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LA POLITICA LOCALE  

 

 
ROCCHETTA SANT'ANTONIO,
STRISCIA IL SENSO COMUNE

La presenza della specificità politica e culturale di una forza che si richiama ai valori sempre attuali di giustizia e di uguaglianza in un territorio anchilosato, la dialettica congressuale conservazione/innovazione determina una sorta di riformismo velleitario, appare quindi problematico per chi scrive riportarsi al tema dello spontaneismo, quando si è convinti di operare solo nel quadro strategico complessivo del rinnovamento intellettuale e morale....

di Vito Feninno

Il rapporto tra ciò che doveva rappresentare l’ardito compito di rifondazione e l’organigramma invece deliberato depotenzia le premesse politiche che dovevano relativizzare e storicizzare la cultura del “senso comune” e delle tradizioni politico-culturali vigenti nel linguaggio e nella pratica delle attività politiche di Rocchetta s’Antonio. La presenza della specificità politica e culturale di una forza che si richiama ai valori sempre attuali di giustizia e di uguaglianza in un territorio anchilosato, la dialettica congressuale conservazione/innovazione determina una sorta di riformismo velleitario, che contribuisce al venir meno di un’antitesi vigorosa e convincente rispetto ad una esigenza  di agire nella sfera del “senso comune” per modificare l’opinione media della comunità rocchettana, per superare il “conformismo sociale” valido nella morale corrente. In rapporto a ciò, non si può non costatare che il “senso comune” rimane una costante della filosofia e della storia tipica della politica del mezzogiorno inteso come “luogo” dell’immobilismo e dell’applicazione del principio delle confortevoli geometrie variabili, cioè: apparire antagonisti, ma nella realtà proseguire sincronicamente in accordo con la  genuina mentalità restauratrice che  prosegue e mantiene inalterato il processo di conservazione che contribuisce a determinare e a rafforzare quella sorta di fatalistica rinuncia alla lotta. Mi sembra che questa passiva dialettica, conservazione/innovazione, anziché aprire a dei propositi di interpretazione della realtà sociale per modificarla, apra invece ad una prospettiva razionale, incamminandosi, proprio, verso quel conformismo sociale che si doveva in premessa trasformare.
Pertanto, rispettoso delle opinioni di ogni singolo, e rimanendo nel discorso politico, non si può non fare osservare che la nozione del cosiddetto “senso comune” - almeno secondo i primi incerti passi del partito della rifondazione- non è stato denaturalizzato,  ma rimane una costante essenziale della pratica politica rocchettana e appare quindi problematico per chi scrive riportarsi al tema dello spontaneismo, quando, come per chi scrive, si è, bensì, convinti di operare solo nel quadro strategico complessivo del rinnovamento intellettuale e morale della vita politica locale e nazionale. Se permangono questi tradizionali parametri antigramsciani, di assecondare il folclore e il costume politico come è comunemente inteso per le classi dirigenti del mezzogiorno d’Italia, appare assai possibile che la tessera n°066970 non può incrociare il cammino di chi anziché portare alla luce le ragioni storiche, sociologiche e culturali in cui si opera, approdi,  al rovesciamento di quanto scritto sulla tessera ”…chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”.
Con il rispetto di me e di tutti, anch'io“ …ho in gran parte vissuto sotto l’incubo di ciò che sarebbe successo…e della enorme quantità di forza che avrei dovuto avere per fare fino in fondo ciò che mi pareva giusto e necessario”; Antonio Gramsci.

 

(del 27 novembre 2005)


dalla sezione PRC di Rocchetta Sant’Antonio

LA “SINISTRA DEL POTERE” ATTACCA LA SINISTRA
della legalità, della democrazia e dei bisogni della gente.

Domenica 11 settembre, mentre si inaugurava l’apertura di un partito politico e precisamente il partito della Rifondazione Comunista, che vuole ristabilire Pace, Democrazia e Legalità anche a Rocchetta Sant’Antonio, abbiamo assistito ad un volantinaggio osannato da parte dei democratici di sinistra.

Siamo convinti, ancora una volta, che questi democratici di sinistra, non si sono  accorti, di aver perso quello che non hanno mai avuto: “responsabilità e senso politico”.

E’ opportuno fare un doveroso chiarimento, non mi sono mai auto-proclamato “bandiera della sinistra”, bensì “uomo della sinistra”, della sinistra vera, che nei fatti i democratici di sinistra di Rocchetta hanno solo nel nome.

Voglio ricordare che mi sono candidato in una lista civica, che ha un programma, alla cui stesura ho contribuito, largamente diffuso e trasparente, che di certo non può definirsi di destra.

Personalmente, sindacalmente e politicamente, ed è risaputo, ho sempre denunciato le illegittimità riscontrate negli atti prodotti dalle varie amministrazioni che si sono succedute a Rocchetta, sia esse di destra che di sinistra, che favoriscono i soliti “parrocchiani” e familiari, tanto da essere considerato scomodo da questi “compagni”.

Forse i democratici di sinistra, sono un po’ smemorati, hanno dimenticato che, qualche anno fa, furono proprio loro a revocare la nomina a consigliere della comunità montana ad un uomo indubbiamente di sinistra per conferirla ad uno dei “Fregoli” della politica Rocchettana, che proprio nel giorno del suo insediamento diede il proprio voto alla destra, guarda caso nell’unica seduta in cui la sinistra poteva ottenere la maggioranza, e magicamente, da lì in poi, a familiari dell’attuale giunta di sinistra di Rocchetta Sant’Antonio, che potremmo definire “banda superciuk”, vengono conferiti incarichi tecnici dalla giunta di destra della comunità montana, in barba alla coerenza che sventolano.

Lasciamo ai cittadini di Rocchetta Sant’Antonio le debite considerazioni.

 Credevamo che l’impegno dei democratici di sinistra di Rocchetta Sant’Antonio venisse profuso per denunciare:

  •  la precarietà in cui versa la strada provinciale Rocchetta – Candela, considerato che da circa 7 – 8 anni ai democratici di sinistra è stato riservato l’assessorato ai lavori pubblici, e non certo per fare campagna contro i movimenti civici che né chiedono l’immediata agibilità;

  • gli incarichi tecnici che vengono conferiti ai soliti parenti ed amici di amministratori e burattinai;

  •  le assunzioni che a nostro avviso avvengono in modo “clientelare”;

  •  il fatto che tanti giovani sono costretti ad allontanarsi da Rocchetta in cerca di lavoro;

  •  i maldestri lavori pubblici che vengono eseguiti: speriamo non volutamente, per conferire poi altri incarichi a tecnici, e ripetere gli stessi lavori.

La coerenza dei democratici di sinistra è dimostrata anche dal fatto che, tutti i complici del “famoso ribaltone” del 1992 hanno ripreso le redini di quel partito, che di fatto non gli appartiene, per continuare, qualcuno anche dietro le quinte, a condizionarne l’operato, tesserando tanti che non avevano e non hanno nulla da condividere con i democratici di sinistra, scacciando, col quei modi di fare politica sporca, concretamente, chi ha contribuito all’acquisto della loro attuale sede.

Per quanto riguarda gli alcuni, che vogliono una Rocchetta in cui regni la democrazia e l’onestà, è opportuno segnalarne il coraggio delle azioni.

E’ evidente la pochezza politica dei democratici di sinistra di Rocchetta, o meglio di chi pur di lavorare col pennello, che solo di facciata ne è il segretario, si è messo al servizio dei potenti di turno e del nuovo genio della politica, il “trombato” del 1996, l’uomo che raccoglie gli agi derivanti dagli incarichi partitici.

Risulta chiaro, infine, il perché i democratici di sinistra hanno la vista offuscata: vedono nel Partito della Rifondazione Comunista un nemico e non un alleato dell’Unione, come dovrebbe essere, per contrastare la politica di destra e i sinistri personaggi.

Il nostro vuol essere un invito a riprendere la via della corretta amministrazione, perché, oggi come oggi, crediamo di aver capito qual’è l’idea dei democratici di sinistra del fare politica, la politica per cui si battono con concretezza e coerenza. Si battono per la “Rocchetta del fare: … i propri interessi”.

Hasta siempre…

Il Consigliere Comunale
Giovanni D’ERRICO

(del 08 novembre 2005)

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Scontro tra il gruppo di minoranza "la Sinistra" e il sindaco sulla questione dei tributi eolici. Dopo il botta e risposta, per la verità impari tra le parti attrici amministrative, - volantino contro convegno - questa è la risposta alle parole del sindaco Ranieri Castelli dopo l'incontro pubblico di metà agosto, del gruppo consiliare "la Sinistra" di Rocchetta Sant'Antonio.

  COMUNE DI ROCCHETTA SANT’ANTONIO

Gruppo Consiliare “la Sinistra”

IL SINDACO… IL GIORNALE E… LE PALE

Che fine hanno fatto i soldi dell’eolico? È un interrogativo che non abbiamo posto noi all’attenzione dei lettori della Gazzetta del Mezzogiorno. La filosofia del sospetto, soprattutto se “maligno”, non rientra infatti nella nostra cultura e nel nostro stile. L’interrogativo che tanta giustificata indignazione ha procurato al Sindaco l’ha posto invece un solerte giornalista di quel quotidiano a seguito, ci sembra di aver capito, di una sua arbitraria interpretazione del nostro comunicato. Ma questo il Sindaco e tutti i letterati che lo circondano e che con lui si sono messi pure a sbandierare i propri titoli accademici non l’hanno capito, date le lacune grammaticali davvero imbarazzanti denunciate nella lettura di quell’articolo, pure accessibilissimo. Ma l’ABC della grammatica non viene prima di quello della politica??? Castelli, eolico

  Indignato, anzi adirato, il Sindaco con piglio fiero e degno di miglior causa, “un vero ciclone”, ci ha bersagliati con una serie di colpi mirabili per potenza e varietà, ma assolutamente sconcertanti per il macroscopico errore di destinazione (accidenti alla grammatica!). Ma non ci attarderemo un attimo in più in questa “simpatica polemica”. Proprio non ci riesce di distrarci per queste pochezze. Andremo dunque dritti e spediti a rilevare che:

1.     1- la questione delle imposte sull’eolico l’abbiamo portata all’attenzione dei concittadini solo quando abbiamo avuto certezza che il problema l’Amministrazione non se l’era mai posto, né intendeva porselo. La richiesta di documentazione sul parco eolico infatti, non avendo avuto seguito e sviluppo di alcun genere, si è poi rivelata ciò che probabilmente era già in origine: un semplice atto di auto-tutela del responsabile dell’ufficio competente. Niente, dunque, a che vedere con l’azione politica dell’Amministrazione. La nostra iniziativa ha comunque sortito l’effetto di fare impegnare pubblicamente il Sindaco a riscuotere le imposte di cui sopra se ricorrono le condizioni di legge (seguiteci fino in fondo!);

2.     2- L’EOLICO, in mancanza di meglio, rappresenta l’unica opportunità di possibile sviluppo e di progresso sociale ed economico per la nostra Comunità. Abbiamo dunque il dovere di coglierla appieno questa opportunità, altrimenti il nostro piccolo Comune è destinato a diventare sempre più piccolo. Chi dice che pratichiamo la politica del “tanto peggio tanto meglio” non sa nemmeno di cosa parla. E siamo appena nei pressi dell’anticamera dell’ABC della politica!

3.     3- il Sindaco in Consiglio Comunale ci ha comunicato che le royalties vengono calcolate sulla base di una dichiarazione fiduciaria della Società eolica. Pubblicamente ci ha invece assicurato che le royalties vengono calcolare sulla base del fatturato della Società stessa. Delle due una è probabilmente vera, l’altra è sicuramente falsa. Una “innocente” bugia o semplice disinformazione? Verificheremo, conti alla mano, e informeremo correttamente i concittadini;

4.     4- ci hanno definiti incompetenti in materia di EOLICO, e tali ci riteniamo. D'altronde NOI mastichiamo questa materia solo da qualche mese! Riteniamo, invece, sicuramente competente in materia la Corte di Cassazione, alla cui sentenza n. 21730 del 17/11/2004 ci siamo ispirati allorché abbiamo intrapreso questa battaglia. La sentenza di cui sopra dovrebbe chiarire ogni dubbio anche ai sedicenti competenti paralizzati ancora da mille dubbi e tanti timori.

 I dubbi del Sindaco circa le modalità di calcolo della rendita catastale degli aerogeneratori vengono risolti dalla stessa Corte, la quale in questa sentenza stabilisce che, ai fini della determinazione delle rendite catastali debbono computarsi le turbine degli impianti anche se solo ancorate al suolo. L’altro dubbio circa l’attribuzione della categoria catastale agli impianti eolici la Corte di Cassazione lo risolve nella stessa sentenza stabilendo che è pacifico che la centrale elettrica in quanto opificio (immobile destinato ad attività industriale o commerciale) debba essere catastalmente classificata nella categoria D (e quindi assoggettabile ad ICI) e non nella categoria E (di pubblica utilità e quindi esente da ICI) come ipotizzato dal Sindaco.

                    Chi vuol cassare la Cassazione faccia pure!...

 

Rocchetta Sant’Antonio, lì 21/08/2007                                         Angelo Maria TULLIO

                                                                                                                                             Giovanni D’ERRICO


COMUNE DI ROCCHETTA SANT’ANTONIO

Gruppo Consiliare la Sinistra

                  

Con l'eolico potenziamo lo stato sociale”

 Questa, di seguito, la bozza di deliberazione da noi proposta all’approvazione del Consiglio Comunale nella sua prossima seduta.

 Proponiamo, come vedete, una serie di interventi finalizzati a potenziare i servizi socia-assistenziali, il servizio comunale di scuola materna e ad incidere in maniera davvero significativa sulle condizioni di vita di tutta la nostra comunità.

    Tutto ciò è possibile grazie ai proventi dell’eolico: circa un milione di euro previsti come da convenzione e circa centomila euro di ICI. L’ICI sugli impianti eolici, infatti, come da noi sostenuto, è una imposta dovuta, che i proprietari degli impianti eolici hanno già iniziato a versare nelle casse comunali: AVEVAMO, DUNQUE RAGIONE NOI!!!.

Dall’eolico, l’unica speranza di migliorare le condizioni socio-economiche della nostra comunità.Siamo pertanto certi che nella redazione del Bilancio di Previsione del corrente esercizio finanziario l’Amministrazione decida di destinare congrue risorse a tal fine. 

PROPOSTA DI DELIBERA:

“Potenziamento servizi sociali e interventi sulla stato sociale”

Premesso e ritenuto che:

·         il servizio comunale di scuola materna va implementato e adeguato ai più moderni criteri in materia di edilizia scolastica e ispirato ai più recenti indirizzi di didattica e di formazione al fine di consentire uno sviluppo psico-fisico il più possibile completo ed armonico dei nostri bambini;

·         la condizione dei ragazzi e dei giovani va migliorata favorendo e sostenendo l’associazionismo giovanile, l’avviamento allo sport ed alla pratica sportiva ed ogni loro iniziativa culturale o di semplice intrattenimento, garantendone e sostenendone il diritto allo studio e alla formazione professionale e facilitandone l’accesso al mondo del lavoro;

·         vi è nella nostra comunità la necessità di sostenere il reddito di tanti concittadini lavoratori al fine di migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e al contempo di sostenere l’economia locale;

·         molti nostri concittadini anziani o comunque svantaggiati necessitano di servizi sociali efficienti ed adeguati e comunque tutti sono meritevoli di interventi finalizzati a migliorarne la qualità di vita;

·         i servizi e gli interventi di cui alle premesse e considerazioni precedenti devono essere tempestivi e adeguati e che i relativi oneri devono essere, nel novero delle spese del bilancio comunale, imputati a quelle ritenute incomprimibili e indifferibili;

·         il consiglio comunale nel gennaio 2008 ha già adottato delibera di “adesione ai principi della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”, e di soggetti comunque svantaggiati;

·         i trasferimenti di cui ha fin qui disposto l’Amministrazione Comunale per i servizi sociali sono stati assolutamente inadeguati ai reali bisogni della nostra comunità;

·         non ci sono mai state, inoltre, le condizioni economiche per interventi sullo stato sociale a sostegno del reddito;

·         i proventi dell’eolico vanno in congrua misura ridistribuiti tra i concittadini, con particolare riguardo alle fasce più deboli della popolazione, mediante provvedimenti finalizzati al sostegno del reddito delle famiglie e mediante l’offerta di servizi sociali;

 tanto premesso e ritenuto

 l’Amministrazione Comunale si impegna dal corrente esercizio finanziario a destinare congrue risorse al fine di rendere operativi i seguenti provvedimenti:

a)      ridefinizione dell’ICI sull’abitazione principale con le seguenti modalità: esenzione totale per le abitazioni principali il cui valore imponibile ai fini dell’ICI sia inferiore a € 75.000,00 e conservazione dell’imposta per la parte eccedente;

b)      abolizione della TARSU per le abitazioni principali fino a mq 100 e conservazione dell’imposta per i mq eccedenti;

c)      erogazione di un bonus annuo di € 1.000,00 alle famiglie con figli di età inferiore a 4 anni ed un reddito familiare inferiore a € 40.000,00;

d)     abolizione della retta mensile per il servizio della scuola materna e per il servizio scuolabus;

e)      erogazione alle giovani coppie che acquistano, costruiscono e o/o ristrutturano la prima casa e ai non residenti che ne acquistano, costruiscono e/o ristrutturano una a Rocchetta Sant’Antonio di un contributo economico annuo di importo pari agli interessi passivi di un eventuale mutuo all’uopo contratto;

f)       erogazione agli studenti e ai lavoratori pendolari di un contributo economico pari al costo dell’abbonamento ai mezzi pubblici;

g)      erogazione di un bonus annuo alle famiglie degli studenti delle scuola secondarie di secondo grado di € 300,00;

h)      erogazione di un bonus annuo alle famiglie degli studenti universitari di € 500,00;

i)        erogazione ai concittadini soli titolari di pensione di invalidità civile, integrata al trattamento minimo e/o sociale di un contributo economico annuo di € 1.000,00 (nel caso di possesso di ulteriori redditi o di pensione superiore al trattamento minimo il contributo economico verrà proporzionalmente decurtato);

j)        erogazione ai concittadini coniugati, entrambi titolari di pensione di invalidità civile, integrata al trattamento minimo e/o sociale di un contributo economico annuo di € 500,00 (nel caso di possesso di ulteriori redditi, od eventualmente di pensione superiore al trattamento minimo il contributo verrà proporzionalmente decurtato);

k)      abolizione dell’addizionale comunale all’IRPEF per i redditi inferiori a 35.000,00 e conservazione dell’imposta per la parte eccedente;

l)        erogazione del vaccino antipapillomavirus per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero alle adolescenti ed alle ragazze non vaccinate di età inferiore a 19 anni che ne facciano richiesta;

m)    istituzione di un servizio comunale di assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili mediante un servizio di fisioterapia ambulatoriale domiciliare e tutto quanto occorre per migliorarne le condizioni di vita;

n)      interventi di implementazione e adeguamento della scuola materna comunale, come ritenuto in premessa;

o)      interventi per migliorare la condizione dei giovani e per soddisfarne le esigenze emerse in premessa.

 

Rocchetta Sant’Antonio, lì 11/02/2008

I Consiglieri Comunali

    (Angelo TULLIO)

  (Giovanni D’ERRICO)

 

 

2. LA SINISTRA DEL POTERE ATTACCA LASINISTRA DELLA LEGALITA'

 

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