Le
patologie degli uccelli da gabbia e da voliera sono numerose e possono
essere di varia natura:
-
patologie
infettive (determinate da un agente microbico),
-
patologie parassitarie (determinate da organismi parassiti),
-
patologie
fungine (determinate da agenti micotici, sono probabilmente le malattie
più ricorrenti negli uccelli),
Per quanto numerose
siano le malattie che possono insidiare la salute di questi animali, è
riconosciuto che una buona alimentazione abbinata ad una particolare
attenzione all’igiene ed alla pulizia delle gabbie ed alle condizioni
ambientali favorevoli (come p.e. aria, luce, radiazioni solari, mancanza di
correnti d’aria e umidità relativa regolare) possono essere tutti fattori
che determinano la salute dell’animale come migliore profilassi. Ho voluto
descrivere le più frequenti:
COCCIDIOSI
In questa patologia (Coccidiosi) l'agente eziologico e
rappresentato da protozoi appartenenti nella maggioranza dei casi al genere
Isospora.
Tali parassiti si moltiplicano a livello di lume intestinale
provocando danni tissutali che comportano blocchi nel processo digestivo ed
incapacità di assorbire le sostanze nutritive, disidratazione, perdite di
sangue, aumento della sensibilità ad altre malattie.
La trasmissione della malattia si ha in seguito
all'ingestione di ovocisti (un particolare stadio del ciclo del parassita)
che vengono eliminate con le feci dai soggetti malati.
Sintomatologia: i sintomi sono rappresentati innanzitutto da
diarrea talvolta sanguinolenta, accompagnata da imbrattamento della regione
cloacale, dimagramento, arruffamento delle penne e gonfiore della zona
addominale.
Diagnosi: i sintomi clinici possono indirizzarci verso una
diagnosi di coccidiosi, .
Terapia: I farmaci più usati sono però l'amprolium e
un'associazione di sulfamidici (sulfametossazolo + trimethoprim) e
doxiciclina.
Prevenzione: Il modo migliore per evitare la diffusione della
coccidiosi nei nostri uccelli è sempre quello preventivo. Resta chiaro che
anche un'igiene delle voliere e delle gabbie d'allevamento è fondamentale
per evitare il diffondere di tale problema.
COLIBACILLOSI
Di tale patologia è responsabile l ’Escherichia Coli , appartenente alle
famiglia degli enterobatteri e la cui azione patogena è legata alla
liberazione di tossine. Si tratta di un germe ubiquitario e questo, come
vedremo, spiega l’alta incidenza della malattia.
Circa la trasmissione della malattia, c’è da dire che molteplici possono
essere le vie di contagio; innanzitutto parliamo di trasmissione diretta e
trasmissione indiretta. Nel primo caso ci deve essere necessariamente il
contatto tra animale malato ed animale sano che per via orofecale contrae la
malattia, e quindi possiamo parlare di trasmissione orizzontale. Ci può
essere anche, come in corso di colibacillosi, trasmissione diretta per via
verticale, cioè dalla madre agli embrioni. Nel caso invece di trasmissione
indiretta, non è necessario che un animale sano a sia stretto contatto con
uno malato per contrarre la malattia, poiché si ammala a causa dell’E. Coli
veicolato involontariamente dall’allevatore stesso, mangimi mal conservati,
mangiatoie e altri oggetti da voliera contaminati, ecc.
Sintomatologia: La sintomatologia varia a seconda
dell’evoluzione della malattia: distinguiamo comunque una forma diffusa e
forme localizzate in organi o apparati ben precisi. Nel caso della forma
diffusa parliamo di colisetticemia, nel qual caso notiamo un malessere
generale dell’animale (arruffamento penne, letargia, anoressia, diarrea,
eventualmente sintomatologia nervosa) senza sintomi specifici. Le forme
localizzate riguardano apparato respiratorio, apparato digerente e apparato
riproduttore. Nel caso dell’ interessamento dell’apparato respiratorio
possiamo avere un andamento della malattia acuto o cronico, con
sintomatologia molto variabile, infatti si va da lievi alterazioni della
voce fino a gravi deficit respiratori. Anche quando si ha interessamento
dell’apparato digerente l’andamento può essere acuto o cronico, nella forma
acuta si notano feci acquose, anoressia, letargia, nella forma cronica
evidenziamo un forte dimagrimento.
Diagnosi:
chiaramente
scarse condizioni igieniche e presenza di fattori di rischio come ad esempio
mangimi imbrattattati , associati a sintomi appena descritti possono
indirizzarci verso una colibacillosi.
Terapia:
a base di sulfamidici
Profilassi:
Bisogna ridurre al minimo i fattori di rischio, per cui è necessaria la
massima igiene delle voliere, utilizzare solo mangimi ben conservati e non
imbrattati, evitare di introdurre nuovi soggetti senza un periodo di
quarantena, ecc.
ASCARIDIOSI (VERMINOSI)
Gli uccelli da
gabbia e da voliera, vengono per lo più infestati da quel parassita che
prende il nome d’ASCARIDIA HERMAPHORODITA. Alloggia nell’intestino di
quasi tutte le specie d’uccelli allevati in gabbia. Gli allevamenti più
infestati sono quelli che usano mettere a disposizione degli ospiti verdure
in eccesso preventivamente non asciugate e un evenienza nei nostri pennuti
molto rara.
Terapia:
I soggetti colpiti vanno trattati con PIPERIZINA.
MICOSI
La causa di questa
malattia è un micete, chiamato
Candida albicans.
.
Viene infettato il
tratto ingluviale e l’interno del becco . In alcuni soggetti è possibile
osservare le piccole chiazze biancastre all’interno della bocca, tanto da
impedire ai soggetti colpiti, di aprire il becco.Il primo punto di
posizionamento è l’altezza commessura poi si divulga il trattamento viene
effettuato con miconazolo o nistatina nell’acqua da bere.
SINTESI DELLE PIU’ FREQUENTI MALATTIE CHE COLPISCONO GLI ALLEVAMENTI E
RELATIVO ANTIBIOTICO DA USARE:
AGENTI PATOGENI |
FARMACI |
SOMMINISTRAZIONE |
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Micoplasmosi |
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Tetracicline |
In gocce |
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Spiramicina |
In gocce |
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Ornitosi/psittacosi |
Tetracicline |
In gocce |
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Eschirichia Coli (setticemia) |
Tetracicline |
In gocce |
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Furazolidone |
In gocce |
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Salmonellosi |
Ossitetracicline |
In gocce |
|
Furazolidone |
In gocce |
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Nitrofurazone |
In gocce |
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Inf. da
strepto-stafilococchi |
Furazolidone |
In gocce |
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Tetracicline |
In gocce |
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Infezione da Psudomonas |
Gentamicina |
In gocce |
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Tobramicina |
In gocce |
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Candidosi |
Nistatina |
In gocce |
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Aspergillosi |
Amphotericina |
In gocce |
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Infezioni intestinali |
Sulfadimidine |
In gocce |
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Sulfadiazine |
In gocce |
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Congiuntiviti batteriche |
tetracicline pomate |
Applicazioni |
RIASSUNTO SINTOMATOLOGICO
SINTOMI
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STATI PATOLOGICI |
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Ventre gonfio, arrossato ed infiammato |
Salmonellosi, enterite, catarro gastrico |
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Vomito (o tentativi) |
Intossicazione, setticemia, stafilococcosi,
pasteurellosi |
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Ulcerazioni della cavità orale |
Tubercolosi |
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Sete intensa |
Colera, colibacillosi, aspergillosi, enterite,
salmonellosi, verminosi, stafilococcosi, setticemia ecc.
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Tosse, rantoli e starnuti |
Polmonite, influenza, sinosite, aspiregillosi,
bronchite, displasia ecc. |
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Scolo di muco dal becco |
Colera, colibacillosi, corizza, influenza,
diftero-vaiolo, stomatite, aspergillosi |
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Respirazione affannosa e fischiante |
Colibacillosi, colera, polmonite, peste aviaria,
tricomoniasi, salmonellosi, tubercolosi, aspirgillosi,
candidosi ecc. |
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Pustole ed ascessi |
Diftero-vaiolo, punture di zanzara, blastomicosi
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Ali e coda cadenti o abbassandosi ritmicamente
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Streptococcosi, tifosi, polmoniti, verminosi del tubo
digerente |
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Apertura ritmica del becco |
Bronchite infettiva |
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Barcollamento |
Colera, colibacillosi, intossicazione, setticemia,
stafilococcosi, ornitosi |
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Becco socchiuso |
Asma, acariasi respiratoria, influenza, vermi della
trachea, streptococcosi. |
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Cloaca incrostata di feci |
Colibacillosi, salmonellosi. |
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Incrostazioni squamose |
Tigna |
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Incrostazioni sulle zampe |
Acariosi, scabbia o rogna |
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Irrequietezza |
Acariasi varie del piumaggio |
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Occhi infiammati, gonfi, lacrimosi |
Diftero-vaiolo, influenza, peste, sinosite, tubercolosi,
misteriosi, laringo-tracheite |
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