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 Nella terra del Malocchio

 

 TERRE LONTANE, RESPIRI SOSPESI E STORIE SOSPESE

 

 Dopo la presentazione del Cortometraggio Respiri sospesi e Terre Lontane, LiberaMente e Edizioni Il Castello, per il 500tenario del castello D'Aquino di Rocchetta Sant'Antonio, promuovono il concorso STORIE SOSPESE.

Tersite parteciperà al concorso letterario  con l'opera dal titolo

SCRITTI CORSARI

  capitolo -1                  NELLA TERRA DELLE PAROLE DEL MALOCCHIO

L'incipit: I suoi abitanti furono presi da una razionale follia che si manifestava nel voler fare a gara nell'innalzare mastodontiche pertiche, quasi a voler lacerare il manto celeste mai protettivo vendicandosi della mala sorte da esso trasceso, per piantare il vento che, nella ansimante corsa di darsi un plausibile quanto illusorio futuro, fatalisticamente innalzarono mostri che presidiano un paesaggio spettrale ancorché desertificato.

Dove la natura piano piano lasciava il campo alla tecnica e gli Feninno Vito, scritti corsariuccelli non trovarono più un albero per nidificare e le lucciole per ammirarle dovevi soppiattamente, in ore antelucane, pellegrinare per le spente vie provinciali della daunia. Questa vaneggiante corsa a voler rimediare i torti della storia consumati terribilmente dai "principi" via via fin qui rimpiazzati è coincisa con l'abbrutimento di una terra non più feconda e generatrice di speranza; ma, mentre la natura man mano si ritirava e diveniva terra di conquista, nessuno si chiedeva come abbiamo potuto finire così in basso! addirittura dopo tanti sforzi e tante impalcature e tante tarantelle seminate lungo le alture e ballate lungo le bronzee stagioni: mai nessuno, mentre dal bronzeo si passava al cinereo, si chiedeva come mai siamo finiti così in basso!

Una comunità tanto cieca e tanto "poetica" nell'inventarsi il suo avvenire si è fidata delle parole di qualche grande ammaliatore, che credendosi libera per il solo fatto di poter ancora ritmare il respiro, si è lasciata lusingare da parole di ottimismo, parole metalliche, parole meccaniche, parole scintillosamente tecnologiche, parole con le quali le è stato impedito di alzare la testa e aprire gli occhi. E notare che oltre alla terra ormai fatta ammalare, ora anche il cielo non era più come IDDIO lo aveva creato....

I più lesti ne approfittarono per mettersi in salvo: arraffando ormai quel poco che la terra ancora poteva dare; i tanti ricorsero come sempre all'esorcismo: chi affidandosi alle preghiere, chi al popolare rito dell'olio nell'acqua per scongiurare il malocchio: "maluo'chje, maluo'chje, p'que'st....sc'catta maluo'chje..." .

I tanti sono ancora radunati intorno al desco a domandarsi se la goccia d'olio staccatasi dal dito nodoso e rattrappito della vecchia avvolta negli abiti neri del lutto, "cu lu maccatur' n'cap'", e caduta nel piatto pieno d'acqua d'incanto sortisca la fortuna ad una terra tanto stanca di continuare a vivere....

- continua - (appuntamento...ad agosto a Rocchetta Sant'Antonio)

                                                  (la repubblica di tersite del 27 Aprile 2007)

liberamente, concorso storie sospese
 

- la repubblica di tersite -