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 La redazione de "la repubblica di tersite" ha ricevuto diversi contatti con il titolare del sito web "la paternità" ha preso visione del dramma che migliaia di padri vivono dopo la separazione ed è giunto alla consapevolezza che a questa ingiustizia va resa una più diffusa visibilità e pertanto è lieta di darne pubblicazione.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Lettera inviata da Sonia di Firenze.

LA MODERNA APARTHEID E' VERSO I PADRI

ALL'ATT. DELLA CORTESE REDAZIONE
in carcere per amore

Rio de Janeiro, Martedi 8 settembre 2009 -
LA MODERNA APARTHEID E' VERSO I PADRI  

Anche questa sera per l'ennesima volta mi sono ritrovata a dover sentire al tg delle 20 unaltra brutta storia in cui un padre innocente che viene trattato dalle autorità e dai media come un "mostro". Parlo di Giuliano Tuzi, il padre che da 5 giorni si trova in carcere in Brasile.
Un altro Pappalardi, o Lumumba, oppure uno dei tanti padri che quasi ogni giorno subiscono false accuse in fase di separazione, arrestati preventivamente senza nessun tipo di indagine o verifica con conseguenze devastanti nella loro vita ed in quella dei loro figli.
L'unica colpa di Giuliano è stata quella di mostrare in pubblico l
'affetto che prova nei confronti di sua figlia.

Mi domando che cosa mai passasse per la testa di quei turisti che non conoscendo i fatti, e assistendo a una semplice manifestazione di affetto hanno subito visto il mostro, lo stupratore, il violentatore. Mi domando anche cosa farebbero se questo fosse successo al compagno che hanno di fianco in quel momento, visto che con estrema leggerezza hanno pensato di andare a denunciare un uomo solo perché vuole bene a sua figlia!

Sono profondamente indignata per l'uso strumentale che si sta facendo della giustizia, utilizzata solo per annichilire gli uomini e non per fare giustizia vera. Quest'uomo apertamente innocente però è ancora in carcere in Brasile, i giudici sono ancora indecisi sul da farsi, e intanto questo padre è segregato in una cella senza poter peraltro vedere sua moglie e sua figlia. Questa non è giustizia questa è apartheid, nei confronti di un sesso, un sesso che tante donne cattive ed educate all'odio vogliono annichilire e demolire.

In questo gioco una parte importante la fanno anche tanti uomini che più o meno inconsciamente odiano il loro sesso o che più semplicemente da codardi vogliono stare con "quello che vince". Esorto tutte le donne a voler prendere una posizione più sana ed equilibrata e gli uomini ad essere più coesi e solidali tra loro. Io se penso ai padri.. penso a coloro che hanno scritto le costituzioni e fondato le moderne democrazie, a coloro che hanno stabilito il principio di presunzione di innocenza.

Ma forse l'hanno scritto per gli altri dato che per loro non sembra proprio valere.

Sonia C.
soniainos@email.it - ps. autorizzo la pubblicazione

(La repubblica di tersite, 15 settembre 2009)

 

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link collegato:

Storia di un padre separato

La Lista Nera dei Padri Separati

 

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