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I Calci del Rugby   
                          

foto di Elena Barbini

  Un buon calcio, supportato da una tecnica corretta può far vincere una partita e, viceversa, un calcio poco preciso la può far perdere. Perché i calci diventino una chiave per il successo, è tuttavia importante che all’abilità e alla precisione del gesto, i giocatori uniscano la consapevolezza dello scopo dei calci e li sappiano scegliere in modo opportuno a seconda delle situazioni che si vengono a determinare durante il gioco.

Durante una partita i giocatori dovrebbero saper calciare la palla sia in attacco sia in difesa. Il grubber, il chip o l’up and under, dovrebbero essere usati e dosati in modo da poter riguadagnare il possesso della palla dietro la difesa ,dopo aver spostato la palla oltre la linea del vantaggio.

Si può altresì calciare la palla lontano per guadagnare terreno e portare il gioco in profondità per saggiare le debolezze difensive degli avversari ed alleggerire la pressione sulla propria linea arretrata. Anche l’”up end under” è un buon calcio d’attacco che crea difficoltà agli avversari sia per quanto riguarda il controllo della palla, sia perché li costringe ad indietreggiare per proteggere il ricevitore.

Nel caso i giocatori siano isolati nell’ultima linea di difesa del proprio campo,  devono essere capaci di raccogliere il pallone da terra ,correndo, e di calciarlo in touche in modo da permettere alla propria squadra di riorganizzare la difesa.

E’ opportuno insistere con particolare cura sull’allenamento dei calciatori, ma esercitarsi nei calci costituisce una buona opportunità non solo per coloro che, di solito, sono più coinvolti nei calci (estremo, ali, mediano di apertura, mediano di mischia), ma per tutti i giocatori che, così, si allenano oltre che a raccogliere la palla dal campo e ad afferrarla al volo, anche ad eseguire calci di spostamento, di liberazione, di scavalcamento della difesa, abilità utili sia nelle fasi di difesa sia nelle fasi di attacco.

Per l’allenamento dei calci, inizialmente è necessario lavorare sul perfezionamento del gesto tecnico, poi sulla precisione ed infine sulla potenza così da aumentare anche l’altezza e la lunghezza dei vari tipi di calci.

L’allenatore proporrà degli standards elevati e molte sfide, inoltre insisterà affinché i giocatori si esercitino a calciare con entrambi i piedi, così da favorire lo sviluppo di una miglior coordinazione e l’acquisizione di una maggior padronanza dei calci.

L’allenatore deve insegnare ai propri giocatori a colpire la palla con sicurezza ed avere un buon controllo del pallone prima attraverso le mani dopo attraverso l’utilizzo del piede. Quando il calciatore si allena sul campo da gioco, i suoi compagni dovranno avere il massimo rispetto del suo lavoro e ciò porterà beneficio anche a loro: potranno aiutare nel recupero dei palloni e “sostenere” il calciatore nel momento del tiro.

Nella preparazione del calciatore, l’allenatore dovrà tener conto che ciascun atleta è un’unità psico-biologica e per questo è importante che, insieme alle abilità motorie, consideri ed alleni anche le abilità mentali che sono specifiche da soggetto a soggetto (attenzione, concentrazione, abilità immaginativa,attivazione psicofisiologica, mentalità vincente, self-talk, gestione dello stress)

E’ dimostrato infatti che le prestazioni migliori sono il risultato dell’interazione tra l’allenamento fisico e quello mentale.

 

 

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Gianfranco Beda

Corrado Pilat
Franco Properzi (Video analista nazionale rugby)
con la supervisione di John Kirwan (allenatore nazionale rugby).
Si ringrazia Elena Barbini per le splendite foto gentilmente da Lei concesse
Questa pagina è stata aggiornata il 06/05/2005