STORIA
DEL CAMUFFAMENTO MIMETICHE
MODERNE SCEGLIERE
LA MIMETICA MIMETISMO
PERSONALE
Mimetica Guingot 1915
Mimetica Italiana 1929
Mimetiche Germania WW2
Mimetiche USA 1942 Jungla e Temperate
U.K. Denison Smock 1942
Camo Austria
Camo Svizzera
Flecktarn Tedesca
DPM Jungla U.K.
DPM Desert U.K.
F2 Francese (Centroeuropa)
F1 Lizard Francese
"Ameba" Parà Spagna
DPM Olandese
Woodland Italia
Desertica Italia
San Marco Desert Italia
San Marco Italia
Camo Svedese
Camo Danese
URSS VSR
URSS Para Spetsnaz
Woodland USA
Tiger Stripes USA
Desert 3Colori USA
MARPAT Woodland USA
MARPAT Desert USA
Advantage Real Tree (Mimetica da caccia USA)
CADPAT Canadese
Per informazioni sulle mimetiche (in inglese)
Per informazioni sulle mimetiche (in inglese)
Per informazioni sulle mimetiche (in inglese)
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Il
Mimetismo Nel
softair ogni giocatore può essere sia cacciatore che preda allo stesso
tempo. E' importante quindi rendere difficile al nostro avversario individuarci,
sia per poterlo attaccare non visti ed eliminarlo dal gioco rapidamente, sia per
non essere visti in condizioni difensive, nelle quali "scomparire" significa
la differenza tra continuare a giocare e guardare gli altri che lo fanno. E' ovvio
che le tecniche di mimetismo sono importate completamente dal mondo militare del
quale sono uno degli elementi difensivi più importanti. Vista la breve
distanza alla quale avvengono gli ingaggi, parecchi softgunner hanno una notevole
esperienza in fatto di mimetismo, tanto che vi può letteralmente capitare
di "passeggiare" sopra qualcuno nascosto e non vederlo. Cosa per altro
molto emozionante per chi vi osserva di nascosto. Nei
successivi paragrafi parleremo della storia del mimetismo negli impieghi militari,
delle mimetiche usate negli eserciti e di tecniche di mimetismo personale impiegabili
nel softair. LA
STORIA DEL CAMUFFAMENTO (Estratto
dal Sito del club KATANA di Treviso - Walesa Porcellato) Allinizio
del 1900 erano ben pochi gli eserciti che adottavano delle divise che potessero
nascondere i propri soldati dallindividuazione a lunga distanza, anzi le
uniformi erano molto colorate per riconoscere i vari reggimenti impegnati nella
lotta e avere una visione complessiva nella mischia. Allinizio
della prima guerra mondiale lesercito francese si presentava con uniformi
di colore rosso-blu, mentre lesercito britannico indossava divise color
kaki. Lo svilupparsi della guerra di trincea diede però una sostanziale
svolta, tutti gli eserciti coinvolti, infatti, si apprestarono a cambiare le loro
uniformi con altre meno visibili. In questo periodo iniziarono le prime ricerche
sul camuffamento. Lesercito americano istituì il Camouflage
Corps formata dalla quarantesima compagnia dei genieri nel 1917 (anno dellentrata
nella prima guerra mondiale). Lesercito Francese, grazie allaiuto
di un soldato-pittore (Louis Guingot) creò la prima uniforme mimetica al
"Magasins Réunis", ne furono create solo 5 esemplari. Il disegno
fu chiamato Lèopard (vedi immagine). Tra le due guerre
mondiali, fondamentale fu linteressamento della ricerca fascista, il regime
infatti sviluppò senza saperlo il più famoso dei pattern. Utilizzato
dapprima per le tende, venne adottato più avanti come mimetica per i paracadutisti,
e venne poi ripreso dallesercito cecoslovacco ed ungherese. Ebbe anche un
discreto interesse tra gli alleati. Lesercito tedesco iniziò lo studio
dei disegni mimetici sui passi degli italiani, e costruirono grazie al Prof. Otto
Schick, le prime divise per la Waffen-SS nel 1937. Durante la seconda guerra
mondiale lasse sviluppò moltissimi disegni mimetici sulla base dei
disegni Italiani, molti di questi utilizzati subito dopo la guerra. Anche
gli alleati svilupparono i loro disegni mimetici, le ricerche degli USA sfociarono
nel "duck hunter" spotted camouflage, mentre quelle inglesi nel Denison
smock. Alla fine della II guerra mondiale vi fu una vera e propria corsa
ai Pattern, praticamente tutte le nazioni introdussero divise basate sui pattern
degli alleati o dellasse. I Portoghesi assunsero il "vertical lizzard"
mentre i Francesi adottarono l"horizontal lizzard", che sembra
essere il precursore del famosissimo tiger stripe patterns utilizzato
da moltissime nazioni del sud asiatico e associato allesercito americano
per la guerra del Vietnam. Gli americani costituirono lERDL (US Army
Engineer Research & Development Laboratory) che nel 1981 realizzò il
woodland pattern, uno dei più utilizzati pattern mimetici anche nellambito
del soft-air. (TORNA
SU) MIMETICHE
MODERNE Nel
tempo le mimetiche si sono diversificate sempre di più da nazione a nazione,
in base ai teatri operativi cui erano destinate ed alla morfologia e vegetazione
del territorio nazionale. Troveremo
infatti che le mimetiche di zone equatoriali saranno più ricche di verdi
forti e colori caldi e saranno realizzate in tessuti leggeri, mentre quelle dei
paesi nordici avranno predominanza verde per le estive, che però saranno
realizzate con tessuti più pesanti e caldi rispetto alle altre, e bianche
invernali, e comunque a colori più freddi. Le
mimetiche più usate sono le derivate delle Woodland americane, delle DPM
inglesi e le LIZARD Francesi, naturalmente riviste e corrette secondo i concetti
espressi precedentemente. Attualmente
gli USA hanno sviluppato un nuovo tipo di mimetica chiamato DIGITAL PATTERN che,
visto da vicino, si presenta come una fitta massa di quadretti colorati che, nel
loro insieme, formano delle chiazze molto disomogenee. Anche i Canadesi con la
CADPAT e gli italiani con la nuova mimetica si sono allineati a questo nuovo concetto
di mimetismo. Nell'immagine sottostante sono riportate le tre versioni della MARINES
DIGITAL PATTERN degli americani (MARPAT) La
differenza con la mimetica canadese e con l'italiana è nella disposizione
dei quadrati e nella colorazione, come si può vedere nell'immagine seguente.
...................
...CADPAT Canadese
......... ...........DIGITAL Italia (TORNA
SU) SCEGLIERE
LA MIMETICA La
scelta della mimetica è legata a diversi aspetti, il proprio gusto personale,
la mimetica utilizzata dalla squadra, l'ambiente dove si gioca, la reperibilità
sul mercato e ,non ultimo, il fattore economico. Il
fattore che possiamo prendere in esame in questa sessione è sicuramente
quello ambientale. Gli ambienti base che devono essere presi in considerazione
sono legati sia a questioni morfologiche del terreno che anche al tipo di luce
predominante. Gli
ambienti sono il BOSCHIVO, l'URBANO, il DESERTICO e l'INNEVATO. Gli
ambienti possono poi cambiare a secondo della luce predominante al momento dell'attività,
ovvero luce DIURNA o NOTTURNA. La
prima di queste condizioni di luce a sua volta può cambiare se nell'ambiente
boschivo c'è un sottobosco fitto o no o se ci sono canali o magari se ci
sono delle grotte. BOSCHIVO
L'ambiente boschivo è l'ambiente per eccellenza dove si gioca a softair,
le mimetiche adatte all'ambiente boschivo hanno la predominanza verde e marrone
in diverse tonalità. Le più utilizzate sono la woodland italiana
o americana, la DPM inglese o olandese, la Flecktarn tedesca e sono anche quelle
che meglio si adattano alla nostra vegetazione.
Esercitazioni dell'esercito Canadese (CADPAT) URBANO
L'ambiente urbano è in assoluto il posto dove la mimetica serve meno. I
combattimenti, gli spostamenti, sono troppo ravvicinati per rendere possibile
un discreto mimetismo, tuttavia vi sono stati molti tentativi di creare delle
uniformi adatte per questo ambiente. Le varie tonalità di grigio possono
essere ottimi o comunque si notano meno rispetto a qualche altro colore.
Le mimetiche nere non servono al fine del mimetismo ma sono sicuramente d'effetto,
l'unica considerazione è che gran parte delle ambientazioni urban sono
in zone dismesse e non curate, con una grande quantità di vegetazione spontanea.
DESERTICO
Il deserto non è sicuramente un caso italiano, comunque la mimetica "desert"
ha il suo fascino; le più famose sono le BDU (Battle Dress Uniform) 3-color
e 6-color dell'esercito USA. Tuttavia nelle stagioni calde negli ambienti
secchi ,come Puglia o Toscana, alcuni pattern desertici possono tranquillamente
essere utilizzati nelle partite di soft air, i colori della vegetazione secca,
rispecchia quelli dei colori desertici: i colori utilizzabili sono il cachi, varie
tonalità di giallo-ocra, e qualche verde molto, molto chiaro.
NOTTURNA
Per quanto riguarda le notturne premetto subito che, secondo me, quello che conta
nella situazione notturna non è la quantità di luce presente, ma
il tipo di ambiente nel quale ci si muove. Faccio un semplice esempio: vi muovete
di notte, con la vostra bella tuta nera o blu o woodland tipo navy (base blu)
che in condizioni di buio è valida. Il vostro coppio (il vostro compagno
di squadra che si muove con voi) ha una mimetica normale adatta al territorio
nel quale vi muovete. Un vostro avversario, posto in condizione di sicurezza,
ovvero ben protetto, sente qualcosa ed accende la luce. Chi di voi due viene visto
per primo? Se il vostro coppio si "congela" sul posto ed abbassa la
testa per non mostrare il volto, più facilmente riconoscibile per via degli
occhiali, la luce potrebbe inquadrarlo e nonostante questo il vostro compagno
potrebbe passare inosservato. Pensate che una bella mimetica costituita da colori
che in natura non esistono, o che quanto meno non esistono li, possono passare
altrettanto inosservati? Il miglior consiglio che posso dare è di usare
la mimetica che usereste di giorno nell'ambiente nel quale giocherete. Se
comunque voleste acquistare una mimetica adatta all'uso notturno potete optare
per mimetiche di questo genere.
IN
CASO DI NEVE Generalmente sono piuttosto rari i casi in cui si gioca sulla
neve, ma quando capita è sicuramente un evento da ricordare, sopratutto
per il bagnato che passa ovunque ed il freddo che vi portate appresso tutto il
giorno, a meno che, ovviamente, non vi siate organizzati prima. Le mimetiche
utilizzate per scenari innevati sono, di solito, delle semplici coprimimetica
bianchi chiazzati che vengono indossati sopra la mimetica in goretex in dotazione.
Nel nostro caso, visti anche i costi di un completo in Goretex, si può
ovviare indossando della normale attrezzatura da sci con sopra una tuta in Tyvec
(tute da pittore) bianche, magari spruzzate qua e la con una bomboletta nera e/o
marrone, per rompere la figura. Sicuramente più economico. In commercio
si trovano abbastanza facilmente, e a pochi soldi, dei coprimimetica da neve tedeschi,
che sono sicuramente più resistenti di una semplice tuta da pittore che
di fatti è un "usaegetta". Quando si gioca sulla neve si può
mimetizzare l'arma usando del nastro adesivo bianco. (TORNA
SU) MIMETIZZAZIONE
PERSONALE Parliamo
ora del mimetismo personale, ovvero dei sistemi di mimetizzazione da applicare
alla persona ed agli accessori che fanno parte della tenuta di gioco. I due
elementi più importanti sono il viso ed il fucile, vediamo ora cosa fare
per migliorare il proprio livello di mimetismo e cosa usare allo scopo. MIMETIZZAZIONE
DEL VISO Ci sono diversi metodi per ottenere una buona mimetizzazione,
esistono infatti anche degli "spandoface" che sono dei cappucci in rete
mimetica elasticizzata, validi perchè non ci si sporca e proteggono un
poco dai pallini, ma sicuramente il metodo più usato è l'applicazione
di creme facciali mimetiche in diverso colore, solitamente verde, marrone e nero,
che contengono anche repellenti per gli insetti e, a paragone dello "spando",
lasciano respirare un pò meglio. L'applicazione
delle creme sul viso ha un metodo che è bene seguire per ottenere il risultato
migliore; come vedete nell'immagine sottostante si deve partire prima con colori
chiari, verde o ocra, e coprire tutte le parti scoperte della pelle del viso,
collo, orecchie e gola, fino alla maglietta che avete sotto la giacca, dopodichè
si passa ai colori scuri. Bisogna considerare che si devono spezzare le linee
classiche del volto, bocca, naso, occhi, arcata sopraccigliare, rendere scure
le parti solitamente chiare e viceversa, realizzando un disegno diagonale o verticale
ondeggiante. Completata questa parte si deve completare l'effetto mimetico passando
le mani in faccia per spandere un po i disegni ottenuti e rendere meno nitidi
i passaggi di colore. Se sarete stati attenti a coprire bene tutte le parti
il risultato sarà ottimale. E' capitato talvolta di vedere qualcuno nascosto
da un orecchio non coperto da colore!
MIMETIZZAZIONE
DEGLI ACCESSORI Parecchi degli accessori che porterete con voi sono già
abbastanza mimetici per il materiale con i quali sono realizzati, ma si può
migliorare l'effetto inserendo sotto degli elastici o delle stringhe delle foglie
o piccole manciate di paglia presa dal posto stesso dove vi trovate. Curando
con attenzione questo aspetto, nell'immobilità sareste facilmente passare
inosservati anche a breve distanza. Parecchi telini coprielmetto sono dotati di
elastici per la mimetizzazione in loco. MIMETIZZAZIONE
DEL FUCILE Utilizzando strisce di tessuto mimetico, nastro adesivo ed
altro, è possibile realizzare un "indumento" mimetico per il
nostro fucile che, nella sua linearità e colore risulta essere molto visibile.
Unica cosa necessaria è fare attenzione a non inserire materiale che possa
disturbare la linea di mira ed a lasciare libero lo spazio necessario per inserire
i caricatori senza difficolt. In alternativa a questo sistema, che può
risultare scomodo in certe condizioni, si può colorare direttamente il
fucile per ottenere lo scopo.
(TORNA
SU)
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