Cesare Zavattini
"Stricarm' in d'na parola"

 
Leggete con me queste poesie di Cesare Zavattini; vanno lette sottovoce, lentamente, sforzandoci di masticare quel poco di dialetto che la televisione non è riuscita a farci dimenticare… leggetele davanti al video, in compagnia di una persona cara.
Fate uscire dalle vostre labbra, lentamente, tutta la musica di cui Zavattini è capace.
Non preoccupatevi di leggere "perfettamente" quello che c'è scritto; ciò che conta è la musica, e vi accorgerete che la stessa poesia letta da persone diverse è una poesia diversa.

Se si potesse leggere con gli occhi chiusi, vi direi di farlo, per non farvi distrarre da ciò che vi circonda.

Non vi metto le traduzioni, è "la voce della Bassa", o ve la imparate così o ciccia; magari, quando ci vediamo, ve le tradurrò di persona.
Sono solo poche, le ho scelte io, piacciono a me; ne ho altre da leggervi, se me lo chiederete.

Baci

Fausto 

  • Gloria (aggiunta a settembre 2001):
    frammento inedito, interrotto,
    abbandonato dalla mano dell'artista.
cücia, Cesare, cücia !!!

Scrivimi, se ti piacciono.

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