| DEFINITION OF |

TATTICA è il corretto sostantivo usato per definire i metodi utilizzati al fine di vincere una contesa limitata nel tempo e nello spazio. Questo termine è adottato in particolare in ambito militare, ma anche economico, commerciale, sport e in una grande varietà di campi come la negoziazione. La disciplina del calcetto non è certo esente dall'utilizzo della TATTICA. L’aspetto tattico del Calcio a 5 è molto affascinante e non va trascurato, neanche da squadre che si cimentano in tornei amatoriali. La tattica fa la differenza tra due squadre di pari livello tecnico, e, spesso, anche squadre più deboli, ma meglio organizzate, possono avere facilmente ragione delle più forti. Fatta questa dovuta premessa, vi invitiamo a prendere atto dei 3 capitoli principali ai quali faremo riferimento in modo da delucidarvi con chiarezza il concetto di Calcetto. Tratteremo dunque i principali Schemi di Gioco (1-2-1 ; 2-2 ; 2-1-1). Dato il numero limitato di uomini e la mancanza di fuorigioco, non abbiamo un numero elevato di moduli di gioco, né propriamente una distinzione tra gioco a zona ed a uomo. In realtà questi due sistemi di gioco spesso coincidono, anche se, in base allo schema ed alle caratteristiche dei giocatori, vi può essere una prevalenza dell’uno o dell’altro. Poi vi faremo scuola sulle Caratteristiche di Gioco. Il Calcio a 5 è una disciplina che si compone da 4 principali caratteristiche fondamentali. Il giocatore di Calcio a 5 deve essere avere queste 4 caratteristiche per essere completo. Ovvio che ognuno di noi ha delle caratteristiche in cui è maggiormente portato, e altre in cui è più carente: è necessario perciò concentrare le proprie energie e nel migliorare le caratteristiche in cui si è carenti, ma continuare ad allenarsi per migliorare e non perdere quelle qualità in cui si è maggiormente portati. Infine vi sveleremo il segreto fondamentale per riuscire sempre e comunque a prevalere sull’avversario… sviluppare la difesa. Gli attaccanti faranno anche i gol, ma sono sicuramente i difensori a vincere la partita. Negli ultimi anni, le diverse “filosofie” del calcio hanno condotto indubbiamente alla produzione di un maggior numero di gol: il che si è tradotto in maggior spettacolo per il pubblico. Eppure per gli addetti ai lavori, la partita “perfetta” è quella che finisce 0 – 0. Perché? La risposta è semplice: le reti inviolate significano la pressoché totale assenza di errori nella fase difensiva. Per il resto, Buona Lettura.

a cura di TheCoach

 
 
 
| LESSON 1 : GLI SCHEMI PRINCIPALI |

Dato il numero limitato di uomini e la mancanza di fuorigioco, non abbiamo un numero elevato di moduli di gioco, né propriamente una distinzione tra gioco a zona ed a uomo. In realtà questi due sistemi di gioco spesso coincidono, anche se, in base allo schema ed alle caratteristiche dei giocatori, vi può essere una prevalenza dell’uno o dell’altro. Verranno esaminati di seguito i moduli di gioco più comuni.

SCHEMA 1-2-1 Lo schema 1-2-1, detto “a rombo”, è senz’altro uno dei più conosciuti ed utilizzati. Il portiere si limita a partecipare solo all’azione di difesa (come sostegno al centrale arretrato, limitatissima è la sua partecipazione all’azione di costruzione), i laterali possono rafforzare la difesa o l’attacco secondo le necessità, l’attaccante si sacrifica nel pressing (invitando i laterali al raddoppio) ed opera da centro boa per le sovrapposizioni dei laterali. Le possibilità di far girare la palla sono molteplici (si hanno sempre almeno 2 alternative di passaggio). L’asse centrale è molto coperto, occorrono però due buoni laterali, versatili e veloci. Lo schema offre molte varianti, perché permette una difesa a 3 (sufficiente per coprire l’area di tiro), che può tradursi anche in un attacco a 3 molto ampio. Molto frequente è la possibilità di utilizzare un’ala per attaccare, sovrapponendosi alla sponda del centravanti, mentre l’altra ala copre: si passa così facilmente ad un classico 2+2. I vantaggi di questo modulo sono legati alla capacità della squadra di mantenerlo: è il modulo che meglio si presta al gioco “a zona” nel Calcio a 5. Pressing, sovrapposizioni, raddoppi di marcatura, velocità, ripartenze. Gli svantaggi sono legati alla mancanza di affiatamento della squadra, alle limitate doti atletiche (più che tecniche), alla mancanza di organizzazione di gioco. Questo modulo ben si presta a squadre prevalentemente fisiche, poiché permette di appianare eventuali gap tecnico-tattici, che emergerebbero invece con marcature a uomo tradizionali e nell’uno contro uno. L’organizzazione di gioco ed il rispetto della zona permettono di coprire bene eventuali superiorità numeriche in ogni parte del campo.

SCHEMA 2-2 Questo schema è comunissimo e si può fare con marcatura fissa a uomo o a zona. È versatile perché gli uomini sono distribuiti in modo equilibrato in campo. In ogni reparto abbiamo opportunità di movimento palla, copertura, diagonali. Il pressing è più facile senz’altro dello schema 1-2-1, ma è più prevedibile la manovra offensiva e di ripartenza. I vantaggi sono dati in fase di costruzione, agendo per linee orizzontali e facendo girare la palla a quadrato, ma molto è lasciato allo spunto ed alla fantasia dei 2 avanzati. Allo stesso modo la difesa è coperta di base, ma necessita sempre di uno o due giocatori in appoggio per coprire la zona di tiro. Se si gioca a zona ciò è fondamentale. Se si gioca a uomo prevalentemente, uno o entrambi gli avanzati devono seguire l’uomo in fase di costruzione, per poi ripartire se si conquista palla. Questo modulo è piuttosto intuitivo e semplice da rispettare, anche se viene richiesta ai singoli più capacità tecnica una buona tattica, soprattutto nei movimenti senza palla e nelle costruzioni di gioco. Sarebbe molto utile avere in squadra un portiere che sappia giocare bene palla al piede. Lo schema permette buoni movimenti per linee orizzontali, con possibilità di inserimento e tiro o passaggio arretrato e tiro. La difesa è coperta stabilmente da due uomini che possono far girare bene palla a quadrato. La zona centrale va però coperta a turno con molta sapienza (è la zona più debole della squadra). E’ necessario l’aiuto del portiere nelle fasi di gioco (sia offensiva che difensiva). È’ un modulo, questo, che va arricchito con schemi offensivi come incroci, sovrapposizioni, passaggi arretrati e tiri dalla seconda linea, movimenti di aggiramento, uno-due, dai e vai. I due avanzati devono saper costruire e realizzare allo stesso modo. Il modulo è consigliabile per le squadre esperte e tecniche con dei buoni avanzati, veloci e con fantasia.

SCHEMA 2-1-1 Questo schema è molto bilanciato poiché prevede una difesa coperta con due uomini, ma favorisce anche un gioco prevalentemente a uomo, quindi più libero da schemi e moduli. Le zone più deboli sono ovviamente le fasce laterali, che vanno coperte seguendo l’uomo; la zona centrale è molto affollata permettendo una buona copertura della zona di tiro ed una tattica attendista. Infatti le ripartenze sono facilitate dalla presenza dell’uomo a centrocampo che fa da tramite. Il modulo di gioco permette delle azioni semplici in attacco ed una buona copertura a 3 della difesa. Sono facilitati i lanci sulla punta e ripartente. La punta deve cercare di tenere lunga la squadra avversaria impegnando almeno un difensore ed il portiere. Il centrocampista può raddoppiare il pressing e lanciare la ripartenza, agendo come difensore aggiunto in difesa. I due dietro possono anche essere lanciati come laterali, sovrapponendosi sulle sponde del centrocampista. In questo caso può risultare utilissimo l’apporto di un buon portiere che ci sa fare coi piedi. In definitiva lo schema permette un gioco vivace e fantasioso se si hanno due avanzati dotati tecnicamente, oppure un buon interdittore al centro, con una buona torre fisica avanti. Risulta utile anche per una squadra fisica, di corridori e difensori, che possono rimanere coperti agendo in contropiede o lanciando un centravanti alto e forte di testa. Quindi questo modulo può essere consigliato a tutti.


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| LESSON 2 : CARATTERISTICHE DI GIOCO |

Il Calcio a 5 è una disciplina che si compone da 4 principali caratteristiche fondamentali. Il giocatore di Calcio a 5 deve essere avere queste 4 caratteristiche per essere completo. Ovvio che ognuno di noi ha delle caratteristiche in cui è maggiormente portato, e altre in cui è più carente: è necessario perciò concentrare le proprie energie e nel migliorare le caratteristiche in cui si è carenti, ma continuare ad allenarsi per migliorare e non perdere quelle qualità in cui si è maggiormente portati.

La tecnica: si riferisce a quelle qualità individuali in cui ognuno di noi è portato. C’è chi è portato ad avere una buona tecnica individuale in fase offensiva e chi è portato ad avere la tecnica in fase difensiva. Per tecnica si intende la capacità di uscire da situazioni di pressing o spazi ristretti in maniera individuale, un “numero”, una giocata, un passaggio fatto bene sui piedi del compagno, un pallonetto, e così via. Ci sono numerosissimi modi per uscire in modo corretto da una situazione che apparentemente sembra critica. E’ importante curare questo aspetto, per farlo bisogna lavorare su esercizi specifici individuali palleggi, conduzione di palla, uno contro uno, passaggio al compagno (di piatto, di collo, al volo di controbalzo), tiri in porta, calciare in un punto ben preciso (che può essere cinesini, il palo). In fase difensiva invece la tecnica individuale è di fondamentale importanza, così come la tattica e la prestanza fisica e l’intelligenza, perché può trasformare una situazione in cui ci si trova a subire in un’ azione in cui ci si trova ad attaccare; interrompere l’azione avversaria significa ribaltare l’azione e creare una situazione d’attacco, infatti in quel preciso momento, l’ultimo uomo in difesa si trova ad essere il primo uomo che crea (imposta) l’azione d’attacco. Ecco perché risulta importante la tecnica individuale, un anticipo fatto al momento giusto e la palla rimane in mezzo ai piedi, uno stop ben fatto e un buon controllo di palla, sono caratteristiche basilari per ripartire in contropiede ed essere incisivi con la squadra avversaria sbilanciata.

La tattica: essere disposti bene in campo vuol dire chiudere gli spazi, avere padronanza del campo e in sintesi rendere la vita difficile all’avversario. In fase difensiva si è messi bene tatticamente in campo quando l'avversario non trova spazi per affondare, quando si intercetta il pallone, ci si frappone fra due uomini che stanno effettuando il contropiede ovvero ci si mette sulla diagonale fra palla e uomo; viceversa in fase offensiva si è disposti bene tatticamente in campo quando ci si trova smarcati o in una posizione consona da agevolare il passaggio, si va nello spazio vuoto che si è creato, si va sul secondo palo.

La prestanza fisica: questa caratteristica è importante in tutti quegli sport che come il Calcio a 5 si basano sulla rapidità e forza contemporaneamente, infatti le caratteristiche fisiche del giocatore di Calcio a 5 si sviluppano fra la rapidità di movimento e di esecuzione, essendo le dimensioni del campo ristrette, e la potenza nei contrasti nel tiro e nei continui cambi di direzione. Inoltre quando si gioca una partita è molto importante la lucidità mentale, che invece, proprio per la velocità di questo sport, è portata a calare, perciò una buona prestazione fisica permette di rimanere lucidi e quindi precisi (sotto porta, nei passaggi, nell' interpretazione della partita). Questa caratteristica si raggiunge con esercizi fisici dedicati alla resistenza (fondo per intenderci) e velocità ( rapidità nelle brevi distanze).

Intelligenza: s' intende intelligenza tattica la capacità di un giocatore di interpretare la partita.... Ogni partita, ogni azione, ogni episodio fanno storia a sé bisogna essere intelligenti e capire che cosa succederà. Disporsi in campo a seconda di chi si incontra, se fa un gioco basso o se viceversa gioca a pressing; se ci sono dei giocatori che hanno punti deboli, se è una squadra tattica o al contrario basa il proprio modo di giocare sul piano fisico. Interrompere l'azione di contropiede, mandare l'avversario in una posizione del campo a lui sfavorevole, temporeggiare o pressare, questi sono tutti aspetti che fanno parte dell'intelligenza di un giocatore, più esso è in grado di applicare questa caratteristica più riesce a semplificare le cose e rendere uno sport che all'apparenza può sembrare difficile, bello e spettacolare anche per lo spettatore.


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| LESSON 3 : I DIFENSORI VINCONO LA PARTITA |

Gli attaccanti faranno anche i gol, ma sono sicuramente i difensori a vincere la partita. Negli ultimi anni, le diverse filosofie del calcio hanno condotto indubbiamente alla produzione di un maggior numero di gol: il che si è tradotto in maggior spettacolo per il pubblico. Eppure per gli addetti ai lavori, la partita perfetta è quella che finisce 0 – 0. Perché? La risposta è semplice: le reti inviolate significano la pressoché totale assenza di errori nella fase difensiva.

Del resto, una forte organizzazione difensiva sta alla squadra come delle solide fondamenta stanno alla casa. La nostra tradizione ci insegna che spesso il motto primo non prenderne” paga: non a caso, negli ultimi anni le squadre detentrici dello scudetto sono state quelle con la miglior difesa (e non necessariamente con il miglior attacco); per questo dedichiamo un approfondimento tecnico tattico dedicato a questo reparto, così determinante sull’esito finale di una gara.

Nei settori giovanili, generalmente, chi decide di giocare in difesa, o chi viene collocato in questo ruolo, è colui che ha minori doti tecniche, o minor fantasia. Una designazione spesso errata, sia perché avere buoni palleggiatori nel reparto difensivo risulta utile per il possesso palla dell’intera squadra, si a perché è bene che imparino a difendere anche i giocatori più estrosi. Il calciatore in fase difensiva non deve essere irruento né troppo istintivo, perché potrebbe essere messo in crisi dall’avversario: deve, al contrario, essere dotato di un grande equilibrio emotivo, qualsiasi modulo tattico si chiamato a rispondere.

Nei confronti del diretto avversario, gli aspetti da insegnare e a cui dedicare maggior tempo in allenamento sono: il piazzamento, la marcatura, l’anticipo, il contrasto, il temporeggiamento. E qui di seguito andremo ad analizzarli :

Piazzamento : consiste nell’ assumere un atteggiamento tale da tenere conto della propria porta, del diretto avversario e della zona di campo in cui si trova il pallone, per ostacolare o ritardare l’ azione avversaria. Marcatura : significa avere la massima attenzione sui movimenti dell’avversario, mantenendo nei suoi confronti una distanza e una posizione opportune per impedirne e limitarne l’azione offensiva tramite un contrasto o un anticipo. Anticipo : quando il difensore interrompe un’ azione offensiva dell’avversario intervenendo sul pallone in diverse forme (calcio liberatore per liberare l’area dai pericoli, deviazione di testa o di piede, break con passaggio per la ripartenza in fase offensiva). Contrasto : consiste nel togliere il pallone all’avversario che ne è in possesso. Vi sono vari tipi di contrasto: contrasto frontale, laterale, scivolato, di spalla, da effettuare con tempismo, decisione, ma sempre cercando di mantenere il controllo dell’equilibrio per non incorrere in azione fallosa. Temporeggiamento : serve a rallentare l’azione offensiva, in particolare quando ci si trova in inferiorità numerica, per permettere una riorganizzazione difensiva della squadra.


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| LESSON 4 : IL CALCIO A CINQUE NON E' IL CALCIO |

Calcetto o calcio a 5? Fratello povero del calcio per tanti anni, oggi risulta essere uno degli sport più praticati nel tempo libero e comincia ad avere una dignità tutta sua: quella di sport vero… Il calcio a 5 non è il calcio… Il calcio a 5 è senza dubbio uno sport molto tecnico, in cui emergono appieno le doti (o i limiti) del calciatore. Le limitate dimensioni del campo, insieme alla velocità del gioco, lo rendono più differente di quanto si creda dal calcio tradizionale e molto più simile a sport come pallamano, pallanuoto, basket. Gli elementi costitutivi di questa disciplina, che la rendono così dissimile dal calcio, ma egualmente affascinante, sono: coinvolgimento contemporaneo di tutti i giocatori nell’azione, limitate dimensioni del campo di gioco, velocità di gioco, possibilità di tiro pressoché da ogni parte del campo.

1) Tutti devono partecipare contemporaneamente all’azione di gioco. Non vi è giocatore fermo o non interessato al gioco, poiché perdere palla può significare immediatamente subire un tiro ed un gol. Nel calcio invece capita spesso che diversi giocatori, lontani dalla palla, sono completamente disinteressati al gioco, poiché le dimensioni del campo, ed il fuorigioco, permettono loro questo: neppure il portiere teme il gol oltre il proprio centrocampo. Nel calcio a 5 il portiere può e deve partecipare attivamente al gioco sia in fase di attacco (si crea superiorità numerica in fase di costruzione), che di difesa (come difensore aggiunto negli anticipi o nei raddoppi, se i compagni coprono i tiratori avversari). E poi deve anche parare… I giocatori inattivi indeboliscono notevolmente una squadra: basta che solo uno perda il ritmo che gli avversari vanno in superiorità numerica e possono tirare.

2) L’area di gioco limitata comporta una rigida copertura degli spazi (specchio di tiro in difesa, movimento smarcante, senza palla, in fase offensiva). Ciò deve avvenire grazie all’affiatamento della squadra, allo schema di gioco adottato e alla capacità dei singoli a sapersi adattare ad ogni situazione di gioco. Ogni giocatore deve saper attaccare e difendere, non esistono specializzazioni pure, ma solo preferenze di ruolo. Controllo di palla, copertura dello spazio, tiro improvviso da qualsiasi posizione, sono caratteristiche basilari di ogni calciatore. Non pensate di arrivare palla al piede da porta a porta: se incontrate una difesa decente vi coprirà con facilità. Al tiro ci si va solo con schemi di gioco e movimenti continui senza palla. Il controllo di palla è fondamentale. Per mantenere costantemente in movimento la palla, effettuare finte ed avere subito a disposizione il tiro, è preferibile controllare la sfera con la suola. Il limitato contatto fisico e le dimensioni del campo impongono di mantenere la palla ben aderente al piede e il più vicino possibile al corpo. Gli allunghi a palla distante sono sconsigliati.

3) La velocità di gioco media è superiore al calcio, ci si muove continuamente e di più, sono frequentissimi gli scatti e le azioni fulminee, non esistono allunghi o fasi di stasi. Nel calcio invece molto spesso accade che i giocatori lontano dalla palla stiano fermi, se la palla è lontana dalla porta la tensione si abbassa e non ci sono pericoli. Nel Calcio a 5 dimenticatevi di cross, lanci, sgroppate, colpi di testa, gioco aereo, immobilità. Nella preparazione occorre privilegiare un fondo di media durata, in cui inserire molte sedute di allenamento esplosivo, scatti, resistenza alla velocità Il tiro deve essere fulmineo, improvviso, “nascosto”, basso e teso (la traversa è molto bassa). Bisogna saper sfruttare la velocità della palla e la distanza ridotta del campo. Il caricamento laborioso del tiro, viene subito “letto” dall’avversario. E’ meglio un tiro secco con la punta del piede: il risultato è assicurato!

4) Il tiro è facilitato oltre che dal campo anche dalle dimensioni del pallone. Il calcio a 5 è sport incerto, si tira da ogni parte e si può segnare in pochi secondi. Non sono infrequenti gol dei portieri e gol con tiro porta a porta. Tutto ciò influenza molto il gioco, in quanto la ricerca o la copertura dello spazio di tiro sono tra i primi obiettivi. Il portatore di palla può tirare in ogni momento, anche a specchio di porta coperto, può sfruttare affollamenti in area e scarsa visibilità del portiere, deviazioni, autogol, tap-in (favoriti dalla mancanza di fuorigioco), pali e traversa: tutte situazioni molto frequenti. La marcatura e la copertura devono essere serrate in ogni momento, non ci si può mai distrarre.

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| LESSON 5 : CONSIGLI ED ANEDDOTI DA APPLICARE SUL CAMPO |

Controlla la palla con la suola, risulti più coperto e puoi far muovere la palla più velocemente.

Zona o uomo? Nel calcio a 5 i due modelli coincidono, in quanto, oltre a coprire la propria parte di campo, occorre poi coprire sempre l’area di tiro stando sull’uomo, in attacco invece bisogna muoversi molto senza lasciare riferimenti alla difesa, per cui occorre saper svariare senza rimanere incollati alla propria zona, ma senza neanche lasciare buchi.

Tira di punta: il caricamento è più veloce, il tiro è forte e preciso, puoi usare il piede come una stecca da biliardo.

Sul tiro del tuo compagno, mettiti sul secondo palo: puoi sfruttare una respinta o allargare la porta se il suo tiro è fuori.

Copri il portiere sul tiro di un tuo compagno, il fuorigioco non c’è: puoi deviare all’ultimo momento la palla o semplicemente spostarti all’ultimo.

Il tap-in è statisticamente uno tra i gol più comuni: non sottovalutare mai un tiro, seguilo fino all’ultimo: potresti salvare la tua porta o segnare un gol insperato.

Palla bassa e in movimento, non lanciare, crossare, giocare al volo, rinviare sono gesti che rallentano il gioco e non hanno efficacia.

L’attaccante è come un centro boa: deve creare spazi e sponde per il tiro dei compagni, se è marcato è meglio che stia spalle alla porta.

Copri col corpo la palla, giraci intorno: l’avversario non può attaccarti col corpo o entrare in scivolata (è fallo). Ciò risulta utile per temporeggiare o effettuare una sponda per il tiro altrui.

Un buon portiere cerca di restare in piedi il più possibile poiché le respinte sono frequenti e si potrebbe non avere il tempo di effettuare una seconda parata. La scivolata e l’uscita a valanga sono pericolose e vengono fischiate dall’arbitro.

Tira vicino ai fianchi, alla testa o tra le gambe del portiere: il suo raggio di azione è efficace vicino agli angoli della porta, meno vicino al corpo.

Rigori decisi: non pensarci troppo, la porta è piccola, non puoi certo spiazzare facilmente il portiere; scegliti un punto, concentrati bene e tira più forte che puoi.

Attua qualche schema di gioco semplice preparandolo prima: basta spesso anche un solo schema offensivo che pure una squadra amatoriale può vincere facilmente ancor prima che gli avversari arrivino a leggere la tattica di gioco

Para spesso coi piedi, non tuffarti, non ne hai quasi mai il tempo. Per evitare ribattute, quando pari coi piedi, prediligi una calciata chiusa (con l’angolo del piede inferiore a 90°), in modo tale da respingere sempre incrociando, non diritto.

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