STREET IS WATCHING - In
contrapposizione al mitologico mondo che avvolge la OneWay, eccovi
presentata la parte più urbana e underground della D.League,
l’altra metà della mela. Klosed Squad – also
knows as K.Squad – nasce proprio cosi, sui km di un’autostrada
diretta in principio verso l’ignoto. Che poi dopo sboccherà
in quel di Gardaland, è un dettaglio irrilevante ai fini
di questa prefazione. Un collettivo che agglomerava in se personaggi
dalle più svariate etnie e religioni, non poteva non fare
affidamento all’unico comune denominatore di entrambi, ovvero
l’umiltà del luogo di provenienza, la strada. Quando
si parla di K.Squad riaffiorano gli anni passati sui campetti di
periferia, all’interno dei cortili ghiaiosi, sulle gradinate
degli oratori. Tutti già allora coltivatori di una passione
probabilmente inattesa, ma che con l’avvento della D.League,
ha saputo prendere piede e diventare cosi realtà. Il nome
del collettivo, poi, è tutto un programma, a causa delle
multipli possibilità di affermazione. C’è chi
è più rilegato al titolo di un quotidiano sportivo
– Juve riecco Klose - comprato per spezzare la monotonia del
viaggio. C’è chi invece è più propenso
ad affidarsi alla cabala di frasi quali Objects in the mirror are
closer than they appear. Aggiungerci poi la formula Squad, deriva
ma un mix di vezzosità e unità di squadra : tutti
uniti per quello che deve e sarà sempre il progetto D.League.
Da sempre pronta a ricoprire diversi ruoli all’interno dello
show, la K.Squad ha da sempre avuto il pregio di mandare over chiunque
ne avesse fatto parte, o chiunque ne fosse stato avversario. Almeno
per un giorno. Una continua evoluzione di characters e stili di
gioco che ha permesso al circo della D.League di arricchirsi in
quantità e qualità. I più affezionati la definirebbero
come una sorta di benedizione. I più maligni come un centro
sociale. Noi ci amiamo definire antieroi. Per eccellenza.
a cura di TheCoach
•
ALESSANDRO | THE SOULMAN • Contract Stipulation | K-SQUAD
• Info | Lui si definisce trequartista puro,
ma nella maggior parte delle volte, propio per esigenze di formazione,
è stato impiegato come uomo di fascia stile pendolino. Giocatore
dalla visione di gioco completa, al quale proprio non sa rinunciare
alla finezza di tacco, unico vezzo accademico in un parco di fondamentali
ben distribuiti. Lavorando maggiormente sul piano atletico, avremmo
davanti un giocatore dalle potenzialià infinite.
•
BOE | THE REAL DEAL • Contract Stipulation | K.SQUAD -
JPA
• Info | Nasce come mezza punta laterale, dilettandosi
all’occorrenza anche come unica fonte offensiva. Contropiedista
puro, ha nello scatto breve l’arma vincente per lasciare sul
posto il suo diretto avversario (prima) e scaturire un digonale velenoso
(poi). Il fisico asciutto e leggero lo inseriscono di fatto in quella
lista di giocatori cruiser obbligati a stupire e divertire con giocate
fulminee e spot aerei da applausi.
•
CLAUDIO | THE DOCTOR'S ADVOCATE • Contract Stipulation | K-SQUAD
• Info | Non fatevi ingannare dalla sua circonferenza
toracica; il ragazzo ha talento da sfruttare. Da sempre un fluidificante
avanzato, ha nella rapidità d’azione il suo punto forte.
Dribbling ubriacante, affiancato tra l’altro da un tiro tutt’altro
che blando. Fondamentale nelle ripartenze e abile quanto basta per
far girare la squadra sui tempi giusti. Se affiancato dalla giusta
spalla, il mix più risultare devastante.
•
EZIO | THE EXECUTIONER • Contract Stipulation | K.SQUAD -
JPA
• Info | L’uomo reparto per eccellenza.
Con o senza supporto, hai sempre dalla tua la consapevolezza che là
davanti c’è qualcuno che può (e che deve) fare
la differenza. Fisico possente, fondamentali studiati ed assimilati
a memoria; se in serata, non c’è storia. Il diagonale
che riesce a far esplodere dalla destra, quello che viene pensato
e concepito dal niente - all’istante - è tutt’ora
una delle finisher più prolifiche di tutto il rooster D.League.
Attuale detentore del record assoluto di realizzazioni in un match
7vs7 : 8 gol.
•
JOHN | MR. B.A.D. • Contract Stipulation | K.SQUAD -
JPA
• Info | Un autentico jolly del sintetico verde;
l’unico giocatore che credo abbia mai intrapreso i ruoli di
portiere, libero, attaccante e procuratore tutti nella stessa stagione.
Un camaleonte disponibile alle esigenze della squadra. Se proprio
dovessimo consigliarlo, il ruolo di estremo difensore è quello
che maggiormente gli rende giustizia. Nell’ultimo periodo è
stato capace però di reinventarsi centro boa, tutto sommato
con discreti risultati. E se ancora non dovesse bastare, risulta come
uno dei componenti più attivi ed influenti del backstage a
livello gestionale.
•
JOY | SUICIDAL HOMICIDAL GENOCIDAL
JOY •Contract Stipulation
| K-SQUAD
• Info | Simulando al computer il prototipo
di estremo difensore senza macchia e senza paura, è quasi scontato
che l’esito corrisponderà al suo profilo. Agile, atletico,
dotato di una reattività sin ora ineguagliata tra i pali, il
libero della K.Squad incarna tutte le caratteristiche del guerriero.
Caparbio ed irascibile a prescindere, ha dalla sua quella grinta in
più che spesso e volentieri i suoi compagni tendono a perdere
in caso di sottomissione avversaria. Finché lo strappo terrà,
nulla sarà perduto.
•
MAO | THE LION •Contract Stipulation
| K-SQUAD
• Info | Il numero 9 per antonomasia, colonna
storica di quella K.squad che ha dovuto soffrire per emergere. Da
sempre un guerriero, uno che non malla mai l’inseguimento dell’avversario
fino a brandirne maglia e attributi. Non chiedetegli contropiedi,
non forzatelo al tiro da fuori. Avete tra le mani l’uomo d’area
fatto e stampato; servitegli un pallone di rapina, al resto ci penserà
lui. Volenti o nolenti, o lo si ama o lo si odia. Arriverà
all’improvviso; colpirà senza pietà.
•
MARTIN | THE GAME •Contract Stipulation
| K-SQUAD
• Info | Dopo un impiego quasi costante, gli
impeni universitari lo hanno spesso e volentieri allontanato dal circutito.
Peccato, perchè la K.Squad si ritrova cosi un regista coi fiocchi,
capace di fare la differenza e soprattutto, di creare quel giusto
hype di cattiveria nei confronti degli avversari che tanto ci piace
veder inscenato. Speriamo in un suo back in action quanto meno rapido;
l’auto-proclamatosi il “Gioco” merita di sicuro
più spazio.
•
MOURAD | THE DARK ENIGMA •Contract Stipulation
| K-SQUAD
• Info | L’estro fatto a persona. Imprevedibile
a prescindere. Sappiate bene che finché non lo vedrete in campo,
rimarrete nel dubbio sintomatico sulla sua presenza. Capace di tutto,
come presentarsi in campo in pigiama, oppure giocare a dorso nudo
sotto la pioggia. Atleticamente resta ancora una dei migliori di sempre,
percorrendo in lungo ed in largo il campo, mandando in crisi sia te
che gli avversari. E al microfono, è un altro di quelli di
cui non si può proprio rinunciare.
•
NIBBIO | THE WAR MACHINE •Contract Stipulation
| K-SQUAD
• Info | Cercate di focalizzare nella vostra
mente il prototipo naturale di mastino da combattimento. Senza mezzi
termini vi comparirà d’innanzi agli occhi la sua immagine.
Difensore roccioso, vecchio stampo, dotato tra l’altro di fondamentali
tutt’altro che limitati. Ottima visione di gioco e predisposizione
in campo, merito di una gioventù passata tra le giovanili del
Busnago Calcio. Se andante in cerca di guai, è il giocatore
a cui proprio non potete rinunciare.
•
TEO | THE COACH •Contract Stipulation
| K-SQUAD
• Info | Uno dei capitani più glorificati
ed allo stesso tempo criticati della storia del calcetto. Discutibili
scelte gestionali attuate negli anni, ma innegabile crescita generale
apportata all’intero roster. Ormai rilegato al ruolo di terzino
di spinta, non ha mai dimenticato però quanto effettivamente
sia appagante l’ebbrezza di un gol. Tutto a discapito spesso
di quella testa troppe volte bassa, remore di una visione di gioco
criticabile, ma ormai divenuta sua inconfondibile caratteristica.
Anche per lui vale il clichè o lo si ama, o lo si odia.
|
STAGIONE 2003 . 2004 |
Nasce
come roster sperimentale sotto la supervisione globale di Teo, allenatore
/ giocatore ed impresario del team. La primissima K.Squad scesa
in campo parlava un calcio rudimentale, non prettamente consono
a quelle che doveva essere le aspettative. I predecessori di quell’evoluzione
che fortunatamente ne invaderà il pensiero, sono in relativo
ordine di anzianità Mao, John e Joy, uniche anime pie ad
aver messo firma su un contratto virtuale. Conti alla mano, la K.Squad
debutta in 4. Vi risparmio le critiche e l’umore per quello
che era stato pubblicizzato in ogni modo possibile ed immaginabile.
Che duro colpo per l’allora Dirrty League. C’era si
un progetto, ma molto campato in aria; il tasso tecnico era poi
quello che era e i fondi per attingere ad un miglioramento stentarono
ad arrivare. La fermezza però dello stesso Capitano, portò
con l’andare dei mesi i primi consensi. Fondamentali furono
i passa parola tra l’ossatura forte del gruppo. A bussare
alla porta ecco sopraggiungere pian piano i cugini Martin e Roman,
talenti emergenti in quel di Burago, arruolati in tempi brevissimi
da Mao. Dalle ceneri del Busnago Calcio ecco giungere poi un altro
Matteo – Nibbio – mediano puro sangue con una seria
carriera da n°4 alle spalle. Contando poi anche le toccate e
fuga di alcuni personaggio di assoluto colore quali Conso e Pino,
la K.Squad riusci pian piano a rivalutarsi. Atleticamente si comincia
migliorare - cosi come tecnicamente - dove seppur il filone avversario
si manifestava ancora di un altro pianeta, volontà e capacità
commerciale portano al capezzale della K.Squad il suo miglior acquisto
di sempre, Fabry, n°10 dell’Oreno. Il finale di stagione
sarà tutto in showtime.
IN BREVE PARTITE DISPUTATE : 21 | VITTORIE : 3 | PAREGGI
: 4 | SCONFITTE : 14 |
|
STAGIONE 2004 . 2005 |
Analizzando
gli archivi, appare tutt’ora la stagione più prolifica
con quelle 5 vittorie conquistate tra rabbia e controversie. L’incentivato
numero di match regolari di calendario ha sicuramente motivo un
gruppo in continua espansione. Ecco spiegato in una frase il segreto
nascosto della K.Squad : saper motivare qualunque nuovo prospetto
si voglia cimentare all’interno del circuito della D.League.
Teo e John ampliano i loro circoli di reclutamento, riuscendo a
mettere sotto firma l’allora sconosciuto Dany (futuro JPA,
nochè recordman assoluto del circuito in ambito gol realizzati
in un singolo match) e il protege di Martin, Claudio – da
non confondere con il Claudio che sentirete nominare nelle stagioni
successive. Meglio sicuramente il primo introdotto rispetto al secondo,
la cui fama di laterale di spinta non è stata mai venduta
sul campo. Poche uscite, più dolori che altro. I rischi si
pagano, ma l’importante è non arrendersi. Ecco che
anche Roman, su spinta degli autori, comincerà a presentarsi
a bordo campo con quello che solo sul finale di stagione debutterà
come Alessio. I due allestiranno una delle coppie più spettacolari
che abbia mai rappresentato i colori della K.Squad, sia per velocità
di gioco, ma soprattutto per precisione nei fraseggi. Piccoli tasselli
che creeranno in determinate uscite seri problemi ad una OneWay
che, fino ad allora, dominava in lungo e in largo. Le partite muteranno
da veri e propri match squash a dispute ricche di hype e tensione
agonistica. L’evoluzione tanto accennata nel recap della stagione
precedente stava pian piano agglomerando tutti all’interno
dello spogliatoio. L’aver poi portato 4 effettivi all’esperienza
del Torneo Titolato in quel di Monza, è un ulteriore gratifica
del lavoro che si stava portando avanti. E poi con il microfono
alla mano, la K.Squad ci sapeva decisamente fare.
IN BREVE PARTITE DISPUTATE : 19 | VITTORIE : 5 | PAREGGI
: 0 | SCONFITTE : 14 |
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STAGIONE 2005 . 2006 |
Dal
punto di vista delle vittorie, la K.Squad incappa in un lieve calo.
Una stagione estenuante, giocata su livelli di spettacolo mai raggiunti
prima, ma ancora una volta la OneWay ha saputo regnare sovrana.
Poco male; sappiamo a cosa ambisce la K.Squad, sappiamo quanto per
lei possano contare i singoli eventi, vedi l’esperimento Random
Match portato a termine con un boom mediatico decisamente positivo.
Un evolversi in campo dovuto principalmente al miglioramento dell’apparato
gestionale del gruppo; se gli avversari preferivano valorizzare
la figura del Problem Solver, la K.Squad lancia quella del Procuratore.
John acquisisce sempre maggior potere esecutivo, andando a cercarsi
di persona i talenti da far emergere e pretendendo di fatto una
wild card per ognuno di essi. Tutti i prospetti presi in considerazione
dallo stesso John venivano di fatto tesserati JPA, seppur il palcoscenico
televisivo gli era offerto in casacca K.Squad. Un’operazione
che sembra caricare agonisticamente il nostro Mr.BAD, capace di
chiudere la stagione regolare con addirittura 21 gol all’attivo
– record personale. Per fare poi nomi e cognomi delle scoperte
di John, le carriere dei vari Boe, Dany e Ezio sono proprio iniziate
cosi. Affidarsi alla JPA portava sicuramente introiti, ma anche
lo stesso Teo coltivava nel profondo l’animo del promoter.
Creando praticamente dal nulla i personaggi di Gius, Block a.k.a.
Claudio e Spank a.k.a. Alessandro, la K.Squad riusci ad imporre
il proprio gioco per una buona fetta di tempo – magari non
portando a casa vittorie – ma sicuramente era riuscita ad
arrestare il colosso OneWay. Teo e Mao si confermano nuovamente
i grandi trascinatori – in ambito reti – della propria
squadra; per la 3° volta consecutiva il Capitano della stessa
K.Squad si rilega al terzo gradino del ranking generale, strappando
di fatto anche il personalissimo tagliando delle 100 reti. Quattro
mesi dopo la stessa onorificenza toccherà anche al Leone,
dopo un calvario fatto di numerosi tira e molla inscenato con Al.
Non male per un giocatore che nel corso degli anni ha modellato
il proprio bagaglio tecnico, fino ad essere considerato l’unico
grande rapinatore d’area della D.League. Ma stando agli spoiler
offerti dagli addetti ai lavori, l’arma che ha saputo valorizzare
il salto di qualità della K.Squad, è stato l’utilizzo
magistrale del turn over. Il continuo accrescere del parco giocatori
da presentare sul campo creò inizialmente qualche diverbio
interno, ma sulla lunga, ha permesso di fatto un incremento della
spettacolarità e dell’impegno, nonché un recupero
più regolare degli infortunati.
IN BREVE PARTITE DISPUTATE : 35 | VITTORIE : 4 | PAREGGI
: 3 | SCONFITTE : 28 |
|
STAGIONE
2006 . 2007
|
In una
stagione dove praticamente i pareggi si sono centellinati, la OneWay
ne esce innegabilmente trionfatrice. Numeri e prestazioni pesano
come un potente macigno sulle spalle di una K.Squad capace solo
di regalarsi fortuna e gloria nella fase centrale, dopo un inizio
di seri stenti ed un finale ancor più controverso. Per non
parlare della questione JPA, pratica archiviata dalla stessa OneWay
in quattro e quattr’otto sul fischio finale di Gara1. Da li
la lunga striscia di vittoria e di partite sempre in crescendo,
sino al momento in cui Flavio decide che è meglio fermarsi
e curare i fastidi al piede. L’organigramma accusa il colpo,
incassando in un mese la bellezza di 3 sconfitte – fatto di
suo già da archivi storici – e macinando all’interno
screzi tra i componenti dello spogliatoio. Le accuse spaziano dal
superfluo attaccamento alla maglia sino a sfociare in ridicoli battibecchi
su chi sia meglio di cosa. Sco, fino a quel momento capitano senza
vesti, decide cosi di impugnare definitivamente le redini della
squadra, andando a rispolverare per l’ultima partita di Flavio
una Oneway Original… a detta sua, unica e sola formazione
in grado di far riassapore al pubblico la gioia della competizione.
Colpo che mai fu più azzeccato. Definirla la partita dell’anno
poco ci manca; una OneWay simil fenice, capace di rianimarsi dal
nulla, mandando over come non mai l’intero roster, per poi
permettere allo stesso Flavio di regalare ai tifosi il miglior arrivederci
della storia recente. Da li il ritorno in pista a pieno regime,
fino ad inscenare un rullino comporessore inarrestabile, cosi indistruttibile
che solo lo stesso Sco – passato in K.Squad one night only
in seguito al Random Match – pare saper affondare. Ma è
un breve passo falso che viene subito dirottato. A distanza di 15
giorni la OneWay torna ad imporre il proprio marchio di fabbrica
contro tutto e tutti, rischiando tra l’atro di porre definitivamente
fine al roster della K.Squad. Tutto fino all’ultima giornata,
quell’ennesimo gimmick match a cui proprio la K.Squad non
sa resistere. OneWay braccata dal primo all’ultimo minuto,
senza motivazione e scialba atleticamente. Alcuni lo giudicheranno
un segnale, altri probabilmente no. Noi, per dover di cronaca archiviamo
e commentiamo.
IN BREVE PARTITE DISPUTATE : 40 | VITTORIE : 26 | PAREGGI
: 1 | SCONFITTE : 13 |
|
PROGETTO : COACH'S DIARY |
| DEFINITION OF |
Pensato, accantonato, riproposto, posticipato e finalmente realizzato.
In una semplice frase la storia del Coach’s Diary, blog indipendente
prodotto in ogni sua piccola porzione dalla mente del Coach. Prima
visto come sfogo multitasking del progetto D.League. Poi riutilizzato
a fini commerciali per pubblicizzarne i rami autonomi coordinati
dai singoli giocatori iscritti al circuito. Ma mai con ottimi risultati;
è giusto dirlo senza vergogna. Tutto fino ad ora, sino a
quest’ennesima risurrezione interiore. Complice la rinata
passione per il fitness dei principali moderatori dello staff, il
Coach’s Diary sposa cosi la palestra Top Gin, Centro Fitness
in quel di Lesmo (MI). E con lei, tutti i suoi personaggi e tutte
le sue storie di assoluta improbabilità. Una passione per
uno sport puro, sincero, capace di coinvolgere anche i più
svogliati e meno portati. Un luogo diventato per noi adepti come
qualcosa di sacro, ma che simpaticamente al suo interno venera il
profano. Amicizia, rispetto, goliardia, machismo, tutti sostantivi
ricchi di un esclusivo significato intrinseco : la palestra come
unico ideale. La palestra come unico sentore.