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Ancora una toccante poesia di Chiarolanza, dove affiora
l'indagato animo Schekspieriano sull'importanza degli affetti.
- Il soldato mi è di fianco, protegge la
mia paura.
- Son morto a sei anni di bronchite
capillare.
- Correvo, correvo col ferro e con il cerchio
- da l’acciatedda giù alla Maddalena.
- Quel giorno, nella chiesa,
- mio padre non piangeva: guardava dritto
avanti,
- la barba dura, la coppola, gli occhi
stretti.
- Mia madre tutta nera, il viso bianco di
dolore,
- volle mettermi qui, di fianco al soldato,
- che ogni tanto mi fa toccare il suo fucile.
(del
20-12-2005)
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