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la via dei simboli

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modelli  decisionali  diagrammatici scientifici  per un'architettura in forma di modello

 
   
   
 

   

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modelli  decisionali  diagrammatici scientifici  per un'architettura in forma di modello

Progettare grazie ai layer, pur se con tutti vantaggi di una manipolazione elettronica dei dati, non amplia le possibilità tradizionali, ma le rende solo estremamente più efficienti. Il vero aspetto innovativo  avviene quando si prende in esame la struttura verticale (e  appunto gerarchica). Si tratta della possibilità di organizzare un progetto attraverso una piramide rovescia che attraverso combinazioni in insiemi via via più complessi degli elementi determina un ambiente di progettazione estremamente flessibile con  relazioni dinamiche tra i dati. Le possibilità della simulazione in questi ambienti può affrontare contemporaneamente l'organizzazione spaziale e costruttiva, funzionale e formale, quantitativa e economica. Un progetto rappresentato in un modello elettronico consente di avere delle relazioni dinamiche tra i dati che descrivono su tre dimensioni un progetto per cui, al variare di alcuni, ne variano di conseguenza altri a loro connessi. Le possibilità della simulazione in questi ambienti affronta di conseguenza l'organizzazione spaziale e costruttiva, funzionale e formale (e non solamente quantitativa) del progetto.

Al livello più elementare – quello dell'organizzazione del processo di lavoro, qui presentato attraverso le possibilità delle interconnessioni dinamiche che permette l'uso delle strutture gerarchiche nella progettazione architettonica – l'uso delle strutture gerarchiche permette una gestione più efficace dei dati e opzioni che compongono il progetto. Non parlo appena della sistemazione dei layer di lettura, o dell'ipotesi di sovrapporre diverse letture o diversi sistemi di spazio.

Al di là di queste questioni, o di quelle funzionali – i sistemi permettono l'aggiornamento continuo di campi assai distinti come siano spazio e costruzione, funzione e forma, calcoli quantitativi ed economici – l'uso delle S. G. offre la possibilità di ritrovare la stretta relazione tra i vari campi che interessano l'architettura.

Dopo la rivoluzione industriale, venivamo assistendo ad una progressiva specializzazione dei campi di ricerca, il che ha significato per l'architettura, da una parte una stratificazione oggettiva dei suoi contenuti, anche perché le esigenze tecniche e tecnologiche hanno portato con sé nuovi campi di interesse, e dall'altra una disaggregazione dell'opera di architettura, che si è divisa in progetto di architettura e progetti di specialità. Il processo funzionava, e nella maggior parte dei casi funziona ancora, in forma tale che l'architetto parlava con ciascuna delle specialità, dopo di che cambiava il progetto, che era di nuovo messo a prova e di nuovo modificato. È solo naturale che i grandi e medi uffici di architettura si siano costituiti assieme a delle uffici specialistiche, per mantenere un contatto più da vicino tra i vari componenti.

Questo nuovo sistema ci dà la possibilità di progettare di nuovo l'opera come un insieme, dove ciascuna modifica ad uno dei campi riporta immediatamente le alterazioni agli altri. Il fatto che la struttura sia gerarchica significa che ci sono stabilite delle priorità relative, e che ci sono dei sistemi dominanti e dominati, a loro volta anche dominati e dominanti, organizzati secondo una struttura verticale.

All'interpretazione che dice che i sistemi gerarchici permettono di strutturare semanticamente il progetto, esplicitandogli i significati complessi – un pilastro ha anche un significato secondo il materiale con cui è costruito, o secondo è nascosto o reso esplicito – si aggiunge anche questa: le strutture gerarchiche recuperano l'integrità dell'opera architettonica, in quanto fatta di specialità che si modellano contemporaneamente e attraverso un legame intrinseco al progetto stesso.