L’equipaggio di un bastimento sceglie cinque o sei
dei suoi membri principali per concludere col capo o capitano questo
accordo sulle basi seguenti:
Nel caso che il bastimento appartenga a tutto
l’equipaggio, viene stipulato che daranno al capitanano il primo
bastimento preso, e la sua parte di bottino come agli altri;ma se il
bastimento è del capitano,si specifica che egli avrà il primo che sarà preso, con doppia parte di bottino,e con l’obbligo di bruciare
il
peggiore dei due bastimenti,o quello suo,o quello preso;e,qualora
il bastimento di proprietà del capitano vada perduto,l’ equipaggio
sarà obbligato a restare con lui tutto il tempo che
occorre per
averne un altro.
Il chirurgo ha duecento scudi per la sua cassa
di mendicanti, sia che venga fatta preda o no, e inoltre, quando
preda venga fatta,la sua parte come gli altri. In cambio di
denaro,possono essergli dati due schiavi.
Gli altri ufficiali hanno tutti una parte come
l’equipaggio, a meno che uno di essi non si sia distinto, nel qual
caso, di comune accordo, gli viene attribuita una ricompensa.
Quegli alla cui iniziativa sia dovuta la
cattura, avrà cento scudi.
Per la perdita di un occhio (durante
l’arrembaggio ad un bastimento e la battaglia)cento scudi o uno
schiavo.
Per la perdita di due occhi seicento scudi, o
sei schiavi.
Per la perdita della mano destra, o del
braccio destro, duecento scudi, o due schiavi.
Per la perdita di tutt’e due, seicento scudi,
o sei schiavi.
Per la perdita di un dito, o di un orecchio,
cento scudi, o uno schiavo.
Per la perdita di ogni piede o di ogni gamba,
duecento scudi, o due schiavi.
Per la perdita di tutt’e due, seicento scudi,
o sei schiavi.
Una volta stabilito
l’accordo, viene firmato dai capitani e da coloro che sono stati scelti
per concluderlo. Quindi tutti i componenti dell’equipaggio si associano
a due a due, per aiutarsi a vicenda in caso di ferita o di malattia e si
passano tra loro una scrittura a modo di testamento, con la quale stipulano
che se uno dei due muore, l’altro a facoltà di impadronirsi di quanto
egli possiede. A volte questi accordi sono permanenti oppure valgono per
un solo viaggio. Sul mare gli avventurieri vivono in grande amicizia
chiamandosi fra loro fratelli della costa. Finché va bene
si trattano umanamente, facendo ciascuno l’obbligo suo senza mormorare e
senza dire: << Faccio più io di
questi o quelli>>. Un capitano filibustiere è considerato più di
qualunque capitano
da guerra su un vascello del re, perché gli avventurieri, nel momento
che lo hanno eletto, gli obbediscono scrupolosamente: ma se cade in
disgrazia, l’equipaggio decide di lasciarlo su un isola deserta con il
suo fucile, le sue pistole,la sciabola, salvo a ripassare dopo sette o
otto mesi, se v’è bisogno, a vedere se è ancora in vita.
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