Guerra al terrorismo? |
All'inizio
dell'offensiva diplomatica che l'America intraprese nei confronti
dell'Iraq, seguita ai fatti dell'11 settembre 2001, distintasi per
le minacce di intervento militare rivolte al regime che all'epoca
governava quel paese, questo sito ospitò un forum
che, sostanzialmente, chiedeva ai visitatori di esprimere un
parere circa le motivazioni "vere" che potevano essere
dietro le minacce di guerra all'Iraq. I governanti di quel paese
erano accusati, dall'America, di finanziare il terrorismo
internazionale, di avere legami con Osama Bin Laden e di produrre
armi chimiche e batteriologiche con cui avrebbero potuto
"minacciare" l'occidente. Nonostante i controlli e le
verifiche da parte di ispettori dell'O.N.U. non avessero fornito
prove certe delle accuse, il livello delle minacce americane
divenne sempre più forte fino alla conclusione naturale:
l'invasione militare dell'Iraq e il rovesciamento del regime di
Saddam Hussein. Il Forum voleva offrire una tribuna nella quale
confrontare le opinioni e poter analizzare "realmente"
il caso Iraq e, più in generale, la situazione politica nei paesi
del Medio Oriente, senza voler fornire, tuttavia, alcuna
"difesa" al famigerato e violento regime di Saddam
Hussein! Voleva sollecitare, invece, una riflessione: politica e
realtà, spesso, non viaggiano insieme! La "tribuna" non
ebbe particolare "successo" fra i visitatori
"abituali" di questo sito ma, tuttavia, qualche
intervento interessante si registrò. Oggi vorrei proporre una
ulteriore riflessione e, possibilmente, rilanciare quel dibattito
intrapreso nel Forum perché ancora attuale, considerata la
situazione in Iraq e nei Paesi arabi. E' importante, comunque,
riflettere: soprattutto coloro che, più o meno apertamente, si
schierarono a favore di una guerra "punitiva" nei
confronti di un regime che, insieme ad altri (vedi quello afgano)
erano colpevoli di aver sostenuto e finanziato il terrorismo. Per
questo motivo, propongo l'intervista (facilmente rintracciabile su
internet) rilasciata da Michael Meacher al quotidiano The
Guardian, l'8 settembre 2003!
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