Neanche il tempo... _________________________
STANdo lontano dall'edicola la notò, ma non
la riconobbe.
Portava uno smilzo cappotto fatto di fili intrecciati coloratissimi;
sull'arancio. Spuntava una lunga gonna marrone di maglia e mocassini
in tinta; dal braccio pendeva uno zainetto nero e una di quelle
borse della spesa a quadretti rossi e blu. Corti capelli, tinti
di biondo e con permanente. La stava osservando solo perché
era uscita dall'edicola dove era entrato suo nipote per comprare
un giornaletto.
Aveva l'aria svagata e si dirigeva verso la balaustra che racchiudeva
il mare.
All'improvviso cambiò
direzione. Venne vicinissima a lui e andò a salutare un
amica.
Parlottavano. Poi si gettò nelle braccia dell'altra e
fu allora che proruppe quasi in un grido.
«Tutto è avvenuto in un lampo! Due giorni e se ne
è andato senza riprendere conoscenza. Neanche il tempo
di dirgli TI VOGLIO BENE - GRAZIE - SCUSA
Sai eravamo vecchierelli, ma ancora innamorati. Era il mio amore!!!
Mi si è seccata la sorgente da cui prendevo forza, vitalità.
A chi ci vedeva di fuori sembravo io... ma no, no io ero forte,
attiva, positiva perché, dietro, avevo LUI. Senza di Lui...»
L'amica la trascinò verso il mare.
E lui andò dietro; l'aveva riconosciuta: era Simona.
Si appoggiarono alla balaustra e guardavano lontano in silenzio.
«Guarda che bel tramonto... è un tramonto, ma resta
uno spettacolo incredibile... dice di una giornata passata...
ma anche di un'altra che verrà.... non trovi Simona?»
Il mare era di cristallo come solo d'inverno sa essere; il cielo
pieno di striature di rosso e di rosa e di celeste e di bianco.
Simona annuiva dolorosamente.
Lui se ne andò in punta di piedi: gli era difficile ("non
so se sono un vigliacco, o se è pudore" pensava)
accostarsi al dolore... e poi Simona... e, ancor più,
quel grido d'amore... |