Il 3 giugno
del 1559 gli arabi che sbarcarono ad Arenzano erano circa un migliaio;
penetrarono nel borgo saccheggiandolo, bruciando ogni
cosa,uccidendo.
Di fronte all’ orda urlante molti arenzanesi fuggirono verso le
montagne, altri si rifugiarono nella chiesa, altri ancora si chiusero
nel campanile.
I saraceni strapparono alla loro terra cinque persone, secondo il
rapporto del capitano di Voltri messer Francesco Usodimare. Fra i cinque
arenzanesi rapiti si trovava Nicolò Robello e sua moglie Mariola che era
vicina al parto; dopo il rapimento, avviarono le trattative di riscatto.
I rapitori arabi proponevano somme considerevoli alle famiglie liguri,
dopo puntigliose indagini sulle possibilità dei familiari, suggerite da
segreti informatori.
Al riscatto provvedeva un particolare Magistrato della Repubblica
genovese, ma erano soprattutto impegnate varie organizzazioni religiose
attraverso lasciti e sottoscrizioni .
Quasi tutti i rapiti riuscivano a rimpatriare dopo aver pagato i
riscatti, che oscillavano dalle 800 alle 8000 e più lire genovesi. Per
il riscatto era prezioso il lavoro svolto dagli ordini religiosi,
soprattutto francescani .
Molti fuggivano alla schiavitù con una disinvolta conversione.
Alcuni documenti ci parlano dei “rinnegati” e uno dei “rinnegati” più
notevoli fu Murad Raks di Arenzano.
Che cosa spinse verso l’ Islam questo arenzanese?Forse fu affascinato
dal mondo di vita islamico? dal denaro? dalla prospettiva di una vita
facile?
Catturato a tredici anni dai “turchi”, fu portato e venduto a Algeri.
Il suo padrone lo condusse a Costantinopoli dove diventò “arabo”: fu
circoinciso, vestito alla “turchesia” ed ebbe il nome di Murad.
Più tardi entrò al servizio del comandante di una galea che partiva per
Algeri; giunto là se ne andò a Fez,quindi a Marakech; prestò servizio
nell’esercito marocchino come soldato.
Angelo C. 2 D Arenzano
<<< indietro
|