S'HERTOGENBOSCH
2008
Finalmente ho visto un
cavallo in TV!!!!!!!!!!!!
Evviva, sono riuscito a vedere il gran Premio FEI World Cup disputato ad
S’Hertogenbosh. Impianto straordinario, terreno elastico, ostacoli
semplici, riempitivi noiosi, tribune da far invidia.
E’ così grande
l’indoor che il percorso era costituito da 13 ostacoli, di cui una
gabbia ed una doppia gabbia, per un totale di 16 salti, e che
altezze…..per tutti i gusti: da 155 cm a 160 non giù di lì, oxer e
verticali compresi.
Non sono riuscito a
vedere gli italiani, o non li hanno fatti vedere o non c’erano. In
verità non hanno fatto vedere Jonella Ligresti su Nanta (1 pen. per
fuoritempo, unico netto non classificato al barrage), mentre hanno
lasciato vedere binomi decadenti con più penalità.
Percorso diverso dal
solito, senza tante linee particolari, però con molte curve e girate,
linee con almeno 5 o 6 falcate, linee spezzate con doppio cambiamento di
mano, ecc. O gli indoor stretti e piccoli stanno sparendo……o gli
imprenditori (quelli che mancano in Italia e a Napoli) si stanno
decidendo a fare veramente le cose in grande.
Famiglia Whitaker
resta a secco, né William (il famoso giovane asso pigliatutto
all’Olympia di Londra) né il famigerato Michel si piazzano al barrage.
Ludger Beerbaum
presenta una grande novità in equitazione ma rifacendosi ad un vecchio
saggio (ma sarà vero?): al posto di cavalli giovani che non si
qualificano per il barrage, meglio presentarne uno vecchio ma che al
barrage ci va…….., sto parlando di GoldFever che secondo me è quasi
coetaneo di Albin III.
A dire il vero tranne
Goldfever ed un altro, a questo gran premio grossi binomi ma sopratutto
grandi cavalli non si sono visti, Che bei tempi quando c’era Baloubet!!!!
Quell’altro di cui
sopra lo ha presentato un certo Marcus Ehning, se non vado errato il
binomio campione in carica della scorsa finale di Fei World Cup. Il
cavallo? Sandro Boy..baio scuro, stallone bello come una statua, non
spettacolare come Baloubet ma non passa inosservato.
Secondo me i cavalli
migliori saranno in partenza per qualche Gran Premio importante chissà
dove.
Ad ogni modo, andiamo
al dunque pardon al Barrage.
La sfida tra le due
bionde deve aver esaurito i cavalli migliori, infatti Meredith si è
presentata con Checkmate, mentre Jessica Kuerten si è presentata con
Quibell.
Tra le due si
inseriscono Angelique Hoorne ed Eugenie Angot a discapito dell’irlandese
Tina Lund svedese ci
prova timidamente ma senza risultati eclatanti, così come Judi Ann
Melchior.
Angelique Hoorne
accende la miccia per prima, netto e buon tempo.
Jessica Kuerten crede
di montare Libertina e non Quibell e difatti quando si dimentica di
mettere gli occhiali tra un salto ed un altro non vede una distanza e
cade una barriera. A questo punto vita facile per Meredith che presenta
un Checkmate a dire il vero trasformato, vi ricordate che ci volevano le
cinture di sicurezza per stargli in sella? Adesso era più facile da
gestire e quindi netto nel tempo da battere di 31 e 82.
Ci prova Ludger con
una partenza di gran carriera, ma Goldfever gli ricorda la sua età ed
una barriera cade nonostante tutto.
Marco Kutscher
(campione d’europa a San Patrignano)…..presenta Cash, ma visti la
scarsità di netti prova ad andare piano….ma la barriera cade lo stesso e
finisce ancora più indietro (decimo su undici al barrage). Gerco
Schroder presenta Milano che stavolta dimentica “la fortuna è con lui”,
per cui la barriera cade anche a lui…..
E mentre la folla
incomincia a sfollare, Marcus Ehning entra in campo con Sandro Boy: ”Ehi
ci sono ancora io……” Devo dire la verità? Con molta calma evidente,
senza scomposi, una sorta di passeggiata con girate strette ma senza
pantechi, porta a termine con grande semplicità e serenità il netto. Ma
mica ce l’avrà fatta? E no, cara Meredith, mi tolgo il cap prima di
farti un baciamano, ma c’è un famoso detto (ma sarà vero?)”chi poco si
sbatte và più veloce” Traduzione: accontentati di aver battuto la rivale
e la classifica delle bionde ma il primo posto è mio”
E
Meredith?..mordendosi la mano..”Ma guarda nu poc’ a’ stu pilu russ
(rosso di capelli) e mal’incavato (e di brutto aspetto)”
Roberto Bellotti
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