Articolo tratto dalla rivista "PIANETA" mensile di TELECOM ITALIA

PROFESSIONALITA' E PASSIONE

onda professionalita routine terra bordo morse  

A Romaradio, nel cui atrio campeggia (profeta in patri) un busto di Guglielmo Marconi, ci accolgono in quattro: Eros Stella che
ne è il responsabile, gli assistenti operativi Giovanni Michele Iacono e Giuseppe Mennella, e poi Luigi Forti, che si occupa di
Pianificazione e Sviluppo Impianti Radiocostieri, sebbene la sua attività lo vede spesso a stretto contatto con i colleghi del
Centro.
Inutile attribuire all'uno o all'altro dei quattro le informazioni ricevute, perchè la visita si trasforma ben presto in un'intervista
collettiva e itinerante, a spasso per la sala da cui vengono gestiti i servizi, assai istruttiva sul misto di professionalità e passione
necessaria a un'attività, che nel panorama di quelle gestite da Telecom Italia può dirsi appartata, ma niente affatto secondaria.
Se avete dubbi chiedetelo agli occupanti di quelle 538 imbarcazioni che nell'arco dello scorso anno si sono avvalse dell'apporto
di questi colleghi, a Roma come a Palermo.
<<I centri infatti sono due - ci spigano - e quello siciliano gestisce tutta l'area del centro-sud, mentre qui da Roma ci occupiamo di tutto il centro-nord e, utilizzano anche le onde corte", garantiamo i contatti a livello mondiale.
Questa Stazione e quella di Palermo sono le uniche presidiate, mentre tutte le altre postazioni sono telegestite: a costituire
l'attuale rete radiocostiera sono 70 impianti periferici sparsi per tutta Italia >>.
Chiediamo il perchè del beato isolamento 'agreste' che contraddistingue la posizione del Centro, e ce lo motivano con la
necessità di rispettare delle normative che vogliono antenne, ripetitori e simili situati ben lontano dai centri abitati.
Poi una breve storia dell'attività: << Roma e Palermo sono la punta di diamante dell'architettura di servizi che ha origine storica
nel Ministero delle Poste, transita per l'Iritel e successivamente confluisce in Telecom Italia.
Un'architettura sempre più fortemente segnata dall'utilizzo delle tecnologie di comunicazione: i Centri Operativi erano infatti da
principio 21, poi 6, fino ad arrivare agli attuali 2 >>.
Qui a Romaradio i colleghi sono organizzati in una turnazione che garantisce anche la copertura notturne festiva.
La sensazione, sia ad ascoltare i nostri interlocutori, sia cogliere qua e là qualche voce nella grande sala in cui gli operatori
stabiliscono contatti in fonia con decine di imbarcazioni, è che ci sia una leggera prevalenza di accenti meridionali.
Forse è un caso, forse una suggestione.
Oppure il segno di una professionalità che è soprattutto collocata, storicamente e geograficamente, nel sud del Paese.
Sia come sia, è il giorno della sorprese: prima quella della campagna, poi la scoperta di quanto diretto e operativo sia il
contatto di questi colleghi col mare.
Loro lo sanno, e illustrano la loro attività con la partecipazione di chi ama il proprio lavoro e vuole farlo conoscere: <<molti
sono erroneamente convinti che raccogliere i messaggi inviati a terra dalle imbarcazioni sia compito della Capitanerie di Porto
o comunque delle autorità competenti.
Non è così. Stare 24 ore al giorno con le orecchie puntate sul mare per cogliere le segnalazioni di chi sta navigando - siano
relative alla necessità di fare semplice traffico o a un'effettiva richiesta di aiuto - è affare di Teleco Italia.
E' naturale però che le chiamate ricevute vengano poi immediatamente smistate alle Capitanerie per l'intervento vero e proprio,
che comunque seguiamo via radio perlomeno fin tanto che l'imbarcazione che presta il soccorso non sia entrata a sua volta in
contatto con quella che lo ha richiesto.
Lo stesso discorso vale per l'eventuale necessità di assistenza medica, per la quale Romaradio è costantemente in contatto con
il Centro Radiomedico Internazionale >>.