Scene XVII e XVIII

 

Scena Diciassettesima


Masetto, poi Don Giovanni di dentro e di nuovo Zerlina.

Masetto:
Guarda un po' come seppe
questa strega sedurmi! Siamo pure
i deboli di testa!

Don Giovanni (di dentro.):
Sia preparato tutto a una gran festa.

Zerlina (rientrando):
Ah Masetto, Masetto, odi la voce
del monsù cavaliero!-

Masetto:+
Ebben, che c'è?

Zerlina:
Verrà...

Masetto:
Lascia che venga.

Zerlina:
Ah, se vi fosse
un buco da fuggir!-

Masetto:+
Di cosa temi?
Perché diventi pallida? Ah, capisco,
capisco, bricconcella!
Hai timor ch'io comprenda
com'è tra voi passata la faccenda.-

Presto, presto, pria ch'ei venga,
Por mi vo' da qualche lato;
C'è una nicchia qui celato,
Cheto cheto mi vo' star.

Zerlina:
Senti, senti, dove vai?
Ah, non t'asconder, o Masetto!
Se ti trova, poveretto,
Tu non sai quel che può far.

Masetto:
Faccia, dica quel che vuole.

Zerlina (sottovoce):
Ah, non giovan le parole!-

 Masetto:+
Parla forte, e qui t'arresta.

Zerlina:
Che capriccio hai nella testa?

Masetto:
(Capirò se m'è fedele,
E in qual modo andò l'affar.)
(Entra nella nicchia.)

Zerlina:
(Quell'ingrato, quel crudele
Oggi vuol precipitar.) -


Scena Diciottesima


Don Giovanni, Contadini e Servi, Zerlina e Masetto nascosto.

Don Giovanni:
Sù! svegliatevi da bravi!
Sù! coraggio, o buona gente!
Vogliam star allegramente,
Vogliam ridere e scherzar.
(ai servi.)
Alla stanza - della danza
Conducete tutti quanti,
ed a tutti in abbondanza
Gran rifreschi fate dar.

Coro (partendo co' servi.):
Sù! svegliatevi da bravi, ecc. -

 

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