GENESI
INTRODUZIONE

Il nome Genesi che i traduttori della LXX sostituirono all'originale ebraico Beresit (in principio) caratterizza in modo felice l'indole ed il contenuto di questo libro. Esso infatti descrive la genesi, cioè l'origine ed il primo affermarsi di tutte quelle cose che richiamavano la meditazione religiosa e gli interessi filosofici e storici degli antichi Israeliti, interessi che in gran parte coincidono con quelli dell'intera umanità. Vi è descritta l'origine del mondo e dell'uomo, l'origine dell'amore dell'uomo per la donna, il primo affermarsi del peccato, del pudore, della paura, della morte. Vi si parla dell'origine delle stirpi umane, delle civiltà degli imperi. In particolare. è narrata l'origine delle popolazioni imparentate con gli Israeliti: I Moabiti, gli Ammoniti, gli Ismaeliti, gli Edomiti. Troviamo specialmente l'origine delle dodici tribù di Israele e l'inizio dell'interesse che Dio rivolge a questa discendenza di Abramo con la quale stipula un'alleanza particolare. L'aver messo in rilievo il carattere composito di questo libro non nuoce affatto alla sua fondamentale e profonda unità. La tradizione jahvista e quella sacerdotale, dal cui incontro nasce il libro della Genesi, trattano i medesimi temi e sono sospinte dalla stessa. fede. Se noi volessimo estrarre dal libro la tradizione jahvista e quella elohista, che in alcuni punti le si affianca e più spesso le si amalgama, otterremo una trama coerente, già conforme alla struttura definitiva. L'opera sacerdotale, essenzialmente schematica, dal disegno solido e senza sfumature, aggiungendosi alla narrazione jahvista l'avvolge nelle proprie maglie e ne ribadisce fortemente i contorni.

Dobbiamo alla tradizione sacerdotale la geniale introduzione della formula " Toledot " (= Queste sono le generazioni...) e l'uso delle genealogie discendenti (dal padre ai figli) mediante le quali si elimina nell'ambito della narrazione una parte dell'umanità, un popolo, un clan, che esce così dall'interesse del libro e non ritorna più in seguito. Si va così man mano restringendo l'orizzonte in modo che l'interesse si focalizzi sui soli discendenti di Abramo ed in particolare sui soli figli di Giacobbe: Eliminato Caino con la sua stirpe (cap. 4), si continua con la discendenza di Set (5,1). Rimasto solo Noè con i suoi tre figli, si conclude con una genealogia relativa a Jafet e Cam (10,1) e si continua con la discendenza di Sem fino ad Abramo (11,10). Eliminata la parentela di Abramo: Lot (19, 30-38), Nahor (22, 20-24), e poi la linea abramitica d'Ismaele (25, 12-18; Cfr. 25, 1-6), rimane Isacco (25, 19). Sono così sulla scena Giacobbe ed Esaù, fin quando anche quest'ultimo con tutta la sua discendenza (cap. 36) esce dall'orizzonte della narrazione che si focalizza ormai solo sui figli di Giacobbe (37, 2). Per usare un termine moderno, assistiamo a delle vere e proprie zoommate con le quali il libro della Genesi sposta via via l'interesse del lettore fino ad evidenziare i capostipiti di coloro che saranno il popolo eletto. Tale metodo eliminatorio è molto efficace perché mette in risalto il piano di Dio per compiere i suoi disegni ed estromettere chi se ne è reso indegno o semplicemente chi non è stato scelto.

In questo modo il libro della Genesi risulta diviso in dieci sezioni:

1) Generazione del cielo e della terra. (2, 4) Storia di Adamo, Eva, Caino, Abele, Set. Questa sezione è piuttosto atipica in quanto Adamo e l'umanità sono considerati, in senso metaforico quasi progeniture dell'universo (cielo e terra), perché scaturiti, per volere di Dio, dalla terra e perché eredi delle benedizioni di Dio sul mondo dei viventi (Ge 1, 22-28). Originariamente tutta le frase si riferiva alla precedente storia della creazione (1, 1 - 2, 3). Questo titolo è stato messo alla fine per non pregiudicare l'effetto imponente dell'inizio (1, 1). Essa va quindi tradotta: « Questa è (o fu ) l'origine (o la genesi) del cielo e della terra quando furono creati »

2) Generazioni di Adamo (5,1) genealogia da Adamo a Noé.

3) Generazioni di Noé (6, 9) con la storia del diluvio.

4) Generazioni dei figli di Noé (10, 1) genealogia discendente e ramificata, nella quale si elencano i popoli connessi con Jafet, Cam e Sem.

5) Generazioni di Sem (11,10) genealogia da Sem a Terah.

6) Generazioni di Terah (11, 27) introduce non soltanto le indicazioni schematiche sulla famiglia da cui si stacca Abramo (11, 27-32), ma la serie degli episodi della vita di lui, dalla vocazione (12, 1) alla morte (35, 7-11).

7) Generazioni di Ismaele (25, 12) elenco dei dodici figli di Ismaele e notizia schematica del-la sua morte e del territorio abitato dagli Ismaeliti.

8) Generazioni di Isacco (25, 19) fatti della vita di Isacco, dalla nascita di Esaù e Giacobbe fino alla sua morte (35, 29), principalmente i due cicli di Giacobbe-Esaù (25, 21-34; 26, 34 - 28, 22; 32, 4 - 33, 16) e Giacobbe-Labano (29, 1-32) con le altre vicende riguardanti lo stabilirsi di Giacobbe in Canaan (33, 17 - 35, 27).

9) Generazioni di Esaù, che è Edom (cap. 36) elenco dei figli di Esaù, costituenti i capostipiti (e i nomi) dei clan degli Edomiti e degli Horriti che si unirono alla popolazione edomita nella regione di Seir, più un elenco di re di Edom (36, 31-39).

10) Generazioni di Giacobbe (37, 2) storia di Giuseppe (capp. 37-50), nella quale si inserisce, a modo di disgressione, quella della famiglia di Giuda (cap. 38).

Tuttavia, considerando il libro della Genesi sotto l'aspetto del contenuto nelle diverse parti e della corrispondenza di queste parti con alcuni rami delle attuali conoscenze storiche, si preferisce comunemente una divisione tripartita:

1) LE ORIGINI (capp. 1 e ss.) in cui prevale l'aspetto teologico degli argomenti.

2) LA PREISTORIA (capp. 4-11) dove si caratterizza l'evolversi delle stirpi umane in base al loro rapporto con la volontà di Dio e i suoi disegni di salvezza.

3) LA STORIA PATRIARCALE (11,27 - 50, 26) che a sua volta può suddividersi in:

a) Storia di Abramo (11,27 - 25,18).

b) Storia di Isacco e di Giacobbe (25,19 - 37, 1).

c) Storia dei figli di Giacobbe (37, 2 - 50, 26) incentrata, tranne il cap.  38 (famiglia di Giuda) sulla figura di Giuseppe.