Guerra al terrorismo?

Vi si afferma che le missioni di pace "richiedono la leadership politica americana piuttosto che quella delle Nazioni Unite". Ancora, si dice che "se anche Saddam Hussein dovesse scomparire dalla scena", le basi statunitensi in Arabia Saudita e Kuwait dovranno restarvi permanentemente... dal momento che "l'Iran potrebbe rivelarsi una minaccia agli interessi americani così come lo è l'Iraq". La Cina viene individuata come bersaglio di un "cambiamento di regime", dicendo che "è ora di accrescere la presenza delle forze statunitensi nell'Asia sud orientale". Il documento invita, inoltre, alla creazione di "forze militari spaziali statunitensi", per dominare lo spazio, e ad un controllo totale del ciberspazio per impedire ai "nemici" di usare Internet contro gli U.S.A.. Accenna anche al fatto che gli Stati Uniti possano prendere in considerazione lo sviluppo di armi biologiche " per mirare a specifici genotipi e trasformare la guerra batteriologica, da uno scenario di terrore a uno strumento politicamente utile". Infine, il documento indica la Corea del Nord, la Siria e l'Iran come regimi pericolosi, e afferma che la loro esistenza giustifica la creazione di un "sistema di comando e controllo mondiale". Questo documento, ricorda Michael Meacher, è stato scritto un anno prima dell'11 settembre ed è, chiaramente, un progetto di dominazione globale da parte degli USA che non può essere liquidarlo come il programma di fanatici di destra. Chi lo ha pensato, oggi copre posti "chiave" nell'amministrazione Bush! Fornisce, invece, una chiave di interpretazione di che cosa sia successo prima, ma anche durante e dopo l'11 settembre!

Prima dell'11 settembre

Meacher fa anche altre affermazioni che, alle orecchie dell'uomo "qualunque", potrebbero sembrare assurde, per il contenuto "dirompente" che contengono! Sconvolgenti, per chi prende ad "esempio", il famoso "modello americano"! Tuttavia, ci si deve rendere conto che non sono notizie di "fantapolitica" ma di comune dominio, accuratamente documentate e di cui si può facilmente trovare riscontro! Dice Meacher: è chiaro che le autorità statunitensi hanno fatto poco o niente per prevenire gli attacchi dell'11 settembre. È risaputo che almeno undici paesi hanno avvertito gli Stati Uniti di possibili attacchi terroristici devastanti, da parte di gruppi mediorientali. Due esperti di alto rango del Mossad erano stati inviati a Washington nell'agosto del 2001 per avvisare la C.I.A. e la F.B.I. che una cellula di circa 200 terroristi stava preparando un'operazione di grandi dimensioni (notizia dal Daily Telegraph del 16 settembre 2001). La lista fornita dal Mossad includeva il nome di 4 dei dirottatori dell'11 settembre, nessuno dei quali era stato controllato e/o arrestato. Meacher aggiunge: si sapeva già dal 1996 che esistevano dei piani per colpire, con aeroplani, bersagli a Washington. Nel 1999 una relazione del U.S. National Intelligence Council sottolineava come "attentatori suicidi di al Qaeda avrebbero potuto far precipitare un aereo carico di esplosivi sul Pentagono, sul quartier generale della C.I.A. o sulla Casa Bianca". Michael Springman, ex capo dell'ufficio visti americano di Jeddah, aveva dichiarato che già a partire dal 1987 la C.I.A. aveva rilasciato, illegalmente, dei visti a richiedenti non qualificati provenienti dal Medio Oriente, per portarli negli U.S.A. e addestrarli in azioni di terrorismo che poi si sarebbero dovute svolgere in Afghanistan, in collaborazione con Bin Laden, durante l'occupazione sovietica di quel paese (notizia BBC del 6 novembre 2001). Sembra che queste operazioni continuarono anche dopo la guerra in Afganistan, per altre ragioni. Tornando ai fatti relativi all'attacco alle Torri gemelle: quindici dirottatori dell'11 settembre avevano ottenuto il loro visto di ingresso per gli U.S.A. in Arabia Saudita mentre è stato rivelato che cinque dei dirottatori dell'11 settembre vennero addestrati negli anni 90 in installazioni militari segrete americane (notizia Newsweek del 15 settembre 2001). Lo studente di volo franco-marocchino Zacarias Moussaoui che si ritiene essere il ventesimo dirottatore dell'11 settembre, venne arrestato nell'agosto 2001 dopo che un istruttore di volo aveva notato che mostrava un interesse "sospetto" ad apprendere come manovrare grossi aerei. Quando gli agenti americani appresero dai servizi segreti francesi che Moussaoui aveva legami con l'estremismo islamico, chiesero un mandato per perquisire il suo computer, che conteneva indizi sulla missione dell'11 settembre (notizia Times del 3 novembre 2001). Tuttavia la F.B.I. rifiutò di concedere il mandato. Un agente scrisse, un mese prima dell'11 settembre, che forse Moussaoui aveva in programma di colpire le Torri gemelle (notizia Newsweek del 20 maggio 2002).

 

(Va alla 3^ parte)

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