Che ci ha riservato Piazza di Siena, Terza
tappa di Samsung Super League?
Riepiloghiamo…..avevo scritto che almeno tre
o quattro nazioni della serie A “avrebbero potuto essere” alla
nostra portata. Qualcuno, tra cui un certo Duccio Bartalucci, aveva
detto addirittura “primi”, noncurante di un certo Hans Horn, uno dei
migliori “Commissari Tecnici” al mondo ed adesso della nostra
nazionale, abbia previsto diversamente……..
Quali erano i motivi, sia del mio che di
altrui ottimismi?
Probabilmente i “nostri ottimismi” erano
dettati dal fatto che, in circa venti giorni e fino la domenica
precedente, tutte le nazioni avevano già “consumato” i migliori
binomi nelle prime due tappe, quindi, purtroppo per lo spettacolo,
pochi di loro erano presenti a Roma.
Incominciamo con il dire le differenze tra
Aachen e Piazza di Siena:
La cornice romana ha meno sapore di Stadio
di calcio, una sorta di perimetro distanziatore (tipo pista di
atletica leggera), tra lo steccato e le tribune, i cavalli ombrosi
ringraziano; le dimensioni del campo consentono anche a cavalli
“asmatici” di finire il percorso e non c’è bisogno del navigatore
satellitare “scusi, per sapere dove devo andare, dove devo andare?”
(come diceva un certo Totò). La differenza di tempo massimo tra il
percorso tedesco e quello romano era di circa venti
secondi…all’incirca 150 – 200 mt in più.
A Roma le altezze medie erano più basse di
10 cm rispetto a quelle ad Aachen, per esempio la triplice romana
era alta 150cm per 180cm di profondità, quella tedesca 160cm per
“duecento” cm di profondità……..A Roma la riviera era 380cm, ad
Aachen 400cm……A proposito, vi ricordate la strage degli italiani
alla riviera? Quest’anno è andata meglio, vuoi vedere perché è
diventata quasi obbligatoria un po’ dappertutto?
A Roma, eccetto pochi, non sono venuti i
migliori binomi al mondo, risultato? Ve lo dico dopo…….(tanto molti
di voi già lo sanno….Vi svelo un segreto: oltre per patriottismo, mi
piace tifare Italia perché è come tifare Campania alla Coppa delle
Regioni a Verona…)
Dopo aver spiegato perché i cavalli hanno
ringraziato Bussu come miglior Direttore di campo (“Chef de Piste”)
al circuito Samsung Super League, viene spontaneo chiedersi ”vuoi
vedere che sono gli stessi motivi che fanno la differenza tra le
quattro superpotenze (Germania su tutte, poi Stati Uniti, Gran
Bretagna e Francia) e l’Italia?
In realtà c’erano più sforzi consecutivi a
Roma, per esempio una linea oxer, sei galoppi, riviera, sei o sette
galoppi in linea spezzata e doppia gabbia a due tempi, un’altra
linea verticale, quattro tempi corti, verticale e linea micidiale
doppia gabbia così composta oxer, un tempo, oxer, un tempo,
verticale (che diamine! Un tempo in più per prendere fiato? Non
c’era lo spazio?), quattro tempi, verticale trasparente (i cavalli
saltavano perché sentivano il cavaliere che si stava per alzare di
sella, della serie “vuoi vedere che c’è un’ostacolo, và saltiamo a
fiducia….), sette tempi oxerone per noi italiani, oxer normale per
gli altri…...
Non mi piace parlar male degli italiani ma,
secondo me, la differenza tra gli italiani e gli extraterrestri
tedeschi, americani, ecc, oltre che loro hanno una buona panchina e,
magari, fanno rissa per un primo posto in squadra, sta tutta nelle
differenze in “altezza”…..altezza degli ostacoli, altezza della
situazione...
Scusate se sfogo la mia rabbia, al Gran
Premio (gara individuale) di “La Baule”, Jaun Carlos Garcia non è
andato perché reduce da Kuala Lumpur, gli altri italiani? A
disputare il Campionato Italiano ad Arezzo…..scusate avete ragione
voi, non faccio più paragoni………che figuraccia…….
Parliamo di binomi… è meglio.
Ruolino di marcia di Tim Gredley su Omelli
in sei percorsi in Coppa delle Nazioni – Samsung Super League Serie
A: doppio zero a “La Baule”, zero ed 1 ad Aachen per un difetto al
navigatore satellitare, otto e quattro a Roma, il tutto in circa
venti giorni ed escluso ulteriori percorsi negli altri giorni di
concorso…….(tanto per affiatarci un po’)
Lo scorso anno il nostro speaker televisivo
della Rai, Icardi, aveva detto a Nick Skelton “peccato che ti ritiri
per la pioggia, potevi vincere Il Gran Premio…..” Classica risposta
stile anglosassone “Con questa pioggia e questo campo? Non è un
problema tanto vinco l’hanno prossimo” e così fu……Chissà se i due si
sono ricordati l’accaduto……
Robert Smith vince la gara del muro di
potenza a due metri e dieci, poi per il bonus in palio, gareggia da
solo a due metri e venti e si porta casa 50.000 euro e ringrazia il
donatore che sperava di farla liscia…….il padre di Smith commenta:
io ho vinto il Gran Premio Roma venti anni fa circa, mica mi hanno
dato questi soldi?” Smith figlio d’arte?, non lo sapevo….arte e
parte …..paterna……
Bouneau, “Commissario Tecnico” della
nazionale francese, fa sapere che solo a Roma non si ricovera
d’urgenza in “Unità per Cardiopatici” perché, per la prima volta da
un po’ di tempo, i suoi designati non l’hanno fatto arrabbiare ed
hanno vinto addirittura…….. Inoltre a Roma, i francesi hanno vinto
ben diciotto edizioni della Coppa, e gli italiani? Molto di meno…….
Ruolo inconveniente del quarto non entrato
perché non c’era bisogno, un certo Jean Marc Nicolas con quel
cavallo “Modesto” di nome ma per niente nei fatti…..
Gran Bretagna e Stati Uniti d’America (per
piacere nome completo, sennò Bush si offende) al secondo posto ex
equo, quarta l’Irlanda, anch’essa mica tanto al completo…….
C’era qualcuno alla portata dell’Italia?
Quinti tutti gli altri, Italia compresa….Ammettiamo però la sfortuna
di Chiaudani nel cadere al primo giro e quella di Juan Carlos Garcia
per l’infortunio ad Albin III, cavallo diciottenne, al secondo giro.
Ironia a parte, la squadra italiana meritava qualcosa in più, perché
Govoni è uno che ha fatto quinto posto alle olimpiadi e quinto posto
ai Campionati nel mondo, Garcia ha dimostrato il suo valore a Kuala
Lumpur un mese prima (quarto), e la cavalla di Chiaudani ha
sbagliato a contare i tempi in una gabbia per eccesso di forma (uno
al posto di due, ma dove voleva andare?).
Dice un certo Cesare Croce:”Finchè Roma sarà
sede di una tappa di serie A della Coppa delle Nazioni, i nostri
poveri portacolori gareggeranno sempre contro i migliori binomi al
mondo….”
Secondo me questa è una dichiarazione molto
grave ed inesatta, grave perché ammette la nostra inferiorità
mondiale (almeno obbiettiva, però deprimente……) e perchè lascia
pensare che ritirerà Roma come sede di una tappa di seria A
(speriamo di no, sennò i grandi binomi, quando li vedremo?…..),
inesatta perché proprio quest’anno i grandi binomi non li abbiamo
visti (qualcuno ha visto Markus Enhing?)……
Abbiamo visto pochi grandi binomi, molti
grandi cavalieri ma con i loro “secondi” migliori cavalli, in ogni
caso migliori degli italiani, ma quando ce la diamo una smossa?
Quando si desta l’Italia? Dov’è la schiava preferita di Roma?