L'ARCOBALENO del SALENTO

Allevamento amatoriale del Diamante di Gould

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le mie esperienze personali con questo magnifico estrilide:

I Diamanti di Gould sono uccelli radiosi come il sole,possono portare allegria e colore alle vostre case;nel mio caso è stata una pura coincidenza a farmeli conoscere.Nei ritagli di tempo libero, avevo pazientemente costruito una voliera da posizionare sotto il gazebo della mia abitazione. Ora, la domanda che mi veniva spontanea era: Quale era la varietà di uccelli che avrei dovuto posizionarci? Mentre ero su internet alla ricerca di  qualche specie esotica particolare,fui subito colpito da alcune foto che esprimevano una bellezza che non avevo mai visto fino allora: erano proprio loro i ”Diamanti di Gould”. Sembrava che i loro colori, le loro cromie fossero state dipinte a mano, e mi chiedevo come mai la natura si fosse divertita a donargli tale bellezza. Fu subito amore a prima vista. Certo che sarebbero stati loro gli inquilini della mia voliera, decisi di prenderne due coppie, la prima testa rossa la seconda testa gialla. Nel pomeriggio,giunto a casa, li collocai nella voliera e rimasi ad osservarli per ore, come un bimbo con gli occhi spalancati vicino al proprio dono, e fui quasi dispiaciuto quando al calar della sera, a malincuore, dovetti allontanarmene. L’indomani notai con stupore che i maschi cantavono la loro melodia sommessa,svolazzando felici nella loro nuova dimora, dimostrando fin da subito il loro stato di benessere e adattamento. Questo è rivolto a coloro che si dimostrano ostili verso questo argomento (allevamento di uccelli in gabbia),infatti il fatto di avere uccellini,curarli e allevarli con tanta passione non significa affatto “incarcerarli”; voglio sottolineare  che ormai alcune specie continuano ad esistere solo grazie all’allevamento. Ritornando al discorso di prima,rimasero all’esterno per circa dieci giorni; intanto avevo iniziato freneticamente a documentarmi sulla riproduzione, avevo infatti anche rispolverato i vecchi testi di genetica, appassionato dalla loro complicata trasmissione dei caratteri. Decisi di spostare la voliera in una stanza chiusa per dare inizio a quella che fu per me la più bella stagione riproduttiva; misi due nidi a doppia camera e a loro  disposizione della fibra di cocco. Non mi soffermo a raccontarvi quello che successe alla vista dei nidi: i maschi sembravano impazziti,tanto che l’indomani inziarono a portarci del materiale dentro. Dopo circa 8 giorni notai con mio stupore la comparsa di un ovetto bianco come la neve: a quello ne seguirono tanti altri. Dimenticavo, le coppie si erano formate spontaneamente: la prima testa rossa e la seconda testa gialla era un binomio perfetto. A quelle deposizioni seguirono la nascita di 18 pulli, di cui 6 allevati in purezza e 12 con le balie, alle quali dovetti ricorrere a malincuore poichè una coppia non alimentò mai i pulli fin dalla nascita. Come è noto ognuno di noi ha  le sue preferenze, i suoi metodi di alimentazione, le sue ricette ,i suoi segreti e quant’altro.

Ora vi svelerò i miei:

Tranquillità, calma, tranquillità.

Misto per esotici con l’apporto del 30% di scagliola.

Ogni giorno, nel periodo riproduttivo, pastone secco all’uovo, pastone con gamberetti per esotici con aggiunta di un po’ di uovo sodo, tarassaco tritato, liofilizzato di vitello e  a giorni alterni un pizzico d’estratto secco di Sambuco (FLAVONOIDI ACIDI ORGANICI GLICOSIDI ZUCCHERI VIAMINE A B C TANNINI) o di Borsa del Pastore ( PROTEINE LIPIDI VITAMINE A B1 B2 B6 H H1 K E U D2 OLIGOELEMENTI ACIDO GLICURONICO TRIPTOFANO TREONINA METIONINA LISINA RESINA ESSENZA SOLFORATA).

 

Spighe secche di panico tutti i giorni,(sono graditissime), Polivitaminico nell’acqua per 5 giorni al mese

Grit,carbone vegetale e Osso di seppia sempre a disposizione.

 

I criteri selettivi che mi prefiggo sono i seguenti:                                                                       

nell’assortire le coppie cerco sempre di compensare oltre alle caratteristiche di forma e taglia anche quelle relative al piumaggio; seleziono solitamente in consanguineità, accoppio tra loro anche due fratelli, soprattutto se questi sono entrambi soggetti di qualità. L’anno prossimo accoppierò i figli di questi con soggetti di altre linee ottenuti con lo stesso principio, cioè accoppio tra loro soggetti che ritengo più idonei, più compatibili tra loro e comunque solo e sempre soggetti sani. A volte i risultati sono buoni, altre volte no, la selezione purtroppo non è una regola matematica e lineare. Tuttavia e’ senz’altro comune affermare che attraverso la selezione tra consanguineità di gran pregio noi abbiamo la possibilità di fissare determinati caratteri desiderati,ottenendo discendenza spesso pregiata. Di tanto in tanto ricorrerò al cosiddetto rinsanguamento, al fine di scongiurare il deterioramento del ceppo,perchè la consanguineità, favorendo le omozigosi alleliche, è capace di far emergere nel fenotipo oltre ai pregi,eventuali caratteri latenti del genotipo dei genitori. Mi riferisco a quei geni recessivi letali e sub letali responsabili di tare, naturalmente sempre in agguato,quando si riproduce in consanguineità stretta.

Queste mie osservazioni possono essere accettate o anche contestate, anche perché i concetti di genetica non sono sempre facili da trattare.

La mia speranza è di aprire un dialogo su questo affascinante argomento, per mettere a confronto esperienze diverse ed arrivare ad ottenere soggetti, che si avvicinino sempre più allo standard.

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©2006 Dott. Alessandro (per qualsiasi problema potete contattarmi)