| DEFINITION OF |

I tornei (dal francese tourner, girare), conosciuti anche come giostre, sono una forma di festa d'armi di origine medievale. Consistevano in combattimenti di cavalieri a squadre o a coppie, a cavallo ma anche a piedi, ed erano regolati da un preciso cerimoniale: i cavalieri venivano chiamati uno ad uno dall'araldo d'armi, che ne blasonava l'arma o scudo e gli eventuali titoli nobiliari, presentandoli al pubblico che affollava l'arena ed al signore o all'autorità che aveva indetto il torneo. Durante il combattimento i cavalieri dovevano comportarsi lealmente, attenendosi ad un preciso codice d'onore, direttamente derivato da quello dell'aristocrazia militare. I tornei si diffusero in tutta l'Europa a partire dal XII secolo, ed assunsero sempre maggiore importanza, divenendo assai fastosi e spettacolari. Ai tornei parteciparono anche membri dell'alta aristocrazia Europea; duchi, principi, e perfino alcuni sovrani. Riguardo ai tornei fiorirono racconti e leggende, ballate e canzoni di gesta. I tornei si svolsero ancora fino al XVII secolo, ma la Chiesa e le Monarchie ne limitarono nel tempo gli aspetti più sanguinosi, esaltandone l'aspetto prettamente sportivo e cavalleresco.

a cura di TheCoach

 
 
 
| 15.04.05 - DAY 1 - GIUFFRIDA GOMME vs J.C.UNIT |

Non ci siamo. Temevamo con ansia una sconfitta alla nostra prima partita di debutto ufficiale con il progetto J.C.Unit, ma onestamente, non avremmo mai pensato ad una disfatta simile. Il risultato parla chiaro, 8a1. Partita che si surriscalda subito, con gli avversari che attuano un pressing asfissiante consapevoli della nostra inesperienza calcistica in fatto di competizioni titolate. Per di più, la divulgazione rapida delle regole di gioco ad inizio partita, ha creato non poco scompiglio negli schemi dei nostri. Rimessa laterali fischiate contro, conteggi di quattro secondi anticipati e spinte non viste da parte dei rivali. Ma inutile spendere altre parole. Ho citato la parola "schemi". Beh, effettivamente non vi era un modulo di gioco preciso. Per ricordare la frase consolatoria dell'arbitro nel dopo match, abbiamo giocato alla "Garibaldina". Joy fisso in porta, Sco stabile in attacco e un turbine di cambi e ricambi che vedevano coinvolti Teo, Mao, Flavio, John e Al. La nostra lucidità mentale è durata circa 15 minuti. Tanto è bastato per impressionare il fronte nemico con tre tiri in porta: parata, gol di Sco e traversa dello stesso numero 10. La lucentezza delle maglie STAR non ha aiutato a garantire una stabilità ed una forza di compattezza. Siamo sponsorizzati da una multinazionale. Insomma, se sa di questo risultato, potrebbe anche denunciarci, o alla peggio farci murare vivi. Gli avversari? Che dire, erano atleticamente superiori. Mustapha (numero 3 colored della Giuffrida Gomme, era una spanna sopra tutti!). Dico solo atleticamente, perchè in tutta sincerità non hanno fatto cose egregie, limitandosi ad amministrare il gioco, far girare la palla e nel finale divertirsi con giochetti a funzione di sbeffeggiare l'avversario ormai alle corde. Ora siamo li, all'ultimo posto in classifica del nostro amato/odiato Girone 3. Peggior attacco di tutto il torneo e penultima peggior difesa. Fattori che possono scoraggiare, visto le capacità di altre più blasonate squadre partecipanti al torneo. Ma ormai le carte sono in tavola e la discesa all’Inferno è stata raggiunta in meno di 25 minuti dallo scoccare delle 20 di Venerdì 15. La strada per il Purgatorio è ancora lontana.

FINAL SCORE : GIUFFRIDA GOMME 8 vs J.C.UNIT 1
 
 
| 21.04.05 - DAY 2 - LEZZI DI VERZA vs J.C.UNIT |

Ci aspettavamo una sorta di resurrezione. O meglio, volevamo a tutti i costi una rivincita morale più che calcistica. E se credete che ciò sia accaduto, vi sbagliate di grosso. Lo schiaffo è stato ancora maggiore rispetto a 7 giorni addietro: 12 gol subiti, 1 realizzato (grazie, Sco). La J.C.Unit ne esce per di più martoriata anche sotto il punto di vista fisico. A 20 minuti dalla fine del match, Joy - nel tentativo di eseguire una parata d'istinto col piede - scivola (colpa di un campo impossibile). Mano a terra e tutto il suo peso corporeo a incidere sull'arto. Frattura del mignolo sinistro con lesione al tendine; 25 giorni di prognosi, più riabilitazione, con la carriera che prende anche lei la via del riposo forzato. Ultimi sprazzi di gara in 4vs4. Bel segno di sportività dopo tutto, nulla da dire, ma esito invariato. Teo si finge portiere nella speranza che l'arbitro fischi al più presto. Purtroppo il gaudente suono arriverà dopo aver raccolto la palla in fondo al sacco per ben 4 volte. Come si suol dire, una partita iniziata male e finita peggio sin dai primi giorni della settimana. L'indisponibilità di Mao causa turno lavorativo, la rinuncia di Al nella serata di Giovedì, l'infortunio di Roman al ginocchio che non sa dargli tregua. 6 uomini contati, pronti a dare tutto per un sorriso a fine partita. Flavio di nuovo con la fascia di capitano a capeggiare il roster composto da Joy, Sco, Teo, John e la new entry Rich (acquisito ed acquistato negli ultimi secondi). Clima sufficientemente buono, ma campo irrimediabilmente impraticabile. Il terreno umido e scivoloso ha limitato il 70% dei movimenti. Se si azzardava un'accelerazione, vi era il serio rischio di non fermarsi più. Se si azzardava un tackle, era sicuro il fallo sull'avversario. Pareva altre si assurdo che gli uomini della Lezzi di Verza non risentissero cosi tanto del terreno di gioco. Velocità e tecnica espressi con una semplicità letale e a dir poco straordinaria, supportati da uno strapotere atletico perfetto. Nuova tegola sulla testa per il progetto J.C.Unit; ora oltre a rivedere gli schemi, bisognerebbe dare una messa a punto anche alla preparazione.

FINAL SCORE : LEZZI DI VERZA 12 vs J.C.UNIT 1
 
 
| 29.04.05 - DAY 3 - CUCUJANJI vs J.C.UNIT |

E cosi arrivò anche Gara 3. Ci giocavamo praticamente l'onore bellico più che la vittoria in se. E come da programma, le problematiche legate alla rosa da presentare si sono verificate puntuali. Con Joy a casa in prognosi di 25gg, con Al e Roman che non avevano ancora smaltito i rispettivi risentimenti muscolari, con Alex indisponibile per questioni di turno e con un Capitan Carisma costretto agli straordinari fisici per via della febbre impellente, la J.C.Unit aveva il comunque obbligo di dar una svolta al proprio esistere. Quintetto tirato, con John al debutto tra i pali per 60 minuti, Flavio marcatore flessibile, Teo in pseudo regia di supporto, Sco con l'obbligo di sfondare il muro avversario e con il gradito rientro fisico del leone Mao a sbraitare su ogni pallone. Un Cucujanji che ha praticamente rispettato le voci di corridoio. Squadra compatta, ben dotata fisicamente, ma non sicuramente di tasso tecnico elevato come le precedenti Giuffrida Gomme e i sorprendenti Lezzi di Verza. Non voglio affatto sminuirli. Hanno disputato un gran match e segnato 7 reti, ma hanno compiuto il facile errore di adagiarsi sugli allori negli ultimi 20 minuti, zona nevralgica fondamentale per il rilancio morale dei nostri guerrieri. Orgoglio che ci ha portato a 3 gol in una partita e rinchiudendo l'avversario nella propria metà campo. Record. Doppietta di Mao e gol di misura di Teo, tutti per merito di preziosi spunti individuali di Sco. Il fiato era praticamente ridotto ai minimi termini, ma l'orgoglio, per la prima volta, pare essere emerso ed aver quindi fatto uscire i nostri eroi. Ora, alla J.C.Unit spetta un turno di riposo visto il Girone a 7 squadre. Una settimana per cercare di recuperare il più possibile sia in campo atletico, sia in fattore numerico. Tra 15 giorni gli avversari della Mean Machine costituiranno il primo gradino di peso nel terzetto di ferro composto dal Mazzone e dal Cervia. Tre partite durissime che vedranno come unico obiettivo il rispetto dell'impegno preso: "Onore ed Impegno prima di Tutto!". Il risultato passa in secondo piano. Forse.

FINAL SCORE : CUCUJANJI 7 vs J.C.UNIT 3
 
 
| 06.05.05 - TURNO DI RIPOSO |

Il NO CHANCE IN HELL concede un turno di relax alla J.C.Unit che nel frattempo, fa i bagagli e torna nella tanto amata AREA51 con l'intento di recuperare le forze in vista degli ultimi tre decisivi - nonché quasi impossibili - turni successivi con Mean Machine, Cervia e Mazzone. Tempo per riflettere e tempo per il D.League Back To The Future, una sorta di kermesse organizzata per valutare nuovi talenti da inserire nel circuito della D.League. A fine serata, bene e male a confronto: se da un lato Teo s’infortuna al ginocchio sinistro, dall'altro Joy fa il suo rientro ufficiale in pubblico, dichiarando apertamente il suo back in action contro il Cervia. Portiere o Difensore? Il tempo deciderà.

INSCENATO D.LEAGUE BACK IN ACTION : ROUND ONE
 
 
| 13.05.05 - DAY 4 - MEAN MACHINE vs J.C.UNIT |

Last Man Standing. Ovvero finché l'ultimo starà in piedi. Perchè in fondo è questo lo spirito della J.C.Unit visto nelle ultime giornate. Abbiamo perso, abbiamo preso 10 gol, ma per tutto un tempo abbiamo impresso terrore negli occhi di una delle squadre più promettenti del torneo. Perchè se proprio vi volete gasare fino all'ultimo grammo di adrenalina, la J.C.Unit è passata per ben 2 volte in vantaggio grazie al solito, ineguagliabile Re Sco; tripletta da incorniciare per il n°10. Ma diamo anche merito a chi si è nuovamente sacrificato in difesa, dimostrando sempre più che quello è il suo ruolo, quella che è la sua autorità: Capitan Carisma. Il vecchio Flavio ha soffiato sul collo del capitano della Mean Machine per tutta la partita, anticipandolo, prendendo colpi e incassato insulti. Ma lui è riuscito a tenere lo stesso testa ad un cane tanto ringhioso, quanto spaventato dal suo tempismo. E che dire del Leone, ferito pochi istanti prima della partita durante i suoi allenamenti di Judo, ma che è sceso in campo con i soliti artigli ed i soliti anticipi di sempre - sangue e gloria anche per lui. Discreta partita anche per il rientrate AL, ancora a secco nel bilancio personale, ma anch'egli voglioso di dare il suo contributo. Infine il duo John e Teo - compagni da sempre di sventure sportive - ma che anche ieri sera hanno prescelto la solidità del gruppo piuttosto che la gloria personale. Per l'ala, la solita partita di contenimento e marcatura con diritto all'offesa in determinate folate solitarie. Buoni gli interventi difensivi, anche se la perfezione deve ancora arrivare. Diciamo che finché terrà il ginocchio tutto andrà per il verso giusto. Per il portiere alcuni tentennamenti iniziali, ma poi buona presa e reattività, fino al minuto 10 del secondo tempo, quando una botta violenta da fuori lo costringe alla resa per via della mano infortunata. E se l'infermeria ne recupera uno, giù pronto un'altro. Fuori John e dentro Teo con il prefisso del "Ok raga, farò quel che posso!". Conosciamo il n°7, non particolarmente a suo agio tra i pali, ma pur di raggiungere la vetta dell'orgoglio finale, questo ed altro. Ed ora Cervia e Mazzone nelle ultime 2 giornate. Due nuove battaglie, due nuovi nemici. Ma ogni guerra, giusta o ingiusta che sia, genera il suo Eroe.

FINAL SCORE : MEAN MACHINE 10 vs J.C.UNIT 3
 
 
| 20.05.05 - DAY 5 - CERVIA vs J.C.UNIT |

Quante cose si potrebbero dire in merito ad una nuova serata shock per il nostro gioco espresso in campo. Per l'ennesima volta, il risultato taglia il fiato a mille e più risposte. Credo all'incirca che sia finita sul 13 a 1, o cosi mi è parso di contare le volte che mi accingevo a raccogliere il pallone al di là della linea di porta. E si perchè con le varie defezioni, è toccato nuovamente a Teo difendere la porta. O meglio, provarci. Con John ancora alle prese tra fasciature ed antidolorifici, con Joy risucchiato nella nuova attività lavorativa, con Mao rinchiuso in gabbia dal turno di lavoro e con le rinunce di Alex, Rick, Mourad e Joseph, la J.C.Unit si trovava con un problema angosciante: chi scenderà in campo come 5° uomo? Da qui la svolta. Capitan carisma ha deciso di giocarsi il jolly e nell'arco di pochissimi minuti, marco Scotti (padre di Flavio e Roby, nonché zio di Sco), ha accettato l'offerta di ripresentarsi in campo per un One More Match, un'ultima partita in un contesto titolato. Piacere assoluto nel vederlo in campo. Il fiato non è più quello di una volta, ma i piedi ed i giochetti, quelli non si dimenticano. E cosi si decise di dare il via alle ostilità, con il nostro mentore arbitrale pronto a fischiare (...quello che crede che giochiamo alla Garibaldina). Bastano pochissime azioni per capire che il Cervia è di un altro pianeta. Tecnica sopraffina, numeri in continuazione, passaggi precisi e giocate acrobatiche. Davanti ad uno strapotere agonistico del genere, il nostro unico schema diventava una sorta di cocktail tra forza d'animo e tiri a ripetizione da parte di Sco - ne ho contati una trentina - di cui 14 su ribattuta da centro campo. Che partita per il nostro n°10, ancora una volta è stato l'unico a cercar di far credere agli avversari che forse, non eravamo cosi inferiori. Ed ovviamente il suo cartellino è stato timbrato anche ieri sera, portandolo a 6 reti totali. Per quanto riguarda il reparto di gregari affiliati, possiamo valutare una complessiva prova d'orgoglio, dove come al solito spicca il fervore e la tenacia di Flavio in difesa e la geometria di Al in mezzo al campo. Scotti Senior ha dato quello che ha potuto, regalando addirittura un numero di tacco sul finale di gara che stava per tramutarsi in eurogol. Le botte sono state prese e state date in semplice armonia, conoscendo l'indole bellica dei componenti del Cervia. Ma in una serata dove tutto girava a loro favore, la questione "rissa" era proprio da evitare, visto che nulla gli era stato tolto, anzi qualcosa come sempre la fortuna regala - vedi i rimpalli che hanno completamente spiazzato il povero Teo. Ed ora, la risalita dall'Inferno sta giungendo al termine. Una sola partita da disputare nella pre-season. Il risultato non conterà più ai fini della qualificazione, ma solo ai fini dell'orgoglio. E di quello credetemi, ne abbiamo in abbondanza.

FINAL SCORE : CERVIA 13 vs J.C.UNIT 1
 
 
| 27.05.05 - DAY 6 - MAZZONE vs J.C.UNIT |

L'ultima sfida. Il viaggio verso l'Inferno si era già complicato nel corso delle giornate passate e nell'ultima, è parso addirittura essere meno controverso e dolente, grazie soprattutto alla consacrazione definitiva del nostro unico grande giocatore in campo: Sco. Il n°10, da sempre primo tifoso del progetto J.C.Unit, ha dovuto accollarsi l'ennesima sfida 1vs5, merito del suo micidiale destro che per ben 3 volte - anche venerdì - ha fatto alzare la rete avversaria. Seconda tripletta nel torneo e partita strepitosa, superba, giocata fino all'ultima goccia di disperazione - quella preoccupazione che lo ha accasciato al suolo al termine del match. Senza Joy, e con John a mezzo uso, la girandola in porta diventa obbligatoria. Sco si affida dunque al cugino Flavio, al ritorno di Mao e spera in una buona leva di Teo ed Al a spingere sulle fasce. Il n°7 della K.Squad, nel classico contesto di sfortuna globale che ci ha sempre assistito in questo torneo, viene costretto a lasciare il campo all'inizio del secondo tempo, causa infortunio inguinale. Il cambio viene quindi a mancare e con esso anche la mobilità dell'intera squadra. Un Mazzone che ha confermato le premesse già acquisite - poca grinta atletica per via della carta d'identità, ma tantissimo strapotere tecnico nel distribuire palla. La precisione chirurgica degli avversari ha portato a stancare fin da subito i nostri gregari, permettendo cosi praterie in contropiede. Gioco semplice ed efficacie quello degli Older del torneo, tutto l'opposto rispetto alla mobilità del Cervia o alla tecnica fisica della Mean Machine. E cosi, con le mani ai fianchi per l'ennesimo Venerdì, la J.C.Unit si mette attorno al suo santone e ne comincia la venerazione. Sco, galvanizzato come non mai, risponde a tono nel finale di gara, regalando 3 perle a giro da manuale del calcio, valevoli in pieno al contributo del minimo progetto di spogliatoio: 10 reti all'attivo (ne abbiamo fatte 12...). Il predominio del n°10 monzese si è concluso col botto, andando a segno in tutte le uscite. In una sola partita il cartellino non venne timbrato, ma regalò praticamente lui la doppietta a Mao e il gol della bandiera a Teo. Il dopo gara è un insieme di ricordi, abbracci consolatori e riassunti inerenti a ciò che è accaduto in questo intensissimo mese di grande sport. Le porte della D.League si sono aperte a questa nuova esperienza - la premesse erano ovviamente altre, ma il sorriso non ci è stato tolto. Diciamo solo che la lezione ci è servita. Il colpo è stato incassato, ma la nostra umiltà non sarà mai doma. E se Dio vorrà, il Last Ride Championship non sarà il nostro definitivo Ko.

FINAL SCORE : MAZZONE 8 vs J.C.UNIT 3
 
 
 
| 15.06.05 - DAY 1 - DINAMO CERVEZA vs J.C.UNIT |

Mercoledì 15 c'è stato dunque il debutto della J.C.Unit nel Last Ride Championship contro la Dinamo Cerveza. Terreno scivoloso causa nubifragi dei giorni precedenti, ma clima non troppo afoso, accettabile per il livello di gioco che si preannunciava. Da segnalare gli importati rientri effettivi di John e Joy dopo un periodo di infortuni agli arti superiori. Ma veniamo al match. Anche questa volta il risultato riassume con esattezza l'esito della serata, anche se in tutta sincerità non bisogna farsi troppo ghermire dalla apparenze. Abbiamo preso 5 gol in netto contropiede, conditi da buchi difensivi sovrumani, ma il livello di gioco espresso è stato sicuramente superiore a tutte le precedenti uscite nel No Chance In Hell. Vada che magari anche il tasso di impegno degli avversari non era espresso a livelli eccelsi, ma la J.C.Unit ha fatto vedere possesso palla, fraseggi stretti e sovrapposizioni, tutte eseguite nella migliore delle ipotesi, se non per la fase finale, dove ci siamo visti parecchio spreconi ed imprecisi, causa forse poca lucidità e freschezza atletica. La foga di segnare e di strappare quel punto che tanto ci sta a cuore, ci ha costretto ad un gioco alto e rischioso, concedendo troppo ad una Dinamo non certo fenomenale, ma di sicura umiltà e valore. Gli avversari giocavano praticamente con un attaccante boa, robusto fisicamente, ma abile quel tanto che bastava per smistare a destra ed a sinistra nelle occorrenze. I nostri serbatoi di ossigeno non erano colmi fino all'orlo, penalizzandoci nel momento di recupero sull'uomo che si sganciava. Joy dopo tutto, ha fatto che poteva. Ora turno di risposo e pronti tra 15 giorni per la sfida contro l'Olimpia Milano. Tre partite da disputare ancora per un piccolo grande sogno.

FINAL SCORE : MAZZONE 5 vs J.C.UNIT 0
 
 
| 22.06.05 - NEW ORDER |

Dopo una serie infinita di problematiche organizzative, il Last Ride Championship fu ufficialmente "depositato" come un campionato a se stante, di secondo piano, composto da 5 squadre partecipanti: 4 già presenti al No Chance In Hell (Dinamo, Olimpia, Bulldog e Jim Croce) ed una new entry (Il Gommista). Sembrava tutto filare liscio dopo la 1° giornata, dove si riscontavano le vittorie di Dinamo e Olimpia su rispettivamente J.C.Unit e Bulldog; il Gommista riceveva quindi un turno di riposo. Ma attorno al fine settimana del dopo inizio di torneo, qualcosa pare essere cambiato all'interno del programma gestionale. E si perchè la seconda giornata in programma il 22 Giugno pare non essersi disputata per incomprensioni tra lo staff del Fit Monza e i vertici del Gommista, la quale, in breve tempo è stata congedata dallo show. Pare che la goccia che fece traboccare il vaso - secondo le indiscrezioni dal backstage - si sia evidenziata proprio nel rifiuto di presentarsi in campo causa impegni secondarie, creando quindi disagi tra le iscritte e disordini di calendario. La richiesta di slittamento del match è stata subito scartata dagli organizzatori (già alle prese con problematiche simili nel No Chance In Hell). Ulteriori complicazioni di gestione riguardo al torneo "B", vennero subito placate in fase di preparazione con questo comunicato : "non presentarsi in campo comporta sconfitta a tavolino - per la squadra che non rispetta il regolamento saranno presi provvedimenti". Ed ora Nuovo Ordine delle cose - una classifica quindi ristretta a 4 team ed un gradino in meno da scalare per la nostra formazione nella caccia alla vetta. E forse, per la prima volta, non ne siamo del tutto contenti.

INSCENATO D.LEAGUE BACK IN ACTION : ROUND TWO
 
 
| 29.07.05 - DAY 2 - OLIMPIA MILANO vs J.C.UNIT |

Ci mancava solo la pioggia ad incrementare lo spettacolo che si stava disputando in campo. Ennesimo score finale da bacheca per la J.C.Unit con un +10 in passivo riguardo alle reti realizzate. Ma c'è da sottolineare che la serata di Venerdì si è presentata come la Notte dei Record per il nostro gruppo: Miglior quantitativo di gol realizzati in un torneo titolato ed allo stesso tempo Miglior quantitativo di gol subiti in un torneo titolato. Contenti noi… Partita a mio avviso più che discreta per tutti i membri del nostro roster, dove ognuno ha dato il suo contributo (4 su 6 sono andati in rete). Il gruppo ha creduto maggiormente nelle proprie possibilità, cercando di accollare nel minor modo possibile le sorti di un risultato positivo a Sco. Rimangono purtroppo i soliti buchi difensivi (qui addirittura praterie), dove le schegge dell'Olimpia s’infilavano a meraviglia, facendosi trovare in superiorità numerica quasi sempre e vincendo contrasti in continuazione. Joy ha fatto ancora una volta quello che poteva. Analizzando gli avversari, possiamo dire che disponevano di buonissimi fondamentali, bravi nelle ripartenze e spietati sotto porta. Sicuri in attacco quindi, ma sicuri soprattutto in difesa, dove potevano contare su un mastodontico portiere di 150 kg - potrete non crederci, ma vi assicuro che era ufficialmente il sosia n°1 di Teo Sellers (portiere della squadra Norfolk visto nel cartone cult Holly & Benji). Al contrario di quanto si possa pensare è apparso molto reattivo soprattutto sui tiri rasoterra, dove si faceva notare per tempismo ed attenzione. I nostri 7 gol sono principalmente frutto della nostra bravura, visto che segnargli di puro c**o era da escludere. Un punto in più a noi quindi in vista dell'ultima partita tra 7 giorni contro la Bulldog. Se quest'ultima dovesse uscire sconfitta dallo scontro contro la Dinamo, Mercoledì 6 Luglio tenete chiuse le finestre. L'Armagheddon per chi dovrà soccombere è già nell'atmosfera.

FINAL SCORE : OLIMPIA MILANO 17 vs J.C.UNIT 7
 
 
| 06.07.05 - DAY 3 - BULLDOG vs J.C.UNIT |

Dopo le numerose battaglie vissute e sudate in questi due tornei credevo ormai di averle viste tutte. Ma ciò che è accaduto nel dopo gara ha avuto veramente dell'incredibile. Rosa praticamente al completo per quello che doveva essere l'Armagheddon, la partita definitiva, la nostra resurrezione d'orgoglio. Tutti allenati a dovere, tutti in divisa bianca e cielo minaccioso come nelle migliori rese dei conti. L'orologio dava come orario le 20.15 e gli avversari, sia in campo che negli spogliatoi, non si erano ancora fatti vedere. Qualcosa non andava. Chiediamo quindi ulteriori informazioni all'organizzazione FitMonza, i quali subito si promettono di contattare i vertici della Bulldog. Dopo un paio di squilli a vuoto, ecco la tanto sospirata risposta: "Diamo Forfait!". Stupore ed incredulità sui volti di ciascuno alla saputa della notizia. E si perchè secondo il regolamento, la squadra che non si presenta in campo consegna direttamente la vittoria agli avversari per 4a0 a tavolino. Facendo conti rapidi, e per di più, venendo a sapere che la stessa Bulldog non si era presentata in campo neanche contro l'Olimpia Milano, volenti o nolenti, la J.C.Unit risultava la terza classificata nel ranking finale del Last Ride Championship. Mettetevi nei nostri panni. Abbiamo disputato tutte le partite, non ne abbiamo vinta neanche una, (pur esprimendo un gioco sempre più concreto e deciso), ma per via di magheggi e circostanze per una volta a noi favorevoli, la J.C.Unit porta a casa il suo primo trofeo. Terzo posto su ipotetici 5, è pur vero, ma come ripetuto già più volte, noi ci accontentiamo di poco. Nel backstage del dopo gara, festa grande con tanto di premiazione ai vincitori dell'Olimpia Milano e foto di rito con tanto di trofeo in pugno. Per la J.C.Unit l'incaricato di sollevare il trofeo al cielo non poteva essere altri che capitan Carisma, Flavio, orgoglioso quanto stupito di tale riconoscimento. Si conclude cosi la prima grande esperienza seria e titolata della J.C.Unit all'insegna del divertimento, della grinta, della passione e dell'orgoglio. Una squadra innanzi tutto giovane con seppur non fenomeni in squadra, ma sicuramente di grande temperamento e volontà. Il ghiaccio è stato quindi spaccato, le umiliazioni sono state assorbite, ma da grandi guerrieri quali siamo, sappiamo che si impara molto più dalla sconfitte che dalle vittorie.

FINAL SCORE : BULLDOG 0 vs J.C.UNIT 4
 
 
 

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