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Ecco l'Europa delle
lobbies
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Per Mola, storico della massoneria, le consorterie
dominano ovunque |
di Gianluca Savoini |
«Tutta l'Europa pagherà
per questa follia». Il Times ha commentato ieri in questo modo il
compromesso tragicomico sulla Banca centrale europea (Bce). In Italia invece
i patetici strilloni di governo esaltano la presenza, nel comitato esecutivo
della Banca, di Tommaso Padoa - Schioppa, uomo destinato da tempo a far
parte di organismi europei che decideranno il destino dei popoli che vivono
sul nostro continente. Entriamo a far parte di un'entità chiamata Euro,
dominata dagli interessi di poche decine di grandi gruppi economici e
affaristici e da una cupola di potenti personaggi che fanno e disfano senza
che nessuno possa criticarli. Perchè sono intoccabili. Lo stesso Padoa-
Schioppa non è finito alla Bce per caso. Pupillo di Azeglio Ciampi, che ha
imposto la sua candidatura al governo italiano, il presidente della Consob
dieci anni fa venne scelto dal Presidente della Commissione europea Jacques
Delors come Segretario esecutivo del progetto di unificazione monetaria
europea (l'Euro di oggi). È anche membro del Gruppo Bilderberg,
l'influente assemblea di importanti pezzi grossi della finanza, della
politica e della cultura mondiali che si riuniscono a porte chiuse ogni anno
per fare il "punto della situazione". Mario Borghezio ha immediatamente
rivolto un'interpellanza al Presidente del Consiglio in merito all'
appartenenza di Padoa- Schioppa al Bilderberg, «poco compatibile con il
ruolo fiduciario a cui il governo italiano lo ha demandato». |
Questi organismi
mondialisti assomigliano tanto, per struttura e segretezza, a vere e
proprie logge massoniche, operanti ovunque e strettamente correlate fra
loro. «I nomi cambiano, ma l'oligarchia al potere è sempre la stessa». Per
Maurizio Blondet, giornalista e scrittore esperto di mondialismo e
massoneria internazionale, l'Europa di Maastricht è stata ideata dalla
ristretta cerchia di personaggi affiliati a questi gruppi di potere.«Insieme
a Padoa - Schioppa, Delors scelse anche dodici banchieri, tra i quali
l'attuale presidente del Fondo Monetario Internazionale (Fmi)- spiega
Blondet - per preparare la transizione dalla democrazia alla tecnocrazia
bancaria». Padoa - Schioppa nel 1987 scrisse un libro "profetico" intitolato
Efficienza, Stabilità, Equità sul tema della futura moneta unica. In esso si
legge che l'eurocrazia di Bruxelles dovrà accentrare numerose funzioni
tradizionalmente proprie degli Stati nazionali. «Aumenteranno i disoccupati,
ma, tranne poche eccezioni, nessuno lo dice - denuncia Blondet - Il Business
Week di questa settimana scrive che un lavoratore su cinque in Europa
perderà il proprio lavoro nei prossimi cinque anni. La Michelin, ad esempio,
sta riducendo le sue 200 filiali a 20. Non mancheranno poi le grandi ondate
speculative internazionali». Insomma, uno scenario assai cupo. Finchè, è il
timore di Blondet, i governi nazionali chiederanno in ginocchio, per
riportare un po' di pace sociale, l'intervento di un Governo
sovranazionale , ovvero quello che Padoa - Schioppa indicava dieci anni
fa nella Commissione Cee. «Un governo che nessuno ha eletto e che avrà
poteri regolatori enormi - conclude il giornalista -, dove gli interessi
finanziari delle oligarchie predomineranno su quelli delle popolazioni». |
C'è allora chi, dietro
questo progetto di centralizzazione europea, vede lo zampino della
Massoneria, il cui motto è, non dimentichiamolo, Ordo ab Chao
(ordine proveniente dal Caos). «Sulla scena dominano quelle che definirei
consorterie mondialiste, evitando di usare altri termini fuorvianti che
generano confusione - è il parere dello storico della massoneria Aldo Mola -
Del resto ci sono organizzazioni massoniche fortemente contrapposte fra
loro, come quella francese da un lato e inglese dall'altro, non esiste
quindi una strategia comune». Professor Mola, lei quindi esclude che i
potentati massonici abbiano favorito la costruzione di un'Europa dei
mercanti e del denaro?«All'interno delle lobby mondialiste ci saranno anche
dei massoni, ma la loro presenza si somma a quella di persone estranee alle
logge. Dopo il crollo del Muro di Berlino gruppi di potere si stanno
fronteggiando per governare l'economia mondiale, il cosiddetto Grande
Vecchio, unico e misterioso personaggio che trama dietro le quinte,
appartiene ad una letteratura di inizio secolo. La lotta è molteplice e
senza esclusione di colpi».Però i grandi massoni della storia hanno sempre
parlato di Governo Universale, oggi così ben rappresentato dal
programma della globalizzazione economica. Non è un indizio
inquietante?«La globalizzazione viene spacciata come manna per tutto il
mondo, mentre invece sta creando problemi enormi: nuovo schiavismo,
depauperamento di enormi aree del pianeta, degrado ambientale, crisi sociali
e disoccupazione in crescita. L'uomo non viene più visto come persona, ma
come individuo atto a produrre e a consumare. I massoni invece desiderano
che le nazioni si affratellino tra loro senza però la perdita delle identità
particolari. Il mondialismo quindi è il grande nemico delle tradizioni e dei
popoli. Eppure, quando si parla di certi argomenti, si rischia di passare
per estremisti, antisemiti o persino pazzi...«Il mondialismo domina ovunque.
O meglio, quelle poche oligarchie potentissime che costruiscono giorno dopo
giorno la globalizzazione e puntano al Governo Unico Mondiale manipolano i
mass- media e piazzano i loro uomini nei governi nazionali. Per questo si
cerca di condurre il dibattito su di un terreno minato, accusando di
estremismo chiunque osi dissentire dal progetto mondialista. Poi magari si
dà il contentino all'opinione pubblica, perseguendo le logge massoniche
tradizionali, come in Inghilterra. Intanto i veri padroni dell'economia
planetaria continuano nelle loro azioni, mascherando i loro veri intenti,
certamente non filantropici». |
Fonte:
http://www.lapadania.com/
ottobre 1998
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