico che in nome dei Pooh aveva rapporti con la casa discografica. Alla fine la CBS ci confermò il contratto, ma senza convinzione, giusto per dire <Diamogli una chance>. E probabilmente anche per non perdersi il nostro catalogo che già allora aveva diverse cosucce interessanti. Non spesero una lira per la promozione di Poohlover, l’unico disco dei Pooh che è uscito senza la doppia copertina. Così decidemmo che da quel momento non volevamo più intermediazioni artistiche fra noi e i nostri dischi. Il problema dei rapporti fra un gruppo e un produttore è che spesso i musicisti hanno idee artistiche completamente diverse dal manager; figurarsi noi che siamo quattro, e con Valerio cinque. Perdi più tempo a spiegare al manager quello che vuoi che non a farlo direttamente. E anche quando glielo hai spiegato non è detto che lui abbia capito, perché lo spirito di un gruppo è qualcosa in cui è difficile entrare. Noi sappiamo esattamente quello che vogliamo, perché siamo nell’onda di ogni cosa che facciamo, viviamo dall’inizio ogni progetto e ogni problematica. Uno che viene da fuori non ha alternative; dovrebbe vivere von noi 24 ore al giorno, e cuccarsi lo studio di registrazione, ore su una singola nota, discussioni oceaniche. Ma tutti i giorni, perché se manca un giorno e perde il giro, é un casino. Perché noi andiamo avanti. L’idea del giorno prima viene elaborata, cambiata, buttata via... Fu così che decidemmo di autoprodurci, seguendo le fasi della realizzazione di un album dalla nascita di musiche e testi, dalla copertina alla produzione. Ma soprattutto cambiando radicalmente direzione nella nostra musica. Ci decidemmo, ora che potevamo, a mettere nei dischi le nostre emozioni più vere. I nostri brani tornarono a fluire più spontanei e meno ragionati. Cambiavano i suoni, più elettrici e aggressivi, che ben si sposavano all’incisività dei testi. Rinunciammo definitivamente all’orchestra (di 40 elementi). Il nostro sound aveva finalmente quella corposità di gruppo. Furono tolti alcuni filtri, e ne venne fuori qualcosa di più sincero.

La nuova decade si apre subito dopo sulle note di „POOHLOVER“ (1976), il primo album interamente autoprodotto, in cui fa spicco il brano „Pierre“ (storia di un ex compagno di scuola di uno dei Pooh, che quando lo rivede dopo tanti anni lo vede <trasformato>). In questo album i Pooh affrontano diversi problemi, cantando di ex carcerati, prostitute, zingare etc. La macchina Pooh allarga il suo raggio d’azione anche alle colonne sonore, incidendo alcuni brani per una serie di racconti tratti dalle novelle di Edgar Allan Poe, e partecipando allo sceneggiato <La Gabbia> con l’omonimo testo.
In un concerto negli Stati Uniti accade una cosa strana a due del gruppo.
Così la raccontano i Pooh:
Ora che i Pooh non siano un gruppo di quelli che ogni 10 minuti sono in bagno a sniffare, è abbastanza chiaro. Anzi, non esitiamo a dire che la droga è merda! (tanto per chiarire il concetto). Ma una canna, che vuoi che sia... Almeno così pensavamo fino a quando non ci fu <l‘incontro fatale>. Accade a New York, nei camerini del Medison Square Garden prima di un concerto. C’era un tecnico americano che mentre chiacchierava con noi si tirava beato il suo spinello. Ci chiese se volevamo provare, e due di noi (non ne riveleremo i nomi per discrezione, ma sappiate che suonano la chitarra e le tastiere) dissero di sì. Solo che mentre il chitarrista, che fumava abitualmente, ne fece due tiri, il tastierista, proveniente dalla cattolicissima Bergamo, e che l’unica erba che conosceva era quella dei prati, dopo 10 minuti era ancora lì che si pippava la marjuana. Salimmo sul palco e si compì il miracolo. Le nostre canzoni duravano 30 secondi: nel senso che i due <fumati> si limitavano a fare l’introduzione, e mentre la sana base ritmica (basso e batteria) continuava diligente la sua parte, i nostri due <figli dei fiori> smettevano di suonare, si guardavano negli occhi e scoppiavano a ridere. Decidemmo che quello doveva rimanere l’unico episodio della serie <i Pooh e la droga>.
Il 1977 è l’anno di „ROTOLANDO RESPIRANDO“ , dove debutta il nuovo show: completamente rinnovato nel repertorio e negli effetti speciali. Così la raccontano i Pooh:
In quegli anni decidemmo di passare ai grandi spazi. Abbandonammo le balere e iniziammo quell’escalation che ci portò prima nei teatri, poi, più tardi, nei palasport e negli stadi. Non funzionò tutto subito, perché quella del concerto, dell’ascolto della musica, non era ancora una cultura. Fino a quel momento la fruizione della musica era legata al ballo, e così, soprattutto il pubblico degli adolescenti, vedeva il concerto <da sentire e basta>, come una gran rottura di scatole. Non a caso in teatro il pomeriggio avevamo sì e no 100 persone. Ma in breve il concetto di musica da sentire e da vedere cominciò a interessarci. É solo una delle strade che abbiamo aperto. Piccola riflessione: qualcuno, fra i manager della musica di quegli anni, ci ha accusato di avere rovinato il mercato musicale italiano. Sapete perché? Perché li abbiamo messi di fronte a un nuovo modo di fare le cose, e ad un rispetto diverso per il pubblico. A quei tempi l’Italia era regolarmente bypassata dai grandi artisti stranieri. Sicché (occhio non vede cuore non duole) il pubblico non immaginava nemmeno che esistesse uno standard incredibilmente superiore al microfonino e ai 10 faretti che erano abituati a vedere. Noi invece andavamo a Monaco di Baviera o a Londra o in America, per vedere concerti e visitare negozi specializzati. Reinvestivamo tutto quello che incassavamo con i dischi e con le serate in strumenti tecnici e musicali. I nostri termini di paragone erano all’estero. Volevamo fare il concerto più bello di quello degli Aerosmith, non di Gianni Nazzaro. Ma il nostro principale ostacolo erano gli stessi organizzatori, i quali vivevano come un fastidio il fatto di offrire uno spettacolo migliore. Noi andavamo negli stadi e chiedevamo un palco di 12 metri per 10, con 2 ali laterali. Arrivavamo e ne trovavamo uno da comizio, 4 metri per 2. Chiedevamo perché e ci rispondevano <ma a voi che ve ne frega, fate tre canzoni, pigliate i soldi, e ve ne andate. E poi su quel palco ci ha suonato Casadei, che sono in 12>. Così, dopo numerosi dietrofront coi nostri camion, abbiamo iniziato a portarci in giro il nostro palco. E poi la corrente; noi volevamo 350 Kilowatt, e ne trovavamo 25. E abbiamo imparato ad andare in tournée coi gruppi elettrogeni. Per forza poi giravamo con 10 TIR. Ma anche sotto l’aspetto organizzativo, nasceva per noi un lavoro che non sapevamo esistesse: l’essere manager di se stessi. Esserci trovati senza produttore (primo gruppo in Italia), ci poneva di fronte a problematiche del tipo: <C’é da fare la copertina, chi va a parlare con i discografici?>, oppure <quali stipendi dare ai tecnici>. Fu allora che decidemmo di dividerci i compiti fra di noi, a seconda dei talenti personali. Giù dal palco uno diventava manager, l’altro grafico, l’altro arrangiatore. Non avendo nessuna esperienza in merito inventammo di sana pianta delle nuove strategie di marketing. Tipo incontrare i negozianti di dischi per il lancio del nuovo LP.
L’album „VIVA“ (1979) segna la vetta creativa dei Pooh (oltre 600'000 copie). Da quest’album viene realizzato uno speciale televisivo che racconta tutto l’itinerario del disco (composizione, sala di registrazione, trionfale concerto al S. Paolo di Napoli davanti a 50'000 persone). Una popolarità, quella che accompagna il successo di „VIVA“, che obbliga a varare il progetto „HURRICANE“ (1979): un album in inglese (l’unico sino ad oggi). Originariamente inteso per il mercato inglese e americano, „Hurricane“ viene richiesto a gran voce dai fans italiani obbligando la CGD a stampare in tutta fretta una versione nostrana. Il 1980 si apre con „Canterò per te“, una ballata ad ampia respiro nella migliore tradizione Pooh accompagnata da uno splendido video girato sul lago d’Iseo. Questa volta la tournée estiva (per inciso una delle più gigantesche messe in piedi da un gruppo, oltre 50 concerti in altrettanti stadi per un totale di alcune centinaia di migliaia di presenze, in Sicilia più di 10'000 sotto un uragano per più di 2 ore, precede la pubblicazione dell’album, che esce in settembre e s’intitola „STOP“ (1980). A dispetto del titolo che sembrerebbe sottintendere un attimo di sosta, un momento di doveroso raccoglimento dopo anni di costante impegno. Invece eccoli sul piede di partenza per un tour che li porta in Europa e negli stati uniti. Ormai i dischi d’oro sono pura formalità, e d’oro é anche l’orsacchiotto incluso in ogni copia dell’antologia „1978 – 81“ che precede l’entrata ufficiale del gruppo negli anni ottanta con l’augurio di „BUONA FORTUNA“ (1981). „Chi fermerà la musica“ (dove venne fatto un videoclip, che fu il miglir video `81) e l’autobiografia „Banda nel vento“ sono solo due delle chicche del lavoro, alla cui realizzazione partecipa nientemeno che Brian Humphries tecnico del suono dei Pink Floyd. Approposito di „Chi fermerà la musica“. L‘8 dicembre del 1980 qualcuno ha tentato di fermare la musica. Forse per troppo amore. Hanno ucciso John Lennon. È stato un suo fan. Anzi uno che sosteneva di essere lui il vero John Lennon. Per chi scrive, suona, vive la musica é un giorno terribile, soprattutto se era adolescente negli anni Sessanta e ha vissuto i Beatles come una liberazione.
Così la racconta Roby:
Mi ha telefonato un amico e mi ha detto:<Sai chi è morto? John Lennon>. <Come? John Lennon?> Sono cose che non puoi aspettarti da chi ritieni immortale. Quel giorno ho pianto, perché se ne andava un pezzo della mia vita: un grande musicista, un poeta, un pacifista. Se io, se noi, siamo diventati così come siamo, lo dobbiamo anche a lui. Se noi abbiamo fatto musica lo dobbiamo anche alla sua musica. E poi andarsene in quel modo. Mi ha fatto molto riflettere, perché poteva succedere a chiunque facesse questo mestiere, non ultimo anche a uno dei Pooh.
Durante il tour europeo del 1981, in occasione del concerto a Monaco di Baviera, il giornale <Die Zeitung> assegna a Dodi il premio come miglior chitarrista europeo in tuornée in Germania! Tournée straordinaria: tutto esaurito ovunque. 15 anni, festeggiati con gli amici. Sbarcano in Sudamerica e persino in Russia <un punto interrogativo che si trasformò subito in un stupendo punto esclamativo>, come ricorda Dodi riferendosi alla platea sovietica. Una confidenza e una sicurezza nei propri mezzi che convince i Pooh a tentare una carta sin qui evitata: l’album dal vivo. É una prova di forza quella che i ragazzi cercano. „PALASPORT“ (1982) é infatti il primo album live, quasi 100 minuti di musica rigidamente dal vivo dove i quattro musicisti ripercorrono le tappe più significative della loro ben più onorata carriera. Il 1982 era l’anno in cui c`era la grande crisi della musica. I Pooh cantono „Non siamo in pericolo“. Una canzone sfacciatamente ottimistica, che qualcuno ritiene addirittura provocatoria. A questo punto decidono di dare un’internazionalità al prodotto discografico uscendo, per le registrazioni, dai patrii confini. La scelta cade sui caraibi. La spedizione agli Air Studios comprende, oltre a Dodi, Stefano, Red, Roby e Valerio anche tre stretti collaboratori, otto persone di fiducia più un tecnico, una Jeep e un cuoco di colore. Il risultato è „TROPICO DEL NORD“ (1983). Musicalmente potremmo definirlo un affresco della vita di quei giorni: le atmosfere, i colori, le sensazioni e i suoni di luoghi incantati. Basta ascoltare le pennellate di „Grandi speranze“ o il calore di „Passaporto per le stelle“ per rendersi conto che il disco non può che essere un classico del loro repertorio. Un passpartout che apre le porte del mondo. Già, perché poco dopo inizia un’incredibile World Tour che porterà il gruppo dall’Australia, prima tappa, in America, in Canada e in Giappone per concludere trionfalmente in Italia. <Il segreto del nostro successo? Chiedetelo a loro !>, rispondono in coro indicando la folla in coda davanti ai botteghini. Da artisti ricettivi quali sono non si lasciano sfuggire l’occasione di battezzare con un loro disco il primo compact-disc italiano (lo stesso „Tropico del nord“).
Maglie sonore che prendono vie solistiche a nome „Roby Facchinetti“ (1984), „Più in alto che c`è“ (1985) di Battaglia e „Io e Red“ (1986) firmato Red Canzian; tre prove di grande valore che vedono la luce una all’anno (nel 1993 un’altro album per Roby Facchinetti „Fai col cuore“). Ma, naturalmente, il gruppo come unità musicale non può fermarsi tanto a lungo e nel 1984 esce „ALOHA“. Registrato alle Hawaii (terra promessa dei ragionier americani), vede i Pooh giocare nuovamente fuori casa. Una trasferta però estremamente produttiva, che ci regala anche un video (anche di „Tropico del nord“) che altro non è se non un diario in immagine del soggiorno Hawaiano. Album più Video formano un’accoppiata vincente e le 300'000 copie raggiunte sono solo questione di giorni, inoltre, supportato anche da un tour di 60 date, „Aloha“ s’insedia di prepotenza in vetta alle classifiche, posizione dominante che non abbandonerà per parecchie settimane. Il brano „La mia donna“ nacque negli ultimi giorni di permanenza nella isola, forse per ispirazione, forse per nostalgia... di certo é diventato un capitolo importante nel lavoro dei Pooh. L’innamoramento finale è per il Giappone, dove prende forma „ASIA NON ASIA“ (1985). Ultimo perché i seguenti verranno concepiti e ultimati in Italia. Non che „Asia non Asia“ nasca nel paese del sol levante ma le idee, i testi e la grafica richiamano alla mente le bellezze e i misteri dell’oriente. In Giappone hanno luogo i missaggi e la band partecipa in <Festival internazionale della canzone> per siglare infine il tutto con un video orientaleggiante. Scoprono di avere anche dei Fanclub a Tokyo. „Se c’é un posto nel tuo cuore“ é la sigla del processo del lunedì, primo brano cantato da Stefano.
Per il ventennale i Pooh ritornano in Italia e dal morning studio di Carimate nasce l’album „GIORNI INFINITI“ (1986). Questo si dimostra subito il più interessante e riuscito Artwork dell’intera discografia. Dodi Battaglia è il miglior chitarrista in assoluto per Guitar Club (una rivista di musica). La tournée di „Giorni infiniti“ è maestosa: 50 date dal Palaeur di Roma al Palatrussardi di Milano. Dove le strutture non permettono una capienza superiore ai 5 mila posti i Pooh montano il teatro tenda che si portano dietro. Alla fine del tour, costato 1 miliardo e 200 milioni, i Pooh avranno percorso 10'114 chilometri, suonato per 145 ore e proposto 920 canzoni, senza contare i collage. Il tutto per 300 mila spettatori, pronti a tenere carica la macchina della musica. Tutta la tournèe viene registrata. A cinque anni da „Palasport“, nella primavera del 1987, arriva il secondo LP dal vivo „GOODBYE“. Un disco bello e unico. Un monumento di note a chi per vent’anni ha tenuto alto il nome della musica italiana. Fù quello un anno davvero straordinario, vennero infatti nominati <Cavalieri della Repubblica>, e il <museo delle statue di cera> di Roma dedicò loro uno stand a fianco ai grandi della storia. Comunque prima di quell’anno, hanno passato un periodo negativo.
Così la raccontano i Pooh:
Quel periodo, racchiuso fra il 1983 e il 1986, fra „Palasport“ e „Giorni infiniti“, è stato forse il meno felice della nostra storia. In questo lavoro che tanto ti dà e tanto ti toglie, arriva un momento in cui, dopo i grandi concerti, i milioni di dischi venduti, di emozioni vissute, hai voglia di provare a vivere il tuo <privato>. C’era bisogno di capire dove andare come uomini, di sposarsi e fare figli, poco importa se poi i matrimoni sarebbero stati giusti o sbagliati. C’era bisogno di mettere a fuoco il centro della propria vita. Gli impegni familiari non ci permettevano più di condividere tutto il tempo, come avevamo fatto fino ad allora. Ognuno componeva per i fatti suoi, e anche per questo sono nati album un pò discontinui. Si aprirono all’interno crisi personali e autocritiche collettive per cercare di capire i nostri errori: a un certo punto ci eravamo seduti, con un pò di presunzione, convinti che ogni nostro lavoro avesse in sé uno standard qualitativo che se non meritava un 10, arrivava almeno a 8. Avevamo smesso di ricercare la musica e le parole giuste. C’era il disco da fare, servivano dieci canzoni, e l’andazzo era: <Tu ne fai due, io tre... ecco qui le mie tre, queste sono le mie due>. Routine. Invece più vai avanti e più, per mantenere il successo, devi faticare. Noi fatica ne avevamo fatta tanta, in quegli anni senza fiato. Sempre in giro fra studi, stadi, aerei, budget, TV. Eravamo un pò stanchi. E sono nati tre LP stanchi come noi: „Tropico del nord“, „Aloha“ e „Asia non Asia“. Ma è stato meglio quello che <andare a sbattere>. La nostra forza è stata quella di capire che dovevamo mollare, almeno per un pò, anche a discapito dei guadagni. Quelli anni sono stati importanti per ritrovare la carica è ripartire. La cosa incredibile è che, a noi Pooh, queste onde di alta e bassa marea ci hanno sempre coinvolto nello stesso periodo, e se uno rimane indietro gli altri tre fanno muro e lo riportano nel branco. Come se esistesse un’entità esterna a noi, un progetto indipendente dai quattro singoli, dotato di una sua autonoma vitalità. Un altro fattore che ci allontanò dal cuore della nostra musica fu l’avvento dei computer musicali, <Fairlight> su tutti. Perché fino a „Buona Fortuna“ suonavamo <on the road> anche nelle incisioni in studio. E invece la tecnologia, e il nostro modo (sbagliato), di viverla, annullò tutto quello che avevamo fatto per avere un sound <da gruppo>. Fateci caso, in quegli anni i dischi suonavano tutti uguali. Perchè gli strumenti erano gli stessi, i campionatori gli stessi, i computer gli stessi. Eravamo intrappolati nella tecnologia, e nel Fairlight che la rappresentava. Certo , c’era una bella ricerca sonora, che però costava tempo ed energie. Giorni a cercare di ottenere dal Fairlight un suono che somigliasse a un violino. E i break di batteria, che con due tamburi li facevi, e invece no, giorno e notte con le manopole del Fairlight: <un pò più chiuso.... un pò più aperto... perfetto, senti che suono>. Ma il tutto andava a discapito dell’istintività. È una cosa che ha coinvolto un pò tutti. Pensavamo che si fosse aperto un nuovo modo di esprimersi con la musica tramite la tecnologia. I Pooh non hanno mai fatto musica d’avanguardia, però hanno sempre avuto voglia di usare gli strumenti che l’avanguardia tecnologica offriva. Per esempio nell‘album „Amici x sempre“, abbiamo speso 100 milioni per regalare ai nostri ascoltatori una traccia CD-Rom all’interno dello stesso CD. Il nostro pubblico oggi non è da CD-Rom; quelli che lo usano saranno forse 15 mila su 400 mila dischi venduti. Ma è comunque un modo di cavalcare il futuro.
In quegli anni un’altra grande passione germogliava in casa Pooh. L’idea, cullata da un pò, di fare con la musica qualcosa che andasse oltre la musica, sfociò finalmente in una collaborazione bella, costruttiva e durativa: quella con il WWF, il fondo mondiale per la natura. Era il 1987. L’ecologia, l’ambiente, il buco nell’ozono erano parole entrate nel quotidiano della gente. I figli dei Pooh crescevano e l’Italia si sgretolava sotto i loro e i nostri occhi.
Così lo raccontano i Pooh:
Per diverse estati i nostri viaggi si erano trasformati in incubi. Fra una tappa e l’altra della tournée ci veniva in mente di fermarci in <quel posto>, o di fare il bagno in <quella spiaggia>... non c’erano, non c’erano più. Trovavamo il cemento, le discariche, le palazzine abusive. Un offesa ai nostri ricordi. Si doveva fare qualcosa. E a Roby venne in mente un episodio del 1966. Eravamo appena nati, sia noi che il WWF Italia, ai Pooh fu chiesto di fare un concerto a Piombino, a favore della tigre del Bengala. Raccogliemmo 600 mila lire che vennero date a codesta tigre (che, poveretta, con quegli spiccioli sarà morta di fame). Fu così che contattammo il WWF (forse anche per le affinità elettive che accomunano il nostro orsetto Winnie col loro panda).<Eravamo sempre alla ricerca di personaggi importanti da tirare dalla nostra parte in caso di necessità> racconta Alessandra Vivarelli del WWF. <Un giorno mi passano una telefonata dicendomi che é uno dei Pooh. Fissiamo un appuntamento e due giorni dopo li abbiamo di fronte. Certo c’era un pò di diffidenza, nelle stanze delle sedi di Roma e Milano loro erano visti come „Quelli della televisione“: bravi, simpatici, ma col WWF, che c’azzeccavano? Ma quell’appuntamento ha reso loro giustizia. Erano venuti a chiedere cosa potessero fare per quell’Italia degradata che vedevano dai lati dell’autostrada, anno dopo anno; per dare ai loro figli un paese più simile a quello dei loro ricordi di appena vent’anni prima. Potevano mettere a disposizione tanta gente, concerti, momenti di informazione, ma non sapevano da che parte iniziare>.
Così la racconta il WWF:
L’ecologia non è un tema alla moda; la posta in gioco è il futuro della nostra esistenza, è la salute delle generazioni future, già così minacciate; solo questo basta a non permetterci di abbassare la guardia o di affrontare debolmente, con sufficienza o con un pericoloso senso di noia. Con questo spirito è nato il nostro rapporto WWF-Pooh ed è continuato proprio all’insegna dello slogan „pensare globalmente, agire localmente“. I concerti che i Pooh hanno avuto in tante località italiane, e gli incontri con gli studenti di diverse scuole d’Italia, sono stati altrettante occasioni di conforto e dibattito su precisi problemi locali spinosi ed amblematici di conservazione ambientale. Come risultato, numerose persone si sono già rivolte al WWF per rafforzare il loro impegno a partecipare direttamente alla tutela delle situazioni sollevate dai Pooh. I Pooh ambasciatori del WWF e della natura, hanno, ancora una volta, con la loro chiarezza espositiva e con la loro genuina convinzione ai problemi ambientali, contribuito a diffondere sempre più la necessità di agire subito ed efficacemente prima che sia troppo tardi. WWF Ufficio Relazioni esterne.
La collaborazione cominciò con la decisione di regalare al WWF i diritti televisivi del concerto del Paleur della tournèe di „Goodbye“. 1988: anno dedicato completamente al WWF. Esce l’album „OASI“ stampato su carta riciclala. Il ricavato del brano „Concerto per un’oasi“ in versione remix, viene devoluto al WWF. Continua la loro propaganda ambientalistica con i concerti tenuti in quaranta città italiane. Ad ogni concerto, d’accordo con la selezione del WWF, viene preso in esame il problema più grave della città interessata. Grande successo di stampa e pubblico. Questo loro impegno nell’arco di pochi mesi ha favorito l’iscrizione di ben 15'000 ragazzi che ad oggi sono diventati ca. 50'000. Il 1989 è l’anno dell’album „IL COLORE DEI PENSIERI“, poi dinuovo tournée prima di chiudere un’altro decennio. Però per continuare a fare i Pooh si doveva cambiare qualcosa.
Così la raccontano i Pooh:
Finiva un triennio di incredibile intensità, ed eravamo veramente stanchi. Non ci fermavamo da mille giorni, nei quali avevamo inanellato una mezza dozzina di dischi e altrettante tournée. Logico un certo affaticamento che decidemmo di stemperare in una lunga vacanza. E poi, tutti vicini ai quaranta, avevamo bisogno di spazio per la nostra vita privata. Adesso siamo diventati bravi nel ritagliarci degli spazi nostri. Riusciamo a vivere la famiglia in tournée, viaggiamo da soli, in modo che ognuno possa gestirsi la propria privacy. Ma allora c’era bisogno di frenare. Fu da quel momento che l’organizzazione del nostro lavoro cambiò: addio alla cadenza annuale degli album inediti, in vigore fin dalle origini del gruppo. Da lì in poi i nuovi dischi sarebbero arrivati negli anni pari, mentre negli anni dispari avremmo dato spazio a compilation, collezioni, album live e iniziative speciali. Questa cadenza è stata anche una scelta artistica, perché è sempre più difficile fare cose diverse, nuove, particolari, che emozionino; ancor più difficile per noi che avevamo scritto tutto e il contrario di tutto. Sono tempi che servono a raccogliere le idee. Per esempio „Amici x sempre“, se non avesse avuto una gestione così lunga, sarebbe privo delle canzoni più belle, che sono nate fuori dai tempi limite che ci eravamo immaginati inizialmente.
Il 1990 fu l’anno della vittoria a Sanremo. Così la raccontano i Pooh:
La notte fra il 3 e il 4 marzo 1990 abbiamo vinto il Festival di Sanremo. Era la prima volta che ci andavamo. Stavamo preparando il nuovo album e avevamo già un pezzo, „Uomini soli“, ancora incompleto. „Uomini soli“ (che dà anche il titolo al CD) era nata un pò come „Pierre“, con Roby che da un paio d’anni voleva raccontare una storia di solitudine maschile, ma ancora non gli era nata la musica adatta. Quando scrisse quel tema lo diede a Valerio per il testo. Alla prima prova con strofa e ritornello tutti abbiamo capito che ci trovavamo di fronte a un brano eccezionale. Partimmo per la tournée e leggemmo sui giornali che venivamo dati per partecipanti a Sanremo. Pensammo a una sparata giornalistica, ma il nostro cervellone cominciò a elaborare. Perché no? Il brano lo avevamo. E poi una volta ogni 24 anni si può anche fare Sanremo, soprattutto con una canzone così, perché anche se arrivi decimo hai comunque fatto una bella figura. Ma alla base della nostra decisione ci fu tutta una serie di motivazioni. Si parlava di quel Sanremo come di un’edizione straordinaria: il ritorno della musica dal vivo, lo spostamento in uno spazio decisamente più rock come il Palafiori, l’abbinamento con un grande artista straniero. Fra mille diffidenze scegliemmo la semisconosciuta (al mercato italiano) Deedee Bridgewater, straordinaria voce del soul che avrebbe dato al nostro brano un vestito assai raffinato. Le inviammo il brano e lei incise un provino. C’incontrammo a Roma, al bar dell’aeroporto di Fiumicino. L’unico strumento di ascolto che avevamo era un walkman, così a turno ascoltammo l’interpretazione di „Uomini soli“ in inglese. I nostri sguardi dicevano tutto, eravamo delibiti davanti a tanta bravura. E pensare che lei era preoccupatissima perché aveva il timore che non ci piacesse la sua interpretazione, e continuava a chiederci <Ma siete veramente sicuri che vada bene? Siete contenti di come l`ho fatta?>, con l’umiltà dei grandissimi artisti. „Uomini soli“: dobbiamo molto a questo pezzo, un pò come a „Tanta voglia di lei“, o a „Noi due nel mondo e nell’anima“. Ma c’è un piccolo retroscena: c’è stato un momento di follia, in cui qualcuno della nostra casa discografica voleva mandarci a Sanremo con „Donne italiane“, uno dei brani più insensati che abbiamo fatto; perché, si diceva, <è più adatto>. Quando ce l’hanno proposto c’è stato un vero calo d’attenzione, non gli abbiamo neanche risposto; uno ha preso il caffé, l’atro ha telefonato a casa, uno fischiettava... dal fuggi fuggi generale hanno capito che non era il caso. Ed eccoci a Sanremo: É difficile parlare bene del Festival, anche a volerlo. Lì la tua musica, e il cui consenso non è indice di risultati discografici. In sala si applaude a tutti, da quello che si sgola, a quello che tira fuori la lacrimuccia, a quello che si butta per terra. È un pubblico allucinantem che ha bocciato i vari Zucchero e Vasco Rossi. Come al solito nacquero le polemiche sulla nostra presunta <vittoria annunciata>. Ma fu la stampa a farci vincere prima di partecipare. Nel nostro caso non era difficile, perché non c’erano molti altri nomi popolari. E poi i giornalisti avevano dedotto che se i Pooh dopo 24 anni andavano a Sanremo, come minimo avevano un pezzo della madonna. Che tutti si aspettavano diverso: un pezzo commerciale coi cori, la batteria, i fumi e i laser. Poi i principali critici musicali hanno sentito la canzone, e lì li abbiamo schienati. Fegiz, critico del <Corriere della sera>, ci disse: <Ho fatto bene a scrivere che vincerete voi, perché... vincerete voi>. Gli unici timorosi di non farcela eravamo proprio noi, perché era un pezzo serio, parlava di solitudine, non aveva la batteria. Alle sei in albergo era arrivato un tizio del tipo <io so tutto perché sono inserito>. Disse <Primo Minghi, secondo Cutugno, terza Mia Martini e quarti i Pooh>. Volevamo spararci. Iniziarono le considerazioni della serie <ecco vedi, noi non dovevamo venire, non c’entriamo niente con Sanremo>. E quando, poco prima che lo comunicassero ufficialmente, dietro le quinte del Palafiori arrivò il risultato, la situazione diventò grottesca: gli altri artisti venivano a complimentarsi per la vittoria, e noi eravamo costretti a fare la faccia sbigottita, di quelli che non lo sapevano, perché altrimenti <eravamo già al corrente>. Le polemiche continuarono nei giorni successivi al Festival. I giornali scrissero di tutto. I più carini dicevano che era una vittoria scontata, altri aggiungevano <comperata>. Noi abbiamo chiesto solo garanzie tecniche, niente di cui vergognarsi. Per esempio che il compenso, che era di 7 milioni ad artista (tutto compreso) fosse calcolato per noi, che siamo 4, in 28 milioni. Perché, per quanto strano, noi mangiamo e dormiamo tutti. E poi avevamo chiesto visto che si cantava dal vivo, e che noi siamo un gruppo, di poter utilizzare i nostri strumenti e non l’orchestra, perché „Uomini soli“ era nata così. Comunque andare a Sanremo e togliersi anche lo sfizio di vincere, è una gran bella libidine. Una consacrazione popolare, come se t’avessero eletto Papa. Anche se va fatto una sola volta nella vita. Perché lì, dentro quella gabbia di matti, abbiamo perso tutti 5 anni di vita.
Il 1990, già programmato nel segno dell’esperienza sanremese, riserva ai Pooh un bagno di popolarità. Il tempo di presentare il video di „Uomini soli“, e, a fine marzo, si parte per una tournée negli Stati Uniti e in Canada. Poi sei tappe nelle grandi città d’Italia, dove nel frattempo l’album ha venduto mezzo milione di copie e riportato il gruppo in testa alle classifiche dei 33 giri, quattro anni dopo „Giorni Infiniti“. In estate il grosso della tournée: 42 concerti per i quali vengono staccati 260 mila biglietti. L‘ ultima tappa del tour diventa un concerto memorabile, il più importante di 30 anni di carriera. I Pooh suonano in piazza del Duomo, a Milano. Un concerto donato alla città meneghina, diventata, insieme a Bergamo, vero fulcro operativo della loro attività. Si suona per uno scopo nobile: regalare alberi da piantare nelle aree più degradate di Milano. La risposta del pubblico è straordinaria: 120 mila persone, arrivate sul sagrato a partire dal primo pomeriggio, gremiscono non solo l’immensa piazza, ma anche le vie circostanti, e la galleria Vittorio Emanuele. Gli altoparlanti, disseminati lungo tutto il perimetro della piazza, regalano a fans di tutte le età un concerto emozionante ed emozionato, di quattro musicisti che in un quarto di secolo ne hanno viste tante, ma così tante (persone) mai. E anche questo significa che l’operazione Sanremese è pienamente riuscita. Sulla sua onda lunga il complesso ha avuto quel rilancio di popolarità che cercava. Una popolarità diversa, che esce dal novero dei fedelissimi fans. Con il Festival vinto i Pooh sono tornati a sfondare quella soglia che fa la differenza fra personaggi con un grosso pubblico e personaggi per tutto il pubblico. E questo ai quattro, ormai <ex> ragazzi, non accadeva dai tempi del trittico „Viva-Stop-Buona fortuna“. Lo conferma un sondaggio Abacus realizzato nel 1991. Alla domanda <conoscete i Pooh?>, ha risposto sì il 93,7% dei 16 mila intervistati, rappresentativi di tutte le fasce d’età, di cultura, di condizione sociale e di provenienza geografica. Un dato che era più basso del 10% due anni prima, alla vigilia della partecipazione a Sanremo.
25, la nostra storia.... Così la raccontano i Pooh:
In quell’atmosfera di celebrazione abbiamo deciso di dedicare il 1991 alle nozze d’argento con la musica. L’operazione „25... LA NOSTRA STORIA“ (1991), era una specie di reset, un punto per capire cosa volevano diventare i Pooh degli anni Novanta. L’album doppio, ha raggiunto risultati in un certo senso storici anche per il nostro pubblico: 800 mila copie vendute, che per un doppio fa un fatturato di 1 milione e 600 mila copie. E la tournée omonima ha segnato il record d’incasso in tutti i teatri toccati, il record d’incasso globale per una tournée, e il maggior numero di debutti, 120. Abbiamo suonato dal vivo un giorno sì e due no per un anno intero, con permanenze di 5, 6 giorni nella stessa città, e pubblico che tornava 2 o 3 volte alle repliche. Il concerto venne anche registrato e „25..la nostra storia“ è diventata la doppia videocassetta più venduta nella storia dell’home-video musicale italiano: 50 mila copie! Comunque ne siamo usciti estremamente svuotati fisicamente e a livello di motivazione, perché rileggere in chiave celebrativa tutto quello che sei stato, anche se nella nostra chiave autoironica, ti fa riflettere su quello che ti è successo. E guardando le fotografie della nostra storia, che scorrevano sul mega schermo alle spalle del palco, ci siamo resi conto che la nostra avventura è stata una cosa incredibile, veramente straordinaria, enorme, molto più grande di quella che ricordavamo. Si sa, il tempo appanna i ricordi. Ma vedersi lì tutti quei tasselli, il beat, e il primo posto a <Hit-parade>, e i cavalieri della Repubblica, e il WWF, e Sanremo, e le tue statue al museo delle cere, e i 120 mila del Duomo... cazzo, ragazzi, ma abbiamo fatto di tutto! Così ci sentivamo alla fine di quella tournée. Cosa si può aggiungere a una vicenda così? Cosa possiamo fare, un‘altro disco dei Pooh? Cos’altro c’è, in un disco dei Pooh, che possiamo dire e che non abbiamo già detto? Possiamo solo ripeterci. Oppure diventare come Mina, che fa la rilettura degli altri cantanti, o fare un album „Noi oggi le suoniamo così...“ Certo ormai abbiamo un pubblico affezionato, che ci consente di non rischiare più niente, di vivere per altri 15 anni sugli allori di quello che siamo stati. Uscire da quel senso di impotenza, azzerarsi e ripartire è stato difficoltoso. Abbiamo fatto un disco per inerzia, „IL CIELO È BLU SOPRA LE NUVOLE“ (1992). Non è brutto, ma non è neanche qualcosa di nuovo. Dopo quel disco abbiamo capito che non era quello che volevamo. Dovevamo tornare a divertirci. E allora siamo tornati in sala d’incisione, abbiamo suonato in presa diretta, fatto cose che ci scaldavano il cuore. Ed è nato „MUSICADENTRO“ (1994), un album non bello, ma suonato molto bene, con grande energia. Non ci sono le canzoni, perché eravamo in un periodo di crisi compositiva, ma non è che potevamo chiedere i testi a qualcun‘altro. Ed è stato un disco utile, perché ci ha fatto capire che il futuro dei Pooh può essere legato solo alle cose in cui crediamo.
Nel 1993 partecipano come superospiti al cantagiro nella veste di padrini, per l’iniziativa „riforestiamo le città“ promossa dal WWF. L’adesione dei Pooh al recupero delle aree più degradate delle città italiane prosegue attivamente anche nella tournée estiva. Dal 15 luglio infatti, per circa cinquanta date il gruppo porta in giro il nuovo spettacolo negli stadi (un palco alto 15 metri con più di 15 TIR all’appello) e soprattutto, nelle piazze più suggestive d’Italia, scelta accuratamente per unire la loro musica al rinnovato impegno ambientalistico. Promuovono il progetto „Riforestiamo le città“ attraverso delle cartoline allegate ai biglietti dei concerti, in qui è stampata una petizione ai sindaci di tutti i comuni italiani. La petizione reclama in reale applicazione della legge Rutelli, che prevede l’obbligo, per tutti i comuni di residenza, di porre un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica. Il 1993 è anche legato alla prima partecipazione a Telethon, la maratona televisiva per raccogliere soldi per la ricerca genetica
Così la raccontano i Pooh:
Nel dicembre del 1993 il comitato promotore di Telethon, ci invitò alla kermesse benefica. Una partecipazione estemporanea: un banchetto all’esterno del teatro delle vittorie di Roma, dove si svolgeva la trasmissione. Era pieno inverno, fuori faceva freddo. Noi non dovevamo nemmeno suonare; solo limitarci a raccogliere piccole donazioni. Ma il banchetto venne preso d’assalto da centinaia di fans e di curiosi accorsi per partecipare a qualcosa di grosso, molto più grosso della musica. In due ore raccogliemmo 50 milioni. Ci siamo detti <se questo è il nostro potenziale, pensiamoci>. Durante l’anno abbiamo avuto modo di conoscere il comitato promotore del Telethon, e siamo rimasti affascinati dal lavoro di questa gente. Sono minuziosissimi, risparmiano anche sulla luce e investono tutto nella ricerca. Allora abbiamo pensato a una formula che ci potesse permettere, l’anno dopo, di fornire musica itinerante, per raccogliere quei soldi un pò dappertutto. E ci siamo inventati, complice il Michele Guardì della TV, il treno che si apre e diventa un palcoscenico. Può sembrare una cosa semplice andare in giro a suonare su un treno, ma potete star sicuri che spiegare alle FS come volevamo un vagone, suonarci sopra, farlo costruire, farlo girare per le stazioni a norma di tutte le leggi, è un’impresa in cui solo i Pooh potevano riuscire. Ci sono stati dieci mesi di trattative, di calcoli e colloqui con ingegneri. Parlavamo più di numeri che di musica: pesi statici, gallerie. La maratona del 1994 durò 43 ore. Giorno e notte. Dalle 7.30 di venerdì 9 dicembre alle 2 del mattino di domenica 11. Incontrammo un’Italia che voleva tirare fuori il cuore, da Messina, a Milano, a Roma. Il nostro treno la univa idealmente. Il <bottino>: 2 miliardi, fra i soldi raccolti negli scali ferroviari di una mezza dozzina di città e quelli promessi telefonicamente durante i nostri collegamenti TV. Una massacrante soddisfacente che ebbe seguito l’anno dopo. Con un impegno fisico superiore: itinerario in treno più lungo e una settimana di concerti in piazze e teatri di Sicilia, Calabria e Puglia, sempre per raccogliere fondi da destinare al Telethon. C’è una marcia in più nel suonare sapendo che serve a far vivere più di 300 progetti su malattie neurovascolari, quasi 100 sulle malattie genetiche e a permettere a oltre 80 giovani medici ricercatori di studiare, curare e far guarire. E allora benvenuto allo scomodo <treno della solidarietà> che nel freddo di dicembre ci trasportava, con il solito compito, cantar canzoni, e il solito obiettivo, raccogliere soldi dall’anima degli italiani.
Poi nel 96 ancora in treno. Anche nel 1997, dopo i sorprendenti risultati ottenuti nelle tre edizioni precedenti, i Pooh, testimonial storici della manifestazione girono l’Italia con la loro musica contribuendo ancora una volta alla raccolta di fondi destinati a Telethon. Dopo 3 anni <su rotaie>, per questa edizione, i quattro abbandonano il treno e affrontano la quarta e ultima avventura con l’aiuto dell’Aeronautica Militare. I Pooh infatti, nei due giorni di Telethon, attraversano l’Italia utilizzando grossi elicotteri militari e un C130 con al seguito i tecnici e tutte le strumentazioni utili per poter suonare dal vivo.
Così la raccontano i Pooh:
Altri viaggi, ma con lo stesso concetto, cioè di riuscire a fare con la musica qualcosa di più importante della musica stessa. I dischi d’oro, i Telegatti, sono belli ma ne abbiamo un migliaio. Di vita ne abbiamo una sola.... Ancora devastati dalle fatiche di Theleton incontrammo il Papa. Eravamo andati in Vaticano a rappresentare l’Italia nel concerto di natale in mondovisione. E solo quella sarebbe stata una soddisfazione enorme. Poi gli organizzatori riuscirono a combinare un incontro con il Papa. Qui c’è da fare una breve premessa: anni prima noi avevamo saputo dall’autista del Papa che il santo Padre ascoltava le nostre canzoni. Gliele aveva fatte conoscere don Gelmini, il quale usa „Risveglio“ e altri brani strumentali nostri nei momenti più importanti e solenni della vita delle sue comunità. Il fatto che il Papa avesse ascoltato le nostre canzoni ci riempiva d’orgoglio. L’incontro fu veramente emozionante: il Papa è un uomo che emana un’energia davvero incredibile. Ha sottolineato <che non é facile fare canzoni, perché per molta gente, che ascolta musica ma non legge libri, le canzoni sono l’unica meditazione culturale di questo secolo>. A questo punto quel brillantone di Stefano, per sdrammatizzare il tono ufficiale che stava prendendo il colloquio, ha risposto <Bé, certo che anche fare il Papa... non deve essere facile>. Pronta la risposta di Giovanni Paolo II <Con l’aiuto di Dio possiamo fare sia il Papa che le canzoni>. Questa la cronaca di 5 minuti speciali, che a noi sono sembrati una vita.
Visto quante novità in pochi mesi? Il Telethon, il Papa... lo avevamo giurato a noi stessi <Solo cose straordinarie>. E fra queste c’era un‘altro sogno nel cassetto, quello di una tournée completamente acustica, senza strumenti che avessero bisogno di un cavo funzionare. Per questa singolare esperienza abbiamo scelto gli scenari più adatti, ovvero le piazze storiche, le ville d’epoca e i castelli che fanno dell’Italia un museo a cielo aperto. <Acustica> ha girato l’Italia per un’anno, ed è diventata anche un disco live, „BUONANOTTE AI SUONATORI“ (1995). Un disco che racchiude quella tournée con una canzone inedita scritta dopo un concerto tenuto a Zurigo (Svizzera). Subito dopo ci siamo messi a lavorare al nuovo disco. Come al solito. Come sempre.
E così nasce „AMICI X SEMPRE“ (1996). È il più bell’album dei Pooh degli anni novanta. Proprio quando pensi di sapere quello che puoi aspettarti dal quartetto, loro ti sorprendono, soprattutto con la forza delle parole. In tutto l’album non c’è un brano debole, una canzone sbagliata. E sono molte quelle che raccontano i sentimenti con parole che arrivano dritte al cuore. Dall’amicizia, alla donna proibita (quella dell’amico), al dolore di una ragazza stuprata, ed infine alla domanda che i Pooh si pongono da un pò di tempo: Dio esiste o no? Il nuovo album e rappresentato dalla traccia CD-ROM che i Pooh regalano al loro pubblico. Giudicata dagli esperti, è uno dei migliori CD-ROM usciti in Italia. A esso i Pooh affiancano un sito Internet (www.Pooh.it). In inverno c’é il grande ritorno nei Palasport per la tournée. Dopodiché esce il libro biografico del gruppo più <vecchio> d’Italia e forse anche del mondo. Si intitola <Quello che non sai> e come dice il titolo ci sono scritte tante cose che non sappiamo del gruppo.
Così la racconta Franco Dassisti lo scrittore:
L’anno é il 1992, il posto il Forum di Assago. Stavo andando per la prima volta ad intervistare i Pooh. Unica intervista concessa a una radio nella tappa milanese del tour „Il cielo è blu sopra le nuvole“. Facevo il giornalista da quattro anni, e quella non era la mia prima intervista <importante>. In molti erano passati davanti ai microfoni del mio walk-man, ma i Pooh erano i Pooh, almeno per me. Mi erano entrati nella pelle nel 1982, ai tempi di „Palasport“, e non ne erano più usciti. E una sera, negli uffici della CGD, a Milano, presi il coraggio a due mani e dissi a Roby <Vorrei scrivere un libro su di voi; questa é la scaletta>. Per me sarebbe stato il coronamento di un sogno. Roby mi guardò un attimo e mi disse <Perché non ripeti questa proposta ai miei colleghi davanti a un piatto di spaghetti...?> spiegai a loro l’idea del libro, una cosa che consacrasse i Pooh in vista del trentennale. Il libro é un atto d’amore. mio (che mi sento di rappresentare tutti i fans), e mio (come giornalista), nei confronti di una loro collocazione nella storia della musica leggera italiana.
Il 1997 è un’anno dispari e, come promesso dai Pooh, è l’anno delle raccolte.
Così la raccontano i Pooh:
Era il 24 agosto.... Ci piace raccontarla come fosse un romanzo, perché come quasi sempre accade nel nostro lavoro i colpi di scena sono il sale di quel <tutto programmato> che visto da fuori sembra essere la <grande organizzazione dei Pooh> e cosi....
Era il 24 agosto ed era finita la tournée e con lei tutto il nostro lavoro su „Amici x sempre“ baci abbracci, saluti e grazie. Dopo quasi 2 anni di non-stop finalmente, per tutti, le vacanze, quelle di cui se ne parlava ormai da mesi, quelle che così lunghe non le avevamo fatte mai, insomma le vacanze con la <V> maiuscola. Ciao a tutti, ci rivediamo a Natale per cominciare a pensare a quel che sarà di noi nel 98. Ed infatti ciao! Ognuno per conto loro: Tecnici, Assistenti, Pooh, Facchini e Manager, tutti al mare, Facchinetti in Sardegna, Battaglia pure, Canzian a ... e D’Orazio a Pantelleria. Primo sole, prime ustioni, niente telefonini, niente di niente, ma niente e più rintracciabile che un Pooh in vacanza. E così appena quattro giorni dopo il fatidico addio, catturati come quattro latitanti, fax per tutti: Urgente richiamare l’ufficio di Milano. Era successo che avevamo vinto il Telegatto come miglior gruppo dell’anno e che si doveva correre a Milano per la foto con Baglioni e Patty Pravo vincitori anche loro del referendum di TV Sorrosi e Canzoni. Assolutamente no!!! Non è possibile!!! Siamo in vacanza!!! Non se ne parla nemmeno!!! Quattro ore dopo eravamo tutti e quattro a Milano nello studio di Petrosino a farci fotografare per la copertina di Sorrisi e non era finita bisognava pure andare ad Arezzo a ritirare il Telegatto con tanto di canzone da fare dal vivo. Proposta irrefutabile: non potevamo mancare a ringraziare il pubblico che ci aveva votato, quindi tutti a casa: Tecnici, Assistenti, Facchini e Manager. Vacanze interrotte sul nascere, ma proposito di ripartire appena passata la notte di <Vota la Voce>, nel frattempo riunioncina tanto per ingannare i due giorni d’attesa con discografici etc. della serie facciamo il Punto della situazione e nel Punto c’era l’idea della CGD di far uscire per Natale una raccolta delle nostre migliori canzoni: <I negozianti la chiedono, non ci sono vostre compilation sul mercato da quando è fuori catalogo „25...la nostra storia“ un lavoretto del quale non dovrete occuparvene. Facciamo tutto noi, voi andate pure in vacanza che quando è tutto pronto ve ne mandiamo una copia...> Due giorni di attesa chiusi in un hotel di Arezzo sono stati decisamente troppi. Abbiamo cominciato a pensare e quando i Pooh pensano, non c’è di peggio... Non sarà troppo celebrativa una raccolta di canzoni più o meno vecchie? Non sarebbe il caso di metterci dentro anche qualcosa di inedito? Com‘è possibile mettere su un CD canzoni di 30 anni fa senza rimissarle? Ma non è che questa storia ci rimette in ballo con televisioni, radio..? Non si può fare !!! Finita Vota la Voce avevamo le idee chiarissime: Niente vacanze, tutti a lavorare: Se deve essere il meglio dei Pooh, noi dobbiamo dare il meglio!!! Non si può mettere in circolazione un disco dei Pooh come fosse un formaggino!!! La CGD può scegliere i pezzi, ma noi ci dobbiamo mettere qualcosa di nuovo! Se deve uscire una raccolta, facciamo le cose per bene!!! E le <cose per bene> ci hanno fatto chiudere in studio a provare e a scegliere canzoni, a inventare video clip, a far foto, a discuter copertine e a buttare arrangiamenti e testi, insomma a fare i Pooh, noi e tutta la squadra, tutti di nuovo in pista per questo „THE BEST OF POOH“ (1997) che non abbiamo capito se si traduca, come vogliono farci credere <Il meglio dei Pooh> o se più facilmente significhi <Che bestie i Pooh>. In entrambe i casi, alle vacanze ci pensiamo l’anno prossimo.
I Pooh intraprendono una breve tournée invernale di dodici date nei palasport della penisola per accontentare la fortissima richiesta. Il tour è un trionfo di pubblico e la critica lo definisce il più bello spettacolo sinora realizzato. Uno spettacolo che all’altissima tecnologia degli impianti audio e luci completamente rinnovati, affianca una scenografia di forte impatto, che ben si accosta inoltre alla scelta dei brani e all’utilizzo di strumenti classici da sempre cari ai Pooh come timpani sinfonici, violoncello, contrabbasso, ecc. In questo tour i Pooh hanno festeggiato il loro 2000mo concerto a Milano al Forum di Assago. In estate il tour tocca ca. 50 città italiane con un’affluenza di pubblico di oltre 300'000 presenze. E il nuovo anno si apre con i Pooh in viaggio per tutta Italia con l’enorme tour „The best of Pooh“. E un grande concerto <antologico> che ripercorre il meglio della vasta produzione, dagli esordi ai giorni nostri. A Milano festeggiano il 2000o concerto. Da giugno la nuova sede operativa dei Pooh si è trasferita. Sembrava che avessero deciso di lasciare Milano, di rinunciare ad allestire una nuova sala d’incisione, ma colpo di scena, tutto il contrario. Nasce l'Apricot-Studio: nuova sede prestigiosa con tutto concentrato in un unico stabile dove, oltre a tutti gli uffici operativi, è stata allestita una straordinaria sala di incisione di grandi dimensioni e tecnologicamente avanzatissima, nata sotto le coordinate di Renato Cantele, con tutti i magazzini per gli strumenti e le loro attrezzature scenografiche, le officine di realizzazione degli allestimenti live e, praticamente, tutto quello che ruota intorno alle loro attività. Una nuova scommessa per l’azienda Pooh che con questo nuovo importante investimento dimostra ancora una volta, il suo perfetto stato di salute e soprattutto la voglia dei quattro di progettare ancora a lungo termine il loro futuro.
Il 1o ottobre suonano nella cattedrale di S. Pio X davanti a 20'000 malati. Un concerto tenuto rigorosamente segreto nonostante le numerose richieste di TV e settimanali di poter riprendere e commentare l’evento. <È una cosa che riguarda solo noi>, hanno dichiarato i quattro.
Il 31 dicembre i Pooh hanno suonato a Reggio Calabria per festeggiare l’inizio dell’ultimo anno del millennio. La RAI è stata presente con 12 telecamere per mandarlo in onda. Il concerto che i Pooh hanno proposto è stato l’ultimo del fortunato tour „The best of Pooh“ che li ha visti protagonisti per tutto il 1998 in 65 concerti in Italia con un’affluenza di pubblico di oltre 100'000 presenze. Erano 24 anni che i Pooh non suonavano a Capodanno, per una loro scelta fatta nel 1974, e mantenuta fino ad oggi, per stare almeno durante le feste natalizie insieme alle loro famiglie. Inaspettatamente a febbraio esce il 38o disco. É un album che raccoglie le primissime canzoni del gruppo.
Così la raccontano i Pooh:
Nell’ottobre del 1995 siamo entrati in studio di registrazione ed abbiamo inciso quei brani che rappresentano per noi le origini della nostra musica, le canzoni degli inizi, che raccontavano il clima ed i fatti di quegli anni in modo semplice, avvolte anche ingenuo, ma sempre e comunque estremamente vero. É questa, una parte della nostra storia, che abbiamo sempre vissuto con grande curiosità e rispetto: i primi inizi, quelli in cui alcuni di noi non facevano ancora parte della band, quei primi mille giorni che hanno comunque segnato la lunga strada ed il futuro dei Pooh. Abbiamo voluto rispettare lo spirito di quelle canzoni registrandole in presa diretta, con gli stessi strumenti e le stesse tecniche di ripresa di allora. Avevamo poi pubblicato questi brani soltanto in un’antologia ( „POOH BOOK“ 1996) per collezionisti, ma oggi crediamo che debbano entrare di diritto a far parte del nostro catalogo ufficiale, perché queste canzoni sono il preludio della nostra storia fortunata e, ridandogli vita e dignità, ci piace ricordare tutti coloro che, anche se per poco, sono stati o si sono sentiti Pooh un attimo prima che si accendesse la nostra buona stella. Infatti tutto questo succedeva....„UN MINUTO PRIMA DELL’ALBA“ (1999).
E’ partito domenica 21 marzo, programmato in alta rotazione da tutte le emittenti radiofoniche d’Italia il primo singolo “Se balla da sola” tratto dal nuovo album dei Pooh in uscita il 15 aprile 1999 dal titolo “Un postofelice”.
I nostri quattro, giunti oramai alla soglia del loro 33mo compleanno insieme, festeggiano l'uscita del 39 o album "UN POSTO FELICE" (1999) con una grande festa con amici, musicisti, giornalisti nell'Apricot-Studio. Il tutto viene mandato in onda tramite Internet dal titolo Pooh-day.
Il 14 luglio riparte il tour dei Pooh, che toccherà i grandi spazi all’aperto lungo tutta la penisola. Sempre impegnati sul fronte del sociale, il tour di quest’estate, che proseguirà fino a metà settembre, sarà interamente dedicato a tutti i bambini colpiti dalla recente guerra nei Balcani.
Il progetto “Un Posto Felice” organizzato dai Pooh in collaborazione con “Rock no war” e “Gardaland” e inserito nell’ambito delle iniziative S.O.S. Balcani, ha un duplice obiettivo: il primo è quello di realizzare una serie di parchi giochi per l’infanzia nei territori dei Balcani; il secondo è un’iniziativa che Gardaland realizzerà nel mese di settembre. Per la realizzazione della prima parte del progetto, durante tutta la tournée i Pooh inviteranno il pubblico intervenuto ai concerti a versare un contributo libero presso i vari punti di raccolta allestiti da “Rock no war”.
Sono i Pooh, testimonial d’eccezione, a concludere la campagna WWF-Federtrasporti per invogliare i cittadini a lasciare a casa l’auto privata e ad usare il mezzo pubblico. A Roma, in Piazza Venezia, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Roby Facchinetti, con tanto di camice bianco e finti ricettari medici, fanno un vero e proprio check-up ai cittadini per verificare quanto siano malati di traffico e li invitano a prendere il mezzo di trasporto pubblico almeno due volte al giorno, come cura.
Ricordiamo che il gruppo collabora con il WWF dal 1987 e grazie a questo sodalizio il numero degli iscritti si è da subito, velocemente moltiplicato. Numerosissime sono state le campagne ambientaliste alle quali i Pooh hanno prestato la loro immagine e la loro credibilità. L’amore per la natura li ha premiati, tra gli altri, del riconoscimento di “Rangers d’Italia Onorari”. Questa nuova campagna ambientalista ha come scopo non solo quello di sensibilizzare all’utilizzo del mezzo pubblico come cura per le nostre città, ma soprattutto quello di invitare i cittadini alla firma di una mozione contenuta appunta nella finta ricetta, nella quale si chiede al Ministero dei Trasporti e ai Comuni, di rendere operativi da subito i 14.000 miliardi disponibili dalla legge 211 per ampliare e migliorare il servizio dei trasporti pubblici in tutta la penisola.
Il 40 o album dei POOH "CENTO DI QUESTE VITE" (2000), a solo una settimana dalla sua uscita nei negozi italiani, entra in classifica di vendita "Top of the Music", conquistando subito il primo posto.
Un grande successo, già annunciato dal doppio disco di platino conquistato solo con le prime 200.000 copie in prenotazione, seguite immediatamente da migliaia di richieste giornaliere a nemmeno una settimana dall’uscita nei negozi. Questo risultato premia già da subito quest’opera che nasce guardando avanti, espressione di gioia di vivere, semplicità ed entusiasmo: un CD che racchiude, infatti, tutto quello che i POOH sono oggi, ancora una volta proiettati verso il futuro, senza dimenticare niente del loro passato.
11 nuove canzoni, una più del solito, nate dalla grande prolificità artistica che sta vivendo il gruppo: 11 storie intense e mature colorate da arrangiamenti che determinano sempre più il loro sound live che li ha resi unici e inimitabili.
Il sito internet ufficiale dei POOH, www.pooh.it, compie 4 anni e si rinnova. E' realizzato da Meroni new media, l’azienda di comunicazioni multimediali che lo gestisce tuttora insieme ai POOH e al loro Staff e che ha realizzato per i Pooh, tra le altre cose, anche la traccia multimediale del cd "Amici x sempre" nel 1996, e la "Pooh-News card" nel 1999. E’ un sito sempre aggiornato, che cresce ogni giorno di più e che si arricchisce di amici e di visitatori da ogni parte del mondo. Dopo lo splendido 1999 trascorso festeggiando sul web un successo dietro l’altro (dal POOH-DAY ONLINE, al BACKSTAGE LIVE, al VISTO DA ME… - gli EVENTI-INTERNET ancora consultabili sul sito!), anche per il 2000 ci sono tanti progetti-web. Migliaia sono gli accessi quotidiani registrati da ogni parte del mondo. Tra l'altro, il successo del sito è stato confermato, e per il secondo anno consecutivo, anche dal prestigioso concorso PREMIO WWW 2000 organizzato da “Il Sole 24 Ore”, in cui www.pooh.it si è classificato tra i primi 10 siti più votati (categoria siti “Arte & Cultura”) ed è stato l'unico sito di un gruppo musicale a partecipare al concorso.
Dal 25 gennaio 2001 i Pooh inizieranno a girare l'Italia con il loro nuovo Tour, che farà tappa nei Palasport delle principali città, portando in scena il nuovo album Cento di queste vite e tanti altri brani del loro straordinario e storico repertorio. Per il Tour 2001 c'è una novità: in esclusiva su questo sito, e per la prima volta sul sito ufficiale di un gruppo musicale, è possibile acquistare direttamente via Internet, in modo molto semplice e sicuro, il biglietto del concerto.
E' partito il 25 gennaio 2001 dal Palasport di Varese, il nuovo tour dei Pooh, “CENTO DI QUESTE VITE”, che nell’arco di tempo di un mese, toccherà i Palasport di 19 città italiane.
Un tour pieno di progetti, appuntamenti e sorprese, a cominciare dalla nuova campagna WWF e FEDERTRASPORTI contro l’inquinamento in città, alla raccolta fondi per il progetto di solidarietà POOH - ROCK NO WAR - PIGNA, dagli incontri pomeridiani con il pubblico alla speciale guest star: TOMMY EMMANUEL

Questi i compiti della macchina Pooh:
A Dodi e Roby é affidato il ruolo di principali costruttori sonori.
Red si occupa dell’aspetto organizzativo della band, concerti, promozione etc.
A Stefano é affidata la parte finanziaria della ditta, contratti, sponsor e spese varie.



Questa é la loro filosofia:
Mantenere il successo per più di 40 anni é molto più duro che mantenerlo per 40 minuti, perché ce sempre uno nella vita che pensa che abbia il suo momento di felicità. Il difficile é mantenerlo! Ci vogliono dei componenti che sono chiaramente un certo talento, ma che non é sicuramente tutto, ci vuole anche una discreta intelligenza, una notevolissima sostanza del fatto di insistere continuamente, di sapersi in qualche modo amministrare, di non lasciarsi prendere dalla contentezza del successo e soprattutto lavorare a tempo pieno su questa cosa. Diciamo che il successo dà moltissimo, ma ti toglie altrettanto!









Nella nostra carriera ci siamo lasciati per strada tanti cambiamenti cambiando anche tante persone, tecnici, manager, musicisti, produttori, arrangiatori e amici, tutte persone che ci hanno insegnato a crescere e pur non salendo sul palco fanno parte della nostra vita e della macchina Pooh. Non dimentichiamo mai gli ex, come Bob, Marco, Gilberto, Mauro, Riccardo e Valerio, tutti amici che hanno fatto parte nei tempi più difficili: l’inizio. Lo dobbiamo a loro se siamo arrivati fino a questo punto.



ROBY FACCHINETTI 1.05.1944

Roby in arte Camillo, nacque il primo maggio del 1944 ad Astino in provincia di Bergamo, da una famiglia numerosa (sette fratelli, primo di cinque maschi). La passione per la musica non tardò a manifestarsi. All’età di otto anni i genitori decisero di fargli studiare musica e così frequentò il conservatorio „Donizetti“ di Bergamo. Il sogno nel cassetto era di diventare direttore d’orchestra. Il suo primo gruppo lo ha formato quando aveva quattordici anni suonando nella sua abitazione, a volte si esibiva con questa band, dal nome „I monelli“, nelle balere della provincia. A Rimini conobbero Paolo Bacilieri che gestiva „La Stalla“, un rinomato locale di Riccione. Dopo averli sentiti, li scritturò per venti giorni nel pittoresco locale, poi visto il successo ottenuto li riconfermò per tutta la stagione. Altre esperienze musicali Roby le ha maturate con „Pierfilippo e Les Copains“, gruppo con il quale fece un‘altro giro per l’Italia, fin quando una sera a Bologna la band fece una serata suonando insieme ai Pooh i quali avevano da poco iniziato la carriera. Alla fine della serata a Roby fu offerto di unirsi a loro in quanto occorreva sostituire Bob Gillot il ragazzo inglese che creava qualche problema. L’occasione che aspettava da tempo era arrivata!... Da allora é l’anima musicale del complesso. Di Facchinetti si può dire che ha sempre avvertito l’esigenza di esprimersi con la musica: per rendersene conto é sufficiente ascoltare il suo primo LP da solista pubblicato nell’aprile del 1984 intitolato „ROBY FACCHINETTI“. Nel 1993, un‘altro album da solista, „FAI COL CUORE“, un disco interamente suonato con l’ausilio di un‘orchestra sinfonica. Roby che é considerato il trascinatore del gruppo anche fuori dal palcoscenico, oltre ad esser particolarmente preparato dal punto di vista musicale, é dotato di una voce straordinaria, potente e pulita che mette in risalto molto spesso nei ricorrenti <assoli> vocali. Sotto il profilo umano troviamo in lui una persona buona e molto sensibile pronto a capire gli altri cercando sempre di non togliere spazio ai suoi compagni.
Alto m. 1.71, capelli castani, occhi celesti, il suo segno zodiacale é il Toro. Roby si é sposato nel 1983 per la seconda volta con Giovanna (classe 1967). Da lei ha avuto due figli: Roberto (1987) e Giulia (1992). Roby ha altri tre figli: Alessandra e Valentina dalla prima moglie Mirella, e Francesco nato dalla relazione con la ex compagna Rosaria.




DODI BATTAGLIA 1.06.1951

Sulla carta d’identità Donato Battaglia é nato a Bologna il primo giugno del 1951. Proviene da una famiglia di musicisti: il nonno suonava il mandolino, lo zio era un bravissimo chitarrista e il padre, anche se non professionalmente, suonava il violino. Componenti del DNA poi sfociate in un amore precoce per la musica e alla tenera età di cinque anni Dodi ebbe „un’attrazione fatale“ per lo strumento che andava per la maggiore: la fisarmonica, la famiglia lo accontentò e lo iscrisse ad una scuola di musica che frequentò fino a 14 anni. Poi, come tanti ragazzi, risucchiato dal vortice beat scoprì la chitarra e fu un sollievo dal punto di vista fisico, visto il peso della fisarmonica. Grazie agli studi iniziali che gli diedero la base per sviluppare la sua sensibilità di musicista, a poche ore dall’acquisto, il piccolo Donato già stimpellava le sei corde. Cominciò a frequentare i ritrovi musicali di Bologna e a costruire i primi gruppi. Dopo queste esperienze ha incontrato opportunità più consistenti: ha suonato con i „Meteors“ il gruppo non dice niente, però é lo stesso che accompagnava Gianni Morandi dal vivo. Giunse poi la grande richiesta dei Pooh. Dodi aveva appena diciassette anni ed appartenere al gruppo della sua città, dove era popolare grazie a Valerio Negrini suo amico, fu per lui motivo di grande soddisfazione. Il periodo di prova con i Pooh durò in tutto una settimana a casa di Riccardo Fogli. Autore di buona parte delle musiche dei Pooh, la sua voce é molto musicale ed é una delle componenti dell’impronta del quartetto. Apparentemente taciturno Battaglia é invece un pozzo di aneddoti divertenti inerenti alla sua storia musicale, grande improvvisatore i suoi soli risultano „buoni“ alla prima registrazione. Emiliano puro sangue, Dodi rispecchia l’allegria e la tempra della sua terra. Nella primavera del 1985 ha presentato il suo primo disco personale „PIÙ IN ALTO CHE C’È“ che ha dedicato ai suoi tre figli.
Il suo segno zodiacale é Gemelli. Alto m. 1.76 capelli e occhi castani ha una grande passione per l’automobilismo (corre in Formula Renault conseguendo ottimi risultati). Nel 1990, trova la donna della sua vita, Alessandra, infatti, nel settembre del 1992 si sono sposati. Dodi si é sposato per la prima volta con Louise che vive nel Colorado. Da lei ha avuto due figli: Serena (1976) e Sara (1979). Dalla relazione con Loretta é nato il terzo figlio Daniele (1982).

STEFANO D’ORAZIO 12.09.1948

Nato a Roma il 12 settembre del 1948, è l’unico componente del gruppo a portare il suo vero nome. La sua vita di musicista iniziò per spirito d’emulazione, vedendo i suoi coetanei suonare. Così, con altri tre amici, in epoca beat ha formato il complessino dei „Sunshines“. I primi „successi“ diedero a Stefano l’idea di cercare lavoro per l’estate e così entrò a far parte di un‘altro gruppo, „I Naufraghi“ ma, durante un tour nel meridione, furono abbandonati dall’impresario e ritornarono a casa con l’aiuto di un’autorità locale, al ritorno nella capitale ottennero un discreto successo al Piper in seguito al quale fu organizzato un tour al nord. A causa di un nuovo „attacco di passione“ entrò in un gruppo dal nome „The Others e Patackso“ con il quale fece un tour, definitivamente „perso“. D’Orazio militò con „Il punto“, con il quale continuò a suonare in varie manifestazioni canore fino al 1971 quando venne chiamato dai Pooh. Stefano é il manager del gruppo: un ruolo che gli riesce molto bene grazie alla sua straordinaria comunicatività e all’innato potere di persuasione del quale é dotato. Dal 1985 ha fondato un’organizzazione manageriale (la First) che svolge lavoro promozionale e discografico, dopo aver tentato con Roberta Voltolini, Stefano ha prodotto alcuni dischi di Lena Biolcati, nuova leva della musica italiana. Diversi lavori dei Pooh recono la sua firma e sempre più spesso canta da solista in alcuni brani del gruppo. Stefano é stato il primo batterista in Italia ad usare trigger per suonare i tamburi in Midi con i campionatori. Sempre pieno d’entusiasmo e di nuove idee riesce molto spesso a coinvolgere gli altri componenti nelle sue trovate. Preciso e puntuale nel lavoro ai limiti dello stress, come può si rifugia nella sua villa romana.
Alto m. 1.76, capelli e occhi castani, il suo segno zodiacale é quello della Vergine. É l’unico componente del gruppo a non essere sposato.






RED CANZIAN 30.11.1951

Bruno Canzian, in arte Red, é nato a Treviso il 30 novembre 1951, ha frequentato l’università mentre già suonava, poi ha interrotto gli studi per l’intenso lavoro con i Pooh. Ha iniziato a suonare a l’età di tredici anni nel periodo beat, racconta egli stesso che mentre frequentava le scuole medie, vide un compagno con una chitarra nuovissima e catturato da questo nuovo strumento, iniziò gli studi con una classica, imparando in fretta tutti gli accordi, continuò ascoltando Jimmy Hendrix, fino al giorno incui come bassista é entrato nei Pooh. Prima del famoso anno 1973, ha fatto parte a quindici anni di un complessino dal nome „I Prototipi“ con il quale ha fatto i suoi primi spettacoli, poi giunse una prima maturità artistica con la costituzione dei „Capsicum Red“ che incisero due 45 giri e un 33, ma la vita di questo gruppo fu breve per difficoltà economiche e scarsi ingaggi. La sua professione sarebbe stata sicuramente quella del produttore senza i successi musicali. Il 1986 é un anno ricco di avvenimenti: ha inciso il suo primo disco personale „IO E RED“ per il quale ha collaborato con i suoi amici Pooh e con noti artisti italiani. Il bello dei Pooh, ha avuto tantissime storie sentimentali, con Patty Pravo, Marcella Bella, Loredana Berté, Serena Grandi, Delia Gualtiero e infine Beatrice.
Alto m. 1.77, occhi e capelli castani, Canzian é autore di diversi brani dei Pooh. Buongustaio, ama la pittura naif e i bonsai alla cui coltivazione dedica il suo tempo libero. Sagittario, Red ha un carattare impulsivo che lo fà apparire serioso ma, in realtà é all’opposto. Con la prima moglie Delia Gualtiero, sposata nel 1978, ha avuto una figlia di nome Chiara Camilla (1990).




I FANS

Se ti dico: i Pooh?...

... Stai parlando del più grande complesso italiano. Ti posso assicurare che sono unici.
... Sono grandi, la loro musica e stupenda, sono i <signori> Pooh!
... Questi si che sono artisti, ma artisti di classe! Se ne trovono pochi in Italia.
... Bravi! Professionisti! Da vedere.
... Se dovrei fare una mia classifica di artisti italiani, i Pooh, li metterei nei primi tre.

Hai già visto un concerto dei Pooh?...

... Ti posso assicurare che è stupendo. Uno spettacolo raro.
... È spettacolare, devi vedere che effetti proprio da professionisti, e la musica, che musica!
... Unico, unico e unico, non c’è parola per definire quello che è un concerto dei Pooh.
Ne ho visti tanti,ma i Pooh sono grandi.
... A me i Pooh non piacevano, ma da quando sono andata al concerto,
sono rimasta sorpresa per la spettacolarità, gli effetti, la musica!
... È un concerto da non perdere, ne abbiamo organizzati tanti,
ma quello dei Pooh è speciale, bisogna vedere per credere! (<Good news>,
organizzatore di concerti in Svizzera)

Dallo spazio dedicato ai fans che si trova su Internet:

Mauro 27.01.98
Li ho scoperti con „Poohlover“ e quelle canzoni mi hanno colpito, più che per il testo, per la voce particolare di Roby. Con il tempo ho saputo apprezzare anche i testi, che sono poi i momenti di vita vissuta da tutti noi (alla faccia di chi dice che sono canzonette e tutte uguali), ho ascoltato i dischi precedenti a „Poohlover“, ed ho proseguito fino a „The best of Pooh“. Grazie 4 grandissimi amici.

Andrea 19.02.98
Premessa: ho tutti i dischi dei Pooh, e appena posso vado ai loro concerti. Ma sono conscio che si tratta di una malattia che non ha ormai più niente a che fare con la buona musica. Quello che avevano da dire, i Pooh hanno finito di dirlo con „Asia non Asia“; dopo , credo che solo „Uomini soli“ abbia qualche elemento di novità, pur senza avvicinarsi a dischi come „Alessandra“, tanto per fare un esempio. Per il resto, è tutta minestra riscaldata. Credo che sarebbe un comportamento più serio e corretto, da parte loro, smettere di fare dischi e soprattutto, raccolte ad nauseam, limitandosi a riproporre dal vivo ciò che di veramente valido hanno saputo fare.

Risposta ad Andrea di Antonio da Basilea (Svizzera) 28.02.98
Ma ragazzi scherziamo? Come si fà a dire che <i Pooh, musicalmente, sono finiti da un pò...> ? Cosa è per te, caro Andrea, la <buona musica>? Per caso sono state belle le canzoni di Sanremo di quest’anno (soprattutto Jannacci che ha fatto senso, per non dire schifo)? O ti piacciono le canzoni straniere, quelle dove non si capisce un .... del testo, e anche se si capisce non ha alcun senso? Tu hai detto che i Pooh da „Asia non Asia“ non fanno della bella musica. Secondo me in 32 anni di carriera l’unico album non riuscito è stato proprio quello! Perché, secondo me, é troppo freddo. Non ha quel calore della musica Pooh. Forse perché è stato travolto dalla tecnologia, dai computer. Però dopo sono ripartiti alla grande, e così, da quel disco in poi, ho provato ad elencarti solo alcuni dei brani che per me hanno un testo stupendo oltre alla melodia e alle voci: (ne ho elencati una marea !!!). Ti sembra ancora poco,o come dici tu <minestra riscaldata>? Secondo me (e non solo),tutti i tuoi dischi te li puoi sbattere li e ai concerti i Pooh fanno anche a meno della tua presenza!!! Perchè non è assolutamente giusto parlare così come hai fatto tu di un gruppo che stà da 32 anni insieme e fa ancora della ottima musica (e questo non ogni 4-5 anni), senza lasciare da parte il tempo che cambia, il<rimodenarsi> e la tecnologia ( vedi Internet e CD- ROM)!!! Peccato che in Italia per essere grandi, o si deve essere finiti o si deve essere morti! Qui in Svizzera (come in Germania) appena uno fa una minima cosa di buono, subito viene portato ai cieli, in Italia purtroppo no.... Comunque voglio dire ai Pooh e ai veri fan dei mitici Pooh: Forza ragazzi continuiamo così!!

Annalisa 05.03.1998
Credo che i Pooh abbiano trovato la formula giusta per stare insieme per sempre senza mandarsi al diavolo....litigate ne faranno senz’altro, ma hanno dall’altra parte, una professionalità così alta che permette loro di superare qualsiasi ostacolo. Credo che siano il miglior complesso italiano di tutti i tempi e loro ne hanno tutto il merito: ciascun di loro è completo, sia come cantante che come musicista... Inoltre , e qui mi spiace doverlo dire, sono ancora in vetta al successo anche perché (oltre a quanto detto finora) non c’é nessun cantante italiano che lontanamente si avvicini a loro... Credo che se un giorno i Pooh andassero in <pensione> dovrebbero fare i parolieri... visto che c’é n’é tanto bisogno... Spero, però, che quel giorno non arrivi mai...

Massimo 21.03.98
Ho imparato a strimpellare la tastiera con la musica dei Pooh cercando di imitare Facchinetti... Ho 26 anni e da 27 ascolto i Pooh !

Enzo 09.04.98
Io suono meglio di Dodi. C’è qualcuno che sa suonare meglio degli altri tre ?

Risposta ad Enzo di Claudia 12.04.98
Caro Enzo, lo sai il famoso detto: <Chi si loda s’imbroda>? Penso che in Italia ci siano pochi chitarristi del calibro di Dodi. Lui le chitarre le fà parlare, è un piacere vederlo far scorrere le dite tra le corde e contemporaneamente muovere il distorsore. Invece di guardare gli altri, cerca di migliorare prima di tutto te stesso. È chiaro comunque che il messaggio che hai inviato è una scusa per farti pubblicità, ma se tu fossi veramente capace, sicuramente qualcuno ti avrebbe già notato.

Maurizio 03.05.98
Tutte le volte che partecipo, anche vocalmente ad un vostro concerto, penso a malincuore che potrebbe essere l‘ultimo, anche se il vostro <matrimonio> e a prova di qualsiasi <amante>. Se le vostre donne non sono riuscite a separarvi, difficilmente ci riuscirà qualsiasi evento. Ho tre grandi amori: mia figlia, i treni, i Pooh; non c’è un ordine esatto, tutto al primo posto! Vi ho visti arrivare a Milano centrale con il treno di Telethon, qualche anno fà, non sono riuscito a fotografarvi, mi mangio ancora le mani! Spero di risentirvi presto e con un nuovo lavoro!

Sandro dal Belgio 19.05.98
Ciao a tutti i fan italiani dei Pooh!! Mi sento in dovere di fare i miei più sentiti complimenti a questo gruppo che ci ha fatto e ci stà facendo sempre sognare. Bravi ragazzi continuate sempre così.

Valentina 20.05.98
Sono una fan dei Pooh da poco tempo, ma sono lo stesso una fan accanita. Io vorrei soltanto urlare un grande: NON È VERO A CHI DICE CHE I POOH FANNO CANZONETTE (NEL TERMINE CATTIVO DELLA PAROLA). Perché con „Pierre“ e altre canzoni hanno sempre anticipato i problemi giovanili.

Ela 26.05.98
Un brivido pervade il mio corpo, un‘emozione mi entra nel cuore, la noia, la tristezza svaniscono lasciando spazio all’armonia, alla pace... tutto questo accade, quando ascolto la loro musica che per me è la vita.



...... F I N E

© ANTONIO GUGLIUZZO
 
 
     
sono destini, sono sopra di noi, niente si sa, viviamo a sorte.
di questa vita noi siamo gli attori, e ognuno fa la propria parte.
sono destini, sono appesi ad un filo. e stanno lassù, più su del cielo.
sogni lontani, desideri vicini, tutti i domani sono destini.
Tanti Destini.
DESTINI (Facchinetti-D'Orazio)