Letterato e giornalista
Nato ad Oneglia nel 1846, a quasi 20 anni intraprese la carriera militare e combatté a Custoza nel 1866.
In seguito assunse la direzione della rivista L'Italia Militare e vi pubblicò alcuni suoi scritti; il successo di questa esperienza lo portò ad abbandonare l'esercito e a tentare la strada della letteratura e del giornalismo. Proprio in veste di inviato della Nazione assistette alla presa di Roma nel 1870.
Dalle sue esperienze Edmondo De Amicis trasse e pubblicò delle impressioni di viaggio piuttosto prolisse e convenzionali; fu nella prosa didascalica che riuscì a dare il meglio di sé, ponendo la sua attenzione sulla borghesia prima e sul popolo poi ("Cuore", 1886) e permeando le sue opere di continui spunti morali. Furono proprio questi ingredienti che ne fecero un perfetto esempio di scrittore popolare e pedagogico, un ottimo latore di quel bonario paternalismo tipico della fine del XIX secolo.
Tra le sue opere, oltre a "Cuore" possiamo ricordare: "Sull'oceano" (1889), imperniato sulle misere condizioni degli emigranti italiani; "Il romanzo di un maestro" (1890); "La carrozza di tutti" (1899); "Novelle" (1875); "L'idioma gentile" (1905).
Edmondo De Amicis morì a Bordighera nel 1908.