Scene XXI e XXII

 

Scena Ventunesima

Sala nella casa di Don Giovanni, illuminata e preparata per una gran festa
da ballo.

Don Giovanni, Leporello, Zerlina, Masetto, Contadini e Contadine, servitori
con rinfreschi; poi Don Ottavio, Donn'Anna e Donna Elvira in maschera.

Don Giovanni fa seder le ragazze e Leporello i ragazzi che saranno in atto
d'aver finito un ballo.

Don Giovanni:
Riposate, vezzose ragazze.

Leporello:
Rinfrescatevi, bei giovinotti.-

Don Giovanni e Leporello:
Tornerete a far presto le pazze.
Tornerete a scherzar e ballar.-

Don Giovanni:
Ehi! caffè!

Leporello:
Cioccolata!

Don Giovanni:
Sorbetti!

Masetto (piano a Zerlina):
Ah, Zerlina, guidizio!

Leporello:
Confetti!-

Zerlina e Masetto (a parte):
(Troppo dolce comincia la scena;
In amaro potria terminar.)
(vengono portati e distribuiti i rinfreschi)

Don Giovanni (accarezzando Zerlina):
Sei pur vaga, brillante Zerlina.

Zerlina:
Sua bontà.

Masetto (fremendo):
La briccona fa festa!

Leporello (imitando il padrone):
Sei pur cara, Gionnotta, Sandrina.

Masetto (guardando Don Giovanni):
(Tocca pur, che ti cada la testa!)-

Zerlina:
(Quel Masetto mi par stralunato,
Brutto, brutto si fa quest'affar.)

Don Giovanni e Leporello:
(Quel Masetto mi par stralunato,
Qui bisogna cervello adoprar.) -


Scena Ventiduesima


Don Ottavio, Donn'Anna, Donna Elvira e detti-

Leporello:
Venite pur avanti,
Vezzose mascherette!

Don Giovanni:
È aperto a tutti quanti,
Viva la libertà!

Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio:
Siam grati a tanti segni
Di generosità.

Tutti:
Viva la libertà!-

Don Giovanni:
Ricominciate il suono!
(a Leporello)
Tu accoppia i ballerini.
(Don Ottavio balla il minuetto con Donn'Anna)-

Leporello:
Da bravi, via ballate!
(Ballano.)

Donna Elvira (a Donn'Anna):
Quella è la contadina.

Donna Anna (ad Ottavio):
Io moro!

Don Ottavio (a Donn'Anna):
Simulate!

Don Giovanni Leporello(con ironia):
Va bene in verità!

Masetto:
Va bene in verità!-

Don Giovanni (a Leporello):
A bada tien Masetto.
(a Zerlina)
Il tuo compagno io sono,
Zerlina vien pur qua... (si mette a ballare una Controdanza con Zerlina.)

Leporello:
Non balli, poveretto!
Vien quà, Masetto caro,
Facciam quel ch'altri fa.
(fa ballare a forza Masetto)

Masetto:
No, no, ballar non voglio.

Leporello:
Eh, balla, amico mio!-

Masetto:
No!

Leporello:
Sì, caro Masetto!

Donna Anna (a Ottavio):
Resister non poss'io!

Donna Elvira e Don Ottavio (a Donn'Anna):
Fingete per pietà!

Don Giovanni:
Vieni con me, vita mia!
(Ballando conduce via Zerlina.)-

Masetto:
Lasciami! Ah no! Zerlina!
(Entra sciogliendosi da Leporello.)

Zerlina:
Oh Numi! son tradita!...

Leporello:
Qui nasce una ruina.
(Entra.)-

Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio (fra loro):
L'iniquo da se stesso
Nel laccio se ne va!

Zerlina (di dentro):
Gente... aiuto!... aiuto!... gente!

Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio:
Soccorriamo l'innocente!
(I suonatori partono.)

Masetto:
Ah, Zerlina!-

Zerlina (di dentro, dalla parte opposta):
Scellerato!

Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio:
Ora grida de quel lato!

Ah gettiamo giù la porta!

Zerlina:
Soccorretemi! o son morta!

Donna Anna, Donna Elvira, Don Ottavio e Masetto:
Siam qui noi per tua difesa!-

Don Giovanni (Esce colla spada in mano, conducendo per un braccio
Leporello, e finge di non poterla sguainare per ferirlo):
Ecco il birbo che t'ha offesa!
Ma da me la pena avrà!
Mori, iniquo!

Leporello:
Ah, cosa fate?

Don Giovanni:
Mori, dico!

Don Ottavio (cavando una pistola):
Nol sperate...-

Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio:
(L'empio crede con tal frode
Di nasconder l'empietà!)
(Si cavano la maschera.)

Don Giovanni:
Donna Elvira!

Donna Elvira:
Sì, malvagio!

Don Giovanni:
Don Ottavio!

Don Ottavio:
Sì, signore!

Don Giovanni (a Donn'Anna):
Ah, credete...-

Tutti fuorché Don Giovanni e Leporello:
Traditore! Tutto già si sa!
Trema, trema, o scellerato!
Saprà tosto il mondo intero
Il misfatto orrendo e nero
La tua fiera crudeltà!
Odi il tuon della vendetta,
Che ti fischia intorno intorno;
Sul tuo capo in questo giorno
Il suo fulmine cadrà.
Leporello:
Non sà più quel ch'ei si faccia
È confusa la sua testa,
E un orribile tempesta
Minacciando, o Dio, lo va
Ma non manca in lui coraggio,
Non si perde o si confonde
Se cadesse ancora il mondo,
Nulla mai temer lo fa.

 

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