Acqua,galletta e aceto di vino
Cosa contiene la cambusa di una nave del quattrocento, e cosa c’è ne
piatto degli uomini di mare quando sono in mare? Gli alimenti base sono
tre:acqua, vino e biscotto ossia la galletta che ancora oggi si vede
nelle vetrine di molti forni genovesi.
I fornai ne producono quantità enormi su commissione dei padroni delle
navi, con l’ impegno di consegnare un
prodotto di buona qualità, che
non si deteriori e non si impregni di umidità durante la
navigazione:requisiti essenziali, dal momento che le navi, a differenza
delle galee, non fanno scali frequenti e il biscotto rappresenta,una
volta esaurite le altre provviste, l’unico cibo.
Alla partenza, il cuoco di bordo ha a sua disposizione anche altri
generi alimentari per i passeggeri e l’equipaggio: carne e pesce salati,
olio, formaggio (soprattutto sardo), fave e legumi secchi, aglio,
cipolle. Altre provviste sono portate a bordo dai passeggeri,
soprattutto polli ai quali è destinato un piccolo spazio nella stiva, e
uova, accuratamente sepolte nella sabbia che fa da zavorra.
Il cuoco può preparare pasti caldi e anche minestre di verdura: ma non
in caso di mare grosso e quando, comunque, il rollìo e il beccheggio
possano provocare, per via dei fuochi accesi, lo scoppio di un incendio.
La dieta del marinaio non è molto appetitosa: soprattutto d’ estate,
quando i viveri si alterano, l’acqua imputridisce e la mancanza di tappi
di sughero nei recipienti del vino costringe la ciurma a bere per lo più
aceto allungato. Scarsità e cattiva qualità del cibo rendono scontenti i
marinai e arrivano a provocare rivolte.
torna all'indice>>> |