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Storia di un "Bingo Bongo"

storia di un "Bingo Bongo"

medaglia d'oro al valor civile

quel grazie che manca

Castagneto (Li): il 14 agosto Ckeikh Sarr salvò un uomo
ma poi venne travolto dal mare grosso e perse la vita
Ciampi: "Al senegalese-eroe
medaglia d'oro alla memoria"
 

Una medaglia d'oro alla memoria per il ragazzo senegalese travolto dalle onde dopo aver salvato una vita. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha deciso di premiare il gesto di coraggio che aveva già commosso la Toscana e tutto il Paese nei giorni a cavallo di Ferragosto.

Così il Quirinale spiega il riconoscimento: "Mentre si trovava nella spiaggia della località Marina di Castagneto Carducci, udite le invocazioni di aiuto di un bagnante in grave difficoltà, si gettava in mare, unitamente ad altre persone, per cercare di soccorrerlo (...) Dopo aver compiuto il salvataggio veniva sopraffatto dalla violenza del mare che lo trascinava lontano senza possibilità di scampo. Fulgido esempio di eccezionale coraggio, nobile spirito di altruismo e preclara virtù civica".

Il 14 agosto Cheikh Sarr, 27 anni, che viveva e lavorava come muratore a Castagneto, si è gettato in mare insieme ad altre quattro persone per salvare un uomo che stava per annegare. Con lui c'era Francesco Candeliere, un amico. "Quando abbiamo capito il pericolo, io e Sarr ci siamo tuffati e con noi anche altre due donne, madre e figlia. Siamo riusciti a riportare l'uomo, un giovane sui 35-40 anni, a riva". Poi la tragedia. Candeliere si è voltato indietro e ha visto Sarr risucchiato dalle onde. Si è tuffato di nuovo.

Intanto, l'uomo che Sarr aveva salvato non si è fermato neppure per ringraziare: "E' stato qualche minuto steso a terra a pancia sotto - ha spiegato Candeliere - forse per riprendersi dallo choc. Poi se ne è andato. Mi fa rabbia pensare che non abbia neppure voluto aspettare di sapere che fine aveva fatto Sarr. A me non ha neppure guardato in faccia. Se ne è andato e basta".


Due giorni dopo il mare ha restituito il corpo di Sarr. Ma la sua storia aveva già fatto scattare una gara di solidarietà. La provincia di Livorno ha deciso di adottare la moglie e la piccola figlia del senagalese, che vivono ancora nel paese d'origine. Il presidente della provincia di Firenze, Matteo Renzi, ha proposto a tutte le città toscane di intitolare una via al giovane eroe africano.

Castagneto gli ha anche conferito la cittadinanza onoraria e ha organizzato i suoi funerali, che si sono svolti oggi al cimitero di Donoratico. Alla cerimonia erano presenti circa 200 persone, tra le quali una trentina di connazionali, autorità cittadine, il vicepresidente della Camera Fabio Mussi, il segretario regionale dei Ds Marco Filippeschi e l'europarlamentare del Prc Luisa Morgantini.

Nella cappella i connazionali di Cheikh hanno celebrato la cerimonia di vestizione della salma - che è stata avvolta in un telo bianco - secondo il rito musulmano. Sulla bara è stato posta la bandiera senegalese, intorno la bandiera italiana e alcuni vessilli con i colori dell' arcobaleno e la scritta Pace. Poi gli hanno dedicato l'ultimo saluto: "Quando guarderemo il mare e vedremo la sua bellezza sentiremo la tua voce. Ciao Cheikh".