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Morcone, centro medioevale, era circondato integralmente da mura eccetto che a sud-est dove un precipizio, chiamato la “prece”, fungeva da ottima difesa naturale. Le porte d’accesso erano sei: Porta della Rocca, Porta De Stampatis, Porta San Marco ancora esistente, Porta De Salvatis, Porta Santa Maria De Donatis e Porta Sant’Angelo. Il paese era diviso in tre zone: la “Rocca”, la “Piazza” ed il “Palazzo”.

   
    La “ Rocca” è la parte più antica ed ivi si possono ammirare:

  Le chiese
San Salvatore; Croce; San Giovanni; Santa Maria De Stampatis deve il nome alla zona "Stampa" di Cuffiano -contrada di Morcone- dove originariamente era situata la statua. Quest’ultima , Quest’ultima, oggi Santuario della Madonna della Pace, ospita la statua lignea della Madonna che, seduta in atteggiamento di sovrana, regge sulle ginocchia il Figlio. L’appellativo Madonna della Pace fu attribuito, con decreto del Cardinale Orsini, in riconoscimento dello speciale patrocinio assicurato dalla Vergine alla popolazione. La tradizione vuole che le lacrime della Vergine siano apparse miracolosamente sulle Sue gote mentre il popolo era in preghiera durante una calamità gravissima.
Va ricordato, inoltre, che il 7 ottobre 1997 il Santuario è stato inserito tra i luoghi di culto per accedere all’indulgenza dell’Anno Santo Mariano.
    La fontana del “Pozzo”anticamente lavatoio pubblico.

I palazzi
Casa Mobilia, anticamente di proprietà dell’umanista Tito Aurelio Negri; Casa Piombo, natia del Presidente di Corte d’Appello Domenico Piombo; Casa del Vescovo, dimora di Monsignor Benedetto della Camera, Vescovo di Termopile.

Le piazze
Pozzo, San Salvatore e S. Maria De Stampatis.

     
   
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