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Le logge e la cultura |
Fin dalla loro costituzione le logge erano state caratterizzate da una
dimensione di convivialità: ci si ritrovava in un'osteria, un caffe, una
birreria (o in una casa privata), soprattutto in occasioni festive come per
esempio l'iniziazione di un nuovo fratello o le feste di San Giovanni. Tali
riunioni (così rileverà l'autorità ecclesiastica poco prima della seconda
condanna papale) avvenivano con pranzi, recite, musica e canti. A Londra ai
primi del Settecento la vita massonica era, per esempio, particolarmente
legata alla rappresentazione delle opere di Shakespeare e alle esecuzioni
musicali.
La musica
La musica soprattutto aveva un ruolo importante; Anderson nelle sue
Costituzioni vi aveva incluso una serie di canti, tratti dal repertorio
popolare e considerati adatti a rappresentare le origini e la storia
dell'organizzazione, di cui si faceva uso nel corso delle riunioni di
loggia. La musica appariva particolarmente consona a esprimere il concetto
di un universo che dal caos primigenio passava a un ordine naturale e
razionale e perciò lo studio dell'armonia musicale affascinava molti
massoni. Nascevano trattati,libretti, almanacchi di divulgazione musicale ma
anche composizioni di ampio respiro come il Carmen saeculare di F.-A.
Philidor (1726-1795), musicista e scacchista. In breve diventeranno sempre
più numerosi i musicisti che si accosteranno alla Massoneria e quindi
daranno il proprio contributo al patrimonio musicale massonico. Ciò avveniva
con notevole libertà dal momento che non esisteva, in campo musicale, una
liturgia precisa.
Nella seconda metà del XVIII secolo le attività concertistiche a Vienna e a
Berlino erano di impronta massonica, la drammaturgia musicale anche, e
grandissimi musicisti, quali Gluck, Haydn e Mozart, erano affiliati alle
logge. Le più famose "composizioni massoniche" (oltre al Messia dì Hándel,
musicato su libretto di Alexander Pope, e alla Nona di Beethoveri) sono
quelle di Wolfgang Amadeus Mozart: La gioia massonica (KA77), la musica
funebre (KA77), la piccola cantata (K.623) e infine l'opera Rflauto magico.
Le prime sono brevi partiture, scritte per essere eseguite da una piccola
orchestra, caratterizzate da un ritmo solenne e pensate corne musica
liturgica per celebrare i momenti di gioia o di dolore della comunità. Il
tema è sempre quello della "fratellan:za~'. Diverso è il caso del Flauto
magico. La dimensione stessa dell'opera permette a Mozart di spaziare su
tutti i temi che lo affascinavano in quel momento: morte e rinascita,
rapporti tra terreno e ultraterreno, inIziazione e prova come cammino
necessario per giungere all'amore universale.
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Lo
spazio
Anche l'architettura e l'organizzazione dello spazio, in quanto
rappresentazione dell'ordine ideale del mondo, apparivano fondamentali agli
occhi della società massonica. La cosa diventava tanto più importante quanto
più la Massoneria si ampliava aumentando il numero e l'importanza sociale
dei suoi adepti e quanto più prendevano consistenza quei filoni che facevano
riferimento all'ermetismo e ai Rosa-Croce. Così come nel secolo prece(lente
a Heidelberg l'Elettore Palatino aveva fatto esternare la concezione
rosacrociana dell'universo nei propri giardini, i ti modo simile ora la
Massoneria tentava di tradurre il proprio patrimonio cul(tirale, le proprie
regole e i propri principi in ambienti appositamente perisati e progettati
per le cerimonie. Nella seconda metà del XVIII secolo verranno costruiti o
riadattati per queste esigenze molti edifici. 1 più famosi sono la Mason
Hall di Londra e, in Italia, la Cappella Sansevero di Napoli, fatta
trasformare da Raimondo di Sangro in un tempio massonico la cui decorazione
è basata sul tema dell'esaltazione della virtù come base imprescindibile
della nobiltà.
E' sempre in questo periodo che acquistano un'importanza fondamentale i
simboli e la loro collocazione nello spazio, secondo un preciso codice
visivo che faccia da guida agli adepti. il successo della Massoneria nel
periodo del dispotismo illuminato sarà tale che questo tipo di decorazione
verrà adottato anche per altri ambienti non strettamente massonici quali,
per esempio, la sala delle adunanze dell'Accademia delle Scienze di Torino. |
La scienza
1 legami tra mondo scientifico e Massoneria appaiono molto stretti fin
dall'inizio. Già le prime logge inglesi erano assai vicine agli ambienti
della Royal Society, l'accademia britannica delle scienze ufficialmente
riconosciuta nel 1662. La figura di Newton poi aveva assunto grande
importanza per i fondatori della Gran Loggia di Londra in quanto il suo
metodo, che forniva le basi per una nuova filosofia della natura
estremamente feconda di risultati, non negava però il sentimento religioso.
La scienza questo piaceva ai massoni, spiegava come il dioarchitetto avesse
ordinato la natura secondo principi di gerarchia, ordine e pace. Il
parallelismo che interessava la Massoneria era quello tra ordine naturale e
ordine sociale.
Questo tema sarà presente sia in Inghilterra sia sul continente per buona
parte del secolo: l'interesse perla natura aveva lo scopo di realizzare una
nuova filosofia della storia. I massoni si impegnarono sia come
organizzazione sia come privati in molteplici attività. Nacquero nuove
istituzioni scientifiche pubbliche e private (l'Accademia delle Scienze di
Tori no e quella di Napoli; il Musée de Paris, l'Accademia Boema delle
Scienze di Praga), si organizzarono raccolte di scienze naturali, videro la
luce riviste e pubblicazioni di ogni sorta che si occupavano dei temi più
diversi, dal calcolo alla fisiografia.
Il rischio in questo pullulare di inteli iniziative risiedeva nella seconda
anima della Massoneria, quella mistica, che non aveva mai rinunciato alla
commistione con il magico e perciòper sua natura tendeva a lasciare spazio a
personaggi dubbi. Fu quanto accadde alla fine del secolo con Mesmer e
Cagliostro.
Franz Anton Mesmer, un medico austriaco che si era occupato di magnetismo
animale e sosteneva la possibilità di utilizzare questi flussi a scopo
terapeutico, esiliato da Vienna si era trasferito a Parigi dove aveva
fondato una Société de Allarmante, dove si poteva essere iniziati a
pagamento ai segreti del magnetismo. Per circa un decennio il mesmerismo
fece furore sia come pratica terapeutica sia da un punto di vista teorico.
Gli scritti di Mesmer erano letti e commenta-ti nelle logge nel tentativo di
applicare? la «teoria delle turbolenze magnetiche" causa delle malattie
individuali alla so -cietà nel suo complesso. Gli attacchi della scienza
ufficiale e il proliferare di ciarlatani mesmeristi provocarono l'intervento
ufficiale del re e l'espulsione di Mesmer (1785).
La parola
La vita delle logge comprendeva anche l'adozione di un nuovo codice
linguistico che, riprendendo termini della tradizione, ne - innovava il
significato. Buona parte di questi (statuti, capitolo, ordine, maestro stro,
e così via) risaliva alla tradizione medievale, altri erano invenzioni,nel
sen so che il significato originario era com pletamente abbandonato (la
parola con vento",per esempio, che nel linguaggio (o mune indica
semplicemente la sede di una comunità religiosa, in quello mas sonico
significa "riunione" a ricordo del l'assemblea di Wilhelmsbad, avvenuta
appunto in un convento). Infine una pa te di questi termini, pur antichi,
erano usati con accezioni simili a quelle dei lin guaggio politico inglese
dell'epoca. I i parola "costituzione" non indicava inlatti
ti né una raccolta di norme legislative della massima autorità politica
(coni(, in epoca imperiale romana) né ordinamenti particolari di tipo
ecclesiastico (come nel Medioevo): era invece un insieme di pri i n cipi
considerati basilari per la vita ord i nata di una società, in questo caso
quel la massonica.
Come per il termine «costituzione' così molte altre parole vennero mutuate
da quelle in uso: società, libertà, pubb i co suffragio. Una in particolare
si rivelerà importante: illuminazione. Se infatti nel
passato il termine sembrava essere usato esclusivamente in ambito religioso
(l'illuminazione dell'uomo grazie all'intervento divino) ora la Massoneria
ne accetta il significato di lotta all'ignoranza e alla superstizione
mediante la ragione (vedi pp. 40-4 1). Nei Dialoghi per massoni di Lessing,
testo che ebbe una un'ampia diffusione e fu la base di molteplici dibattiti,
si afferma che solo la ragione consente di indagare e comprendere la vera
funzione della Massoneria.
Il dibattito sui Dialoghi di Lessing fu possibile grazie alla temperie
culturale dell'età dei lumi. L'epoca del dispotismo illuminato infatti fu
caratterizzata dalla diffusione dell'alfabetizzazione e dalla riforma dei
sistemi educativi e ciò andava creando un pubblico desideroso di opere
scritte. La Massoneria si attivò per rispondere a queste esigenze, non solo
con la pubblicazione di grandi opere (come la traduzione dei Trattati sul
governo civile di Locke, della Scienza della legislazione di Filangieri o le
Lettere americane con prefazione di Franklin) ma soprattutto con una vasta
produzione di pubblicazioni semplici e a basso costo destinate o alla
formazione dei nuovi adepti o alla propaganda. Venivano messi in
circolazione i testi delle orazioni tenute nelle logge, almanacchi con
indicazioni delle festività massoniche e gli indirizzi delle logge,
catechismi, riviste. I principali tipografi aderivano alle logge, e questa
tradizione si manterrà anche nel XIX secolo coinvolgendo massoni e tipografi
nei movimenti patriottici risorgimentali. |
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