Adesso, in sequenza due chicche del Cavaliere. Prima chicca.
Da
un po' di tempo, il Cavaliere si mostra rassicurante con tutti, e parla
della par condicio. E' sbalorditivo sentir dire, in commissione
Telecomunicazioni che la par condicio è una norma sacra che la Fininvest
"intende stabilire tra gli accedenti al mezzo televisivo nelle campagne
elettorali" (Atti parlamentari. Senato della Repubblica. X legislatura.
Commissione VIII. Seduta antimeridiana del 22 settembre 1988). Ma è lo
stesso Silvio Berlusconi che conosciamo oggi, quello che si è scagliato
contro la par condicio come fosse la legge più illiberale che i
comunisti hanno imposto per imbavagliare l'opposizione?
Così gli amici potranno scoprire cosa pensava Berlusconi della par
condicio, quando non era in politica.
Ci
sembra un bel ribaltone, quanto meno di moralità. E una bella chicca.
Ma
la chicca vera, la seconda chicca di Berlusconi è in quello che ha
detto nella seduta del 13 aprile del 1988, della commissione cultura,
agli atti parlamentari della Camera dei deputati.
Pag. 24. Udite udite!
"
la televisione non può essere mestiere da politico, il politico tende ad
utilizzare il mezzo televisivo come cassa di risonanza della propria
ideologia. Potrebbe essere punitivo, perché, rivolgendosi soltanto a
coloro che concordano con le sue idee, a poco a poco, PERDE TUTTA LA
RESTANTE PARTE DELL'UTENZA"
Lui ha un requisito, un sigillo di garanzia, che non perde occasione di
mettere in forzata evidenza: non è un uomo politico e mai lo diventerà.
Anni dopo, una volta consumata la contraddizione, gli sarà posto il
problema simmetrico e cioè se governare possa essere mestiere da
imprenditore televisivo.
Berlusconi ha avuto la capacità, e questo gli va riconosciuto, di
creare un corpo speciale di uomini in blazer, una task-force motivata,
euforica, coesa, dilagante, tenuta insieme dallo spirito di
appartenenza, Publitalia 80 che sarà, in seguito, l'intelaiatura
organizzativa di Forza Italia, non a caso definito il partito azienda.
Vuole e crea una collezione di uomini in blazer, a sua immagine,
clonati, giovani, ricchi, ambiziosi e possibilmente belli, alti e
laureati. Detta lezioni con un catechismo che via via amplia e ripete
più volte.
Silvio Berlusconi, il Cavaliere, ha imposto le regole di comportamento
cui devono attenersi gli uomini di Publitalia 80 e che riassumiamo. Con
una premessa: tutto tratto dal volume di Moncalvo, "Berlusconi in
concert", da Berlusconi stesso ispirato e voluto.
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l'importante, nel mondo del lavoro è essere capaci di adattarsi agli
altri, non sono gli altri che si devono adattare a noi.
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È
importantissimo la mattina guardarsi allo specchio e piacersi, piacersi,
piacersi.
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Non fumare non bere, il cibo quanto basta.
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Rifuggire l'aglio, guasta l'alito. I destini Fininvest dipendono anche
dall'alito dei suoi uomini.
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Dobbiamo avere il cuore caldo e il sole in tasca per poterlo offrire,
con un sorriso, a chi ci sta davanti. Insieme a noi deve sempre entrare
il sole.
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Abituarsi a pensare alla grande. Mentre gli altri sognano, io cerco di
trasformare i miei sogni in realtà.
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Esprimersi per immagini. Ogni volta che andate dai vostri clienti
parlate per immagini invece che per concetti. La logica convince ma
viene presto dimenticata. L'immagine colpisce e viene ricordata.
Ricercate queste immagini, comunicatevele a vicenda, perfezionatele.
Quando una persona dice che il 46% degli italiani non leggono giornali,
fornisce un dato importante ma freddo. Impressiona di più dire che il
46% degli italiani non vedono mai la pubblicità nei giornali. Questo è
un fatto che si inchioda nella testa del cliente e non esce più.
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La
bugia utile. Attribuire una propria idea ad un grande personaggio, anche
se non è vero, vai trovare chi si prende la briga di controllare. Usate
anche voi questo metodo: " L 'ha detto Platone, l' ha detto Abramo
Lincoln…chi ve lo contesterà?". "La gente è di una credulità totale,
beve le citazioni in un modo incredibile".
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La
tenacia. Dovete essere dei martelli pneumatici. Non supponete troppo
dell'intelligenza della gente. Siate persuasivi. Ripetete i dati.
Spiegateli con semplicità. Le verità più semplici sono le più difficili
da dimenticare.
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Professionali al massimo grado. Dovete conoscere bene il prodotto, il
mercato del cliente, i mezzi alternativi, gli altri veicoli
pubblicitari. E alla fine dovete lavorare, lavorare, lavorare su voi
stessi per preparare strategie di vendita. Fino all'ultimo dovete
ripassare ogni cosa. Anche nell'ascensore del cliente, se lui è al
quinto piano e non avete avuto il tempo di ripassare un'ultima volta
tutte le fasi della trattativa, schiacciate il bottone del decimo piano
e studiate, perdete tempo.
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I
clienti da non lasciarsi scappare. I clienti stronzi. Essi si alzano la
mattina, si guardano allo specchio e vedono uno stronzo. Giorno dopo
giorno, mattina dopo mattina e non serve a niente cambiare specchio,
cambiare casa, cambiare look, sempre stronzo si vedrà. Si incazzano
immediatamente e restano incazzati tutto il giorno. Vengono sempre
trattati da stronzi. Allora trattatelo in maniera diversa, siate gentile
con lui, ve ne sarà grato, sarà disponibile, sarà aperto, cordiale,
insomma…un po' meno stronzo. Con loro avremo rapporti di lavoro
fantastici.
In questo
orizzonte, non altri valori che il danaro, il successo, la carriera, il
profitto. Il linguaggio è sempre rigorosamente mercantile anche quando
tocca idee alte. Berlusconi pensa di comprare, per le convention di
Publitalia, un Monastero e si esprime così: " Sto cercando un convento.
È in atto una crisi.
L'azienda della fede sta
attraversando un periodo di crisi,
e quindi c'è la possibilità di trovare molti conventi.
L'azienda della fede?